tour spagna e portogallo

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Lungo la costa tra spagna e portogallo.

  • Lorenzo De Santis
  • lorenzo_supersantos
  • 1.000€ - 2.000€
  • Avventura, Città, Mare

Descrizione itinerario

1° giorno: arriviamo nella notte a Malaga. Prendiamo la macchina e alloggiamo in un b&b poco fuori dal centro città dove riposarci e caricarci per il vero inizio di vacanza.

2° giorno: ci dirigiamo verso Marbella dove faremo una prima tappa a Cabopino. Raccomando di passeggiare sul pontile in legno con vista Torre de Ladrones che ci condurrà direttamente sulla spiaggia. Nella sera arriviamo a Marbella dove mangiamo lungo mare (molto movimentato e pieno di locali e chiringuiti) e poi ci dirigiamo verso la città vecchia, in cui ci perderemo tra i suoi vicoli e cortili.

3° giorno: nel tragitto per Tarifa attraversiamo lo stretto di Gibilterra in cui raccomando di fermarsi con la macchina in uno dei tanti punti di osservazione da cui ammirare le coste del Marocco che distano soli 14km! Rifocillati con un po’ di cucina araba, partiamo per Playa de Bolonia e la sua caratteristica duna di sabbia bianca. Un’impresa raggiungere la cima con i piedi che affondano crudelmente e il sole delle 16 che non smette mai di colpire. Il panorama di cui si gode compensa però tutto lo sforzo prodotto. Decidiamo poi di fare aperitivo nella vicina spiaggia del Tumbao. Questa è caratteristica per il giardino sul mare con musica di sottofondo e immensi cuscini su cui sdraiarsi. Sorseggiamo un cocktail e ammiriamo le acrobazie con kitesurf e il tramonto che si tuffa sul mare.

4° giorno: dopo aver passato una notte di festa a Conil de la Frontera (un’ora da Tarifa ed elevato livello di movida spagnola) ci svegliamo più tardi del previsto e arriviamo a Cadice nel pomeriggio. Da lì approfittiamo per fare un giro sul lungomare partendo da Puerta de la Caleta per giungere a Playa Santa Maria del Mar. Ceniamo in uno dei migliori ristoranti della vacanza (La Candela) con cucina spagnola ricercata e rivisitata. Decideremo poi di spendere la notte presso PhiPhi Beach per ballare fino all’alba.

5° giorno: uscendo da Cadice attraversiamo il suggestivo Puente de la Constitución lungo più di 3000 metri per addentrarci in un paesaggio lontano dal mare, diverso e più arido: il cuore dell’Andalusia. Raggiungiamo Siviglia nel tardo pomeriggio e subito ne approfittiamo per ammirare Plaza de España passando poi la serata in uno dei tanti locali del lungo fiume nel quartiere di El Arenal.

6° giorno: nella mattinata continuiamo il giro culturale di Siviglia ammirandone la Cattedrale e la sua Giralda, l’Alcazar (il palazzo reale) e Plaza de Toros. Partiremo la sera con destinazione Albufeira, Portogallo. Il viaggio sarà lungo ma suggestivo, il territorio brullo dell’Andalusia renderà il tramonto all’orizzonte di una bellezza unica e la fortuna è che il Portogallo (avendo un’ora di fuso indietro) permetterà di godere, in uno stranissimo gioco temporale, di quasi due ore di tramonto. Da brividi sarà anche attraversare il ponte internazionale della Guadiana che divide fisicamente i due stati. Si inizia il ponte in Spagna e si termina in Portogallo, saliamo sul ponte alle ore 22 e arriviamo in Portogallo alle 21!

7° giorno: nella mattina ci dirigeremo nella vicina Praia de Sao Rafael dove farò per la prima volta della mia vita sup! Il risultato sarà di circa due minuti in equilibrio su 30 minuti di noleggio con innumerevoli cadute nell’acqua gelata dell’oceano! Nel pomeriggio andremo invece a Ponta da Piedade da dove, attraverso un incredibile ponte realizzato nella roccia, giungiamo alle grotte marine.

8° giorno: l’obiettivo di oggi nonché metà principale della vacanza è quello di raggiungere le Grotte di Benagil per ammirarne il suggestivo gioco di luce tra sabbia e cavità nella roccia. Dopo aver faticosamente trovato parcheggio apprendiamo che l’unico modo per raggiungere la grotta è via mare e, costatata l’impossibilità di arrivarvi via nuoto visto il ghiaccio che ci attende, optiamo per una più comoda e calda canoa. Lo spettacolo è veramente unico, un fascio di luce illumina in un gioco di chiaroscuri la spiaggia e l’acqua del mare. Molto consigliata anche qualche altra pagaiata in più per raggiungere la deserta Praia de Corredoura. La sera decideremo poi di passarla a Lick, una delle discoteche più grandi di tutto il Portogallo.

9° giorno: Sagres, il punto più a sud di tutto il Portogallo, è questa la missione di oggi! Raccomandata è sicuramente la Praia do Beliche raggiungibile attraverso un pontile che conduce a un enorme caletta di spiaggia dorata. Piccoli consigli: provate assolutamente il ristorantino sulla spiaggia e le sue sardine alla griglia. Diffidate dalle alte onde che nel giro di qualche decina di minuti possono “mangiare” metri di spiaggia. Accade infatti che al ritorno dal pranzo tutti i nostri teli e vestiti fossero stati inghiottiti dal mare e salvati solo da qualche gentile bagnante. Da lì si raggiungerà agevolmente con la macchina il Faro do Cabo de Sao Vicente, punto panoramico dove le onde si infrangono sulla roccia e le nuvole vi circondano in uno senario suggestivo in cui si passa da bermuda e infradito a felpa e scarpe chiuse. Concluderemo il giro di Sagres con la visita alla Forteza.

10° giorno: visiteremo Faro, la capitale dell’Algarve e la sua spiaggia della Fuseta, con chilometri di acqua soggetti ad alte maree che al mattino sono facilmente percorribili a piedi, ma che nel giro di qualche ora non permetteranno neanche di toccare il fondale in punta di piedi. Passeremo poi la serata adattandoci ai ritmi portoghesi presentandoci al Club Kiss alle ore 4 dopo aver girovagato per i locali di The Strip, la più famosa via di Albufeira.

11° giorno: tornando verso Siviglia (dove abbiamo l’aereo di ritorno) ci saremmo dovuti fermare per la zip line Limite Zero che si trova al confine tra Spagna e Portogallo e che attraversa il fiume Guardiana passando nel giro di pochi minuti da uno stato all’altro. L’uso del condizionale è però d’obbligo in quanto il punto di partenza è dalla Spagna e venendo da un fuso orario differente arrivammo alla meta con ben un’ora di ritardo (ore 13 spagnole contro le 12 portoghesi, ora esatta in cui avevamo prenotato l’attrazione). A malincuore per quest’ultima mancata esperienza ci dirigiamo verso l’aeroporto di Siviglia. Porteremo con noi i paesaggi mozzafiato con il rosso delle rocce e l’arancione del tramonto, la cucina mediterranea e l’allegria dei popoli spagnoli e portoghesi. L’acqua gelata, le innumerevoli attività sportive e le serate movimentate passate tra un chupito e un chiringuito. Adios España. Obrigado Portugal.

Ulteriori informazioni e suggerimenti

  • Aereo, Auto

Le autostrade della Spagna non presentano pedaggi. Quelle in Portogallo hanno invece dei caselli, ma molto differenti da quelli italiani. Un sistema di telecamere monitora infatti ogni passaggio svolto dal mezzo, memorizza la targa e fa arrivare alla fine del mese il pagamento di tutti i pedaggi su una carta che potrà essere acquistata comodamente da qualsiasi benzinaio lungo l’autostrada.

A Caide consiglio il ristorante La Candela.

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Le Migliori Offerte per Tour Organizzati e Viaggi di Gruppo in Spagna & Portogallo

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Sapori, colori ed emozioni. La Spagna , paese di grande modernità grazie a una popolazione giovane e muti etnica, in cui è tutavia possibile ritrovare la richezza della cultura e tradizione spagnola, rivela il suo volto più autentico nei tour organizzati da TPTourama . Scoprite Madrid, l’orgogliosa capitale, ricettacolo di imperdibili collezioni artistiche; Barcellona, lo spensierato capoluogo della catalogna, dove antico e moderno si incontrano. Non perdete l’accasione di visitare l’Andalusia, terra di tradizioni remote e di grande cultura. I tour di Spagna e Portogallo vi permettono di visitare le principali città spagnole, la bella regione dell’Andalusia con le magnifiche città di Siviglia, Cordova e Granada; oppure scoprire il celebre Cammino di Santiago nei tour per visitare il Portogallo. Ogni tour propone visite guidate professionali con guida parlante italiano. Potete organizzare un tour in gruppo oppure personalizzato. Le partenze per i viaggi di gruppo sono garantite.

Dal 1° maggio 2016 per tutti i nostri GRAN TOUR ANDALUSIA con partenza da Malaga o Siviglia, sono inclusi gli auricolari a disposizione per tutte le visite guidate! Sarete così sicuri di potervi godere le visite senza perdere alcun dettaglio !!

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Viaggi su base individuale organizzati con la stessa cura dei viaggi di gruppo, ma che consentono una maggiore libertà di scelta di date e consentono di variare gli itinerari.

Potete semplicemente fare gli stessi itinerari dei viaggi di gruppo ma con date diverse, oppure scegliere un programma di viaggio specifico, ad esempio fare il tour dell’Andalusia con nolo auto e hotels di charme oppure scegliere di fare solo Siviglia a Cordova facilmente raggiungibili in treno da Madrid o molto altro…

Il nostro partner preferenziale per i noleggi auto in Spagna è la Hertz che da sempre garantisce il massimo del livello di servizi e gode di una rete di uffici di noleggio estremamente capillare in tutto il paese. Quotazioni di itinerari fly & drive su richiesta.

DOCUMENTI E FORMALITÀ DI INGRESSO

Per i cittadini italiani è sufficiente la carta di identità valida per l’espatrio in corso di validità, oppure il passaporto valido (ove non è dovuta l’applicazione della marca da bollo). Si segnalano casi di taluni disagi (fino al respingimento in frontiera) per i possessori di carte d’identità in formato cartaceo rinnovate con timbro apposto dal Comune di appartenenza o/e di carte d’identità la cui validità sia stata prorogata fino al giorno della propria data di nascita: ai possessori di tali documenti consigliamo di rifare la carta d’identità o utilizzare il passaporto. Il Paese fa parte dell’UE ed aderisce all’accordo di Schengen.

VIAGGI ALL’ESTERO DEI MINORI

A norma del Decreto Legge n. 135/2009, convertito in legge n. 166/2009, dal 25 novembre 2009 non è più possibile iscrivere i figli minori sul passaporto dei genitori.  I minorenni devono essere pertanto muniti di documento di viaggio individuale (Carta di identità o passaporto).  La validità temporale dei passaporti per minori è differenziata in base all’età: 3 anni di validità per i minori da 0 a 3 anni – 5 anni di validità per i minori da 3 a 18 anni. I minori di anni 14 devono viaggiare in compagnia di uno dei genitori o di chi ne fa le veci, oppure deve essere menzionato sul passaporto – o su una dichiarazione, convalidata dalla Questura o dall’autorità consolare, rilasciata da chi può dare l’assenso – il nome della persona, dell’ente o della compagnia di trasporto a cui i minori medesimi sono affidati.

Valuta e Mance

La Spagna ha aderito all’euro. Le banche sono generalmente aperte dalle 08.30 alle 15.00, dal lunedì al venerdì. Accettate le maggiori carte di credito. Il Portogallo ha aderito all’euro. Le banche sono generalmente aperte dalle 08.30 alle 15.00, dal lunedì al venerdì. Accettate le maggiori carte di credito.

Fuso Orario

Stessa ora italiana nella penisola iberica e alle Baleari; -1 ora alle isole Canarie. In Portogallo occorre spostare le lancette dell’orologio 1 ora in meno rispetto all’orario in Italia.

http://www.spain.info/it/clima/ Il clima in Portogallo risente degli influssi delle correnti oceaniche e dell’anticiclone delle Azzorre. Le prime, nel periodo autunnale, portano abbondanti precipitazioni nelle regioni montuose settentrionali, dove gli inverni sono freddi. Le regioni interne e meridionali sono invece caratterizzate da un clima di tipo mediterraneo; l’anticiclone delle Azzorre determina in tutto il paese estati secche con temperature spesso molto elevate. La media annua delle temperature a nord del fiume Douro è di circa 10 °C, nella regione tra il Tago e il Douro di circa 16 °C, nella valle del Guadiana di 18,3 °C.

Telefono e Internet

Prefisso per chiamare  dall’Italia alla Spagna :  0034 seguito dal prefisso della città e dal numero.

Prefisso per chiamare dalla Spagna all’Italia :  0039 seguito dal prefisso della città e dal numero.

Prefisso per chiamare  dall’Italia al Portogallo :  00351 seguito dal prefisso della città e dal numero.

Prefisso per chiamare dal Portogallo all’Italia :  0039 seguito dal prefisso della città e dal numero.

Viaggiare sicuri

Per ulteriori informazioni potete consultare il sito:  http://www.viaggiaresicuri.it/

Assistenza medica

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Itinerario in spagna e portogallo. viaggio in auto.

Pubblicato da admin in Portogallo , Spagna 6,218 Visite

Burgos, Valladolid, Galizia e nord del Portogallo

Questo itinerario in Spagna e Portogallo comincia dalla cittadina medievale di Carcassonne e prosegue nel centro di pellegrinaggio di Lourdes in Francia ci porterà a visitare alcune città del nord della Spagna come Burgos, Palencia e Valladolid. Entreremo quindi nel nord del Portogallo dove attraverseremo la meravigliosa valle Duoro, visiteremo la città di Porto e lungo la costa entreremo in Galizia per visitare il Cabo Finisterre e Santiago de Compostela. Ritorneremo quindi in Portogallo per visitare Braga, Guimarães e Coimbra.

Itinerario in Spagna e Portogallo: ITALIA – CARCASSONNE – LOURDES 1235 km

Partiamo di prima mattina (5,40) per le nostre vacanze che trascorreremo facendo un itinerario tra Spagna e Portogallo. Il nostro sarà un itinerario completamente in macchina. Alle 10 varchiamo il confine tra Italia e Francia, facciamo una sosta per il pranzo nei dintorni di Marsiglia, dopo aver percorso circa 600 km. Ci alterniamo alla guida.

Per le 17 arriviamo a Carcassonne , bella città medievale con una doppia cerchia di mura e con 53 torri, una interessante cattedrale gotica e un bel castello, dal 1997 nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Dopo 1050 km arriviamo a Tolosa, abbiamo visto il fiume Garonne e in lontananza si vedono i Pirenei, la nostra meta odierna è Lourdes, che raggiungiamo alle 20,30 dopo un duro viaggio di 1235 km. A Lourdes alloggiamo all’ottimo Resid&Co la Closeraie . La serata la passiamo passeggiando per questa cittadina meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. Vediamo il Santuario e la grotta dove è apparsa la Madonna. Lourdes si trova alle pendici dei Pirenei, la zona è molto verde con fitti boschi e tanti ruscelli.

Nota: per chi non volesse fare, come abbiamo fatto noi, tutta una tappa fino ai Pirenei, consiglio di sostare (anche un paio di notti) nella zona tra Arles, Nimes e Avignone, dove ci sono cose da vedere davvero interessanti e che da sole meritano un viaggio. Altra tappa di sosta alternativa potrebbe essere Carcassonne.

Itinerario in Spagna e Portogallo: LOURDES- SAN SEBASTIAN (DONASTIA) – BURGOS – PALENCIA 500 km

La mattina presto andiamo a fotografare con la luce del giorno la grotta dove è apparsa la Madonna. Poi ripartiamo per la Spagna, la giornata è ottima, c’è il Sole e non c’è ombra di una nuvola. Attorno alle 9,30 avvistiamo l’oceano Atlantico, mancano pochi km al confine con la Spagna e a San Sebastian, la zona dov’è questa cittadina sembra molto bella, probabilmente, da quello che abbiamo visto, varrebbe la pena fermarsi per qualche giorno, la città è situata in una stupenda baia con un’isola al centro. Noi però proseguiamo perché il nostro obiettivo è raggiungere la città di Burgos, prendiamo la strada in direzione di Vitoria (Gasteiz), attraversiamo la Cordigliera Cantabrica, poi appaiono enormi distese di grano, più che ci inoltriamo nell’interno gli alberi diminuiscono, ci stiamo dirigendo verso la Meseta spagnola.

Per pranzo sostiamo a Burgos , la città ha una stupenda cattedrale gotica costruita tra il XIII e il XVI secolo, che dal 1984 è stata dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. Molto bello il portale chiamato “Puerta del Sarmental” e il chiostro. All’interno degna di nota è la cappella del XV secolo detta “Capilla del Condestable”. Meritano una visita anche le mura cittadine con la Puerta de San Esteban, la Puerta de Santa Maria e il Paseo de los Cubos. Altri luoghi da visitare sono: il Monasterio de las Huelgas, la Casa del Cordón e diverse altre chiese.

I DINTORNI DI BURGOS: ATAPUERCA

Burgos può essere utilizzata come base per diverse interessanti escursioni: a solo 20 km da Burgos per chi è appassionato di preistoria è possibile visitare il sito archeologico di Atapuerca, anche questo sito è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. Gli scavi nella Sierra di Atapuerca hanno portato alla luce i resti più antichi di esseri umani trovati in Europa, essi risalgono a quasi un milione di anni fa. La visita viene fatta tramite tour guidati che durano circa 3 ore.

I DINTORNI DI BURGOS: ALTAMIRA

Sempre per gli appassionati di preistoria a circa 160 km da Burgos sono da segnalare le splendide Grotte di Altamira, anche queste iscritte nella lista dell’UNESCO. Purtroppo per il cattivo stato di conservazione dei dipinti, da alcuni anni è stata decisa una severa limitazione alle visite, è stata però ricreata una copia perfetta delle grotte all’interno del Museo di Altamira.

Un altro sito UNESCO che si trova a meno di 100 km da Burgos, quasi a metà strada tra Burgos e Logroño è San Millán de la Cogolla dove sono il Monastero di Yuso e l’adiacente Monastero di Suso (bella chiesa romanica). Fu qui che nacque la prima letteratura in lingua castigliana.

Dopo la sosta a Burgos ci rimettiamo in macchina, e mentre stiamo percorrendo una parte veramente desolata della Spagna, sembra di essere in pieno deserto, accade che ci imbattiamo in un interminabile coda di macchine, sotto un caldo soffocante, dopo alcune ore di coda e una deviazione lungo una strada alternativa raggiungiamo la città di Palencia, dove pernottiamo all’ottimo Albergo Eurostars Diana Palace .

Itinerario in Spagna e Portogallo: PALENCIA – VALLADOLID – BRAGANÇA – CHAVES 330 km

La meta finale di questa giornata è il Portogallo. Lungo il percorso sostiamo a Valladolid, bella e antica cittadina, qui visitiamo la Cattedrale, la Plaza Mayor e il mercatino nel centro storico, la Chiesa di Santa Maria la Antigua, quella di San Pablo e il Monastero di San Benito. Valladolid fu per un breve periodo capitale della Spagna.

Nelle vicinanze di Valladolid meritano una visita: il Castillo de Penafiel; il Castillo de Iscar; il Castillo de la Mota a Medina del Campo e il Castillo de Villafuerte.

Attorno alle 10,30 ripartiamo, il paesaggio fuori da Valladolid è nuovamente semi desertico, siamo comunque nella valle del Duero (o Douro, come si dice in Portogallo), giungiamo quindi nel caratteristico paese di Simancas, con un bel castello e con vicoli e case molto tipici. A Simancas, c’è un importante archivio: l’Archivio General de Simancas, che conserva antichissimi manoscritti.

TORDESILLAS

Altra sosta la facciamo a Tordesillas, famosa per l’omonimo trattato, con cui, nel 1494, Spagna e Portogallo si spartirono il mondo. A Tordesillas meritano una visita la Plaza Mayor e i luoghi e i palazzi dove fu firmato il trattato.

Nelle vicinanze di Zamora, cittadina circondata da belle mura e con un bel ponte medievale, superiamo il km 2000 da casa, qui la terra è molto rossa. Poi dopo circa 20 km giungiamo a Mueles del Pan, un paesino lunare: rocce e il lago dove a valle s’incontrano il Rio Esla e il Duero. E’ stupendo! Ci fermiamo a mangiare a Mueles del Pan, con una vista meravigliosa del fiume con le montagne.

Alle 13,30 ripartiamo, oramai mancano solo 60 km al confine con il Portogallo. Al km 2073 da casa entriamo in Portogallo, dobbiamo cambiare l’ora, in Portogallo c’è un’ora in meno.

Sostiamo a Bragança, bel borgo antico dove visitiamo l’enorme castello del XII secolo con la Torre de Menagem che caratterizza l’abitato e dov’è, al suo interno, un museo militare, visitiamo poi la “Domus Municipalis”, esempio di architettura romanica civile del XV secolo e il monumento del Pelourinho. Siamo qui all’estremo nord-est del Portogallo, nella regione del Tras-os-Montes, ci sono molti boschi e la zona è montuosa. Bragança deve la sua importanza al fatto che ha dato il nome alla dinastia reale che per secoli ha regnato sul Portogallo. Se avete tempo consiglio una sosta di un paio di notti a Bragança.

Ci dirigiamo verso Chaves, dove trascorreremo la notte, la strada fra Bragança e Chaves presenta, oltre a dei verdi boschi, interessanti formazioni rocciose, che richiamano alla preistoria, la più caratteristica delle quali è la Pedra Bulideira, che si trova poco prima di Aguas Frias, a poche decine di km prima di giungere a Chaves. Ad Aguas Frias ci fermiamo a bere alla fontana, che probabilmente da il nome al paese. Arrivati a Chaves dopo una bella rinfrescata in albergo ( Forte De Sao Francisco Hotel ), ceniamo e poi facciamo una visita al castello illuminato. Chaves presenta pregevoli monumenti tra cui: un ponte romano, un interessante quartiere medievale e un bel castello, alcuni forti e delle antiche chiese.

Itinerario in Spagna e Portogallo: CHAVES – MATEUS – VALLE DEL DOURO – PORTO 220 km

Oggi siamo diretti a Vila Real, ma sulla mappa siamo attratti da un segno che indica nelle vicinanze un castello, poco dopo individuiamo alla nostra destra il castello, è posto sopra una pietra gigantesca, decidiamo di provare ad ammirarlo da vicino.

Deviamo dalla strada principale, saliamo attraversando un paesino di campagna, molto povero, chiediamo ad alcuni abitanti come poter vedere meglio il castello e ci indicano di salire sopra un’altra pietra che domina il piccolo paese ed ecco che possiamo ammirare da vicino il castello che ci dicono risalente alla dominazione araba (loro, ci dicono, lo chiamano Castelo de los Mouros).

Vicino a Vila Real visitiamo il bellissimo palazzo o Solar de Mateus opera del XVIII secolo dell’architetto fiorentino Nicola Nasoni, esempio tipico di barocco portoghese. Molto belli sono i giardini del palazzo, in particolare il caratteristico tunnel di piante.

LA VALLE DEL DOURO

Ci dirigiamo quindi verso Porto, il verde si fa intenso e la vista spazia sulla Valle del Douro (iscritta dal 2001 nella lista UNESCO), uno spettacolo unico a vedersi con terrazzamenti e vigneti (che producono il famoso vino Porto) e le profonde anse del fiume.

Il Douro è uno dei più importanti fiumi della Penisola Iberica, attraversa la Spagna e il Portogallo e dopo quasi 900 km sfocia ad Oporto nell’Oceano Atlantico. Ci fermiamo a pranzare al sacco presso un aria di sosta dove ci sono le terme, una zona molto bella ombreggiata da enormi pini. Percorriamo la strada che lo costeggia tra Peso da Regua fino a Entre os Rios, poi deviamo verso Penafiel.

Giungiamo infine a Porto (Oporto), bella città, la seconda per grandezza del Portogallo. Dove alloggiamo all’ Hotel Eurostars Das Artes . La parte antica di Porto è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996.

La città è situata in una scenografica posizione alla foce del Douro, è conosciuta anche come città dei ponti. I più famosi dei quali sono: il Ponte de Dona Maria Pia, un opera di grande bellezza architettonica, costruito dall’impresa di Gustave Eiffel come ponte ferroviario tra il 1876-1877 su progetto dell’ingegnere Théophile Seyrig. Il Ponte de Dom Luís I, costruito nel 1886 sempre su progetto dell’ ingegnere Seyrig, questo ponte è uno dei simboli di Porto e per finire il Ponte da Arrábida, di costruzione più moderna (1957-1963).

Oporto è città di origine romana. Interessanti monumenti sono: la cattedrale (Sé), edificio del XII-XIII secolo originariamente in stile romanico, ma ristrutturata nei secoli XVII-XVIII, l’interno è barocco, interessante il coro romanico, mentre il chiostro del XIV secolo è rivestito di Azulejos con scene del cantico dei cantici. Poco lontano, in tipico stile Manuelino è la chiesa dell’antico convento di Santa Clara (XV secolo). Non lontano dalla cattedrale è il Palacio da Bolsa del XIX secolo in stile neoclassico e la Igreja di São Francisco, chiesa romano gotica del XIII secolo. La barocca Igreja dos Clérigos con l’omonima torre, alta 75 metri, opera del XVIII secolo dell’architetto fiorentino Nicola Nasoni, che è il simbolo della città, dalla torre è possibile ammirare uno splendido panorama su Oporto. Altro esempio di barocco è la facciata della vicina Igreja do Carmo.

Tra i musei da segnalare il Museu Nacional Soares dos Reis con le opere più celebri dello scultore portoghese António Soares dos Reis (1847-1889) e una collezione di reperti archeologici, pitture, sculture e arte sacra. Dopo la visita della città andiamo a cenare in un localino tipico di Porto.

Itinerario in Spagna e Portogallo: PORTO – VIGO – O’GROVE 180 km

Oggi ci dirigiamo verso nord lungo la costa che da Porto porta al confine con la Spagna, passiamo attraverso le cittadine balneari di Vila do Conde, Povoa de Varzim e giungiamo a Viana do Castelo dove ammiriamo la Basilica di Santa Luzia (opera del XX secolo simile al Sacré Couer de Monmartre a Parigi) e il Castello di Santiago da Barra.

Attraversiamo quindi per la cittadina di Caminha dove scorgiamo il Forte da Insua, situato in una piccola isola prossima alla foce del fiume Minho, forte con 5 bastioni che fu costruito tra il 1649 e il 1652 da D. Diogo de Lima. Invece di percorrere la strada più breve verso la Spagna attraversiamo il fiume Minho e le frontiera tra Portogallo e Spagna a Moncão, dove non esiste un ponte*, ma un servizio di chiatte, carichiamo la macchina sulla chiatta e attraversiamo il confine, cambiamo nuovamente l’ora, ritorniamo all’ora italiana. (* Adesso il ponte è stato costruito)

Direzione Vigo, dove visitiamo il castello di San Sebastián. Per il pernottamento abbiamo scelto la cittadina balneare di O’Grove dove soggiorniamo all’ Hotel Norat O Grove – La Toja . Ceniamo a base di pesce e poi a letto. Cosa interessante è che il cambio di fuso ci permette di avere il tramonto del Sole attorno alle 22-22,30!

Itinerario in Spagna e Portogallo: O’GROVE – SANTIAGO DE COMPOSTELA – CAPO FINISTERRE – O’GROVE 360 km

Oggi visitiamo uno dei centri più importanti del pellegrinaggio medievale, la città di Santiago de Compostela , capoluogo della Galizia e meta finale del “Cammino di Santiago”. Distrutta dai mussulmani alla fine del X secolo, la città fu completamente ricostruita nei secoli seguenti, ricca di palazzi e chiese romaniche, gotiche e barocche, la sua parte vecchia è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità, ed indubbiamente merita senz’altro una visita.

L’edificio più imponente è la cattedrale, in un miscuglio di stili dal romanico, al gotico, al barocco, che si affaccia sulla Plaza do Obradoiro. La sua entrata è lo stupendo Pórtico de la Gloria costruito dal Maestro Mateo nel 1188 con figure che rappresentano l’apocalisse. All’interno della cattedrale è la tomba di San Giacomo (Santiago). Altro edificio di estremo interesse è l’Hostal de los Reyes Católicos (Hospital Real de Santiago de Compostela) situato su un altro lato della Plaza do Obradoiro, in stile gotico, costruito nel 1499 dai monarchi spagnoli come locanda per i pellegrini.

Altri edifici che meritano una visita sono: l’arco de Mazarelos, che è l’unica porta delle mura medievali rimasta. La Casa do Cabildo, con bella facciata barocca del 1758. Il Convento de Santo Domingo de Bonaval del XIII secolo. La Facultad de Geografía e Historia de la Universidad de Santiago de Compostela, edificio costruito nel XVIII secolo con bellissime stanze decorate da affreschi. Il Monasterio de San Martín Pinario, monastero in stile barocco risalente al XVI-XVII secolo. Il Palacio de Gelmírez, questo palazzo costruito nel XII e XIII secolo è considerato uno dei più belli esempi di romanico spagnolo. Il Palacio de Rajoy è oggi la sede del governo della galizia, il palazzo è del XVIII secolo ed ha una spettacolare facciata neoclassica.

LA COSTA DELLA GALIZIA

Dopo la visita a Santiago de Compostela, proseguiamo verso la costa in direzione del Cabo Finisterre, ci fermiamo a pranzare sulla spiaggia, qui la costa è davvero particolare, ci sono dei veri e propri fiordi chiamati Rias dove si aprono delle belle spiagge davvero inaspettate, l’acqua del mare è azzurra stile tropici e la spiaggia è bianca, l’acqua non è caldissima è oceano Atlantico! Questo tratto di strada è davvero bello sul lato verso terra ci sono anche delle belle montagne.

Giungiamo a Cabo Finisterre dove c’è un faro, dopo aver percorso una litoranea da favola. All’arrivo a Cabo Finisterre avevamo percorso 2949 km da casa. Di fronte abbiamo la vastità dell’Oceano Atlantico, lo sguardo spazia sull’oceano dove navigò Cristoforo Colombo, è emozionante vedere la schiuma del mare battere su questi scogli. Sulla via del ritorno notiamo la grande escursione della marea che avviene lungo questa costa, infatti della spiaggetta dove avevamo pranzato non c’è più l’ombra, anche di un campo di calcio con le porte rimangono solo i pali che escono dall’acqua, il resto è tutto sommerso dal mare. Stasera ceniamo a O’Grove a base di buonissimi calamares!

Itinerario in Spagna e Portogallo: O’GROVE – BRAGA 180 km

Partiamo attorno alle 9, oggi riattraverseremo il confine con il Portogallo, la nostra tappa è la città di Braga. Questa volta passiamo il confine con il ponte che si trova tra Tuy e Valença poi proseguiamo per Braga, dove alloggiamo all’ Hotel Albergaria Bracara Augusta situato nel centro storico.

Nel pomeriggio visitiamo Braga una delle città più antiche del Portogallo, fondata dai romani con il nome di Bracara Augusta (e da qui deriva il nome del nostro albergo). Dopo un periodo di decadenza a seguito delle invasioni dei Visigoti e dei Mori, nel XII secolo fu trasformata in sede episcopale e conobbe quindi un periodo di splendore specialmente nel XVIII secolo quando divenne centro dell’arte barocca e fu soprannominata Roma portoghese.

Da visitare: la Cattedrale (Sé) del XII secolo in stile romanico e manuelino, all’interno del chiostro sono le cappelle con le tombe dei genitori del primo re del Portogallo e un museo di arte sacra. Interessanti sono anche la Igreja da Misericordia, la Casa dos Coimbras, la Capela dos Coímbras (XVI secolo), l’Arco da Porta Nova che è l’ingresso settecentesco delle mura cittadine e la Igreja di São João de Souto. Molto bello è l’Antigo Paço Arquiepiscopal Bracarense in stile gotico e barocco con il giardino di Santa Barbara. La Torre de Menagem è l’unica costruzione sopravvissuta dell’antico castello di Braga, demolito nel 1906. La città ha molti edifici ricoperti di Azulejos. Nelle vicinanze di Braga è il santuario del Bom Jésus do Monte, costruito su una collina tra il 1784 e il 1857 da cui si gode un bel panorama sulla città.

Itinerario in Spagna e Portogallo: BRAGA – GUIMARÃES 20 km

Questa mattina alle 8,30 partiamo da Braga, dove ieri abbiamo passato una piacevole giornata, prima tappa di oggi è la vicina (20 km) città di Guimarães, altro sito dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO (probabilmente avendo tempo è consigliabile sostare un giorno in più a Braga o a Guimarães per vedere più dettagliatamente queste due belle città ). Questa cittadina è considerata la culla della nazionalità portoghese, fu qui che nacque il primo re del Portogallo, Afonso I. Guimarães è un antica città ottimamente conservata, con palazzi e chiese medievali, particolarmente rappresentata è l’architettura dei secoli XV-XVIII.

Il più antico monumento è il castello del X secolo. Nelle sue vicinanze è la chiesa romanica di São Miguel do Castelo e il Paço dos Duques (il palazzo dei duchi). Quest’ultima è una stupenda residenza reale del XV secolo. Esternamente l’edificio è caratterizzato da un numero incredibili di camini, al suo interno alcune stanze riservate al presidente portoghese e un museo con mobili, porcellane e arazzi. Meritano una visita anche alcune chiese come quella di Nossa Senhora da oliveira del X secolo e la barocca chiesa di São Francisco del XV secolo. Nei dintorni di Guimarães si può visitare il belvedere de la Penha a 575 metri d’altezza.

Itinerario in Spagna e Portogallo: GUIMARÃES – FEIRA – AVEIRO – COIMBRA 230 km

Dopo la visita di Guimarães , puntiamo verso sud. Attraversiamo la città di Porto e proseguiamo fino a Feira, un piccolo paese importante per il suo castello dell’XI secolo. Un impressionante opera difensiva, molto bella, lo abbiamo visitato ammirando il sotterraneo, le mura e le torri. La nostra visita è stata molto gradita, il custode del castello ci ha accompagnato e accolto con simpatia.

Dopo aver visitato Feira ci dirigiamo verso Aveiro, la patria degli Azulejos e famosa perché viene chiamata la Venezia del Portogallo. Infatti Aveiro è come Venezia attraversata da canali e laghetti e si trova su un ampia laguna alla foce di un fiume. Da visitare: il convento de Jésus del XV secolo e la cattedrale del XVI secolo. Noi compriamo anche un tipico Azulejo.

Proseguiamo a sud lungo la costa passando per Praia de Mira fino a giungere Figueira da Foz, entrambe località di mare con belle spiagge.

La destinazione finale di oggi è la città storica di Coimbra. Prima però sulla strada che da Figueira da Foz porta a Coimbra visitiamo il bel borgo murato di Montemor-o-Velho.

Siamo infine arrivati a Coimbra dove alloggiamo all’ Hotel Tivoli Coimbra , un ottimo hotel. Dopo esserci rilassati un attimo in camera partiamo alla scoperta della città, il centro storico, con le chiese, il museo e l’università si trova in cima alla collina sopra il fiume, passeggiamo per il centro storico e ci fermiamo a cenare in un caratteristico localino.

Itinerario in Spagna e Portogallo: COIMBRA

Oggi dedichiamo la mattinata alla visita di Coimbra , l’antica Aeminium dei romani. Noi decidiamo di visitare la famosa università, che si trova nel cuore della città alta: qui sono bellissime soprattutto la barocca Biblioteca Joanina (una delle più belle biblioteche del mondo, contiene circa 300,000 volumi) e l’Aula Magna. L’università fu fondata nel 1290. Oltre all’università è da visitare a Coimbra la cattedrale antica (Sé Velha) in stile romanico, uno dei più bei esempi di romanico del Portogallo, edificata nel 1170.

Il Mosteiro de Santa Cruz con la sua chiesa del XVI secolo in stile manuelino all’interno azulejos e le tombe dei primi due re del Portogallo: Afonso I e Sancho I. Da vedere infine il Museu Nacional Machado de Castro, ospitato nelle sale dell’ex palazzo episcopale, possiede una tra le più importanti collezioni di scultura portoghese del XV e XVI secolo. A chi ha tempo consiglio almeno due notti di soggiorno a Coimbra.

Escursione da fare nelle vicinanze: la visita ai resti romani di Conimbriga (15 km a sud).

Continua all’itinerario a Lisbona e all’Algarve —->

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Spagna e Portogallo tra deserto, città, isole e monti. Gocce di strade, panorami, gastronomia e popoli

Un lunghissimo viaggio tra Spagna e Portogallo, scoprendo le bellezze sorprendenti di due paesi tanto simili, quanto diversi

Indice dei contenuti

Km alla partenza 54.230  – Km all’arrivo 59.130 = totale km 4.904

Diario di viaggio

Rosignano – civitavecchia (mercoledì).

Ore 17.30 sono già con il piede fuori dalla porta dell’ufficio. Gli orari dei mezzi di trasporto mi mettono da sempre ansia, figurati quando non sono padrona del mio tempo.

La possibilità di guadagnare un giorno di strada sul periodo disponibile e lo sconto del 30% ci ha convinto ad intraprendere questa follia di navigazione di quasi 24 ore.. ora l’importante è riuscire a prendere il traghetto: scopro che bisogna recarsi in biglietteria per convertire in carta d’imbarco il titolo di viaggio ma non riesco a capire né dove sta la biglietteria né quale sia la banchina di imbarco, forse la 21. Ma poi due ore prima dell’imbarco in biglietteria o alla banchina??? Mi immagino già la coda e la confusione, scopro comunque sul sito del porto di Civitavecchia che la nave farà scalo a Porto Torres.

Arrivo a casa e Leila, la nostra HD Street Glide, è già tutta vestita a puntino, il mio amato compagno di viaggio quasi. Alle 18.30 siamo in sella.

Si viaggia bene e dopo una grande galoppata alle 20:37 siamo già in porto! Imbarco veloce. Direi che partenza infrasettimanale è geniale.Si parte alla scoperta della nave e si cambiano un paio di posti prima di trovare il giaciglio che sembra ideale secondo i  suggerimenti dei vari blog. In realtà si era trovato anche un gran bel privé ma il pavimento era un po’ sudicio.

Si mangia al sacco e poi ci accomodiamo con i nostri materassini, lasciando il bagaglio nella sala poltrone. Fortunatamente non abbiamo potuto prenotare i posti poltrona perché esauriti. Non ricordo il prezzo ma questa opzione è veramente fantozziana! File di sedili modello Ryanair con gente che russa, parla e respira. Meglio a questo punto la sala conferenze meno affollata e con poltrone gratis e più comode, ma l’aria condizionata è veramente eccessiva.

Tutto bene fin verso le 5 del mattino quando cominciano ad annunciare a ripetizione lo sbarco a Porto Torres. Essendo praticamente in stiva veniamo accerchiati dai turisti per la Sardegna, comunque poi riprendiamo a sonnecchiare senza un domani. Direi che un anno di stanchezza lavorativa ha dato in qualche modo i suoi frutti. Il mare è grosso e avrei dovuto immaginarmelo visto lo sbattere continuo della porta del ponte. Ci svegliamo con l’annuncio che il buffet chiuderà tra un quarto d’ora: andiamo con gli occhi appiccicosi a fare la colazione acquistata on line.

Passiamo la giornata sui materassini perché sopra si ondeggia troppo. Pensavo di leggermi tutta la guida e invece dormo. Si mangia al buffet e si ridorme, siamo in ritardo di due ore, l’arrivo era previsto alle 19:45 a cui aggiungere i tempi dello sbarco, ci hanno infilato in fondo con la moto girata dalla parte sbagliata per cui si deve anche fare manovra.

Finalmente alle 21:54 sbarchiamo. Finalmente Spagna.

Faremo un po’ di regioni: Catalogna, Aragona, Castiglia y Leon, Galizia, Asturie, Cantabria, Paesi Baschi. Salteremo quindi nella sezione nord solo la Rioja e la Navarra.

Dire che io e Enrico siamo decisamente spagnoli nell’anima visto che tutto qui è in relazione al cibo e al riposo: niente apre prima delle 10 del mattino, è il momento del riposo. Quindi colazione dalle 10, poi aperitivo con un bicchiere di vino e tapas (questa si salta eh!) Il pranzo dalle 14 alle 16 (per nostra fortuna visto che arriviamo sempre lunghi sulle tappe). Poi c’è il merendero e poi di nuovo l’aperitivo (saltiamo, saltiamo) poi finalmente si cena! rigorosamente non prima delle 21. Dopo la cena churros e cioccolata calda o un caffelatte con paste prima della nanna. No vabbè non ce la possiamo fare nemmeno noi!

Ricordiamoci di lasciare la mancia!

Barcellona – Lleida (giovedì)

Si parte. Avevamo previsto di arrivare a Lleida in tarda serata ma comunque in orario per la cena spagnola, mai prima delle 21!, e poi visitare la città. Invece arriveremo molto tardi ma ciò che conta è l’albergo con reception H24 e il parcheggio. Ci fermiamo a fare benzina visto che a Civitavecchia era troppo cara e ci mettiamo piumino e calzini! Accidenti non me lo sarei aspettato!

Lleida ci accoglie con una bella immagine della cittadella illuminata. E’ mezzanotte e venti e la città è deserta… ma la movida? Con qualche difficoltà comunichiamo con il portiere di notte che ci dice che lì intorno è tutto chiuso. Decidiamo di non avventurarci ed andare a colpo sicuro al grill H24 che avevamo visto poco prima sulla strada.

Ci trascineremo il discorso formato/appellativo birra per tutta la vacanza: già, perché noi la si faceva facile con “cerveza pequena e grande”! Peccato che nessun autoctono, tuttavia, si sognerebbe mai di andare alla “barra” e ordinare semplicemente una “cerveza” ma di solito, punta direttamente sulla quantità di birra che ha voglia di bere. Caña. Questa è la misura per eccellenza e corrisponde a un bicchiere normale, una piccola. Doble che, come dice il nome, rappresenta una quantità doppia della caña, una media.

Se siete aficionados della bottiglia di birra preferita, il Quinto corrisponde a una da 20 cl, mentre il Tercio è la bottiglietta da 30. Jarra (mezzo litro), detta anche Media, insomma una pinta, un’amplificazione della media. Mini: boccale enorme da un litro Alla spina si dice a la pression o de barril ma pare sia scontato.

Incontriamo la torrada che non ritroveremo più (se non in portogallo ma con un’altra accezione) capisco che anche per il cibo si nomina per quantità. È tutto molto semplice basta partire dall’unità di misura della tapa e fare elevazioni al quadrato oppure somme ma mai, mai sottrazioni e divisioni mi raccomando.

Infatti se la tapa è una tartina (pinchos se ha lo stuzzicadenti), la sua evoluzione in verticale viene chiamata montadito ovvero un piccolo panino imbottito rotondo. Quando si evolve sia verticale che in orizzontale diventa un bocadillo cioè un vero e proprio panino imbottito. Quindi sta torrada che è? Semplice una tapa che si evolve in orizzontale!

Lleida – Pesquera del Duero (venerdì)

Sveglia alle 8:30 che sarà una costante per tutto il viaggio. Il programma prevedeva partenza immediata per Castiglia y Leon visto la mole di chilometri da percorrere ma una visitina veloce si deve fare anche perché Lleida non è una città che capita spesso nei percorsi.  Arriviamo al Castillo del Rey attraversando titubanti la Puerta del Leon. Appena superata, troviamo un parcheggio immenso e sgraniamo gli occhi di fronte allo skyline ocra che si staglia nel cielo blu! Il castello è circondato da mura e al loro interno è racchiusa la Seu Vella, la vecchia cattedrale, un romano-gotico che mi stringe il cuore non visitare ma è già troppo tardi. La cittadella è raggiungibile dalla città bassa anche tramite due elevatori oppure con il trenino turistico.

Imbocchiamo l’autopista del Nordeste: incontriamo le inevitabili sagome del toro di Osborne e distese di pale eoliche che mi ricordano la mia meraviglia di dieci anni fa durante il primo viaggio in Spagna: allora per noi, l’energia alternativa era ancora fantascienza. Il paesaggio è lunare, arido: rilievi con la punta tagliata si alternato a piane ondulate e monotone; la vegetazione è scarsissima, a carattere steppico nelle zone pianeggianti, a macchia sulle pendici dei rilievi. A tratti l’ocra biancastro e la roccia si impongono. Le lunghe strade dritte e le mesas richiamano inevitabilmente l’America e i film western. Per fortuna non fa caldo e si viaggia bene.

Non è ancora Meseta (limitata a est dal  Sistema Iberico): siamo nella valle del Ebro e vicinissimo al deserto di Monegros. Prima di arrivare a Saragoza attraversiamo curiosamente il meridiano di  Greenwich . Dopo 153 km, verso le 14:30 ci fermiamo a Saragoza come previsto per pranzo. Parcheggiamo appena dietro a Plaza del Pilar e andiamo a mangiare in un baretto/ristorante turistico. Qui vengono annientate le mie analisi su come ordinare una birra, qui niente “cana” ma “copa”.

Questa piazza è veramente maestosa e spettacolosa: lastricata con una pietra chiara e luminosa presenta alcune fontane moderne che ben si integrano in un contesto che spazia dai resti delle mura romane, alla monumentale Basilica de Nuestra Señora de Pilar con le sue vivaci cupole, dalla Lonja di chiare influenze fiorentine, alla vecchia cattedrale in stile gotico-mudejar. Eppure l’insieme è armonioso e piacevole.

Vorrei immensamente vedere Aljjaferia, visto che abbiamo dovuto rinunciare al Sud e quindi all’Alhambra, ma è veramente tardi: sono le 16:30 e ci aspettano ancora un sacco di chilometri, 325 per la precisione. Inoltre stasera siamo a dormire in una casa rural quindi non possiamo arrivare troppo tardi

Castilla y Leon (via Aragona)

Ritorniamo sulla A2 fino a quando non incontriamo la CL116 che ci porterà fino alla meta.

Quando incontriamo il cartello “Castilla y Leon”, il clima si è già scaldato da un po’, così che le nostre labbra screpolate dal vento ora posso essere inaridite dal caldo e dal sole, lasciandocene il ricordo per tutta la vacanza e un pezzettino oltre . A Pozuel de Ariza, in prossimità del cartello ci fermiamo per la classica foto ricordo.                  Siamo ufficialmente negli altopiani della Meseta settentrionale. Ora tra le lande color ocra, si alzano improvvise colline da cui severi castelli dominano le strade che si snodano tra campi bruciati dal sole.

Viaggiare diventa più faticoso e facciamo una sosta ristoratrice in un paesino con quattro anime ma con castello! Siamo a Monteagudo de las Vicarias : una coca ghiacciata e dell’acqua, due sedie e una sigaretta. Questo bar mi ricorda l’unico bar del paese in cui andavo a comprare i ghiaccioli quando ero piccina. La Spagna è così: è rimasta a 20 anni fa per tutto ciò che dà intimità e calore e ha fatto passi da giganti nell’economia e nell’amministrazione. Noi abbiamo fatto esattamente il contrario.

In prossimità di Burgo di Osma, che non visitiamo, imbocchiamo la N122 e ai castelli si aggiungono le distese di vigneti coltivati ad alberello. Per me, abituata alla coltivazione a sperone, è una piacevole sorpresa.

Dopo Penafiel e arriviamo a Pesquera e poi all’hotel attraversando una strada con una bodega dopo l’altra! Pesquera ripete il lento microcosmo dei precedenti paesi. Qui c’è un ristorante che chiude alle 22.30. Ci prepariamo e usciamo. Arrivati sul luogo non capiamo molto bene come funzioni: fuori ci sono dei tavolini in ferro tipo bar ma la gente che è seduta ha solo birra e stuzzichini.

Entriamo e chiediamo: fuori e alla barra è possibile ordinare degli stuzzichini di cui ci presenta una lista. Mentre per il ristorante ci possiamo accomodare all’interno. Lo facciamo anche perché fuori la temperatura non aiuta e non ho molta voglia di mangiare con il piumino. Siamo solo noi e rimarremo solo noi. Mi sfugge qualcosa. In questo paesino ci sono un sacco di turisti ed un unico ristorante. Quindi o tutti vanno di stuzzichini o tutti vanno in altri paesi. In effetti ancora ci sfugge questa formula di nanograstronomia così presente in Spagna che diventa un’occasione rilassata e informale di socializzazione più ampia di un tavolo di ristorante, pur popolato che sia.  Il Secreto Iberico merita una parentesi. Il suino iberico è il maiale con cui si produce il prosciutto più famoso al mondo: El Jamón Iberico Pata Negra. Il Suino Iberico Pata Negra è una razza scura, la cui carne è molto diversa da quella del suino “rosa”: è una carne rossa molto marezzata, proveniente da animali allevati allo stato brado nelle dehesas spagnole (foreste di querce). I suini iberici sono sacrificati nel periodo invernale (da gennaio a marzo), durante la stagione delle ghiande, la cosiddetta “montanera”. In questo periodo i suini iberici si alimentano essenzialmente di ghiande (fino a 12 kg al giorno), aumentando di quasi 1 kg al giorno, un po’ come noi quando siamo in vacanza.

Tra tutti i tagli di suino iberico il secreto è quello con la più alta percentuale di infiltrazioni di grasso. La succosità e la tenerezza sono quindi estreme. Il Secreto Iberico è un taglio che si trova “nascosto” tra il lardo, le costole e la scapola: si trova solo se il muscolo è tagliato orizzontalmente; da qui il nome secreto. Altri invece ritengono che il nome di questo taglio derivasse dalla volontà dei macellai di tenere segreto questo pezzo saporito e utilizzarlo per un consumo personale.

Pesquera del Duero – Porto (sabato)

Stamani destinazione Portogallo. Carichiamo, salutiamo e via. Vigneti e castelli ci accompagnano ancora per un bel pezzo. L’aria si scalda subito oggi. Decidiamo di darci come tappa intermedia Braganza in Portogallo. La strada è dritta e quasi deserta. Ogni tanto incontriamo qualche camion che ci affumica e ci rallenta. Ecco, ora ci sono delle macchine infilate dietro a un camion. Enrico ne supera una poi ‘un se move più da lì dietro e mi dice di stare zitta: c’è la macchina della polizia dietro di noi che a un certo punto accede i lampeggianti e poi li spegne… Questa strada è tutto un alternarsi di striscia continua da un lato poi dall’altro poi doppia… un mal di testa… Poi la polizia ci supera e supera il camion. Il camion prende una laterale. Noi continuiamo e dietro ad una curva, ma ci fermano: documenti. “Enrico usted sabe que esta prohibido adelantar la linea continua? Tengo que hacer una contravencion” E se ne va alla volante. Vedrai che salassata. Enrico invece pensa che saranno 36€. Arriva un altro berretto che comincia a guardare tutta la moto, cerca solo la scritta con il modello. Quindi ci chiede se siamo residenti e al nostro no ci dice che dobbiamo pagare subito ottenendo però lo sconto del 50% quindi invece che 200 vinciamo un bel 100 euro. Hanno anche la macchinetta del bancomat e il tablet per firmare la multa! Adios Spagna, benvenuto Portogallo.

Ci fermiamo a Bragança , piccolo centro medievale circondato da mura e naturalmente con un castello. Ca va sans dire che l’obiettivo è mangiare. Sono già le 14:20 e gli orari del Portogallo penso siano un po’ diversi.

Verso le 16:30 ripartiamo e dopo infiniti chilometri di discesa e caldo eccoci finalmente a Porto . Alle 19 siamo in Hotel, siamo stanchi e fa caldo e l’impatto non è dei migliori. Stanno rifacendo completamente la piazza vicino a noi quindi anche le indicazioni per andare al parcheggio che abbiamo scelto saranno un po’ da rivedere. Scarichiamo e andiamo al parcheggio. Il parcheggio moto è uno spazio angusto davanti alla cassa dove ci sono anche delle biciclette. La moto si vede dalla strada. Cerchiamo di parcheggiarla il meglio possibile anche perché è in prossimità dell’uscita delle macchine. Il signore del parcheggio ci dice di metterci il bloccadisco ma che comunque c’è qualcuno in cassa tutta la notte.

Insomma a me non dà molta fiducia questo signore tutto baldanzoso e gentile: ancora non ho conosciuto questo popolo stupendo dove ancora si percepisce una sana gentilezza e la fiducia nelle persone. Chissà che ha pensato la signora dell’hotel quando non potendomi fare la ricevuta, le ho fatto scrivere sulla prenotazione che avevo pagato e il tizio del parcheggio quando tutte le mattine e tutte le sere passavo a dare una controllatina.                                                                                   

Ritorniamo in hotel e decidiamo di approfittare della lavanderia automatica di fronte dandoci il cambio alle docce e poi ci avventuriamo per porto

Porto (domenica)

Sono contenta che avremo una giornata completa a Porto. Partiamo per il nostro giro turistico: oggi è una bella giornata e fa caldo! Porto è impegnativa: le due colline su cui si sviluppa degradano verso il Duoro rispettivamente da una riva e dall’altra. La prima parte della visita sarà facile perché in discesa, al resto pensiamo stasera!

Porto ha un fascino decadente ma è in piena ristrutturazione urbana. Stanno svolgendo infatti importanti opere tra cui il rifacimento completo di un quartiere proprio vicino a noi e troveremo diversi cantieri in giro per la città.

Una visitina a Leila e poi andiamo verso la Capela das Almas, con spettacolari azulejos per la gioia dei miei occhi, per poi arrivare alla maestosa Praca de Aliados e successiva Praca da Liberdade. Da qui fino al Cais de Riberia si estende la Città Vecchia. Spettacolosa la Stazione che integra influenze dal gusto francese agli enormi azulejos.

Ci dirigiamo verso il complesso della Cattedrale del Se, una chiesa fortezza. Purtroppo è orario di chiusura ma ci ripaga una magnifica vista sui tetti della città e sul fiume.  Dedali di vicoli in discesa ci portano finalmente sul fiume, alla Ribeira, il quartiere più caratteristico della città: dalla città alta, costruita a spalliera, alla città bassa è tutto un susseguirsi di stradine strette e tortuose punteggiate dalle variopinte facciate che si stagliano a strapiombo sulla riva dando vita a un pittoresco paesaggio. C’è molta gente e caos ed è ora di pranzo. Decidiamo quindi di andare sull’altra riva, Vila Nova de Gaia, dove ci sono le cantine.  Passiamo per il ponte Dom Louis attraversandolo per il piano basso. Giunti dall’altra parte, decisamente più vivibile, man mano che passiamo davanti alle caves raccogliamo informazioni.

Passeggiando sulla riva notiamo le antiche imbarcazioni per il trasporto delle botti di vino Porto, i barcos rabelos. A pranzo mi immolo alla Francesinha cioè il piatto simbolo di Porto: ha la composizione di un sandwich o meglio di due fette di pancarré ma talmente imbottite e insalsate che non si può mangiare senza piatto e posate. Contiene diversi tipi di carne, chourico (insaccato portoghese) e prosciutto crudo. Poi ricoperte con formaggio fondente e gratinate Il tutto affogato nella salsina agrodolce fatta con birra, piri-piri (una sorta di tabasco tipico del Portogallo) e un goccio di vinho do porto.

Per dare meglio l’idea di cosa si tratti aggiungo degli aggettivi: ricca, mastodontica, colesterolosa, strabordante, portentosa, mostro calorico. Fortunatamente (o no!) la mia è la versione leggera cioè senza uovo fritto sopra e senza patatine affogate nella salsa di pomodoro. Cerchiamo poi la compagnia di navigazione per la crociera dei sei ponti e decidiamo di acquistare il pacchetto crociera dei 6 ponti + cantina. Scegliamo la cantina Calem e decidiamo di fare subito la crociera: si passa sotto i sei ponti e si vedono le due rive del fiume, vi è una audio guida in innumerevoli lingue.

Il museo della cantina è molto interessante: ha una parte interattiva che sorprende. La mappa della Valle del Duoro è un plastico su cui vengo proiettati dei pattern e dei colori per spiegare le temperature, il terreno, il corso del fiume, l’area vitata e così via. Oltre ai pannelli descrittivi vi è poi una parte sensoriale: vi sono i colori delle varie tipologie di porto e una parte dedicata agli aromi. Praticamente è una riproduzione in scala del nez du vin che volevo acquistare! Comincia poi la visita, naturalmente in inglese. Non è una spiegazione molto tecnica ma ripaga la degustazione finale dove assaggiamo un fine white e un reserva ruby decisamente buono! Inutile dire che ci dà il colpo di grazia …  visto che abbiamo attinto oltre ai bicchieri a noi dedicati anche a bicchieri che giacevano nella terra di nessuno.

Rimane ancora una parte abbastanza vasta da visitare dall’altro lato del fiume ma stanchezza, caldo, vino porto e salita hanno la meglio e ritorniamo in albergo per poi uscire a cena. Praça da Poveiros è punto di riferimento per cibo e bevande. Vi sono infatti molti locali stracolmi. La piazza è dedicata ai pescatori portoghesi che hanno vissuto in Brasile e si opponevano al governo brasiliano, quando questo li costrinse a naturalizzarsi cittadini brasiliani nel 1921.

Ultimo giorno in Portogallo, bisogna assolutamente assaggiare dei piatti tipici. Quindi bacalhau sì! Prendiamo due bachalau á brás, ossia gustosissimi filetti di baccalà e patate legati da uova, prezzemolo e cipolla. Buono e particolare, accompagnato da una caraffa di Sangria! Proviamo anche dei dolcini! Chiediamo a Pedro di portarci due tipicità di Porto: Toucinho do ceu, che letteralmente significa “pancetta del cielo” è praticamente una deliziosa torta di mandorle portoghese originaria della regione di Guimarães del Portogallo. Viene tradotta in questo modo perché si utilizza il lardo di maiale per fare la torta e in secondo luogo perché è incredibilmente deliziosa. È uno dei dessert portoghesi più popolari e tradizionali

Il secondo dolce è il Bolo de bolacha, cioè la torta di wafer anche questa tipica portoghese.

Porto – Bueu e Isla di Ons (lunedì)

Stamani si ritorna alla nostra pasticceria di fiducia e questa volta sono preparatissima! Ordino i Pasteis de nata , i dolcetti portoghesi più famosi nel mondo: piccole tortine di sfoglia ripiene di tuorli, zucchero e panna, insomma crema pasticcera! Poi vedo portare ad un tavolo un prodotto a strati già visto ieri di colore panna di cui non capisco né la consistenza né la composizione. Il mio adios al Portogallo non può avvenire con questo rimpianto, chiamo la ragazza e le chiedo il nome dell’oggetto dei miei desideri: “Torrada” dice lei, “va beh senti portamene una” dico io. La torrada altro non é se non una fetta di pan carré (pão de forma) un pó piú spessa del normale, tostata e successivamente insaporita (leggi: imbevuta) con manteiga, ovvero burro. Ma questa è divinamente estatica nella sua meravigliosa semplicità!

Solitamente viene accompagnata da galão, bevanda calda normalmente fatta con 1/3 di caffè e 2/3 di latte rigorosamente servita in bicchieri grandi di vetro. Io però la accompagno con un super espresso.

Leila ci aspetta nel suo mantello nero. Andiamo a caricare i bagagli e via. Un salto alla HD     di per le classiche magliette ricordo Prendiamo la statale N13 fino a Villa do Conte. In realtà non conviene: non è sul mare e passa in mezzo ai paesi ed è molto trafficata (fatta di lunedì tra le 12/13). Meglio percorrere l’autostrada e uscire in prossimità delle spiagge che si desiderano vedere. Teoricamente tra Porto e Ofir ci dovrebbero essere quasi 40 km di spiagge ininterrotte. Comunque oggi il tempo è sfortunatamente uggioso.

Alle 13:18 decidiamo di fermarci alla Praia di Ofir, è una delle più famose di questa zona che ci dà un assaggio delle peculiarità delle spiagge dell’oceano: immense distese di sabbia punteggiate da cubi colorati con il tetto a piramide! Gli ombrelloni dell’oceano dove i bagnanti si difendono dal vento freddo. Arriviamo con il piumino, fa freddo e c’è la nebbia, manco si vede il mare, eppure in spiaggia c’è un sacco di gente. Io starei in casa a bermi una cioccolata.

Ebbene sì, c’è una differenza enorme tra il mare e l’oceano: il fatto di essere entrambi vaste distese d’acqua salata non serve. Il mare è confinato, il mare ti accoglie, il mare ti rinfresca. L’oceano racchiude tutti i mari, è sconfinato e lo puoi solo contemplare e perderti nella sua malinconica infinità. Si prende un panino su una bella terrazza in legno sulla spiaggia

Ripartiamo: ricordiamoci l’orario del traghetto e il fuso orario. Puntiamo su Viana do Costello per l’ultimo caffè in Portogallo. Purtroppo all’entrata del paese c’è un traffico infernale. È tardi e il fuso non aiuta. Rinunciamo al caffè: dietrofront e a tutta birra al traghetto tramite autostrada senza nemmeno poter contemplare eventuali altre soste.

Come è potuto succedere non so, visto che Porto dista da Viana solo 78 km.

Eccoci finalmente in Galizia dove alle 10 del mattino è ancora alba e alle 11 di sera si assiste al tramonto, l’Unione Europea ha fatto sì che non ci sia fuso orario, che però di fatto qui c’è, di almeno un’ora abbondante. La Galizia è la patria dei frutti di mare. Tutti questi mi sembrano degli ottimi presupposti. La sua diversità sta nel suo ricco passato preromano durante il quale fiorirono diverse culture tra cui quella dei Celti.

Traghetto alle ore 18.30. Presentarsi all’imbarco 15/30 minuti prima per ritirare le carte d’imbarco.

Ore 17:40 arrivo al parcheggio da cardiopalma: come funziona sto parcheggio? È quello del supermercato! Chiediamo ad una ragazza che fortunatamente ci dice di andare al secondo piano seminterrato dove c’è il guardiano.

Arriviamo alla guardiola ma non c’è nessuno. Nel frattempo io comincio a fare le valigie cioè svuoto istericamente la borsa laterale che contiene il pacchetto “notte sulle isole”. L’addetto arriva. Quando gli diciamo che vogliamo lasciare la moto due notti non mi sembra molto convinto. Dice che di notte non c’è nessuno ma il parcheggio è sorvegliato da telecamere monitorate. Gli chiediamo dove mettere la moto. Prima ci indica un posto, poi ce la fa spostare vicino ai bidoni dell’immondizia dove è monitorata dalle telecamere. Non c’è il tempo per procedere a una valutazione di rischio / sicurezza. Io termino la composizione bagagli al buio e così scoprirò sull’isola di non avere il mio sacco lenzuolo che quindi avrà occupato inutilmente lo spazio per quindici giorni.

Usciamo dal parcheggio e non sappiamo bene da che parte andare. Per me era tutto dritto ma pare che ci sia il cantiere navale e così sbagliamo strada, saranno 200 m ma con sti bagagli, con sto caldo e con sta furia diventato chilometri. Già perché il cielo è stato nuvoloso a sufficienza per nasconderci i panorami e poi ha deciso di scaldarci quando non serviva. Trovato l’imbarco del traghetto mi rilasso. Accanto a me c’è un personaggio particolare seduto su delle casse ricoperte di velluto nero circondato da una gabbia con un coniglio, un’altra con una colomba, teli dorati e naturalmente un cappello! Un mago. Io e Enrico scherziamo ricordando un mago che avevamo visto a Remedios (Cuba).

Arriviamo sull’isola, sbarchiamo e vediamo arrivare una jeep con lo stemma del campeggio. Chiedo alla signora se è per caso un servizio trasporto. Lei molto gentilmente mi dice che serve per portare alimenti e attrezzi per la gestione del campeggio ma di aspettare che in caso rimanesse posto, possiamo caricare i nostri bagagli. Il mago comincia a caricare i suoi strumenti e così la signora ci dice che anche lui è italiano! Anzi ancora meglio di Massa! La signora poi ha sposato un siliciano! siamo ovunque! Ringrazio e le dico che possiamo cavarcela.

L’isola è minuscola dove sarà mai sto campeggio? Sta esattamente lì, l’ho visto sulla mappa! La realtà distrugge passo dopo passo le mie convinzioni. Trattori che caricano bagagli, salita che si inerpica, gocce di sudore che si moltiplicano. Già perché il campeggio sta esattamente lì in linea d’aria come avevo visto sulla mappa ma ad un dislivello di 120 m. Ecco a cosa servono i colori nelle mappe!  Ad un certo punto arriva la Jeep guidata da Ms Ons che si ferma nonostante abbia il pianale stracolmo (perché qualcuno ha aspettato per caricare e non era italiano) e il mago Alex carica i nostri bagagli che in bilico cambiano posizione ad ogni balzo delle ruote che si plasmano al terreno disconnesso. Io vedo già la mia bottiglia di Ribera del Duero andare in frantumi e colorare di rubino i nostri esigui vestiti.

E accidenti a me quando non ho voluto spendere quei 15 € in più (in due) per la tenda già montata! Stremati arriviamo finalmente al campeggio: vi adoro Mago Alex e Ms Ons, vi auguro ogni bene da qui e per tutta la vostra vita! Il sole è ancora alto, cominciamo ad accomodarci nella nostra piazzola, dal cielo i gaviota ci danno il benvenuto.

La piazzola però è molto terrosa, quindi posizioniamo gli articoli del nostro enorme bagaglio, appesi alla staccionata e a un filo che tendiamo tra due fragili alberelli ma chissà perché il nostro è l’unico filo tra gli alberi? Appena siamo pronti un ragazzo ci si avvicina e ci dice che non si posso usare gli alberi: a loro ieri hanno gettato a terra tutti i panni stesi!

Bon quindi? Chiediamo se ci possono dare un’altra piazzola ma la bimba della reception va in difficoltà perché dice che il campeggio è full, in realtà c’è un sacco di spazio perché le piazzole sono enormi ma non sembrerebbero frazionabili come da noi, in Italia, in base alla grandezza della tua tenda. Questo penso sia dovuto al fatto che le presenze sull’isola sono contingentate.  Ma in realtà io la storia della parcela e della acampada non l’ho mai capita: Sonia dell’agenzia mi diceva che la prima è un’area dove sta solo la mia tenda e i prezzi sono più alti dell’acampada che varia in base alla misura della tenda… ma io ho prenotato un’acampada dove non ci sono altre tende. Fortunatamente riusciamo a farci assegnare un’altra postazione.. in una zona di passaggio ma almeno non ci inzaccheriamo.

Siamo sistemati. Il vento ghiaccio ci obbliga ad indossare dapprima le maniche lunghe e poi il piumino. Ci guardiamo amorevolmente negli occhi e concordiamo in silenzio che stasera si dormirà zozzi perché farsi la doccia con quel freddo e ridursi come al camping in Corsica non ci passa nemmeno per la testa.  E si dormirà pure con il piumino, bello il mi’ 100gr., ha cambiato la mia vita! Come da copione alle 22 c’è ancora luce!

Decidiamo di mangiare al camping per dare il colpo di grazia al Tempranillo sopravvissuto al trasporto ma rinunciamo a metterci in zona visione spettacolo di Alex perché fa troppo freddo quindi ci mettiamo in una zona riparata dietro di lui dove però saremo costretti a passargli davanti durante lo spettacolo per ordinare e ritirare la cena.

Alex è proprio bravo, non solo per le magie ma anche come intrattenitore, ma il coniglio dove è finito?

Isla di Ons  (martedì)

Purtroppo anche la mattina di ferragosto il tempo è nuvoloso: mi ricorda i due giorni di mare in Croazia, e anche i due giorni di mare nelle Marche.

Lascio riposare Enrico e vado a fare colazione. Ordino quello che riesco cioè un caffè, che però arriva “solo” senza espresso e una brioche con burro e marmellata. Ma che è sto “solo”, che tutte le volte che dico caffè espresso loro mi chiedono “solo?” e allora ho provato a dire solo “solo”… da qui poi le cose si complicheranno perché non sarà più solo spagnolo ma anche galiziano, un po’ come italiano e bergamasco. In realtà questa situazione accomuna tutte queste terre: il castigliano, cioè lo spagnolo, è per molti una seconda lingua sostituita da quella locale. Solo la Cantabria è assolutamente monolingue.

Dissertazione sul caffè.

Café solo: vuol dire senza niente altro; cioè senza mille altre cose a piacimento che si possono aggiungere. Andiamo alle spiagge più vicine, saltiamo la prima (area dos cans) dove però adocchiamo una copia di gato rojo e passiamo alla spiaggia successiva (playa de Canexol) e si farà una dormita.

Per fortuna dopo un po’ il sole fa capolino, e sorprendenti considerazioni hanno il sopravvento: 1) l’ombrellone non aveva un peso eccessivo: meglio inutile in spiaggia che utile al campeggio 1) l’inutilità di stenderti sulla cipria e avere a due passi un mare così bello ma non poterlo abbracciare… 2) il fenomeno delle maree che serve principalmente a  ridurre la quantità d’acqua in modo che da ghiaccia marmata diventi ghiaccia e tu ti possa bagnare i piedi. Non ho visto in tutta la vacanza qualcuno fare il bagno nell’oceano.

Verso le 14:30 decidiamo di ritornare al campeggio percorrendo la ruta Sur, di cui abbiamo già fatto un pezzo stamani. Un cammino di circa 6,2 Km e un dislivello di 86 m (che quindi dovrebbe essere più dolce che ritornare al campeggio via strada). Naturalmente il sole ci bacia e fa caldo ma il percorso è molto bello e con fantastici scorci. Arrivati al campeggio Il faro è vicinissimo ma magari la prossima volta!

Si fa subito doccia in modo da anticipare il gelido vento oceanico ed essere già calati nel piumino e nei calzini al suo arrivo, tié

Scendiamo in paese dove ci sono tre ristoranti che non prendono prenotazioni, ma prima andiamo a farci un ape al Chiringho. La Location è stupenda: un’area verde con tavolini e ombrelloni affacciati sulla praya Area dos Cans e una baracchina in legno con i gaviota in concerto.

Cena: polpo come se non ci fosse un domani Le specialità della Galizia sono il ‘Pulpo alla gallega’, il ‘Caldo gallego’ sorta di zuppa di pesce molto liquida, l’empanada gallega’ una specie di focaccia ripiena di tonno e altro, i frutti di mare in genere.

La Isla de Ons è l’isola del polpo: è lui infatti il protagonista della gastronomia dato che i loro pescatori si sono distinti in questa pesca da tempi immemorabili. Pulpo en caldeirada, ricetta che unisce due ingredienti tradizionali dell’isola: il polpo appunto e le patate,  innaffiati con una salsa a base di olio, aglio, cipolla e paprika che ci viene servito su un tagliere tondo in legno. Pulpo a feira: accompagnato da cachelos cioè pezzi di patata al forno. (In alcuni casi può essere accompagnato da cipolle alla griglia con fagioli su empanada o crocchette)

Bueu – Santiago (mercoledì)

Alba o non alba .. stamani sono le 9:34 e sole splende nel cielo. C’è però un’umidità pazzesca, è tutto bagnato. Vado a fare colazione al bar  e osservo i tavoli (questo ciacciare è ottimo per cogliere usi e costumi). Qui sono tutti spagnoli e qualche portoghese. Noto che la gente si fa di pomodoro la mattina e scopro la Tostada con tomate: pane arrostito con strascicato sopra un pomodoro che poi condisci con olio, sale e pepe a gradimento!

Si salta sul traghetto!  Guardo le isole che si allontanano e in lontananza vedo le Cies: luogo splendido e di rara bellezza, le cui spiagge di sabbia fine e bianca bagnate da acque cristalline vengono annoverate da The Guardian come prime nella top ten mondiale.  Attracchiamo. Mi apposto all’ombra mentre Enrico va a ritirare il destriero tradito, alle 11:53 è di nuovo con noi.

Occupiamo un po’ di tempo a riassettare i bagagli e partiamo. Le alternative per raggiungere Santiago sono essenzialmente due: via interno oppure via costa per visitare ancora qualche luogo delle spettacolari Rias Baixas che, dice, sono più calde rispetto al nord della Galizia. Ci dirigiamo verso Ogrove, situata all’ingresso della ría di Arousa che, se non fosse per il tombolo della Lanzada, sarebbe ancora un’isola. Visto che si farà pausa pranzo e OGrove è conosciuta Internazionalmente per la sua gastronomia, ci pare la meta migliore. Percorriamo il tombolo ma purtroppo non riusciamo dalla strada ad avere uno scorcio della spiaggia della Lanzada perché separata da dune e vegetazione erbacea. Infatti per raggiungere la spiaggia bisogna percorrere delle lunghe passerelle in legno. Questa spiaggia di sabbia bianca e fine, aperta verso l’Atlantico e quindi conosciuta per la pratica surf o il windsurf, è lunga oltre due chilometri.

Prima di lasciare Ogrove facciamo un giretto sull’isoletta di fronte, A Toxa , qui chiaramente il target è facoltoso: non solo le ville ma lo stabile di sorveglianza all’entrata dopo il ponte, la dice lunga. Da una isola all’altra: un passaggio sull’ isola di Arousa . Troppo veloce per scoprirne la rinomata pace e la vergine Area de Secada ma bello abbastanza per percorrere il lungo ponte che la collega alla terra ferma.

Ripartiamo per Santiago dove arriviamo verso le 18:15.

Ci incamminiamo per il centro e quando arriviamo ce ne rendiamo conto: un insieme di corpi umani che si scambiano braccia, gambe e teste. Io non sono molto ispirata da questa sedicente cittadina spirituale. Il cammino di Santiago, che è sempre stato un progetto vivo nei miei cassetti, si è rivelato una delusione. Molto, troppo business nei luoghi visitati fino all’apoteosi del surreale di questa città: non si respira nemmeno una briciola di quanto si percepisce ad Assisi. La Spagna è zeppa di cammini, ma alla fine pure il mondo. Se non hai bisogno di riempirti la bocca e l’ego sulla tua pagina Facebook, il senso del tuo percorso lo puoi trovare ovunque.

Arriviamo alla Cattedrale che però è in ristrutturazione e quindi la facciata è oscurata da ponteggi e coperture. Girelliamo tra le stradine: dicono che il suo cuore medievale la renda una delle più belle città di Spagna. A me questi edifici usurati dal tempo ricoperti di licheni non mi entusiasmano un gran che.

Il tempo di essere pervasa dalla vitalità di questa città e sono costretta a cambiare idea: direi che questo luogo è ottimo per divertirsi e per dedicarsi alla gastronomia.

Cominciamo a girellare tra stradine e piazzette: in questo mese si tiene un festival di band minori che suonano in giro per la città. Arriviamo in Praza de Cervantes dove stanno allestendo per un primo concerto, dovrebbero essere secondo il programma i Komodo Rock, blues funk: continuiamo sulla strada e arriviamo a Rua de Xelemeirez, nella parte alta: stanno suonando i Zume de Miolo (punk Rock). C’è una bella atmosfera: le persone si accomodano dove riescono e sorseggiano birra a ritmo di musica

È ora di cena: cominciamo con i Pimientos de Padron Empanada cioè i peperoni verdi dolci fritti nell’olio e il tortino a crosta sottile. I pimientos meritano un capitolo a se perché io mi sono letteralmente invaghita di questo piatto così semplice ma così goloso che  me ne sfinirei.. Questi piccoli peperoni verdi fritti vengono serviti ricoperti da granelli di sale grosso e sono una goduria! Noi pensiamo di aver scoperto l’America per poi venir subito ridimensionati al nostro ritorno in Italia: “Ma si li faceva pure nonna! sono i friggitelli in padella !” Ma come è che non si sono mai mangiati? I friggitelli, o peperoni friarelli, sono una varietà di peperoni nani di colore verde e dal sapore dolce tipica del centro-sud Italia! Come si può evincere dal nome, questi ortaggi vengono solitamente fritti in padella e tradizione vuole che i friggitelli vengano cucinati col picciolo in modo da poterli mangiare con le mani, finger food insomma! Non soddisfatti ordiniamo i Rixons con queixo fundido Arzua Ulloa , praticamente dei ciccioli con formaggio di Arzua Ulloa (latte vaccino delle razze bovine locali) fuso e un piatto di formaggio di capra.

Santiago – Coruña (giovedì)

Decidiamo di fare un salto per vedere la Cattedrale all’interno. Io in realtà vorrei vedere anche il mercato de Abastos, visto che oggi corrisponde al giorno di mercato! Adoro i mercati. Ma soffoco l’idea e nemmeno l’esprimo. La Cattedrale è soffocante, pullula di gente e c’è frastuono, sembra di stare in un mercato (eh eh)… non vi dico che fila c’è per andare ad abbracciare la Statua di Santiago e per la cripta.

L’unica cosa che mi ha colpito è il botafumeiro che è in grado, solo durante speciali funzioni, di oscillare descrivendo un arco di 30 m: lo utilizzavano per fumigare i pellegrini inzaccherati! Oggi destinazione La Coruna via Finisterre e poi le dune e i promontori frastagliati della costa da Morte, zona poco considerata dal turismo di massa sia per il clima che per le infrastrutture. Ci dirigiamo quindi verso Muros e poco fuori questa località, una deviazione ci conduce fino al  faro di Louro , situato a 241 metri sul livello del mare: una bella vista sull’accesso alla ría di Muros e Noia, sulla Serra da Barbanza e anche su Corrubedo.

Passiamo Lira (senza però vedere l’horreo più lungo di tutta la Galizia cioè 34m!). Poi arriviamo a Carnota .. non vediamo la spiaggia eletta come una delle migliori cento del mondo dalla rivista tedesca Traum Strände. Ma ci ritroviamo nel ristorante che verrà eletto come migliore di tutto il viaggio. I miei appunti dicono che in questa zona il piatto di polpo con le vongole può diventare un’esperienza unica… e così sia. Il piatto tipico locale, vongole e polpo, viene servito in una pirofila tonda appoggiata su un sottopentola in vimini e portato a tavola che sta ancora friggendo. E’ un piatto unico, assolutamente divino, da non perdere. Poi Cannolicchi o meglio cannolicchioni! Mai visti così grandi e mai provati di così gustosi con quel retrogusto tipico da cottura su piastra. Io devo assolutamente assaggiare questi famosi percebes che inizialmente non so neppure come mangiare. Vedendo però un’”unghia” sul pavimento comincio a capire qualcosa in più. Questi crostacei assomigliano infatti ad una piccola zampa munita di estremità ungulate. Praticamente si spezza quella specie di unghia e ci si ritrova attaccata ad essa un tubetto di polpa compatta che è mare allo stato puro: rifinger food!  Sono crostacei cirripedi, raggiungono una lunghezza di pochi centimetri e sono dotati di un piede “arricciato” con cui riescono a catturare il loro nutrimento, per lo più plancton e uova di pesce.  Potrebbe sembrare che il costo di questo piatto sia eccessivo ma la loro raccolta è molto rischiosa e faticosa: il percebeiro munito di muta si cala lungo la scogliera con corde assicurate alle rocce e li raccoglie con una specie di scalpello metallico. Io quindi procedo spezzandoli con le dita, Enrico invece con la forchetta e poi chiede al cameriere come si mangiano: lui lo guarda e scuote la testa e poi ci dà una dimostrazione pratica… si fa con le mani!

Io trovo che questo piatto con un buon bicchiere di vino bianco sia ottimo come aperitivo in riva al mare !

Procediamo lungo la magnifica costa verso Finisterre e raggiungiamo il Faro. Oggi c’è solo una leggera foschia, non so se sia fortuna o meno dato che si dice che quando è avvolto da una fitta nebbia sia un luogo magico.

C’è una lunga fila di auto in coda per arrivare alla sommità e il parcheggio è pieno. Noi in moto ce la caviamo bene e abbiamo anche un parcheggio dedicato. C’è tanta gente, anzi troppa e un paio di negozietti di souvenir. Si scattano le foto di rito. Sono già quasi le 18 quindi decidiamo di abbandonare la costa della morte e raggiungere tramite la strada più veloce l’estrema propaggine occidentale della Spagna. Prendiamo l’autostrada e arriviamo A La Coruña.

L’impatto non è entusiasmante, sarà il cielo uggioso, sarà l’entrata dell’hotel, sarà il parcheggio; man mano che ci avviciniamo al centro la nostra prima impressione su A Coruña migliora. La spiaggia di Riozor collegata a quella di Orazon formano una mezzaluna lunghissima di sabbia. Siamo sul lato Atlantico: andiamo verso l’interno per vedere l’altro lato di questa stretta penisola dove vi è la zona del porto.

Passate le alte facciate a vetrate tipiche di questa città ci troviamo nella meravigliosa piazza principale, Maria Pita dove cerchiamo un ristorante. ½ porzione di polpo con patate: morbido e saporito, ½ porzione di cozze marinate, 1 di zamburinas cioè delle capesante mignon. Vengono cucinate alla griglia e servite con olio e spicchio di limone, Questo piatto merita una certa attenzione dato che è la prima volta che lo assaggiamo. Sono ottime con quel retrogusto di griglia che abbiamo trovato anche nei cannolicchi. Essendo l’ultima sera in Galizia ho dovuto assolutamente assaggiare l’Albarino, vitigno bianco e omonimo vino che ben si sposa con l’infinita varietà di mariscos galiziani. Soprattutto la sua vibrante freschezza ben si sposa con la succulenza del burro del polpo e la spolverata dolce di paprika. Sono le 23.30 e si potrebbe tornare a casa ma io una capatina alla città vecchia la voglio fare così trascino Enrico su per la scalinata e le strette vie che si dipanano intorno alle chiese romaniche sono molto suggestive.

Ci fermiamo in un bar per un caffè. Sembra il tipico bar di paese con i “vecchi” seduti ai tavolini all’aperto.  Il locale all’interno è deserto, anche il titolare è seduto fuori! Però c’è la musica a palla che proviene dal video di un concerto proiettato su un maxi schermo. Noi ordiniamo un caffè il barista comincia a chiacchierare senza un domani, naturalmente in spagnolo.

Ci racconta del video: si tratta del “Concierto de los Mil Anos” . E’ fiero e orgoglioso che quel concerto epocale si sia svolto nella sua città e che lui stesso nel luglio del 1993 era presente allo Stadio Riazol. Beh in effetti non ha tutti i torti ! in questi tre giorni hanno suonato i migliori di sempre, tutti insieme, tanto che gli spettatori venivano da ovunque e avevano saturato talmente la città che era permesso accamparsi sulla spiaggia! Bob Dylan, Robert Plant, Neil Young, The Kinks, Chuck Berry, Wilson Pickett, Jerry Lee Lewis, Sting, Chris Isaak, George Benson, John Mayall, Eric Burdon, Bo Diddley!

Coruña – Ribadeo (venerdì)

Stamani itinerario costa e il tempo è di nuovo uggioso. Sono un po’ di giorni che il tempo fa i capricci ma non bisogna dimenticare che la Galizia è terra di nebbie e di leggende… Abbiamo come tempo di riferimento le As Catedrais per le 19.30 quindi possiamo spaziare come ci pare sulla costa. Scegliamo alcune tappe strada facendo, sempre con molta confusione perché il navigatore tende a farci fare le strade veloci mentre noi vorremo fare la litoranea che comunque esiste parzialmente quindi diventa difficile “incappare” in vedute dove soffermarsi ma bisogna proprio andarle a cercare! Cerchiamo la spiaggia di A Frouxeira . Arriviamo all’accesso che quasi piove ma comunque non demordiamo e ci incamminiamo sulle passerelle di legno che collegano la strada asfaltata alla spiaggia attraverso le dune erbose. La spiaggia è lunghissima e la sabbia oggi appare dorata a causa del cielo plumbeo…Non è raro trovare il mare impetuoso e forti venti, l’oceano si infrange con forza sulla scogliera.

Passiamo per Cedeira : il paesino è carino ma ancor più gli abitanti! Infatti durante una sosta per impostare il navigatore, il mio sguardo viene catturato da un plastico enorme in una vetrina. Un signore mi si avvicina e mi racconta, naturalmente in spagnolo, (o in galiziano?) E a nulla serve che io gli dica che non parlo la lingua, avrà pensato “vabbeh non la parli ma capisci”. Mi racconta che il plastico è quello del santuario di Santo André de Teixido fatto da un suo amico. Mi dice che ci dobbiamo andare. Poi mi racconta di lui che è sempre stato un percebeiro, non per la vendita, ma solo per la sua famiglia e per i suoi amici. Ha vinto anche dei premi. Dice che una volta al mercato del pesce si poteva entrare durante le aste poi sono successi dei tafferugli e ora non si può più. Tante sfumature del discorso le ho sicuramente perse e per questo mi spiace un sacco quando non conosco la lingua dei luoghi che visito. Il monastero lo saltiamo… visto che anche il cielo non aiuta e ci dirigiamo verso Cabo Ortegal .

L’ultimo tratto di strada è tortuoso e panoramico.  Cabo Ortegal è nulla più di un faro in fondo ad un promontorio verde scoscesissimo, bellissimo, raggiungibile con attenzione, dove il contrasto tra il gelo dell’oceano e il caldo dell’aria genera nuvole di vapore freschissimo.

La torre cilindrica dipinta di bianco e rosso si staglia contro un cielo azzurro macchiato di nuvolette bianche mentre la sua guglia si perde dentro un minaccioso cappello nero. Istanti di meraviglia in cui il nostro sguardo si perde all’orizzonte e al ritorno si posa sugli Aguillóns, dei grandi scogli che emergono fieri vicino al capo e che tra poco saranno protagonisti di uno spettacolo impressionante e di rara potenza… ma noi non possiamo attendere la tempesta. Solo attimi di piacere minacciati da gocce che scendono da un cielo che diventa sempre più basso e dal pensiero di quella strada che la nostra Leila non ama.

Proseguiamo per Espasante. Sembra di cercare l’isola che non c’è, si va avanti e indietro senza levarci le gambe e si litiga.. Tra i deliri di stradine che il navigatore confonde una con l’altra si imbocca la CP-6102 che finisce sulla Spiaggia di Bimbiero, sicuramente un luogo ameno con il bel tempo e un cestino da picnic. Alla fine si arriva: la mappa dice che siamo al porto di Espasante esattamente di fronte a Carino ma a ben 24 chilometri! È un paesino per nulla turistico che si affaccia sulle spiagge: da un lato San Antonio e dall’altro A Concha.

È tempo di avvicinarci alle famose As Catedrais ovvero la spiaggia di Augas Santas.  Per camminare sulla spiaggia e vedere quindi queste conformazioni dal basso è necessario innanzitutto informarsi quando vi è la bassa marea e poi chiedere un’autorizzazione on line. Vi è anche la possibilità di aderire a delle visite guidate gratuite ma purtroppo non c’era più posto. Per avere maggiore elasticità sul programma ho richiesto un’autorizzazione per questa sera e una per domani mattina. Ma senza dubbio meglio farlo ora perché domani mattina significherebbe alzarsi molto presto.

La tabella delle maree si legge in questo modo: la colonna “bassa marea” (bajamar) indica il momento in cui la marea smette di ritirarsi e l’acqua è più lontana dalla scogliera. L’altra colonna indica l’altezza in metri che il mare raggiungerà. Più vicino è a 0, più bassa sarà la marea, rendendo i giorni migliori per visitare la spiaggia. Le maree più basse si verificano attorno alla luna piena. Quindi consigliano di iniziare la visita un’ora prima della bassa marea e dirigersi a destra dopo aver sceso la scala. In questo modo, quando arriva la marea la parte più importante del percorso è già stata percorsa: infatti l’area più a est del percorso è quella che impiega più tempo per emergere quando il mare si ritira e la prima che si sommerge quando ritorna. Tutto questo studio mi porta a decidere che il tempo migliore per visitarle sia alle 19.30.

In Spagna non troveremo molti parcheggi dedicati alle moto e in prossimità dei centri delle città come avviene in Italia e questo cozza tremendamente con la sensibilità di guida degli automobilisti spagnoli nei confronti dei motociclisti. Ci dirigiamo verso l’entrata dove mostro orgogliosa il nostro permesso e scendiamo.

È una meraviglia! Peccato il cielo uggioso! Il nome “Cattedrali” è dovuto alle caratteristiche formazioni rocciose ad arco, alcuni di esse fratturate dall’intensa forza del mare. Questa spiaggia cela numerose caverne, dove il mare batte con forza alla ricerca di un’apertura sempre più grande. Ciò che mi colpisce di più è vedere le distese di cozze e perceibes aggrappati agli scogli che attendono il ritorno del mare.

Tappa per la notte a Ribadeo, scelto solamente per la logistica. Altro ristorante e nuovi piatti da assaggiare. Ca va sans dire che ci prendiamo un polpo alla piastra visto che è l’ultima cena in Galizia! Mi faccio spiegare il piatto “ortiguillas”: sono le ortiche di mare fritte. Piatto tipico del sud. La cameriera mi consiglia di prenderne mezza porzione così le assaggio! W le mezze porzioni. Bene, allora ci aggiungo mezza porzione di calamaretti fritti! Stasera vino! Vorrei assaggiare il Godello (così dicevano i miei appunti da sommelier). La cameriera mi consiglia il Ribeiro servito alla maniera gallega. Vale! Insieme alla jarra colma di vino arriva un oggetto quasi totemico ed a noi ancora sconosciuto: la cunca ovvero una tazza in ceramica bianca che va tenuta con la mano aperta! Ganzo! Ma da dove viene questa usanza? Una delle possibili ragioni è che il Ribeiro vino conteneva una grande quantità di eteri volatili che producono il mal di testa ed emicranie e le “scodelle” ne favorivano l’evaporazione.

Al mal di testa ci pensiamo domani per ora godiamoci questo cibo prelibato accompagnato da questa immagine iconica di taverna Galiziana.  Ogni volta si ripete lo stesso copione: più mangiamo bene più non finiremmo mai, eccoci quindi pronti ad un bel finale con una porzione di tortilla cameron, altro piatto del sud, ovvero frittelle di gamberetti di Cadice.

Ribadeo – Llanes (sabato)

Facciamo colazione al bar dell’hotel e ci prepariamo per lasciare definitivamente la nostra amata Galizia e dirigerci nelle Asturie. Il primo impatto non sarà molto accogliente: sarà che il popolo ha ereditato anche il carattere degli irlandesi (perché gli irlandesi sono chiusi? Non so, è una mia idea che più si va al nord più il clima poco favorevole chiude gli animi) O saranno le montagne? Gente di poche parole tipo gli orobici? Ma la Galizia condivide un territorio simile ma che differenza! Allora forse sarà dovuto al suo isolamento durato secoli in quanto unica oasi cristiana mai conquistata dagli arabi.

Comunque ultimamente la sua Costa Verde sembra prender piede nel turismo e forse ci sarà una svolta caratteriale.  Le Asturie sono popolari soprattutto per il loro entroterra montuoso sul quale svettano le alte cime dei Picos de Europa che noi valicheremo! Anche stamani non splende il sole quindi le cappatine alle spiagge lasciano il tempo che trovano. Decidiamo di andare a fare una visitina a Cudillero , borgo di pescatori che la guida dice starebbe bene su un’isola greca.

Arrivati al porto c’è già un traffico infernale di macchine, procediamo e arriviamo al borgo vero e proprio, compresso in una stretta valle: le case color pastello sono erette una sopra l’altra su una ripida scogliera a ferro di cavallo. Mi ricorda molto i paesi delle cinque terre. Non è pedonale e quindi procedendo alla ricerca di un anfratto dove mettere Leila e ci incasiniamo nel traffico: le vie sono strette e facciamo anche fatica a girare la moto. Pedoni ovunque. Decidiamo che la visita è sufficiente e ci dirigiamo verso Oviedo , città borghese dalle sembianze anglosassoni intrisa di cornamuse e sidro.

Ci dirigiamo verso la via della sidra per il pranzo. C’è molta gente e ci fermiamo a un ristorante con tavoli disponibili. Qui, come nel resto dei ristoranti della via, i camerieri servono il sidro nella loro maniera caratteristica, versandolo dall’alto senza guardare nel bicchiere che reggono con l’altra mano in basso. Naturalmente fare centro è relativo e infatti c’è un gran puzzo di alcol perché molto ne va a finire a terra. La mescita del sidro è ad esclusiva cura del cameriere. Per cui quando il bicchiere è vuoto si fa un cenno al mescitore! Una coppia di spagnoli seduti al nostro fianco ci spiega che il bicchiere va vuotato in un colpo solo e se non si riesce quello che resta va rovesciato a terra. Ciaone! Il sidro non ci è piaciuto per nulla ma comunque era da provare. Facciamo un giretto per Oviedo vecchia e poi ritorniamo in sella.

Arrivati prossimità di Llanes inseriamo nel navigatore l’indirizzo dell’appartamento prenotato. Le indicazioni ci portano in una strada sterrata in mezzo al bosco… strano, ho controllato tutti gli alloggi con l’omino giallo di Google proprio per evitare queste spiacevoli situazioni. Incontriamo una signora e le chiediamo se da quella parte ci sono degli alloggi e se lo stato della strada peggiorerà. La signora ci risponde affermativamente e ci rassicura sulla strada che dice percorribile senza difficoltà. Dopo poco ci troviamo sull’asfalto in paese. Maledetto navigatore.

Cue è un paese strano: sembra popolato di Amish che ci osservano in modo stranito al nostro arrivo. Sembra pure al confine del mondo e invece è vicinissimo alla spiaggia e a Llanes, solo che è timidamente nascosto nella sua ristretta comunità che faticosamente accoglie il turismo e ne farebbe secondo me volentieri a meno.

La sera andiamo a cena a Llanes, naturalmente a piedi. Basta seguire la strada asfaltata oppure c’è una scorciatoia in mezzo al bosco (yes, quella fatta in moto). Passiamo davanti ad una vecchia villa che sembrerebbe abbandonata se non fosse per luci accese che pertanto le danno un aspetto ancora più lugubre.

Il centro è carino: un torrente fiancheggiato da ristoranti che scorre verso un porticciolo. Tutte le località spagnole hanno un fantastico denominatore comune che me le fa amare tutte, il cibo. Praticamente abbiamo mangiato egregiamente nella maggior parte dei ristoranti.

Picos – Llanes (domenica)

Ci alziamo di buon’ora! oggi Picos e il sole splende in cielo! Il programma è di fare un giro ad anello: Llanes è sulla costa, in mezzo… abbiamo deciso di fare in questo modo per impossibilità di trovare un posto per dormire sia ad inizio che a fine giro dato che questo è molto lungo! Passando due notti a Llanes (per gentile intercessione di Maribel) si allungherà di un pochetto la strada ma tramite autostrada il tempo perso sarà poco.

I Picos si estendono tra Asturie, Cantabria e Leon. È consigliabile fare il giro in senso orario per non arrivare troppo tardi a Fuente Dé  ma noi come al solito siamo anarchici:  non andremo comunque a Fuente Dé per prendere la funivia perché già così il giro dura 6 ore e la località non si trova sulla strada. Inoltre “voci” dicono che prendere la funivia senza poi fare un trekking non sa di molto. Da Llanes si va verso Ovest, troviamo le indicazioni per i Picos ma le ignoriamo: noi allunghiamo ancora un po’ per andare al Mirador del Fitu (48 km) dove ci fermiamo per ammirare il panorama.

Passiamo da  Arriondas  nei Picos occidentali .  Una cittadina traboccante di canoe colorate che sporgono dalle strade un po’ ovunque a ricordare che in estate l’attività principale è scivolare sul Rio Sella. Cinque chilometri dopo si arriva a  Cangas de Onis  un tempo culla del nascente regno delle Asturie. All’entrata del paese vediamo il Puente romano a schiena d’asino dove è appesa una croce visigota. Poi è la volta del centro vero e proprio che pullula di gente e di negozietti straripanti di prodotti tradizionali: soprattutto sidro e i grandi fagioli bianchi che fanno da base a numerose ricette della gastronomia regionale.

Facciamo una piccola deviazione e andiamo a Covadonga , dove si trova una basilica neoromanica e una grotta con all’interno un santuario, meta di pellegrinaggio. L’idea iniziale era proseguire per i Laghi di Enol ma scopriamo, per fortuna prima, che in alta stagione la strada è chiusa alle auto e l’unica alternativa è salire con la navetta da Cangas de Onis (viste!) e quindi non ci avventuriamo.

Ritorniamo verso le 12.30 a  Cangas de Onis, dove l’afflusso turistico è terribilmente aumentato, facciamo rifornimento e continuiamo il nostro giro lasciandoci lentamente alle spalle i Picos asturiani: le strade diventano piccine e tortuose. Dopo poco valichiamo il confine e siamo in Castiglia y Leon.  Vediamo il cartello del Parco e ne approfittiamo per una foto ricordo. Arriviamo fino a Riano , anche se avremmo potuto prendere la LE2711 passando per la Posada de Vadeon addentrandoci nei Picos. Riano a 1.148 metri di altitudine con il suo lago artificiale offre comunque splendidi panorami anche se la storia di questo comune è piuttosto triste: il lago si è formato in seguito alla costruzione di una diga che inondò il vecchio villaggio che ora giace sommerso sotto il ponte.

Dopo aver costeggiato il lago proseguiamo verso la chiusura dell’anello andando verso i Picos Orientali. Valichiamo il passo di San Glorio a 1609 m e entriamo in Cantabria. Qui la strada si fa ancora più impegnativa con 21 km di discesa con pendenza del 40/60% . Passiamo per Vada e finalmente arriviamo a Potes : siamo sfatti e affamati. Località invasa da trekkers e visitatori domenicali, è piena di ristoranti turistici. Non c’è voglia di pensare ma solo di affondare le natiche su una sedia e riempire il nostro stomaco dato che sono già le 16.00  e stamattina la colazione non è stata molto abbondante.

Nonostante faccia caldo decidiamo di assaggiare dei piatti montani, solitamente consumati in inverno ma proposti tutto l’anno in virtù della loro tipicità. Insomma non propriamente leggeri. Il piatto principe è la Fabada cioè una densa zuppa di fagioli e diversi tipi di carne di maiale (morcilla, chorizo e prosciutto). Viene servita in fondini di terracotta. Poi del lombo e del capretto lebaniego, che prende il nome dall’omonimo cammino dei pellegrini.

Al termine, decidiamo di stenderci un pochino sul pratino della piazzetta dove stanchezza e vino hanno la meglio. Al risveglio decidiamo di fare due passi in questo pittoresco paesino medievale tanto per riprenderci un po’ prima di intraprendere la strada verso casa. Si fa un giretto nei negozietti per vedere i prodotti locali: vorrei tanto prendere il cabrales, uno dei più famosi tra i formaggi locali fatti a mano ma decisamente non si può! Posso però prendere la marmellata di vino tinto da abbinare ai formaggi! Rinunciamo invece ad assaggiare il prodotto più popolare della zona di Potes, ovvero un distillato chiamato Orujo, si tratta infatti di  una grappa particolarmente forte  (47 gradi).

Ora possiamo rientrare: sono già quasi le 19 ma ora la strada diventa facile e alle 20 siamo già nel centro di Llanes. Stasera ceneremo in paese con un piatto di cannolicchi, un piatto di sardine e un piatto di patate con formaggio cabrales fuso che sono uno spettacolo!

Llanes – Bilbao (lunedì)

Sveglia al solito orario. Anche oggi splende il sole. Si parte in direzione Comillas. Invece di andare verso ovest come tutte le mattine andiamo verso est. Imbocchiamo la N-634 che scorre parallela all’autostrada ma non è una vera propria costiera, anzi a volte si allontana dal mare verso l’interno ancor più dell’autopista.

Le montagne aspre Asturiane lasciano il passo alle dolci colline cantabriche, di un verde molto chiaro… solo le mucche sono una presenza costante in tutto il territorio spagnolo! Arrivati a Comillas vediamo una struttura enorme, in stile neogotico, il Palacio del Sombrellano. Più avanti troviamo El Capricho di Gaudi e io non posso rinunciare ad una visita accurata. La villetta è ricoperta di piastrelle 10×10 che riproducono girasoli e foglie di girasoli, oppure hanno le tonalità del verde e del giallo, appositamente collocate per creare effetti cromatici davvero fantasiosi, secondo la provenienza della luce. Che spettacolo! Saltiamo Santillana de Mar che dalle foto sembra proprio un gioiellino ma la frase “orde di turisti” sulla guida ci fa desistere e si va diretti a Santander .

Passando nella città, in direzione spiaggia El Sardinero, Santander mi appare come un centro balneare elegante, raffinato e borghese. La spiaggia, una delle diverse spiagge, è enorme. Si dice sia la più bella ed è circondata da un grande parco. C’è vento e il caldo non è tale da spingerti a fare un bagno, inoltre a noi le spiagge così non affascinano particolarmente. Siamo vicini al promontorio est dove sorge Il Palacio de la Magdalena circondato da prati e spiagge e quindi decidiamo di andare a fare un giretto. Purtroppo l’accesso è solo pedonale e per una questione di tempo rinunciamo.

Prima di lasciare la zona andiamo all’Hd Cantabria. Enrico fa controllare la moto ed è tutto ok! Già perché Leila quest’anno ci ha fatto seriamente pensare ad un piano B: a una settimana dalla partenza i suoi disturbi di allarme temperatura hanno cominciato ad aggravarsi e due giorni prima non aveva più voglia di camminare! Era una sciocchezza ma bisognava trovarla! Appena in tempo Enrico l’ha rimessa in sesto e non ha più fatto capricci! Sembrava impossibile, ma ce l’abbiamo fatta!

Pronti per la tappa finale: visitare Bilbao prima di andare in hotel è impossibile quindi puntiamo direttamente su Gordexola.

Paesi Baschi

Eccoci finalmente nei Paesi Baschi. Ongi Etorri! È questo il cartello di benvenuto che ci annuncia di essere entrati in territorio basco, qui ci troviamo in un territorio molto diverso culturalmente, dove si parla e si comprende lo spagnolo ma dove è vivissimo il sentimento di appartenenza ad un’altra cultura. Ce ne rendiamo conto in tanti modi: dai cartelli stradali e dai nomi doppi delle città, spesso con quello in castigliano cancellato con gli spray; dalle mille bandiere basche ovunque, non accompagnate da quella spagnola come in tutto il resto della Spagna. Non si tratta di una semplice voglia di separatismo o di nazionalismo fine a sé stesso ma c’è qualcosa di molto, molto più profondo. Si ha la percezione di una certa sofferenza a dover reprimere le proprie usanze e prima di tutto la propria lingua, la più antica d’Europa, perché di una lingua si tratta, non di un dialetto.

Appena arrivati in hotel facciamo check in e ci godiamo subito una birra ghiacciata in giardino (strana usanza quella spagnola di ghiacciare i bicchieri della birra a mo’ di bicchierini di limoncello sarà per il troppo caldo, ma quale caldo?). Il barista è una sorta di “Ceccherini basco” con lunghi capelli non curati. Naturalmente lui non parla una parola di inglese ma in qualche modo ci capiamo e scopriamo che siamo nel bel mezzo della Semana Grande di Bilbao, quindi al nostro dubbio se rimanere a cena in Hotel o andare a Bilbao , ci dice che dobbiamo assolutamente andare alla festa. Aggiunge che volendo c’è un treno che passa dal paese vicino (Semana Grande per loro vuol dire fare mattina ubriachi). Cerco un po’ su internet ma non trovo nulla. Decidiamo di andare in moto.

Arriviamo, quando ancora non c’è molta confusione, proprio in bocca alla piazza del municipio e parcheggiamo la moto lì vicino, un po’ a caso, su un largo marciapiede dove ce ne sono altre e ci avventuriamo nella festa! Questo evento ci coglie di sorpresa quindi ci aggiriamo cercando di scoprire qualcosa: il casco viejo lungo il fiume è costellato di stand gastronomici e “alcolici”, allestiti a tema da associazioni, che si allungano verso il cielo ricoprendosi di graffiti e scritte naturalmente in basco e quindi incomprensibili! C’è veramente tanta gente. È una grandissima festa popolare ricca di suoni, colori, simboli e sapori baschi. Siamo storditi dall’atmosfera. L’ingresso al centro è blindato da una serie di macchine della polizia messe a scacchiera. Anche il fatto di aver portato Leila non rassicura: per la poca esperienza che ho avuto questi eventi spagnoli, anche religiosi, sono sempre all’insegna del divertimento sfrenato e spesso sono fuori controllo.  Le persone girano con dei bicchieri di plastica appesi al collo (lo danno alla prima ordinazione e poi lo usi tutta la sera nei vari stand). Ci sono anche molte postazioni di griglie private che scoprirò poi che fanno parte delle usanze: oltre le associazioni, ogni gruppo (famiglia, amici, colleghi) si raduna attorno ad un fuoco da campeggio e (già a partire dalle prime ore del mattino) si mettono a cucinare delizie di ogni genere e “campeggiano” nelle piazze della città. Tutti con il fazzoletto blu al collo, tutti con qualcosa di rosso e bianco addosso, molti in abiti tradizionali (o maglie da calcio). Praticamente tutti, tra loro, parlano basco. Sbuchiamo proprio davanti al teatro Arriaga quando cominciano i fuochi d’artificio. Andiamo sul ponte dove la visuale è perfetta. La cosa che mi stupisce di più è che la folla nella sua totalità si è fermata a guardarli. Immobilismo, assenza di musica e luci spente come per un colpo di bacchetta magica! Belli, per quanto mi possano piacere i giochi pirotecnici.

Ripassiamo davanti al municipio e ci rendiamo conto che la parte pedonale è stata ulteriormente estesa e vietata al traffico da posti di blocco. Leila sta appena fuori: se l’avessimo parcheggiata un pochino prima toccava spingerla…aiuto! Questa festa, Aste Nagusia , dura nove giorni consecutivi, dal primo sabato successivo al Ferragosto, trasformando il centro di Bilbao in un immenso luogo di divertimenti con canti e balli. La “chupinera” è l’atto che simbolicamente apre i festeggiamenti tramite il lancio di un razzo. La persona, anzi la donna, che annualmente svolge questo rito appartiene alla comparsa che è stata estratta a sorte. In realtà noi non abbiamo avuto modo di vedere gli elementi chiave di questa festa: le “comparsas” cioè vari gruppi di persone vestite con costumi tradizionali, che fanno baldoria per le strade aiutandosi con degli strumenti musicali e le maschere, i giganti (pasacalles) che rappresentano alcune figure importanti per la storia della città. E infine nemmeno l’icona della festa Marijaia, un pupazzo gigante con le sembianze di una grande signora con le mani alzate.

All’interno della Semana Grande di Bilbao si svolge un concorso internazionale di fuochi d’artificio. Ogni sera vengono proposti spettacolari giochi pirotecnici! ecco perchè si prendono uno spazio così importante! Comunque qua bisogna venire a piedi e sfinirsi di balli e alcol, altrimenti non è divertente. Poco dopo mezzanotte siamo in hotel

Bilbao – Hondarriba (martedì)

Dopo una colazione con i controfiocchi si parte. Decidiamo di non passare a Bilbao perché con la festa sarebbe difficile muoversi con la moto per vedere la città en passant e più di questo non abbiamo il tempo di fare! E io mi ero pure illusa di riuscire ad incastrare una visitina al Guggenheim. Lasciamo la capitale della Biscaglia con un senso di incompiuto: non so se essere felice per essere incappata durante la festa più sentita e partecipata del paese e averne potuto godere un assaggio o dispiaciuta per non aver visto praticamente nulla della città che negli ultimi anni è stata oggetto di una serie di progetti di riqualificazione urbana. Le più grandi “archistar” del mondo hanno arricchito la città di edifici ed infrastrutture moderne che si mescolano alle tracce di un passato barocco e rinascimentale.

Prossima tappa Gaztelugtxe . Posto incantevole segnalato da Enrico. Arrivati sulla costa di Biscaglia ci fermiamo al belvedere Parque Mirador Bakio proprio sopra l’omonima spiaggia e poi seguiamo le indicazioni del navigatore. E’ l’ora di pintxos senza un domani. Dopo questa pausa ristoratrice cerchiamo di rifocalizzarci sui nostri obiettivi: Gaztelugatxe è un isolotto su cui è ubicata una chiesa che richiede un certo impegno per essere conquistata: ben 231 scalini a strapiombo sull’Oceano! Un sottile e tortuoso ponte collega l’isola, e quindi l’eremo dedicato a San Giovanni, alla terraferma: luogo di pirati, di streghe, portafortuna dei pescatori, amuleto contro le emicranie e, oggi, meta di pellegrinaggio per donne che desiderano la maternità. Ce ne sarebbe già abbastanza per visitarla se non fosse che Gaztelugatxe è soprattutto meta degli amanti della fotografia per lo straordinario panorama che si gode dalla sua sommità!

Un sentiero scende verso il basso.  Ci incamminiamo, con disappunto di Enrico, almeno per raggiungere il belvedere e poi decidere se raggiungere il ponte. Dopo aver fatto un quarto di percorso in discesa, ci rendiamo conto che la gita non è fattibile (solo per una questione di tempo sia chiaro!) quindi ci inerpichiamo per ritornare con una fatica disumana, è comunque molto bello anche visto dall’alto.

Continuiamo la nostra strada verso San Sebastian passando per Mundaka . La guida dice sia un paesino delizioso rimasto intatto nonostante si diventato famoso per il Surf. Arriviamo al molo, la gente fa il bagno dal mostro di cemento. Ormai si sono fatte le 14:30 quindi si decide di prendere la strada più veloce per raggiungere la prossima tappa addentrandoci quindi all’interno ma senza fare sosta a Guernica.

Anche San Sebastian (Donostia), chiamata la perla dell’oceano, è una elegante città con una splendida baia e meta di un turismo balneare di élite.  Parcheggiamo proprio vicino al boulevard sul fiume Urumea e andiamo verso il casco viejo costituito per lo più da edifici ottocenteschi in stile Belle Epoque e ci imbattiamo nuovamente nei pintxos. I Pinchos sono delle piccole porzioni di cibo che in origine erano sempre accompagnate da un bicchiere di vino. Sia per legare il condimento al pane, sia per un discorso di praticità, nei Pinchos si usava inserire   uno stuzzicadenti che “pinchava” insieme i vari ingredienti. Le tapas invece prendono il nome dal “tappare” il calice con la mini porzione di cibo. Esse nascono a seguito dell’esigenza di coprire il bicchiere di vino al fine di non fargli andare nulla all’interno. Le tapas sono poi diventate famose in tutto il mondo, rispetto ai Pinchos che sono rimasti più un’usanza locale e sono talmente irresistibili che si finisce con l’avere l’assoluta convinzione che le province basche siano una delle destinazioni gastronomiche migliori del mondo (dopo la Galizia naturalmente!).

Santander e San Sebastian, località tanto menzionate da tutti, mi hanno lasciato un po’ di amaro in bocca. Provenendo dalla natura incontaminata della Galizia, la costa del mar Cantabrico mi ha deluso anche se bisogna tener presente la superficialità della visita. Il nostro viaggio giunge ormai al termine. Stasera pernotteremo per l’ultima volta in terra spagnola per poi solcare la terra francese. Hondarriba è un grazioso paesino di mare di frontiera, sulla foce del fiume Bidasoa che segna appunto il confine. Ci siamo illusi di godere ancora per una notte della terra spagnola ma qui siamo già praticamente in Francia e i prezzi dei menù dei ristoranti ce lo ricordano chiaramente.

Hondarriba – Carcassonne (mercoledì)

Carichiamo la moto e sconfiniamo in Francia. Decidiamo di non fare tappa né a Biarritz, famosa per il surf né a Bayonne, dalla concessionaria HD dato che abbiamo dato un stop agli acquisti. Il tempo non è bello ma non importa, è sufficiente che non piova. Dopo aver fatto benzina a Irun, prima sosta a Aire de Serre Morlaas sud. Ci fermiamo poco dopo verso le 13:30 per fare benzina a Aire de Pyrenees a Ger dove c’è una curiosa scultura dedicata al giro di Francia Verso le 15 ci fermiamo per  pranzo a   Aire de Garonne a Capens. Le aree di servizio in Francia consistono in chilometri di zone verdi con tavoli e panche in legno per il picnic: i francesi sono tutti attrezzati in questo senso con tanto di tovaglia e ghiacciaina. Alcuni addirittura si fanno un sonnellino sulla sdraio sotto gli alberi.

Arriviamo a Carcassone dove passeremo la notte. Domani iniziano i quatto giorni della grande festa de la Feria de Carcassonne: concerti gratuiti e animazioni: troppo presto. Accediamo alla cittadella fortificata che è un susseguirsi di negozietti di prodotti tipici e armature. In posizione centrale alla cittadella troviamo la Basilica di San Nazario, uno slancio gotico verso il cielo: arcate che poggiano su colonne con capitelli scolpiti, sottili contrafforti sormontati da guglie, una balaustra adornata da una ghirlanda di foglie, doccioni e teste sporgenti, una torretta, un pinnacolo. La pace e serenità dello spoglio interno romanico, illuminato dal caleidoscopio delle vetrate medievali, vibrano sulle corde dell’arpa e riposano sulle melodie del canto angelico. Un capolavoro

Carcassone – Frejus  (giovedì)

Anche oggi sono previste solo soste fisiologiche.

Prima di entrare in autostrada a Lezignac, percorriamo un tratto della D611 che incrocia dei pezzi della Route 20, la via del vino AOC Corbière: anche qui coltivazioni ad alberello! Prima sosta Aire de Ambrussum: una stazione di servizio fenomenale che al suo interno racchiude anche un McDonald con decine di postazioni self per ordine e pagamento! Brulicante! Sosta pranzo a Aire de Lacon. Decisamente più vivibile!

Arrivo a Frejus in serata. Parcheggiamo la moto all’inizio del Boulevard de la Libération e percorriamo tutto il lungo mare. Arriviamo al piccolo porto che è una vera chicca! Qui i ristoranti si succedono inesorabilmente uno dopo l’altro stordendoci di menù al ribasso. Stasera ostriche servite con ghiaccio tritato e fette di limone su vassoio inox e relativa alzata! I cugini francesi non si limitano a degustare le ostriche al naturale!

Ecco quindi ciotolina di aceto e burro: la procedura sarebbe: condire l’ostrica con l’aceto, aggiungere un sospetto di pepe e dopo aver gustato, azzannare un pezzo di pane e burro. Facciamo un 50%, il sapore del mare per me è irrinunciabile.

Frejus – Livorno (venerdì)

Sveglia, colazione express e ciao ciao. La vacanza è proprio finita!

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Spagna e Portogallo in moto – La Ruta Iberica

16 gg / 15 Notti

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Spagna e Portogallo in moto: Una “vuelta” di due settimane in moto sulle strade della Penisola Iberica.

  • Conducente in camera doppia: 3.950 EURO
  • Passeggero in camera doppia: 3.850 EURO
  • Supplemento camera singola: 900 EURO

La scelta della camera doppia, per viaggiatore-trice singolo-a che non sappia già con chi condividere la camera, non può essere garantita . 77 Roads si riserva in qualsiasi momento, prima della partenza del tour, il diritto di addebitare il supplemento per camera singola, in caso di necessità.

  • 15 notti in ottimi alberghi 4* in doppia
  • Prima colazione
  • Accompagnatore 77 in moto
  • Assistente 77 su mezzo di supporto per trasporto bagagli e recupero moto in avaria
  • Traghetto di ritorno Barcellona – Civitavecchia
  • Prenotazione e biglietto d'ingresso all'Alhambra
  • Tracce del percorso per navigatore
  • Gadget 77Roads
  • Escursioni facoltative non menzionate in programma
  • Parcheggi negli alberghi
  • Degustazione di vini nella valle del Douro (facoltativo)
  • Assicurazioni facoltative: medico-bagaglio e annullamento viaggio
  • Carburante e pedaggi autostradali
  • I pasti, le bevande, le mance, gli extra di carattere personale
  • Tutto quanto non menzionato nella “quota include”

Spagna e Portogallo in moto: Dopo una sosta nell’affascinante Carcassonne , dirigeremo verso i paesi Baschi attraversando il celebre  passo di Roncisvalle  e poi ad ovest Galizia fino alla fine del mondo antico:  Cabo Finisterre .

Il Portogallo di e del  Porto , del bacalao, dei ponti Eiffel, dell’Algarve e degli azulejos, di olivi, vigne e campi di grano a perdita d’occhio.

Continueremo verso sud,  Andalusia , terra di mare, città d’arte e minuscoli villaggi di pescatori, crogiolo di civiltà dalle architetture mirabili e stupefacenti. Guideremo le nostre moto sulle esaltanti strade della Sierra Nevada  in direzione della “barocca” regione de  Aragona  e rientreremo in Italia con un comodo traghetto dopo una serata sulle  Ramblas di Barcellona .

Spagna e Portogallo in moto

Date del viaggio

  • 20/04-05/05/2024 Iscrizioni chiuse! 
  • 07/09-22/09/2024 Iscrizioni aperte! 

PROGRAMMA DI VIAGGIO

1° GIORNO: Imperia

2° GIORNO: Imperia – Carcassonne (550 km)

3° GIORNO:  Carcassonne – Passo di Roncisvalle – San Sebastian (540 km)

4° GIORNO:  San Sebastian – Bilbao – Burgos (280 km)

5° GIORNO:  Burgos – Fisterrae – Santiago de Compostela (480 km)

6° GIORNO:  Santiago de Compostela – Porto (380 km)

7° GIORNO:  Porto – degustazione di vini nella valle del Douro

8° GIORNO:  Porto – Coimbra – Nazaré – Lisbona (360 km)

9° GIORNO: Lisbona – Siviglia (396 km)

10° GIORNO: Siviglia – Ronda – Granada (318 km)

11° GIORNO: Granada – visita Alhambra

12° GIORNO: Granada – Sierra Nevada – deserto di Tabernas – Cartagena (387)

13° GIORNO: Cartagena – Valencia (270km )

14° GIORNO: Valencia – Barcellona (320 km)

15° GIORNO: Barcellona, imbarco *

16° GIORNO: Arrivo a Civitavecchia

N.B. Il programma potrebbe subire variazioni in qualsiasi momento e senza preavviso, per cause di forza maggiore o per il miglioramento dello stesso.

Spagna e Portogallo in moto mappa

  • Carcassonne
  • Passo di Roncisvalle
  • Cabo Finisterre
  • Santiago de Compostela
  • Porto e Valle del Douro
  • Deserto di Tabernas
  • Sierra Nevada
  • Le Ramblas di Barcellona

Iscriviti al viaggio

Il tour sarà confermato al raggiungimento del numero minimo di moto ad un mese dalla partenza. Per un numero inferiore, ci riserviamo il diritto di confermare ugualmente la partenza, ma con un solo accompagnatore con moto o con furgone di assistenza, a discrezione del T.O.

Oppure contattaci

  • (+39) 328 56 30 680

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Via che si va

Più che un blog di viaggi, un blog per viaggiatori., il mio itinerario di due settimane tra portogallo e spagna.

Dopo avervelo promesso a lungo ecco un post pratico per l’organizzazione di un viaggio on the road di due settimane tra Portogallo e Spagna (in particolare Andalusia ).

Se cercate le informazioni pratiche (spostamenti, noleggio auto, mare, itinerario breve…) allora cliccate qui:   Informazioni pratiche per organizzare un viaggio tra Portogallo e Spagna

Vi ho fatto la solita cartina brutterella ma utile per vedere a colpo d’occhio il giro (vedi sotto, click per ingrandire). Ho fatto anche l’ itinerario su Google Maps per i più esperti, basta cliccare sul link.

Cominciamo con le info pratiche:

  • Giorni : 12, dal 14 al 25 agosto, 7 in Portogallo e 5 in Spagna (ma va benissimo anche per 15-20 giorni rilassando di più i tempi)
  • Chilometri macinati : 1.800 km
  • Persone : 4
  • Spesa totale del viaggio : 1.200 € a testa tutto compreso (aerei, hotel, macchine, pranzi, cene, souvenir, numerose sangrie)
  • Città visitate : 18 (più o meno)
  • Mezzi utilizzati : aereo da Bologna a Porto, auto noleggiata da Porto a Faro, bus da Faro a Siviglia, auto da Siviglia a Siviglia (dopo aver gironzolato per l’Andalusia), aereo da Siviglia a Bologna.
  • Altre info nel post  Informazioni pratiche per organizzare un viaggio tra Portogallo e Spagna , in particolare: Per spostarsi in Portogallo e Spagna meglio l’auto o il treno? Si può noleggiare un’auto in Portogallo e consegnarla in Spagna? Dove noleggiare le auto? Come spostarsi dal Portogallo alla Spagna? Dove si può andare al mare in Portogallo? Consigli su hotel, ostelli, campeggi in Portogallo o Spagna? Per fare lo stesso itinerario in una sola settimana cosa si può tagliare?

itinerario portogallo e spagna (andalusia) in macchina

Gli aerei li abbiamo prenotati con qualche mese di anticipo, abbiamo volato con Ryanair: Bologna-Porto all’andata e Siviglia-Bologna al ritorno. Abbiamo speso circa 200€ A/R.

Per la macchina abbiamo fatto due noleggi differenti perché ritirarla in Portogallo e riconsegnarla in Spagna non si poteva fare. Il primo noleggio l’abbiamo fatto da Porto a Faro (contate che al costo di questo noleggio va aggiunto il pagamento delle autostrade che si fa attraverso una specie di Telepass che ti noleggiano insieme alla macchina). Da Faro abbiamo preso un pullman fino a Siviglia (17.60€, circa 3 ore di viaggio + 1 di fuso orario, prenotato su Movelia ). Per secondo noleggio – da Siviglia a Siviglia di nuovo – abbiamo speso molto meno, sia perché riportavamo la macchina nella stessa città, sia perché in Spagna costa meno in generale.

Qui sotto un elenco con una breve descrizione delle tappe per farvi un po’ un’idea del giro. Tempo fa ho fatto un post dove ho scelto una foto per ogni tappa di questo viaggio, lo trovate qui –  Portogallo e Andalusia: qualche foto per ingolosirvi . Per comodità ho aggiunto anche la galleria delle foto a questo post. In più nell’elenco qui sotto, di fianco a ogni tappa, ho messo la foto che avevo scelto.

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A – Porto [ foto ] 1 giorno e mezzo Questa città è bellissima, secondo me la più bella di quelle del Portogallo che abbiamo visto, anche più bella e particolare di Lisbona. Noi abbiamo dormito in un B&B molto comodo e centrale:  Hotel B&B Porto Centro , giudizio su Booking 8,7. Vi consiglio in particolare:

  • una passeggiata al tramonto lungo il fiume Douro,
  • una (o più) visite alle cantine di Porto oltre il fiume: tenetevi mezza giornata perché è interessante e divertente, con 3€ vi offrono tre calici di vino da degustare e dopo due giri siete già ciucchi duri,
  • di assaggiare la francesinha , il piatto tipico di Porto: un toast ricoperto di formaggio fuso a mollo in una salsina leggermente piccante e sepolto dalle patatine,
  • una passeggiata sia di giorno che di sera nel centro storico di Porto, dove tutti i vicolini si intersecano in un nodo che esula dalle regole dell’orientamento.

B – Coimbra  [ foto ] Mezza giornata Città molto carina, ma mi ha un po’ deluso. Mi aspettavo grandi cose e, pur essendo molto bella, non ha soddisfatto le mie aspettative. Vi consiglio in particolare:

  • la città vecchia,
  • l’Università (tra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 2013).

C – Nazarè  [ foto ] Mezza giornata Un paesino di mare, ci siamo fermati solo perchè era sulla strada. Ha una parte alta (la città) e una parte bassa (la spiaggia) che sono collegati da un ascensor con una fila di gente allucinante (oppure da 200 scalini). La spiaggia è oceanica, molto larga e lunga, con delle capannine al posto degli ombrelloni. Il paesino sembra fermo agli anni 60, con le vecchine in abiti tradizionali che stanno fuori di casa con i cartelli scritti a mano per affittare le stanze.

D – Obidos  [ foto ] Mezza giornata con la notte in mezzo Un paesino medievale splendido. Vale due visite: una di sera e una di giorno. Vi consiglio in particolare:

  • la passeggiata attraverso tutto il paese fino ad arrivare al castello (ancora integro),
  • di percorrere tutte le mura medievali lungo il camminamento ancora perfettamente conservato (anche se senza balaustre): di sera è bellissimo e illuminato in maniera spettacolare anche se un po’ pericoloso,
  • di arrivare molto presto la mattina per visitare Obidos senza la confusione dei turisti,
  • di provare la ginja , il liquore tipico alla ciliegia.

E – Sintra  [ foto ] Mezza giornata Di Sintra sul web si leggono le meraviglie, a me ha lasciato abbastanza indifferente. È molto turistica e il suo vero gioiello non è tanto il paesino quanto il Palácio da Pena (questo palazzo assurdo e coloratissimo che unisce stili architettonici a caso come se lo avessero costruito con dei pezzi di altri palazzi). Vi consiglio di particolare:

  • di non aspettarvi troppo dal paesino, Obidos in confronto è molto più carino,
  • di visitare il Palácio da Pena,
  • di non avventurarvi verso il Palácio a piedi (è tipo sul cucuzzolo di un monte), ma di prendere l’autobus (se siete in 3-4 prendete un taxi, risparmierete tempo e soldi).

F – Azenhas do Mar  [ foto ] Dieci minuti La cosa carina di questo paesino è che è proprio a strapiombo sull’oceano. C’è un  miradouro , un punto panoramico, appena fuori dal paese, da cui è possibile fare delle belle foto. Di passaggio.

G – Cabo da Roca  [ foto ] Un paio d’ore Il punto più a ovest d’Europa con le scogliere a picco sull’oceano e un faro bianco e rosso. Un luogo meraviglioso, di quelli indimenticabili. Un vento che porta via. Assolutamente da vedere. Basta un’oretta, al massimo due se si vuole passeggiare sull’orlo dell’oceano.

H – Lisbona  [ foto ] 2 giorni Lisbona è molto bella, ma dai libri mi aspettavo un’atmosfera che ho ritrovato solo in alcuni istanti. Bastano 2-3 giorni per visitarla a fondo. E secondo me il terzo giorno vi annoiate. È una capitale atipica, ha poco più di 500mila abitanti (per darvi una misura: Roma ne ha 2,5 milioni, 5 volte Lisbona). Vi consiglio in particolare:

  • di attraversare la città a bordo del tram elettrico 28, quello giallo per intenderci, è splendida Lisbona vista da lì (evitate gli orari più turistici),
  • di cenare al Moura Saluquia , un ristorante in cui si mangia benissimo per meno di 10 euro a testa gestito da un signore atipico soprannominato da noi Povero Giorgio,
  • di passeggiare per l’Alfama abbandonando ogni tentativo di orientarsi,
  • di salire sul Monumento alle Scoperte (o  Padrão dos Descobrimentos  in portoghese), il monumento dedicato ai grandi esploratori della storia,
  • di raggiungere la Torre di Belem, fuori dal centro della città, ma meravigliosa,
  • di trovare una piazzettina carina per la sera e di bere della sangria fino a notte fonda (provate anche quella blanca ),
  • di assaggiare il Pasteis de Belem : un dolce tipico fatto di pasta sfoglia e crema, buonissimo.

I – Zambujeira do Mar  [ foto ] Dieci minuti Paesino sulla costa, nella regione dell’Alentejo, famoso per il Sudoeste Festival che si tiene a inizio agosto. Carino per farci un bagno e per fare un po’ di foto all’oceano superblu. Niente di più. Noi ci siamo fermati per mangiare qualcosa, fare due chiacchiere e due foto, e poi siamo ripartiti. Per arrivare qui bisogna fare una deviazione abbastanza grossa dalla via veloce che da Lisbona scende verso l’Algarve, si perde un’oretta. Secondo me non ne vale la pena.

J – Cabo de São Vicente  [ foto ] Un paio d’ore, al tramonto Un luogo magico, la punta a sud-ovest del Portogallo. Al tramonto si radunano tantissime persone e tutte in un silenzio religioso guardano l’oceano aspettando che il sole sparisca dietro l’orizzonte. Poesia pura. Portatevi qualche birra e diversi maglioni, fa molto freddo, ma è bellissimo.

K – Lagos Mezza giornata La città è bruttina, si sveglia la sera, riempiendosi di persone e di locali carini. Niente di ché comunque, si può tranquillamente saltare, noi ci siamo passati solo come appoggio per dormire.

L – Tavira  [ foto ] 1 giorno Da questo paesino di mare si prendono i traghetti per raggiungere l’ Ilha de Tavira , un’isolotto abbastanza turistico ma con una spiaggia talmente vasta che c’è ampiamente posto per tutti senza sentirsi ammassati. L’acqua è meravigliosa e le onde sono una coccola. Datevi molta crema e state attenti alla marea che sale all’improvviso mangiandosi diversi metri di spiaggia (evitate di stendere i teli proprio a ridosso dell’acqua).

M – Faro  [ foto ] 1 giorno La città è carina anche se abbastanza costosa. Da qui ci si imbarca per la visita del Parco Naturale di Ria Formosa. Il giro dura qualche ora e io vi consiglio di scegliere quello che comprende:

  • bird watching tra gli isolotti [ foto ],
  • fermata di mezz’ora (almeno) all’Ilha Deserta, un’isola meravigliosa con l’acqua cristallina [ foto ],
  • fermata di un’oretta dall’Ilha do Farol, un’isoletta piena di casine colorate solo pedonale che prende il nome dal grande faro che sovrasta la spiaggia [ foto ].

Lasciata la macchina a Faro abbiamo preso un pullman in direzione Siviglia nell’orribile stazione di Faro. Il viaggio è stato stancante ma bellissimo, al tramonto, attraverso il sud dell’Europa, attraverso il confine. Questa è una foto che mi piace tantissimo che ho scattato proprio durante il viaggio in pullman verso la Spagna.

17-Pullman Faro-Siviglia

Tutte le città che abbiamo visitato dell’Andalusia sono meravigliose e meriterebbero un viaggio a sé di un paio di settimane. Siviglia e Granada da sole sono dei mondi. Rispetto al Portogallo l’Andalusia mi è piaciuta molto di più. Se dovete scegliere tra Spagna e Portogallo scegliete la Spagna. Anche il Portogallo è bellissimo, ma la Spagna – e in particolare l’Andalusia – è un luogo magico che entra nel cuore.

N – Siviglia  [ foto ] 1 giorno e mezzo A Siviglia siamo stati in un B&B carinissimo e anche molto comodo per visitare la città, a metà strada tra la stazione dei pullman e il centro, raggiungibili entrambi con meno di 10 minuti a piedi, questo qui: Hostal Museo , giudizio su Booking 8,3. Vi consiglio in particolare:

  • la passeggiata per tutto il centro, tutto tutto,
  • la visita alla Catedral de Sevilla (la più grande cattedrale gotica del mondo, uno spettacolo) con la salita sulla Giralda per vedere la città dall’alto,
  • le tapas migliori che io abbia mai mangiato alla Bodega Santa Cruz , a due passi dalla cattedrale (c’è sempre la fila ma giuro che ne vale la pena),
  • la Plaza de España tempestata di azulejos  (se volete fare i turisti idioti noleggiate una barchina per fare il giro del laghetto, noi l’abbiamo fatto e abbiamo pianto dalle risate),
  • la passeggiata lungo il fiume Guadalquivir, arrivando alla Torre del Oro e alla Plaza de Toros.

O – Granada  [ foto ] 1 giorno e mezzo Città bellissima che secondo me merita più di un giorno e mezzo. Qui passeggiando abbiamo incontrato una signora olandese e un ragazzo milanese che ci hanno fatto compagnia tutta la sera facendoci conoscere una Granada diversa da ciò che vede un turista. Vi consiglio in particolare:

  • la visita all’Alhambra e al Generalife, assolutamente da prenotare prima (calcolate almeno 3-4 ore per la visita, è enorme),
  • la passeggiata all’Albaicin, uno splendido quartiere sulla collina da cui si vede l’Alhambra in tutto il suo splendore (se non volete fare troppa fatica prendete l’autobus per salire fin lassù),
  • las cuevas , le abitazioni scavate all’interno della roccia nel quartiere Sacromonte, tipiche gitane,
  • il flamenco: costa circa 20€ uno spettacolo di flamenco, ma li vale tutti, è un’emozione indescrivibile (noi l’abbiamo visto dentro una cueva , potete immaginare che splendore).

P – Malaga  [ foto ] 1 giorno Come città non è davvero niente di ché, un paesone sul mare, tranquillamente evitabile. Noi avevamo previsto due giorni e invece siamo rimasti solo un giorno. Noi siamo stati a Malaga durante la Feria di agosto, una festa di paese che dura 10 giorni e attira più di 2 milioni di persone. Su questa festa ci ho scritto un post molto dettagliato che può servirvi se state organizzando un viaggio:  La Feria di Malaga tra eccessi e folklore .

Q – Cordoba  [ foto ] 1 giorno Noi l’abbiamo vista abbastanza in fretta, meritava almeno un giorno in più. Vi consiglio in particolare:

  • di visitare la Mezquita, un posto splendido, da fiaba,
  • di fermarvi a mangiare al Bar Santos che fa un tortilla alta una spanna ma buonissima, proprio di fianco alla Mezquita,
  • di passeggiare per il quartiere ebraico,
  • di fare un aperitivo a base di tapas particolari da El Barón ,
  • di cenare in questo ristorante in cui abbiamo mangiato benissimo anche se eravamo ciucchi di sangria (consigliato dalla proprietaria del nostro B&B): La Tranquera .

Cosa avrei fatto diversamente:

  • Sarei stata 5 giorni in Portogallo e 7 giorni in Spagna
  • Avrei fatto più mare
  • Avrei fatto il giro dell’Andalusia nell’ordine Siviglia-Cordoba-Granada-Malaga-Siviglia per risparmiare della strada (noi abbiamo fatto un po’ il giro dell’oca perché abbiamo cambiato l’itinerario all’ultimo momento)
  • Avrei incluso nel giro anche Ronda (tra Malaga e Siviglia)
  • Sarei stata di più a Porto e di meno nell’Algarve (sud del Portogallo)
  • Avrei fatto un giro di 3 settimane per godermi tutto di più

Spero di essere stata abbastanza chiara e che questo itinerario possa servire a qualche altro viaggiatore. Per qualsiasi domanda, dubbio e richiesta potete scrivermi a  [email protected] , twittarmi a @viachesiva o scrivermi su facebook/viachesiva . Rispondo a tutti, promesso.

Per tutte le informazioni pratiche leggi anche:  Informazioni pratiche per organizzare un viaggio tra Portogallo e Spagna

71 thoughts on “ Il mio itinerario di due settimane tra Portogallo e Spagna ”

Davvero un post utilissimo, doveva essere il mio viaggio di fine estate. Grazie mille per tutti i consigli 🙂

Grazie! Spero che possa farlo presto anche tu, è un viaggio splendido.

la prossima settimana sarò a lisbona e sono proprio curiosa di confrontare la mia impressione con le tue riportate qui e con quelle (diversissime) che ho sentito in generale sul portogallo! questo post mette tantissima carne al fuoco, bell’itinerario ma non è che avete fatto tutto un po’ troppo di fretta? o forse sono io che amo i ritmi lenti.

Sì, è stato molto “movimentato” come viaggio. In realtà non credo di aver trascurato particolarmente alcune tappe, ma sicuramente ci siamo stancati. Come ho scritto anche in fondo si poteva fare meglio in 3 settimane.

Su Firefox vedo le foto eccessivamente decentrate, capita solo qui? i.imgur.com/z5ZCWQg.png

Peccato, forse WordPress non ha ottimizzato la gallery per Firefox (o forse non hai aggiornato il browser) 🙁

Non è il computer mio, quindi non posso toccarlo ulteriormente ed aggiornare, anche se qui c’è FF21. Magari con le versioni più recenti non c’è questo bug, chissà. 😉

Cabo de São Vicente è meraviglioso! Ci sono stata anche io e mi ha fatto commuovere…bel post davvero!

Grazie Stefania, quel luogo regala emozioni incredibili.

Wow! Dettagliatissimo e utilissimo post! Complimenti 🙂

Grazie cara! 🙂

Ciao! anche io come voi, quest’anno, ho girato l’Andalucia (oltre a Madrid e un paio di località di mare). Se mi è concesso condivido qui qualche scatto che ho raccolto durante il viaggio; tutti i seguenti link parlano di Siviglia, del suo centro storico, del ‘suo’ fiume e dell’Alcazar. Spero ti piacciano. http://marcomalimpensa.wordpress.com/2013/10/06/siviglia/ http://marcomalimpensa.wordpress.com/2013/10/06/alcazar-di-siviglia/ http://marcomalimpensa.wordpress.com/2013/09/16/guadalquivir/

Alla prossima con le altre città, se vuoi!

Che belle foto Marco! Grazie per averle condivise.

Gran bel viaggio e gran bel resoconto! Brava!

Grazie! È stata dura scriverlo ma ne è valsa la pena! 🙂

caspita, che impressione: quasi identico percorso del viaggio che feci in portogallo qualche anno fa e stesse sensazioni rispetto ai luoghi. la bellezza dilagante di porto, la delusione su coimbra ma soprattutto la delusione ancor più grande a sintra. per chi incontra i medesimi gusti, permettimi di aggiungere allora la bellezza delicata di due o tre cittadine nel nord, braganza e guimares su tutte, sperando di non essere invadente.

Mi piacerebbe tantissimo vedere il nord e la parte interna che abbiamo saltato. Grazie dei consigli, non sei mai invadente.

Wow! Utilissimo (tengo a mente per il futuro) e fonte d’ispirazione! 😀

Grazie! Te lo consiglio molto per il futuro 🙂

Ciao io e la mia compagna vorremmo fare lo stesso giro che hai proposto….unica differenza che il giro Andalusia noi l’abbiamo già fatto quindi vorremmo concentrarci solo sul Portogallo! Faremmo questo giro dal 26/4 al 5/5….per le spiagge ed il mare dici che è ancora troppo freddo?

Ottimi spunti e suggerimenti

Mmm.. temo di sì! Era bella freddina anche d’estate, a inizio maggio temo sia bella tonificante!

il viaggio che farò a Giugno, solo 10 giorni e partendo da Milano in macchina, prima tappa Barcellona, poi Madrid e dritti a Porto, per poi scendere a sud del Portogallo, fermandomi nelle località da te descritte!! Grazie molto utile ma soprattutto emozionante! 🙂

Quanta strada!! Vedrai che sarà bellissimo! 🙂

  • Pingback: Informazioni pratiche per organizzare un viaggio tra Portogallo e Spagna | Via che si va

ciao, di solito per la pianificazione dei tuoi viaggi, in particolare per definire un percorso con le varie tappe, a quale strumento ti affidi? mymaps? https://www.google.com/maps/d/

Uso Google Maps per capire le distanze e poi blog/forum/guide per confrontare le mie idee con le esperienze degli altri viaggiatori.

Sono partito da Milano una settimana fa… e in questo preciso momento sono a Murcia… da domani inizia il giro Granada-Malaga-Marbella-Gibilterra-Tarifa-Ronda-Siviglia-Faro-Lagos-Lisbona-Coimbra-Porto-Vigo-La Coruna-Santander-Bilbao-Bordeaux,Tolosa, Nimes, Marsiglia e poi nuovamente Milano. Avevo salvato il tuo itinerario e adesso finalmente mi verrà utile! Ciao e grazie! 😉

Spettacolo! Chiedi pure se hai bisogno!

Io più guardo le foto della prossima Algarve (lunedì mi sposto da Siviglia verso quelle bande) e più mi chiedo come sia possibile tu dica sia più bella l’andalusia… oggi sono a Granada che è davvero bellissima (soprattutto Albaicín!), però il mare è il mare! 😀 Domani infatti mi sposto a sud… il route plan prevede Nerja, Malaga, Torremolinos e arrivo a Marbella (anche x la notte). Sabato invece faccio Gibilterra e Tarifa e poi torno a Marbella (una amica mi presta casa… e a questo punto ci dormo due notti). Poi Siviglia e poi scappo in Portogallo! 😉 Noto con stupore che non sei passata dalla mitica spiaggia di Marinha… ma come mai??

Sono sconvolto… in questo momento sono a Lagos e credo sia il più bel posto abbia visto in tutta la mia vita. Città bruttina??? La città è un amore, ma è la costa la cosa sconvolgente… è quanto di più bello esista sulla faccia della terra! Cmq tutte belle Granada e Siviglia. Tarifa semplicemente fantastica! Ma non concordo assolutamente con te… finora (e nemmeno sono arrivato ne a Lisbona ne a Porto!) sono troppo sconvolto dall’Algarve… credo seriamente sia la regione che più mi ha affascinato in tutta la vita… e sono qui da 24 ore!! Forse a me piace troppo il mare e per questo abbiamo punti di vista diversi… 😉

Eheh! Il mondo è bello perché è vario 🙂 Sono contenta che ti stia piacendo il Portogallo, anche a me ha colpito tanto (anche se ho preferito di più l’Andalusia, ma sono gusti)!

L’Andalusia è bella, ma io sono uno a cui piace la natura… Siviglia è davvero splendida, ha dimensioni pazzesche. Anche Granada mi ha affascinato, l’Alhambra (distruttiva per il mio corpo!) è molto bella (sebbene questi accattoni mettano a pagamento qualsiasi cosa al suo interno… pure il belvedere!). Purtroppo poi giro nelle città e vedo sempre più capitalismo, sempre gli stessi negozi… a me piacciono le cose raccolte, uniche. Il centro di Lagos è un esempio. Altro esempio, anche se non sei andata (mentre io si! 😛 ) è Ronda, un amore di cittadina… grosso errore saltarla!! E poi in Portogallo mi sembra tutto fermo al passato… cosa che ADORO. E questa costa preistorica è il top delle spiagge/panorami che ho visto nella mia vita (e calcola che 3 settimane fa sono stato in Thailandia e ho fatto 6-7 isole, tra le quali PhiPhi, Coconut Island, Bamboo Island… tutti posti pazzeschi… ma che dopo questa giornata a Lagos sono stati spazzati via dal mio immaginario 😉 )

A Ronda ci sono stata qualche anno fa, bellissima, me la ricordo bene! Sono proprio contenta che tu sia rimasto così contento e l’abbia scritto qui: spero che le persone che leggeranno questo scambio possano incuriosirsi e andarli a vedere di persona questi luoghi bellissimi!

tanti complimenti x la precisione, nel descrivere ma soprattutto la passione nel viaggiare,raccontare!!Ho preso in parekki viaggi dettagliati appunti,che portano via anche tempo,ma nn li ho mai trascritti su pc..BRAVA. GRAZIE Catiuscia

Grazie Catiuscia, se hai bisogno di altre informazioni sono qui 🙂

Complimenti per il diario di viaggio. Veramente completo e pieno di passione. Mi piacerebbe chiederti una cosa solo: come facevate per i bagagli in macchina e durante le visite. C’erano pericoli? Grazie

No, nessun pericolo! In generale non rimanevano tanto in macchina perché ci postavamo spesso da un posto all’altro dove poi avremmo dormito: quindi appena arrivati in città andavamo dritti in albergo per lasciare i bagagli per poi dedicarci alla visita del posto in seguito.

Ciao!!!! mi potresti indicare l agenzia di autonoleggio che hai utilizzato a Siviglia? ?sto cercando di organizzare 7 giorni ad agosto per visitare la sola andalusia…. grazie infinite… complimenti per il blog!!

Ciao Cinzia, ho prenotato online con Autoeurope, trovi le informazioni pratiche in questo post: https://www.viachesiva.it/2014/06/27/informazioni-pratiche-per-organizzare-un-viaggio-tra-portogallo-e-spagna/

il post che cercavo…il blog che cercavo!!! ora mi leggerò tutto in un solo fiato e sono sicura che mi sarai utilissima per organizzare il viaggio di quest’estate!!! MITICA!!! 🙂 TI SEGUO GIA’ OVUNQUE ORA!!!

Yèèèè!! Se hai bisogno per l’organizzazione scrivimi un commento sotto il post così la risposta rimane utile anche agli altri viaggiatori 🙂

A giugno ti ho scritto ed ora sono qua…a Siviglia, ultima tappa del mio mini tour del’Andalusia!! Che dire…wow! Sono rimasta affascinata da ogni città visitata, da Malaga (la meno suggestiva ma comunque così solare e viva), a Ronda (spettacolare!), Granada (la sua Alhambra e il mix di stili per le sue stradine), a Cordoba (la città in cui personalmente preferirei vivere, con quella pace e quei vicoletti che portano alla meravigliosa Mezquita) a Siviglia…ultima tappa ancora da scoprire! Mi aveva incuriosito molto il tuo post e mi sono stati davvero utili i tuoi consigli, grazie ancora! Ed ora sono pronta ad organizzare il prossimo tour…magari del Portogallo, chissà!!

Ciao!! Qualche mese fa mi hai dato consigli utilissimi x organizzare un tour come il tuo e oggi, da Siviglia, ti scrivo a tour praticamente concluso! Sono stata in Andalusia, partita da Malaga, a Ronda, poi Granada, Cordoba e poi Siviglia!!! Tutto davvero favoloso e il tuoi suggerimenti sono stati formidabili! E poi, forse in estate, sarà la volta del Portigallo!! Volevo ringraziarti ancora…con le tue immagini e parole sei riuscita a incuriosirmi e farmi scoprire questi posti fantastici!! Alla prossima avventura, Antonella

Sono proprio contenta! Sono questi i motivi per cui ha senso scrivere un blog. Se hai bisogno per il Portogallo sono qui 🙂

ciao io ed una mia amica arriveremo a granada alle ore 15.00 circa e volevamo vedere Alhambra generalife e lo spettacolo di flamenco.. ho visto che consigli la prenotazione, potresti gentilmente indicarmi da quale sito?? grazie infinite! ciaooooo

Ciao Valentina! Puoi prenotare da qui: http://www.alhambra-patronato.es/index.php/Visitar-la-Alhambra/8/0/

Ok prenotato ma da quello che ho capito poi devo ritirare i biglietti in uno dei box dell alhambra?? Scusami ma.. è tutto scritto in spagnolo e non lo mastico bene…

Esattamente!

Sono pensionato, penso di partire(solo) per un tour in Portogallo il prossimo settembre (12/14 gg.) Porto fino a percorrere tutta la costa e dintorni fino Faro (autonoleggio). Conosco Lisbona per esserci stato 2 gg. (Andalusia ,Spagna), mi piacerebbe scoprire un luogo (piccolo, medio centro ) ove poter trasferire la mia residenza , abito sul mare medio- adriatico . Ringrazio per informazioni e consigli utili. .

Ti piacerà tantissimo Porto allora!

ciao scusami ho letto la tua recensione, sono interessata a questa parte: “una (o più) visite alle cantine di Porto oltre il fiume: tenetevi mezza giornata perché è interessante e divertente, con 3€ vi offrono tre calici di vino da degustare e dopo due giri siete già ciucchi duri, di assaggiare la francesinha, il piatto tipico di Porto: un toast ricoperto di formaggio fuso a mollo in una salsina leggermente piccante e sepolto dalle patatine,” potresti darmi un reacapito telefonico di questo posto? o un indirizzo e-mail? la ringrazio!!! Giusy

Ciao Giusy! Per quanto riguarda le cantine puoi andare da Taylor’s o da Graham’s . La francesinha invece la trovi in qualunque ristorante della città 🙂

Ciao! Intanto grazie mille per l’utilissimo articolo. Abbiamo deciso di seguire le vostre tappe ma saremo costretti (per questioni di voli dall’Italia) a fare esattamente il contrario. Credi sia possibile noleggiare la macchina e riconsegnarla a porto o Lisbona?

Intendo noleggiarla a Faro

Ho letto ora 🙂 Direi che non ci sono problemi allora, l’unico dubbio è la disponibilità dell’auto, ma su quello basta verificare con l’agenzia.

Se la noleggi in Portogallo e la lasci di nuovo in Portogallo non ci sono problemi. I problemi sorgono, come vedi dal post, tra uno stato e l’altro. Buon viaggio!

ciao ti faccio i miei complimenti perchè ho scoperto il tuo blog un anno fa circa e da allora mi aiuti veramente tantissimo nel mio lavoro …sono una consulente di viaggi e per i posti dove purtroppo non sono stata i tuoi occhi sono i miei occhi e i tuoi consigli sono bibbia 😉 sei davvero brava meticolosa e attenta ai dettagli che in un viaggio fanno la differenza. volevo chiederti per 2 settimane ad agosto solo Portogallo quali tappe in piu ti sentiresti di consigliarmi e avendo 15 gg quanti gg stare nelle diverse città o paesini che hai visitato anche tu. grazie di cuore! e se ti andasse qualche scambio di destinazione sarò ben felice di aiutarti…qualcosina ho visitato anche io;-)

Dai Cinzia sono proprio contenta! 🙂 Ti consiglio di visitare anche la zona a nord di Porto (che io non ho visto) e magari di stare un giorno in più a Porto e un paio in più a Lisbona. Buon viaggio!!

Sono capitata qui cercando gli ultimi spunti per il viaggio in Portogallo, (partiremo ai primi di maggio). Dodici giorni, e a me sembrano pure pochi, e lasciando fuori l’algarve,a mettendo dentro una deviazione nell’interno per vedere i villaggi delle beiras, probabilmente meno “sfruttati” turisticamente, ma proprio per questo ci affascinano e attirano di più. Sarà che viaggiamo con i bambini e quindi i nostri ritmi sono senz’altro più dilatati, ma in generale abbiamo sempre viaggiato lento. L’andalusia l’abbiamo fatta in due settimane, e senza figli all’epoca e ne avremmo voluta una in più di settimane . Sul Portogallo io in realtà ho un sacco di aspettative positive, e non vedo l’ora di partire! Continuo a spulciare il blog intanto!

Grande! Mi piace il vostro modo di viaggiare! Il Portogallo merita la lentezza in effetti. Buon viaggio 🙂

Ciao! ti chiedo un info visto che in settembre volevo fare il primo giro in Portogallo. Atterro a Lisbona e con l auto noleggio volevo scendere verso l’Algarve attraverso la costa vicentina. C’è solo l’autostrada o esiste anche una litoranea parallela dove ti puoi fermare a visitare i vari paesi sino ad arrivare a Sagres? So che l autostrada è un po’ complicato il discorso dei pedaggi. Grazie mille. Paola

La litoranea c’è se non sbaglio ma non è continua, fa un po’ dei dentro-fuori. Ti conviene guardare nel dettaglio su Google Maps però!

Ciao. Il tuo post sta diventando la mia guida principale per il viaggio Partito il 13 agosto da Bologna adesso mi trovo a Portimao e stiamo decidendo le prossime tappe di mare. Preso una brutta fregatura con le autostrade che ancora non so come risolveremo Ma non mi farò certo rovinare la vacanza. Se hai consigli sulle tappe di mare conta che pensavamo alle isole di tavira e rio formosa. Grazie ancora di tutto tu e il blog siete un ottima scoperta

Ciao Paolo, scusa ma ho letto ora (ero in viaggio)! Spero che il viaggio sia andato tutto bene (autostrade a parte) 😉

Bellissimo post, ho apprezzato molto la descrizione dettagliata e la cartina su maps! Grazie davvero! Io farò questa estate un giro molto simile concentrandomi però di più sul Portogallo. Avresti qualche bel posto di mare da consigliarmi da passarci due o tre giorni?

Grazie mille!

Ciao Aurora! A me del Portogallo è piaciuto il mare del sud, se dovessi scegliere un posto su tutti ti direi la zona di Tavira (Ilha de Tavira) o Faro. Buon viaggio!

Ciao! Innanzitutto complimenti per il tuo bellissimo blog! Da quando l’ho scoperto, un paio d’anni fa, per ogni viaggio che organizzo faccio sempre una capatina qui per carpire qualche buono spunto! Io e mio marito Marco faremo proprio l’Andalusia a fine aprile: siviglia, cordoba e granada. L’ultimo giorno ripartiamo da granada per riprendere l’aereo da Siviglia in serata (volo alle 20.45) Secondo te facciamo in tempo a fare tappa a Ronda sulla via del ritorno da Granada a Siviglia o è troppo tirato? Grazie mille! Erika

Ciao Erika! Partendo da Granada la mattina secondo me si fa, magari così: 9.30-12.00 > Granada-Ronda 12.00-16.00 > Visita Ronda e pranzo 16.00-18.00 > Ronda-Sevilla (così avete 2.45 ore per lasciare l’auto e fare i controlli)

Buon viaggio!

Ciao ! sono Nicola dalla provincia di Ravenna…cercavo info per un viaggio di due settimane identico al tuo ed eccoti qui ! 😉 Io però pensavo di arrivare a Siviglia, partire in auto e fare le 4 città classiche dell’Andalusia, ritornare a Siviglia, autobus per Faro e macchina fino a Porto…

L’unica cosa che mi lascia un pò perplesso è il caldo. Per motivi di lavoro, insieme a moglie e bimba di 6 anni, possiamo solo partire dal’ 8 agosto…. Leggendo qua e la, sento molto parlare delle temperature dell’Andalusia nel periodo in cui vorrei andare io…ho visto che tu sei stata in agosto; è sopportabile, secco, umido, ecc… ?

Grazie mille per le info utilissime !

Ciao Nicola, confermo che è molto caldo. Fattibile eh, io patito direi quasi solo a Siviglia che era veramente un caldo insopportabile. Del resto era fattibile!

Ciao, Quanto tempo serve per vedere Siviglia? Un giorno e mezzo è troppo poco?

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Colori Portoghesi

Tour del portogallo.

Un tour alla scoperta del Portogallo: dal cuore della bellissima Lisbona al Palazzo Reale di Sintra; da Cabo da Roca, il punto più occidentale d’Europa, alle scenografiche spiagge di Estoril, nota per le sue acque termali. Le case bianche e blu di Óbidos e il villaggio di pescatori di Nazaré. I santuari di Fatima e di Braga, i monasteri di Alcobaça e Batalha. La magnifica biblioteca di Coimbra, la regione verde del Minho e Oporto, fra palazzi austeri e cantine del vino Porto. Inclusa una minicrociera sul fiume Douro.

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Benvenuti a Lisbona

In viaggio verso lisbona.

Arrivo individuale a Lisbona, capitale del Portogallo. Trasferimento in hotel (senza assistenza) e sistemazione nelle camere riservate. Cena libera. Pernottamento. (Volo A/R da / per Lisbona  prenotabile a parte,  facoltativo ed in supplemento )

Colori Portoghesi In viaggio verso Lisbona

Prima colazione in hotel. Giornata dedicata alla visita guidata di Lisbona . Al mattino si visiteranno la Chiesa di Sant' Antonio, eretta nel luogo dove sorgeva la casa natale del Santo, la Cattedrale di Lisbona in stile romanico ed il rione di Alfama con i caratteristici vicoli, scalinate e piazzette. Gran parte di questo percorso è effettuata a piedi. Pranzo gourmet a base di baccalà (specialità locale) in ristorante nella zona di Expo Parco delle Nazioni. Nel pomeriggio proseguimento della visita guidata alla zona monumentale di Belém, da dove salpavano le navi alla scoperta del Brasile e della rotta marittima verso l'Oriente. Si ammireranno  la Torre di Belém, esotica fortezza diventata l'emblema della città, il Monumento alle Scoperte Marittime. In questo storico quartiere si visiteranno la Chiesa ed il Chiostro del Monastero dos Jeronimos, fatto costruire da Re Manuele I per celebrare il ritorno del navigatore portoghese Vasco da Gama, dopo aver scoperto la rotta per l’India. Il Monastero è classificato Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. Nel tardo pomeriggio rientro in hotel. Cena libera. Pernottamento.

Colori Portoghesi

Lisbona - Sintra - Cabo da Roca - Estoril - Lisbona

3° giorno (km 100).

Prima colazione in hotel. Mattinata a disposizione a Lisbona per visite individuali. Pranzo libero. Nel pomeriggio escursione a  Sintra , sulle alture ad ovest di Lisbona, dove si visiterà il Palazzo Reale, labirintica costruzione, tipico esempio dell'architettura del periodo medievale e manuelino. Proseguimento fino a Cabo da Roca , luogo suggestivo e punto più occidentale del continente europeo dove “la terra finisce e comincia il mare”. Ritorno a Lisbona percorrendo la litoranea, passando dalle famose località turistiche e balneari di Cascais ed Estoril , dove, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, avevano stabilito la loro dimora vari reali europei. Rientro a Lisbona. Cena libera. Pernottamento.

Colori Portoghesi

Lisbona - Obidos - Alcobaça - Nazaré - Baltha - Fatima

4° giorno (km 195).

Prima colazione in hotel. Al mattino partenza per Óbidos , splendida cittadina fortificata caratterizzata dalle tipiche case bianche e blu, e circondata da mura del XII secolo. Visita del borgo medioevale. Proseguimento verso Alcobaça per ammirare il Monastero di Santa Maria, uno dei più importanti del Paese, fondato dal primo re portoghese Alfonso I nel 1153 ed annoverato dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Del severo stile architettonico, che ben esprimeva l’ascetico stile di vita dei monaci cistercensi che lo abitavano, oggi rimane solamente la Chiesa del Monastero, mentre la facciata, risalente al XVII secolo, è in raffinato stile barocco. Si continua con la visita di Nazaré , caratteristico villaggio di pescatori dove si respira un’aria d’altri tempi. Si esploreranno i quartieri popolari e il sito del Miracolo, da dove si gode una vista spettacolare sull’Atlantico. Tempo a disposizione. Pranzo libero. Nel pomeriggio proseguimento per Batalha per la visita del Monastero di Santa Maria da Vitoria, capolavoro del gotico portoghese. Nel tardo pomeriggio arrivo a Fatima . Breve visita del Santuario,edificato nel 1917 nel luogo in cui la Madonna apparve ai 3 pastorelli e divenuto oggi una della più importanti mete di pellegrinaggio del mondo cattolico. Sistemazione in hotel e cena. Possibilità di assistere alla fiaccolata serale . Pernottamento.

Colori Portoghesi

Fatima - Tomar - Coimbra - Guimarães

5° giorno (km 292).

Prima colazione in hotel. Partenza per Tomar per la visita del Convento di Cristo, uno dei grandi complessi monumentali d'Europa, antica sede dei Cavalieri Templari in Portogallo, inserito dall'Unesco nel Patrimonio dell'Umanità. Continuazione per Coimbra, graziosa città storica ,   dove si visiteranno: l’Università, una delle più prestigiose e antiche al mondo; la sua Biblioteca o Sala delle Tesi (salvo disponibilità), che custodisce più di trecentomila volumi in sale barocche riccamente affrescate; il Duomo (esterno) e l'interno della Chiesa di Santa Croce, dove sono conservate le tombe manueline dei primi due re del Portogallo e fu il luogo dove studiò Sant'Antonio. Pranzo libero. Nel pomeriggio continuazione per Guimarães , incantevole cittadina inserita nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Fu la prima capitale del Portogallo, dove nacque il primo re del Portogallo nel secolo XII. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.

Colori Portoghesi

Guimarães - Valle del Douro - Braga - Guimarães

6° giorno (km 80).

Prima colazione in hotel. La giornata inizia con la visita di  Guimarães (visita a piedi)   con il centro storico dominato dal Palazzo Ducale del XV secolo. Proseguimento per la Valle del Douro , bellissima regione vinicola, il cui paesaggio è classificato Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. Visita di un'importante azienda vitivinicola: i vigneti, la produzione, una piccola degustazione seguiti da un pranzo tipico della regione. Nel tardo pomeriggio, prima del rientro in hotel, visita del  Santuario di Bom Jesus , capolavoro barocco, la cui scalinata monumentale è una delle vedute più famose del Portogallo. Rientro in hotel. Cena e pernottamento. Pernottamento.

Colori Portoghesi

Oporto - Crociera sul Douro - Lisbona

7° giorno (km 300).

Prima colazione in hotel. Al mattino visita guidata di Oporto , la seconda città del Portogallo per importanza e attivo centro economico, nel nord del paese. Si ammireranno i punti di maggior interesse tra cui le spiagge di Foz, i moli del fiume Douro e il quartiere medievale della Ribeira, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Crociera della durata di 50 minuti sul fiume Douro per ammirare i bellissimi ponti, il più antico dei quali fu disegnato da Gustave Eiffel. Pranzo in ristorante caratteristico in centro città. Tempo a disposizione per una breve passeggiata a piedi in centro alla scoperta di luoghi incantevoli come l'Avenida dos Aliados, la Torre dos Clérigos, la Libreria Lello. Al termine partenza per Lisbona , arrivo verso le ore 19.30. Sistemazione in hotel. Cena libera. N.B. E' possibile partire per l'Italia dall'aeroporto di Oporto pernottando ad Oporto la sera del 7. giorno. Sarà richiesto un supplemento comunicato all'atto della prenotazione. In tal caso il programma sarà il seguente: Nel pomeriggio tempo a disposizione ad Oporto per attività individuali. Sistemazione in hotel. Cena libera. Pernottamento.  

Colori Portoghesi

Arrivederci Portogallo

Prima colazione in hotel. Fine dei servizi. (Volo A/R e trasferimento per aeroporto, prenotabili a parte,  facoltativi ed in supplemento)

Colori Portoghesi

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Carta d’identità valida per l’espatrio o passaporto in corso di validità.  

Quali sono le formule di viaggio disponibili?

Cosa comprendono le quote.

SOLO TOUR:  • Trasferimento in arrivo a Lisbona dall’aeroporto all'hotel • Autopullman a disposizione per le visite come da programma • Accompagnatore/ guida locale parlante italiano per tutte le visite come da programma. • Sistemazione in hotels della categoria indicata in camera doppia con servizi privati • Trattamento pasti come da programma (7 prime colazioni; 3 pranzi in ristorante con bevande comprese e 3 cene in hotel) 

Cosa non comprendono le quote?

• Volo aereo A/R • Tasse aeroportuali • Trasferimento in partenza il giorno 8 dall'hotel di Lisbona all'aeroporto • Bevande ai pasti • Pasti non esplicitamente indicati in programma • Ingressi a mostre, musei e siti • Extra in genere e tutto quanto non espressamente indicato alla voce “Le quote comprendono” • Tassa di soggiorno da pagare direttamente in hotel 

Quali sono gli ingressi da pagare in loco?

Quali sono le escursioni facoltative previste per il tour, quali sono gli hotel selezionati.

LISBONA:   Hotel Holiday Inn Continental 4*  FATIMA : Hotel Santa Maria 4*  GUIMARÃES : Hotel de Guimaraes 4* ( o strutture di pari categoria secondo disponibilità)

Quali sono i siti Unesco visitati?

LISBONA : Torre di Belém   • BATHALA : Monastero Santa Maria da Vitoria • SINTRA • ALCOBACA : Monastero • GUIMARAES : Centro storico • OPORTO:  Centro storico.

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Da Lisbona a Santiago de Compostela

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Portogallo da non perdere: da Lisbona a Fatima

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Portogallo Autentico - con partenza da Oporto

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Gran Tour Portogallo

Gran Tour Portogallo da Lisbona - Viaggi Culturali Portogallo

Tour Portogallo 7 Giorni da Lisbona tra Cultura e Storia

Gran Tour Portogallo 7 Giorni da Lisbona di gruppo in un favoloso mix di storia, natura e tradizioni alla scoperta di questo paese ai limiti occidentali dell’Europa. Esploreremo antiche città e splendidi borghi medievali a Obidos e Marvao , mentre a Evora ci tufferemo nella storia del Portogallo. Inoltre, nelle città di Lisbona e di Porto avremo modo di assaporare la vera essenza portoghese, tra antichi palazzi e strade ricche di tradizioni. Invece, a Fatima , Alcobaca e Tomar respireremo l’aria spirituale del Portogallo. Quindi, con il nostro Viaggio in Portogallo in 7 Giorni da Lisbona, esploreremo le antiche capitali di Coimbra e Guimaraes , contempleremo l’immensità dell’Oceano a Cabo da Roca e Nazaré e scopriremo la magica Sintra .

Tour del Portogallo da Lisbona

Il Gran Tour del Portogallo inizierà da Lisbona dove visiteremo la capitale di uno dei più grandi imperi della storia. Dopodiché, nel borgo di Obidos faremo un viaggio nel passato e procederemo con la visita degli antichi monasteri di Alcobaca e Batalha . Inoltre, conosceremo le antiche tradizioni nel villaggio di pescatori di Nazaré . Il tour procederà dunque da Fatima , importante luogo spirituale, e farà rotta verso la splendida città di Porto e la prima capitale Guimaraes . Successivamente, scopriremo l’elegante Braga e la dotta Coimbra , impareremo tutti i segreti della storia lusitana a Tomar , Castelo Vide e Marvao . Infine, il nostro tour del Portogallo si concluderà con la spettacolare Sintra e l’antichissima Evora , prima di ammirare l’immensità dell’Oceano Atlantico a Cabo da Roca e fare quindi rientro a Lisbona.

Dalla nostra selezione Tour Portogallo , un viaggio in Portogallo da 7 giorni alla scoperta degli aspetti più autentici per gli amanti della storia e della cultura e a stretto contatto con la natura di questo meraviglioso paese.

Principali attrazioni del Tour Portogallo 7 Giorni 2024

  • Viaggio Portogallo 7 Giorni da Lisbona
  • Lisbona, antica capitale lusitana
  • Il centro spirituale di Fatima
  • I quartieri colorati di Porto
  • Guimaraes, la prima capitale del Portogallo
  • I segreti di Braga
  • Coimbra, la vera anima portoghese
  • Le mille facce di Evora
  • L’atmosfera fiabesca di Sintra
  • Gli antichi borghi di Obidos, Castelo de Vida e Marvao
  • Nazaré e Cabo da Roca, il fascino dell’Atlantico
  • Antichi monasteri e castelli ad Alcobaca, Batalha e Tomar

Programma dettagliato – Tour Portogallo 7 Giorni 2024

1° giorno : italia – volo – lisbona.

Il Gran Tour Portogallo in 7 Giorni inizierà con la partenza con volo di linea dall’Italia e l’arrivo a Lisbona con trasferimento e sistemazione in hotel. Dopodiché, avremo la cena e il pernottamento. ( Pasti : -/-/C )

2° Giorno : Lisbona

Prima colazione in hotel. Oggi il Viaggio in Portogallo 7 Giorni da Lisbona prevederà l’intera giornata di visita di Lisbona . Capitale del paese, oggi racchiude nel suo centro storico la più vivida testimonianza di uno dei più grandi imperi della storia. Inoltre, le tradizioni marinare che hanno contraddistinto Lisbona hanno dato vita ad un luogo unico, ricco di tradizioni e cultura. I suoi stretti vicoli e gli splendidi palazzi storici narrano di una città rivolta verso nuovi mondi e culture, che con il passare dei secoli ha saputo accogliere e portare in Europa come primo o ultimo baluardo del vecchio continente.

Lisbona City Tour

Il nostro Gran Tour Portogallo in 7 giorni da Lisbona ci porterà ad ammirare gli ampli viali e le piazze che contraddistinguono la capitale. Percorreremo le strade del pittoresco Quartiere di Belém dove sosteremo dinanzi alla sua famosa Torre e al monumento alle scoperte portoghesi. Qui visiteremo il Monastero de los Jerónimos , imponente edificio risalente al 1505 per festeggiare il rientro di Vasco da Gama dopo aver scoperto l’India.

Proseguiremo quindi la visita panoramica della città passando dal Parlamento e l’elegante Parco Eduardo VII. Dopo il pranzo libero, dedicheremo il pomeriggio all’esplorazione dell’antico Quartiere di Alfama , dove visiteremo la Cattedrale risalente al XII secolo e la Chiesa di Santo Antonio costruita sul luogo di nascita del santo. Infine, concluderemo il giro con il centralissimo Quartiere della Baixa Pombalina e la Praca do Comercio , scenografica piazza che offre una splendida vista sulla foce del Tago. Al termine delle visite avremo quindi cena e pernottamento in hotel. ( Pasti : C/-/C )

Monastero de los Jerònimos

Monastero de los Jerònimos Lisbona - Tour Portogallo in 7 Giorni da Lisbona

Quartiere di Alfama

Quartiere di Alfama Lisbona

Praca do Comercio

Praca do Comercio Lisbona - Tour del Portogallo in 7 Giorni

3° Giorno : Lisbona – Obidos – Alcobaca – Nazaré – Batalha – Fatima

Il borgo di obidos e alcobaca.

Dopo la prima colazione, il Gran Tour del Portogallo in 7 Giorni da Lisbona procederà in direzione nord e lungo il tragitto sosteremo presso il piccolo borgo di Obidos . Risalente al XII secolo, questo meraviglioso villaggio medievale conserva ancora le antiche mura ed è costellato da magnifici vicoli che conducono al Castello di Obidos, perfettamente preservato. Dopodiché, proseguiremo per Alcobaca per la visita del suo importantissimo monastero cistercense. Ammireremo i suoi interni che ospitano i sepolcri di Re Pedro I e la sua amante Ines de Castro, considerati i Romeo e Giulietta di Portogallo.

Nazaré e Batalha, oceano e tradizioni

Successivamente, terminata la visita e procedendo ancora verso nord, faremo tappa a Nazaré , autentico villaggio di pescatori in cui il tempo sembra essersi fermato. Qui avremo la possibilità di godere di una magnifica vista sull’Atlantico e la sua immensa spiaggia oceanica. Quindi, ripartiremo alla volta di Batalha dove visiteremo il favoloso Monastero del XIV secolo. Costruito in stile gotico che si unisce perfettamente con la tradizione locale, l’edificio si compone in calcare dorato che con la luce del sole prende un colore a dir poco straordinario. Infine, procederemo per Fatima e avremo una visita orientativa del celebre Santuario Mariano, nota meta di pellegrinaggio. Inoltre, in serata potremo inoltre assistere alla fiaccolata serale. Mezza pensione che comprende la cena in hotel. ( Pasti : C/-/C )

Il Borgo di Obidos

Obidos - Gran Tour Portogallo 7 Giorni

Monastero di Batalha

Monastero Batalha

Santuario di Fatima

Santuario Fatima - Viaggio Portogallo 7 Giorni

4° Giorno : Fatima – Porto – Guimaraes

In seguito alla prima colazione, il Gran Tour Portogallo da Lisbona ci porterà alla scoperta di Porto e di Guimaraes. Situata sulle rive del fiume Douro, Porto è la seconda città più grande del paese ed è famosa in tutto il mondo per le sue case colorate, i suoi eleganti ponti e le colline coltivate a vite che si susseguono nei suoi dintorni. Inoltre, il suo centro storico è un intricato labirinto di vicoli strettissimi che nascondono straordinarie facciate decorate con splendidi azulejos. Guimaraes , invece, è la città di Alfonso Henriques, il primo Re del Portogallo che la nominò prima capitale del paese indipendente nel XII secolo.

Porto City Tour

Il nostro City Tour di Porto ci porterà all’esplorazione del pittoresco Quartiere di Ribeira . Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è composto da un groviglio di case coloratissime che si gettano fino alle rive del fiume, e un insieme di vicoli e stradine che sono la dimostrazione tutto il fascino di questa città. Passando per Praca do Infante Dom Henrique , percorreremo le strade del centro storico cittadino e visiteremo la Chiesa di San Francesco . Risalente al XVII secolo, si presenta in stile romanico-gotico e custodisce al suo interno un tesoro di inestimabile valore. Infatti, i suoi decori in legno dorato ammontano a un totale di ben 210 kg a 22 carati! Infine, concluderemo dunque il nostro tour di Porto con la visita di una cantina produttrice dell’omonimo vino locale.

Guimaraes, la più portoghese tra le città

Al termine della visita, partiremo per Guimaraes per effettuare una visita del suo preziosissimo centro storico. Dichiarato anch’esso Patrimonio dell’Umanità, è di fatto la culla della civiltà portoghese avendo dato i natali al primo sovrano del paese. Durante la nostra visita, ammireremo le pittoresche piazzette cittadine e i meravigliosi edifici in pietra. Qui, tutto è rimasto intatto come ai vecchi tempi, a testimonianza del fatto che Guimaraes è la più autentica città dei portoghesi . Al termine, con il nostro Viaggio Portogallo 7 Giorni, avremo quindi la sistemazione in hotel, la cena e il pernottamento. ( Pasti : C/-/C )

Praca do Infante Dom Henrique

Praca do Infante Dom Henrique Porto - Tour Portogallo 7 Giorni 2024

Chiesa di San Francesco

Chiesa di San Francesco

Piazza a Guimaraes

Piazza Guimaraes - Tour del Portogallo 7 Giorni

5° Giorno : Guimaraes – Braga – Coimbra

Braga e il santuario del bom jesus.

Dopo la prima colazione in hotel, il Gran Tour del Portogallo in 7 Giorni da Lisbona partirà per Braga . Questa città fu un importante centro lusitano e, a partire dal I secolo a.C., divenne il principale insediamento romano della regione della Galizia. Una volta arrivati a Braga, visiteremo il Santuario del Bom Jesus e la sua spettacolare scalinata barocca composta da oltre 600 gradini e costellata di fontane, sculture e decorazioni. Inoltre, percorreremo le strade del centro storico e ammireremo la bellissima Cattedrale romanica, risalente al 1089.

La città universitaria di Coimbra

In seguito, il Gran Tour del Portogallo proseguirà per Coimbra . Considerata una delle più belle località del Portogallo, questa incantevole città universitaria sorge arroccata sul fiume Mondego e si compone di ripide stradine all’interno di un favoloso centro storico di origine medievale. Durante il nostro tour visiteremo la prestigiosa Università di Coimbra , la più importante di tutto il Portogallo e tra le più antiche d’Europa. Infatti, al pari di atenei come Oxford, Parigi e Salamanca, la città di Coimbra ospita una vibrante atmosfera e vita quotidiana. Al termine delle visite, avremo la sistemazione, la cena e il pernottamento in hotel. ( Pasti : C/-/C )

Santuario Bom Jesus

Santuario Bom Jesus Braga - Gran Tour del Portogallo

La città di Coimbra

Coimbra

Università di Coimbra

Università Coimbra - Tour del Portogallo da Lisbona

6° Giorno : Coimbra – Tomar – Castelo de Vide – Marvao – Evora

Tomar, la città dei templari.

Dopo la prima colazione, in mattinata il Viaggio in Portogallo 7 Giorni da Lisbona ci porterà a Tomar dove visiteremo lo spettacolare Castello Templario . Questo vero e proprio museo a cielo aperto è uno scrigno di architettura portoghese, e ospita strutture e decorazioni di tutti gli stili architettonici che vanno dal XII al XVII secolo. La fortezza fu eretta nel 1160 da Gualdim Pais, Gran Maestro dell’Ordine dei Templari, e divenne pertanto una delle principali sede di questo leggendario ordine cavalleresco. Al suo interno, visiteremo il Convento di Cristo con la sua Sala Capitolare che ospita una finestra magnificamente decorata in stile d’arte manuelina.

I borghi di Castelo de Vide e Marvao

Successivamente, ci recheremo nella piccola cittadina di Castelo de Vide . Questo grazioso borgo ospita una notevole comunità ebraica e un pittoresco quartiere che ricorda le mellah dei paesi arabi. Infatti, le case imbiancate a calce e il piccolo e raccolto centro storico hanno la sembianza di una tipica medina del Maghreb. Poi, procederemo quindi in direzione di Marvao . Qui, il tempo sembra essersi fermato e con la nostra passeggiata per le graziose strade del borgo avremo modo di osservare le tipiche particolarità dell’architettura portoghese. Infatti, varcata la porta medievale, scopriremo un autentico borgo composto da antiche abitazioni bianche con balconi fioriti e splendide finestre in stile manuelino. Al termine, giungeremo dunque a Evora per la sistemazione in hotel, la cena e il pernottamento. ( Pasti : C/-/C )

Convento di Cristo

Convento di Cristo Tomar - Gran Tour del Portogallo 7 Giorni

Castelo de Vide

Castelo de Vide

7° Giorno : Evora – Sintra – Cabo da Roca – Lisbona

L’anima antica di evora.

In seguito alla prima colazione, il Viaggio in Portogallo 7 giorni prevederà la visita della città Patrimonio dell’Umanità di Evora . Questa autentica città-museo è un vero e proprio libro di storia che ci permette di ammirare splendide testimonianze di epoche completamente differenti tra di loro. Circondata da una campagna generosa quanto suggestiva, Evora è un luogo in grado di emozionare anche il più esperto dei viaggiatori, in grado di raccontare oltre 2000 anni di storia nel giro di pochi metri quadrati. Infatti, ammireremo l’antico Tempio Romano di epoca augustea che conserva ancora 14 delle 26 colonne corinzie, il Duomo risalente al XII secolo e in stile romanico-gotico e la centrale Piazza del Giraldo . Inoltre, percorrendo gli stretti vicoli di epoca medievale, giungeremo alla Cappella delle Ossa . Ubicata sul fianco destro della Chiesa di San Francesco, è un luogo decisamente particolare e affascinante.

Sintra, il paese delle fiabe

Successivamente, proseguiremo dunque per Sintra , il borgo preferito dei grandi Re portoghesi. Questa cittadina sorge silenziosa tra le verdi colline ricoperte di boschi della Serra de Sintra. In effetti, proprio tra la vegetazione di questo luogo si ergono palazzi straordinari e sorgono ville bizzarre e stravaganti, creando una visione quasi fatata. Visiteremo il Palacio Nacional de Sintra , risalente al XVI secolo e caratterizzato da un bellissimo stile moresco e manuelino.

A Cabo da Roca, verso la fine del mondo

Al termine, continueremo verso Cabo da Roca , il punto più occidentale dell’Europa Continentale. Qui la suggestione prenderà il sopravvento, e la sensazione di sentirsi alla fine del mondo prevarrà su ogni altro pensiero. Il panorama che si aprirà dinanzi a noi sarà spettacolare, con ripide scogliere che si gettano a picco nell’Oceano Atlantico. Infine, rientreremo a Lisbona per la sistemazione in albergo. Mezza pensione che comprende la cena in hotel. ( Pasti : C/-/C )

Tempio Romano ad Evora

Tempio Romano Evora - Gran Tour del Portogallo 7 Giorni

Palacio Nacional de Sintra

Sintra Portogallo

Faro a Cabo da Roca

Cabo da Roca - Viaggio Portogallo 7 Giorni

8° Giorno : Lisbona – volo – Italia

Dopo la prima colazione in hotel, il Tour del Portogallo in 7 Giorni da Lisbona giungerà al termine e avrà il trasferimento in tempo utile per il volo di rientro in Italia. ( Pasti : C/-/- )

Partenze – Tour Portogallo 7 Giorni 2024

  • La quota comprende
  • La quota non comprende
  • I prezzi indicati si intendono per persona.
  • I prezzi di tasse e imposte non dipendono dalla nostra volontà e possono cambiare senza preavviso.
  • Si applicano le seguenti condizioni .
  • Riduzione terzo letto di -40€ per camera.
  • Ingressi a siti e musei + radioguide auricolari, 96€ adulti / 46€ bambini (obbligatorio).
  • Volo TAP Air in classe economica in partenza dai principali aeroporti italiani con bagaglio a mano, tasse aeroportuali escluse.
  • Trasferimenti aeroporto/hotel/aeroporto.
  • Trasferimenti con mini-van / minibus / bus con aria condizionata a seconda del numero di partecipanti.
  • Sistemazione negli hotel indicati, per la/le camera/e selezionata/e nella richiesta.
  • Pasti dettagliati nel programma.
  • Guida parlante italiano durante il tour.
  • Visite ed escursioni come da programma.
  • Tasse aeroportuali e di sicurezza, 130€ (da riconfermare in fase di prenotazione).
  • Bagaglio da stiva, da acquistare in autonomia tramite la compagnia aerea.
  • Tasse di soggiorno, ove richiesto.
  • Ingressi a siti, musei e cantina + radioguide auricolari (obbligatorio).
  • Pasti non indicati.
  • Bevande, mance e quant’altro non espressamente indicato.
  • Extra personali.
  • Assicurazione di viaggio, obbligatoria (per maggiori informazioni consultare la sezione Assicurazione di Viaggio ).
  • Nessuna quota di iscrizione.
  • Per Viaggiare sicuri e preparati consultare la pagina Viaggiare Sicuri Portogallo .
  • Per maggiori informazioni fare riferimento al sito Viaggiare Sicuri .

Sistemazioni Alberghiere – Tour Portogallo 7 Giorni 2023

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Portogallo on the road: cosa vedere in 10 o 14 giorni

Chi mi segue da tempo sa quanto io ami questo paese. Il Portogallo è casa per me, soprattutto Lisbona (di cui vi ho parlato in tanti articoli), città che adoro e in cui vado spesso e volentieri. Il resto del Portogallo l’avevo visitato principalmente per lavoro parecchi anni fa e non l’avevo esplorato più di tanto. Recentemente ho deciso di dedicare al Portogallo del centro e del sud il mio primo viaggio on the road in solitaria e sono tornata ancora più innamorata di questo paese (se mai ce ne fosse stato bisogno!). La cosa che mi ha colpito di più è sicuramente la luce, una luce calda, incredibile, che Pessoa ha descritto molto bene nei suoi libri. Quella luce la si ritrova ovunque, soprattutto al calar del sole, che sia davanti al mare o verso l’interno, ed è una luce che regala pace e tanta bellezza. Oltre a lei naturalmente ci sono dei bellissimi luoghi, delle città come Sintra, Obidos, Evora o Mertol a, le spiagge immense sull’Oceano Atlantico, le falesie dell’Algarve e molto di più. Il Portogallo poi è perfetto per essere esplorato on the road, le strade sono belle e poco trafficate, e ci sono tantissimi posti ancora selvaggi che sarebbe veramente difficile raggiungere senza un’auto.  In questo articolo vi propongo 2 itinerari per un viaggio in Portogallo on the road , uno di 10 e uno di 14 giorni; partono entrambi da Lisbona, salgono poco a nord nella regione dell’Estremadura per poi attraversare l’ Alentejo e l’ Algarve (su cui trovate articoli dedicati).

In questo articolo:

Quando andare in Portogallo

Come funzionano i pedaggi autostradali in portogallo, l’assicurazione sanitaria per il portogallo, 2. sintra e cabo da roca, 3. ericeira e mafra, 4. obidos e nazaré, 5. evora e monsaraz, 6. moura, serpa e mertola, 7. tavira e olhao, 8. lagos, benagil e carvoeiro, 9. sagres, carrapateira e aljezur, 10. vila nova de milfontes e santiago do cacem , road trip in portogallo: dove dormire, itinerario in portogallo del sud di 10 giorni (estremadura, alentejo, algarve), potrebbero interessarti anche questi altri articoli che ho scritto sul portogallo:.

Portogallo on the road - itinerario e cartina

I periodi migliori per fare questo viaggio in Portogallo on the road sono sicuramente le stagione intermedie: la primavera e l’autunno . L’inverno potrebbe andare bene per visitare l’Algarve, ma non per visitare la costa di Ericeira e Nazaré; lì in inverno può fare abbastanza freddo e tira un gran vento. L’estate invece è da evitare sia per l’Alentejo (trovereste 50°!) che per l’Algarve (perlomeno agosto, perchè è il mese in cui anche i portoghesi hanno le ferie e le spiagge si riempiono a dismisura). I mesi migliori in assoluto per fare questo viaggio sono aprile, maggio, giugno, settembre ed ottobre . Per vedere le onde altissime a Nazaré invece i mesi in cui è più probabile vederle sono ottobre e novembre. 

Come spostarsi in Portogallo

Il modo migliore per spostarsi in Portogallo è indubbiamente l’auto, che vi garantisce il massimo della libertà e vi permette di raggiungere anche le località più remote del paese. Le strade sono belle e poco trafficate. Per il noleggio auto io uso sempre il sito di Discovercars e ho scelto la compagnia Guerin, con cui mi sono trovata bene; la macchina l’ho ritirata all’aeroporto di Lisbona e ho acquistato (come faccio sempre) la copertura “Full Coverage”, per non avere sorprese. Per evitare fregature comunque, ricordatevi di controllare sempre il voto e le recensioni che gli utenti danno alle varie compagnie di autonoleggio. Li trovate sul sito stesso di Discovercars, ma potete fare un doppio controllo anche su Trustpilot . Alcune compagnie offrono prezzi stracciati ma il servizio poi è pessimo. 

Se decidete di noleggiare un auto e avete intenzione di utilizzare le autostrade a pedaggio (indicate con la lettera A) vi conviene noleggiare anche il “Telepass” (si chiama Via Verde o qualcosa del genere in Portogallo, ma funziona uguale). Il pagamento dei pedaggi è abbastanza macchinoso perchè, di fatto, non si paga ai caselli, ma bisogna andare a pagare successivamente alla Posta. Il pagamento deve essere effettuato entro 5 giorni. Alcune autostrade (tra cui quella principale dell’Algarve) non hanno neanche i caselli ma semplicemente delle telecamere che prendono il numero di targa. Tutte le compagnie di noleggio permettono di affittare il Telepass per meno di 2 euro al giorno e vi chiederanno la carta di credito per bloccare 100 euro da cui verranno poi scalati i pedaggi. Con il Telepass, quando incontrerete un casello, sarà sufficiente passare nella corsia dedicata (indicata come “Via Verde”, di solito quella più a sinistra) e su un display vedrete quanto avete speso. Il costo dei pedaggi, a parità di distanza, è quasi la metà che in Italia. 

Diverse compagnie di autobus (come la Rede-Expressos o la  Eva-Bus ) servono le località turistiche del Portogallo e diversi piccoli villaggi all’interno, ma non vi consiglio di esplorare il paese in bus, a meno che non abbiate davvero tanto tempo a disposizione.

Per aiutarti a preparare la valigia per il Portogallo trovi le liste da spuntare e tanti consigli utili nell’ articolo su Cosa mettere in valigia per ogni occasione .

Ericeira, Portogallo

Essendo in Europa, come cittadini italiani abbiamo diritto all’assistenza sanitaria, ma ci sono delle condizioni precise e dei massimali. Il mio consiglio è quello di fare comunque una classica assicurazione medico-bagaglio che vi possa coprire durante il viaggio. Io mi trovo molto bene con  Heymondo , un sito che confronta le polizze di diverse compagnie e propone la polizza più conveniente per quel determinato viaggio. Per farlo dovrete inserire i dati relativi al vostro viaggio e vi manderanno una mail con le proposta migliore che potrete poi acquistare direttamente on-line (essendo miei lettori  avrete diritto anche uno sconto del 10% !!!). 

Bar do Fundo, sulla spiaggia vicino Sintra

Portogallo on the road: 10 tappe da non perdere

Qualsiasi viaggio in Portogallo non può prescindere da Lisbona . La capitale del Portogallo è una città di una bellezza rara e io, si sa, ne sono follemente innamorata! A Lisbona ho dedicato parecchi articoli ( li trovate tutti qui ) nei quali vi ho raccontato un pò tutto quello che c’è da vedere e da fare. Essendo una città grande, la visita di Lisbona richiede almeno 3 giorni (perlomeno se ci andate per la prima volta), che dovrete eventualmente sommare ai 10 giorni dell’itinerario. Se invece ci siete già stati potete anche noleggiare l’auto direttamente in aeroporto e dirigervi subito a Sintra o Ericeira.  

Lisbona al tramonto

La cittadina collinare di Sintra si trova a mezz’ora di auto da Lisbona e, grazie al suo clima perfetto è diventata, sin dall’800, il buen retiro di molte famiglie ricche e famose del Portogallo. Con la sua bellezza inoltre, Sintra ha ispirato diversi artisti e scrittori europei come Hans Christian Andersen o il poeta inglese Lord Byron. Nel 1995 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO e negli ultimi anni è diventata di gran lunga una delle più ricche e costose località del Portogallo. Trovate tutte le info sulle cose da vedere a Sintra nell’ articolo “Sintra: cosa vedere nella città dei castelli da fiaba ”. Già che siete arrivati a Sintra, vale la pena allungarsi fino a Cabo da Roca , il punto più occidentale dell’Europa Continentale. Sulla punta della scogliera c’è il faro e, naturalmente, una targa.

Sintra - Portogallo

La terza tappa di questo viaggio in Portogallo on the road è Ericeira , una delle località più hype in questo momento tra i surfisti e i nomadi digitali di mezza Europa. Ericeira si affaccia sull’Atlantico e nel 1800 era proprio da qui che le navi salpavano per il Brasile o la Scozia. Oggi è una  bella cittadina di case bianche decorate di blu, è molto viva e vivace, piena di bar e di ristoranti. Ericeira si trova poco più a sud della prima World Surf Reserve d’Europa , ha ospitato i campionati mondiali di surf e le sue spiagge sono molto famose tra chi vuole cavalcare le onde dell’Atlantico. Io l’ho usata come base per 3 notti per visitare Sintra, Obidos, Peniche e Nazaré e sono rimasta molto contenta della scelta. A pochi chilometri di Ericeira c’è poi il Monasteiro Palacio Nacional de Mafra , un palazzo reale gigantesco in stile barocco con oltre 1200 stanze, 5000 porte e una bellissima biblioteca. 

Ericeira al tramonto - Portogallo

Salendo verso nord lungo la costa incontrerete prima Peniche e poi Nazaré , altre due località  famosissime per il surf. La prima per chi deve imparare, la seconda per i super-PRO. Grazie ad un canyon sottomarino infatti, davanti a Nazaré ci sono alcune tra le più grandi onde del mondo e negli ultimi anni i big del surf si sono messi alla prova con queste onde da 20-30 metri. Le onde più alte normalmente ci sono in autunno e sono un forte richiamo per tutti gli appassionati di questo sport (si riescono a prevedere con 1-2 settimane di anticipo di solito). Poco all’interno invece c’è Obidos , una tappa obbligata di qualunque viaggio in Portogallo on the road. Parliamo di una cittadina-gioiello racchiusa da mura medievali con tutte le strade lastricate e le case imbiancate a calce (non a caso Patrimonio dell’Umanità UNESCO). Obidos è anche la patria della ginginha , il liquore tipico alla ciliegia. 

Obidos - Portogallo

Dall’Estremadura e dalla costa ci spostiamo ora all’interno, nel cuore dell’ Alentejo , per visitare il suo capoluogo, ovvero Evora , che è una delle città storiche più belle e meglio conservate del Portogallo. Fondata dai Celti, Evora venne poi fortificata dai romani e la sua posizione sulle rotte commerciali le consentì di prosperare. Oggi Evora è una città con un bellissimo centro storico racchiuso all’interno di mura medievali e conserva un tempio romano (il tempio di Diana), diverse dimore del XVI secolo, la seconda università più antica del Portogallo dopo Coimbra (risale al 1559!), un acquedotto medievale e diverse chiese che vale la pena vedere. A meno di 1h di auto, sul confine con la Spagna c’è poi Monsaraz , un piccolo gioiello fatto di casette bianche dipinte a calce, con qualche ristorantino e i resti di un  castello  da cui si gode una vista magnifica sul  lago creato dalla diga d’Alqueva  e sui campi circostanti. Trovate maggiori informazioni nell’ articolo sull’Alentejo . 

Evora - Portogallo

Queste 3 tappe del viaggio in Portogallo on the road si trovano nel cuore dell’Alentejo, la regione più grande del Portogallo, tutte vicine al confine con la Spagna. Questa zona del Portogallo è principalmente rurale, attraverserete boschi di alberi da sughero (l’Alentejo fornisce circa il 50% dell’intera scorta di sughero al mondo!) e campi di grano e vedrete tantissime cicogne. Moura è la meno interessante delle 3, ma vale una sosta caffè lungo la discesa. Serpa è una bella cittadina fortificata con un castello e dei vicoli molto carini, ma è Mertola la più bella. Arroccata su uno sperone sulla confluenza dei fiumi Guadiana e Oeiras, si trova in una posizione a dir poco spettacolare! Trovate maggiori informazioni nell’ articolo sull’Alentejo . 

Serpa - Portogallo

A questo punto siamo arrivati in Algarve e la prima località che merita una sosta è sicuramente Tavira ,  che si trova nell’entroterra, e si estende lungo le rive del fiume Rio Gilao. La città vecchia è abbastanza compatta ed è la classica cittadina dell’Algarve con le case bianche e i balconi in ferro battuto. Tavira può essere anche la base perfetta per esplorare tutta la costa che va dal confine con la Spagna fino a Olhao e Faro . Da non perdere sicuramente Cacelha Velha , dove si trova una delle spiagge classificate tra le più belle al mondo, e le isole di Armona e Culatra davanti Olhao.   Trovate info più dettagliate sulle varie spiagge/località nell’ articolo sull’Algarve . 

Tavira - Portogallo

Entriamo ora nel cuore dell’Algarve, dove si trovano le località più famose e gettonate della regione (come Albufeira e Lagos ), ma anche le spiagge e le grotte più iconiche. Il tratto di costa assolutamente da non perdere è quello che va da Praia da Marinha fino a Praia de Vale Centianes , costituito da un’alta scogliera in arenaria rossa interrotta saltuariamente da piccole spiagge, calette paradisiache e alcune grotte (tra cui la famosissima grotta di Benagil ). Ma anche le spiagge che si trovano sul promontorio di Lagos vi lasceranno senza fiato, soprattutto Praia de Dona Ana, Praia do Camilo e Ponta de Piedade . I paesini come Carvoeiro o Ferragudo inoltre non sono da meno. Trovate info più dettagliate sulle varie spiagge/località nell’ articolo sull’Algarve . 

Grotta di Benagil - Algarve

Procedendo verso ovest si raggiunge Cabo de Sao Vicente , ovvero il punto più sudoccidentale del continente europeo, altra tappa imperdibile di questo viaggio in Portogallo on the road. A pochi chilometri da lì c’è Sagres , in una posizione particolarmente scenografica, che è la cittadina d’elezione per backpackers e surfisti. Dopo Sagres si arriva sulla costa occidentale, quella che si affaccia direttamente sull’oceano Atlantico. Questo tratto di costa dell’Algarve è stata designata nel 1995 Parque Natural do Sudoeste Alenetejano , ovvero è Riserva Naturale, e ha garantito la protezione del territorio. Questa zona è la più selvaggia dell’Algarve, con spiagge incredibili e molto ampie, ed è stata la mia preferita di tutto il viaggio.

Cabo de Sao Vicente - Portogallo

Carrapateira

Costa Occidentale - Portogallo

Risalendo verso Lisbona, le ultime tappe del mio viaggio in Portogallo on the road sono state Vila Nova de Milfontes e Santiago do Cacem (dove ho dormito prima di tornare in aeroporto a Lisbona e ripartire). La prima è la cittadina marittima più famosa e gettonata dell’Alentejo, una località molto amata dalle famiglie portoghesi (tanti hanno qui la seconda casa) e può essere molto affollata in estate, ma vale un sosta. Santiago do Cacem  una cittadina carina senza troppe pretese, dominata (tanto per cambiare) da un castello. Molti però la raggiungono perchè qui inizia il sentiero della famosa Rota Vicentina , un sentiero pedonale di 340 km che corre da qui fino a Cabo Sao Vicente nell’Algarve.

Vila Nova de Milfontes

Quelli che trovate di seguito sono i posti dove ho dormito io durante il viaggio e sono tutte strutture che mi sento di consigliarvi:

  • Casa do Patio by Shiadu  (Lisbona) . Una struttura tradizionale molto carina e familiare in cui le stanze si trovano intorno a un bellissimo patio (dove viene offerta la colazione, sempre inclusa nel prezzo). Tutte le stanze hanno arredi moderni e molto curati, sono tutte climatizzate e dotate di pavimento in legno. Un posticino quasi magico!
  • Aktion Ericeira Lodge (Ericeira) : un posticino super carino proprio nel centro di Ericeira. Mood da ostello, ma con camere doppie/singole e bagno in camera. Super consigliato!
  • Burgos Guest House   (Èvora) : un piccolo hotel in un palazzetto del centro storico ristrutturato. Molto carino e molto comodo per muoversi a piedi per la città. 
  • Quita do Vau   (Mèrtola) : forse l’hotel che ho amato di più in tutto il viaggio che ho fatto in Portogallo. L’hotel è nuovo, bello e in una posizione strepitosa con vista su Mertola e sul fiume. Anche la piscina a sfioro è top.
  • Quinta do Caracol  (Tavira) : questo hotel di Tavira è veramente una chicca. È una struttura tradizionale immersa in un uliveto e a 2 passi dal centro. Un angolo di paradiso, davvero!
  • Dom Manuel I Charming Residence  (Lagos) : un hotel veramente comodo per spostarsi a piedi sia al centro di Lagos che alle spiagge verso Punta da Piedade. Le camere sono belle e la colazione è una delle migliori che si possano trovare in un hotel.
  • Santiago Hotel Cooking & Nature  (Santiago do Cacem) : un hotel di fascia alta (4 stelle) che mi sono regalata l’ultima notte. Molto bello e full comfort, con un ristorante buonissimo e la vista sul borgo di Santiago do Cacém.

Dove dormire in Portogallo

(le notti potete giostrarvele anche in altro modo chiaramente)

  • Lisbona (notte a Lisbona)
  • Sintra e Cabo da Roca (notte a Ericeira)
  • Ericeira e Mafra (notte a Ericeira)
  • Obidos e Nazarè (notte a Ericeira)
  • Evora e Monsaraz (notte a Evora)
  • Moura, Serpa e Mertola (notte a Mertola)
  • Tavira (notte a Tavira)
  • Lagos (notte a Lagos)

Itinerario in Portogallo del Sud di 14 giorni 

  • Sintra e Cabo de Roca (notte a Ericeira o Sintra)
  • Ericeira e Mafra (notte a Ericeira o Sintra)
  • Obidos e Nazarè (notte a Ericeira o Sintra)
  • Tomar e Castelo de Vide/Elvas (notte a Elvas o Evora)
  • Lagos (notte a Lagos)
  • Lagos/Lisbona (notte a Lisbona)

NOTA: Se foste invece interessati ad esplorare il Portogallo del Nord trovate l’itinerario e tutte le informazioni in questo articolo

Evora - Portogallo

  • Lisbona: cosa vedere in 3 giorni
  • Lisbona insolita: 15 luoghi da vedere per sentirsi local
  • Dove dormire a Lisbona: quartieri e hotel migliori 
  • Come organizzare un viaggio alle Azzorre: quando andare, come e dove
  • Azzorre: cosa vedere e cosa fare in queste isole da sogno
  • Cosa vedere in Algarve: un viaggio on the road nel sud del Portogallo
  • Alentejo (Portogallo): cosa vedere
  • Sintra: cosa vedere nella città dei castelli da fiaba
  • Madeira: cosa vedere nell’isola dell’eterna primavera

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Scritto da:

37 commenti su “portogallo on the road: cosa vedere in 10 o 14 giorni”.

Ciao un consiglio, noi arriveremo a Faro il 27 agosto e avremo il volo di rientro da Lisbona il 10 settembre. Se pensassimo di percorrere il tuo itinerario al contrario cosa ne pensi? Fattibile? Grazie

Ciao Alessandro, si certo! Avresti anche 2/3 giorni per visitare Lisbona quindi è perfetto

CIAO! in totale quanto hai speso se poso chiedere? grazie 🙂

Ciao Andrea, Non te lo so dire..non faccio mai i conti generali dei viaggi ahimè

Mi sa che ho mille e mille domande da farti

Ho letto i tuoi appunti di viaggio sul Portogallo e li ho trovati interessantissimi.Scrivi in un italiano corretto semplice e conciso.BRAVISSIMA.Alla fine di agosto mi recherò in Portogallo in vacanza con la mia famiglia,mia moglie ,mia figlia ed il mio cane.Viaggerò con la mia auto per circa due settimane e certamente nella mia borsa viggio ci saranno i tuoi preziosi appunti,e se scoprirò meravigliosi paesini e stupende spiaggie,sarà certamente anche merito tuo.Quando tornerò mi farà piacere se tu puoi e vuoi scriverti e confrontarmi conte.Acora grazie di tutto,sei fantastica. OSCAR

Ma grazie a te Oscar, troppo gentile! Vedrai che meraviglia il Portogallo! Quando torni fammi sapere le tue opinioni allora 😉 Buon viaggio, Valentina

ARRIVIAMO A LISBONA ALLE 20 NOLEGGIO AUTO SI FARANNO LE 21 E POI VORREMMO GIA IN SERATA SPOSTARCI VERSO SUL MA DOBBIAMO CENARE E DORMIRE…DOVE CI CONSIGLI DI FERMARCI? IN UN POSTO CARINO E LA MATTINA RIPRENDERE IL VIAGGIO SEGUENDO LE TUE INDICAZIONI? GRAZIE

Ciao, mah verso sud ti direi Sines/Santiago do Cacem o Vilanova de Milfontes

Ciao,i piacerebbe aprire un’attività in Portogallo (pizzeria al taglio), che città mi consiglieresti? Sai per caso o conosci qualcuno che potrebbe darmi informazioni dettagliate? Grazie mille e complimenti per il blog

Ciao Alessandro, non ne ho la più pallida idea, mi spiace, non so aiutarti. Valentina

Ciao vorrei andare in vacanza in Portogallo a luglio 2023 e ripercorrere le tappe da te proposte. È possibile fare il bagno oppure l’acqua è troppo fredda? Grazie!!

Ciao, il bagno si fa, ma l’acqua è abbastanza fredda

Ciao, io vorrei fare un giro simile ma partendo da Porto. Dici che ne vale la pena?

Ciao, sì certo, sarai solo più tirato se non hai più giorni a disposizione

Ciao… Dove hai elencato i luoghi mi sembra di capire restavi 1 notte e 2 notti giusto.. Ah arrivare a Lisbona e partire da faro si può fare stresdo percorso… O è più complicato

Ciao Emanuela, sì, di base stavo 1 notte e in pochi casi 2. Certo che puoi arrivare a Lisbona e ripartire da Faro! Io valuterei in base ai prezzi dei voli e alla franchigia del noleggio (quando consegni l’auto in un posto diverso ti fanno pagare di più di solito). Un saluto

Ciao, io e la famiglia abbiamo le ferie dal 15 dicembre. Stavamo pensando a un tour del portogallo per via delle temperature piu alte rispetto al resto dell europa. Lisbona l abbiamo gia visitata. Sec te e’ fattibile in circa 7 gg un giro ad algarve includendo tappe nel sud spagna e magari tangeri? Grazie 1000

Ciao Fabiana, fattibile credo sia fattibile, ma secondo me non ha molto senso, vedi tutto male. Io piuttosto mi concentrerei su Alentejo e Algarve o Algarve e un pezzettino di Spagna, ma non più di questo. Un saluto, Valentina

ciao, noi partiremo il 7 giugno e rimarremo 10gg, atterriamo a Lisbona e faremo la costa ovest e tutto il sud. Tramite Airb&b abbiamo deciso per 2 appartamenti in zone strategiche e posi ci sposteremo in macchina che noleggeremo in aeroporto. Le tappe che hai segnalato sono le stesse per cui ho progettato il viaggio e sono contenta che chi ci è già stato le consigli. Speriamo di riuscire a fare qualche bagno! Come hai trovato i costi per mangiare fuori? Qualche consiglio? grazie Laura

Ciao Laura, mah..per mangiare fuori ricordo dei prezzi tipo quelli italiani a Lagos, ma per il resto di media più bassi. Come sempre, se ti tieni fuori dalle località più turistiche spendi meno 😉 Un saluto

Buongiorno. Volendo visitare il Portogallo per una settimana dal 17 al 24 Agosto, con volo a/da Lisbona e noleggio auto, quali sono le mete più godibili e quelle che, data la stagione, è meglio evitare? Grazie.

Buongiorno, Mah.. le località notoriamente più turistiche e gettonate sono Lagos, Portimao e Albufeira. Le altre dovrebbero essere più tranquille. Un saluto, Valentina

Ciao Valentina un consiglio sulle tappe da fare e quanti giorni dovrei sostare per ogni tappa, vorrei fare 17-30 settembre però considera che il 17 arriverò a Lisbona per le 22:00 quindi e come se un giorno lo perdessi.avevo pensato 18,19,20 Lisbona e poi partire per il giorno 21 consigli?vorrei vedere il più possibile come hai fatto tu.grazue in anticipo.

Ciao Luigi, se parti il 21 da Lisbona puoi seguire le tappe che ho indicato in fondo all’articolo nell’itinerario di 14 giorni (dal giorno 6 ad Evora, fino alla fine). Vedresti tantissime cose, proprio come ho fatto io. Un saluto, Valentina

ciao,Valentina,complimenti x quanto e come hai descritto il viaggio in Portogallo, ho due domande da porti: io e il mio compagno stiamo appunto decidendo di andare in Portogallo a inizio Settembre , partiremo da Milano in auto propria , ci portiamo il ns. cane , intendiamo fare diverse soste prima di raggiungere il Portogallo , conosciamo poco le lingue straniere, e chiedevo se gli animali sono ben accolti negli alberghi del Portogallo. Pensi sia realizzabile questo viaggio? grazie anticipatamente.

Ciao Maria, sinceramente non ti so rispondere. Non avendo viaggiato in Portogallo con un cane non ho proprio idea. Però puoi controllare su Booking: se clicchi sulle strutture in cui ho soggiornato io, Booking ti permette di inserire un filtro per “filtrare” (scusa il gioco di parole) solo gli hotel/appartamenti che accettano i cani. In questo modo puoi farti un’idea. Un saluto, Valentina

Buongiorno Valentina ho apprezzato molto il tuo blog e volevo approfittarne per chiederti se in 10/14 giorni è possibile visitare la parte nord e sud del Portogallo e quale itinerario mi suggerisci di intraprendere. Grazie

Ciao Attilio, grazie mille. Rispetto alla tua domanda, certamente puoi, ma ti consiglio di selezionare pochi luoghi, altrimenti ti troveresti a correre e basta. Comunque, se dovessi scegliere io, inserirei sicuramente Lagos e dintorni, Evora, Lisbona, Sintra, Coimbra, Porto e la valle del Douro. Un saluto, Valentina

Ciao Valentina, Articolo davvero molto interessante. Stiamo valutando il Portogallo in the road x il prossimo giugno con una bimba che avrà circa 18 mesi, pensi sia fattibile? Hai località da consigliare o consigliare? Grazie mille!

Ciao Clelia, sì certo che è fattibile! L’unica cosa che mi viene in mente è che in Alentejo a giugno può fare già parecchio caldo (ma non più che in Italia eh). In Algarve è sempre ventilato. Un saluto, Valentina

Ciao Valentina, stavamo ipotizzando di fare un tour di 11 giorni ad agosto partendo da Lisbona e affittando la macchina con questo itinerario: Coimbra e Porto (3 notti) passando per Obidos, Sintra, Cabo da Roca, Ericeira e Mafra Passare per Evora scendendo per Algarve (4 notti) e considerare Tavira come punto di partenza andando a: – [ ] Cacelha Velha – [ ] Albufeira – [ ] grotta di Benagil – [ ] Lagos da vedere la Praia de Dona Ana, Praia do Camilo e Ponta de Piedade – [ ] Paesini come Carvoeiro o Ferragudo da visitare – [ ] Risalendo verso Lisbona, da vedere Vila Nova de Milfontes Chiusura a LISBONA (3 notti) Ha senso secondo te? Cosa consigli?

Grazie mille e interessantissimo Blog!

Ciao Fabrizio, è un itinerario bello tirato, soprattutto le prime 3 notti. Secondo me ha poco senso vedere Porto o Coimbra si e no per mezzza giornata. Sono città che meritano una visita più lunga, francamente non credo ti convenga arrivare fino a lì, il programma sarebbe fitto anche senza Porto e Coimbra peraltro. Io lascerei il nord per un altro viaggio. Un saluto, Valentina

Grazie Valentina del consiglio. Quindi a questo punto vale la pena vedere meglio andare a nord l sud di Lisbona? Vedendo un po’ i posti siamo indecisi perché sono bellissimi entrambe le parti. Che consiglieresti come tour? Volendo possiamo anche allungarci 1/2 notti. Grazie ancora

Ciao Fabrizio, sono stupendi sia il nord che il sud. Andando ad agosto forse vi consiglierei di più il nord, a meno che non siate interessati a fare un pò di mare e vita da spiaggia. Lo scorso anno io ho fatto quest’itinerario a nord e mi è piaciuto moltissimo: https://beborghi.com/cosa-vedere-portogallo-del-nord/ Ad agosto il nord dovrebbe essere meno affollato, soprattutto rispetto all’Algarve. Un saluto, Valentina

Ciao Valentina, grazie per aver condiviso tutte queste preziose informazioni. Io vorrei vedere il Portogallo con la famiglia, ma possiamo andare solo gli ultimi dieci giorni di agosto. Ho letto che è molto caldo e affollato… hai un consiglio su quali zone evitare? meglio concentrarsi sul nord o sul sud? grazie mille Margherita

Ciao Margherita, grazie a te! Mah, ad agosto ti consiglierei più il nord che il sud. Sicuramente trovi tanti turisti a Porto, ma per il resto sicuramente molti meno che a sud. L’Algarve, in particolare, è decisamente gettonato anche se le spiagge sono veramente tante e alcune sono molto grandi. Un saluto, Valentina

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Spagna e Portogallo

Penisola iberica, spagna e portogallo in camper.

Per le nostre prime esperienze di viaggio in camper non ci imponiamo limiti e così, per ben 2 volte in 3 anni, partiamo alla scoperta della Penisola Iberica. I due itinerari seguono quasi lo stesso approccio: qualche tappa in Francia (saranno le prime di una lunga serie di altri viaggi in Francia ), percorriamo tutta la costa della Spagna - Costa Atlantica il primo viaggio, Costa Mediterranea la seconda volta - entriamo in Portogallo ed infine torniamo lungo il caldo entroterra spagnolo.

Dettagli del viaggio

Periodo : 24 luglio - 23 agosto 1999

Durata : 1 mese

Percorso : 5325 km

Itinerario Nord

Viaggio tra Francia, Paesi Baschi, Asturie, Galizia e Portogallo del nord in camper.

Itinerario viaggio

Ivrea - Torino - Monginevro - Avignone - Carcassonne - Lourdes - Biarritz - San Sebastián - Bilbao - Santander - Gijón - A Coruña - Santiago de Compostela - Fisterra - Porto - Bragança - León - Burgos - San Sebastián - Biarritz - Savona - Torino - Ivrea

mappa spagna portogallo

Periodo : 11 agosto - 2 settembre 2001

Durata : 23 giorni

Percorso : 5868 km

Itinerario Sud

Viaggio in camper in Francia, Valencia, Andalucia, Algarve, Lisbona e ritorno via Madrid.

Ivrea - Torino - Monginevro - Ubaye - Sete - Tarragona - Valencia - Alicante - Granada - Tarifa - Sevilla - Sagres - Lisboa - Evora - Madrid - Zaragoza - Tarragona - Girona - Figueres - Saintes Maries de la Mer - Monginevro - Torino - Ivrea

cartina portogallo spagna

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Dall’Italia al Portogallo in van: viaggio on the road

immagine di una spiaggia e un'alta scogliera di roccia rossa

Un viaggio on the road attraverso il sud della Francia, i Paesi Baschi e la Spagna fino a raggiungere l’Algarve, la meravigliosa regione più a sud del Portogallo. Tutte le informazioni per viaggiare dall’Italia al Portogallo in van, auto o camper.

Il Portogallo è la meta perfetta per un road trip . È un Paese molto vasto, con grandi spazi immersi nella natura , villaggi caratteristici e meravigliose spiagge dorate ; il luogo ideale in cui spostarsi di giorno in giorno, alla scoperta di paesaggi sempre diversi e affascinanti.

Se state pensando di raggiungere il Portogallo in van, auto o camper dall’Italia , in questo articolo troverete tutte le informazioni che, spero, vi saranno d’aiuto. Ho fatto questo viaggio per 2 volte negli ultimi 3 anni, seguendo un itinerario simile ma visitando posti diversi; il bello dei lunghi road trip è proprio la possibilità di godersi tutto il viaggio, non solo la meta.

mappa itinerario di viaggio on the road dall'Italia al Portogallo

Dall’Italia al Portogallo in macchina, camper o van: informazioni utili

Italia-portogallo distanza.

Che distanza c’è tra l’Italia e il Portogallo? Se partite dal nord Italia, ad esempio da Milano, e volete raggiungere Lisbona , la via più breve attraversa il sud della Francia fino ad arrivare a San Sebastián ( Paesi Baschi ) per poi attraversare il centro della Spagna ed entrare in Portogallo . Sono 2.130 km, ma considerate che ne farete qualche centinaio in più se volete uscire dall’autostrada per visitare alcuni luoghi lungo il percorso.

immagine di una spiaggia al tramonto

In cerca di ispirazione sui luoghi più belli da vedere in Portogallo?

Quanto tempo serve

Per riuscire a visitare altri luoghi lungo il tragitto avrete bisogno di almeno 3 settimane . Se avete meno tempo dovrete saltare qualche tappa o trascorrere lunghe giornate al volante. Si può fare, ma non riuscirete a godervi il viaggio allo stesso modo e forse non ne vale la pena.

immagine di tre camper in sosta in una vallata portoghese

Itinerario Italia-Portogallo in camper, macchina o van

I luoghi bellissimi che si possono visitare lungo il tragitto dall’Italia al Portogallo sono tanti, qui vi elenco quelli che ho visto io e che vi consiglio di non perdere. Servirebbero diversi giorni per esplorare bene ognuno di questi, io vi do un’indicazione che potrete personalizzare.

La Corniche d’Or, Costa Azzurra, Francia

Devo ammettere che avevo un sacco di pregiudizi sulla Costa Azzurra . L’avevo sempre immaginata come un susseguirsi di porti per mega yacht e spiagge attrezzate, poco adatta a me che amo la natura. Facendo qualche ricerca ho scoperto che l’idea che avevo era sbagliata .

Théoule-sur-Mer è una cittadina racchiusa tra il mare e la natura selvaggia del massiccio dell’Estérel che, con le sue rocce rosse, ricorda i canyon americani. Questo luogo mi è entrato nel cuore fin da subito percorrendo in auto la Corniche d’Or al tramonto.

La strada costiera che collega Théoule-sur-Mer a Saint-Raphaël è meravigliosa, stretta tra le rocce dal colore infuocato e il mare blu. Vale assolutamente la pena uscire prima dall’autostrada e raggiungere Saint-Raphaël attraverso questa strada panoramica di circa 30 chilometri.

Ci sono alcuni sentieri e calette da non perdere in questo tratto di costa, la tappa perfetta se avete solo 1-2 giorni a disposizione.

immagine di una caletta tra le rocce rosse

Le Gole del Verdon, Alta Provenza, Francia

Se preferite la montagna o volete evitare le spiagge affollate della Costa Azzurra – che in agosto potrebbero essere davvero troppo frequentate –, con una deviazione di circa 100 km potete raggiungete le Gole del Verdon .

Il fiume Verdon attraversa le Alpi dell’Alta Provenza lungo un canyon maestoso e impressionante , uno dei più grandi d’Europa. Strade panoramiche , belvedere da vertigine , sentieri da trekking e vie d’arrampicata ; se amate i paesaggi naturali e le attività outdoor non vi annoierete.

Sul fiume potrete fare rafting e risalire le gole in sup o kayak o, se preferite, rilassarvi al lago di Saint-Croix , in una delle belle spiagge dall’acqua cristallina .

Per godervi questi luoghi considerate almeno 2-3 giorni di stop prima di riprendere il viaggio verso il Portogallo.

immagine della gola del fiume Verdon attraversata da canoe

Le Calanques, Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Francia

Il Parco Nazionale delle Calanques comprende una lingua di costa dal mare blu e luccicante tra Cassis e La Ciotat , con calette meravigliose racchiuse tra pareti di roccia bianca.

Cassis ha un centro ricco di boutique, ristoranti tipici ed enoteche dove uomini e donne eleganti sorseggiano Vin des Sable, mentre backpacker arruffati attraversano le stradine diretti alle falesie che fanno delle Calanques il paradiso dei climbers .

Dalla spiaggia del paese parte un percorso sugli scogli che, dopo aver fatto il giro del promontorio, si collega al sentiero che porta alle Calanque de Port-Miou, de Port-Pin e d’en-Vau .

Le Calanques sono splendide ma decisamente affollate , anche a fine settembre. Quella che più mi è piaciuta è la selvaggia Calanque d’en Vau, un lungo fiordo di acqua cristallina e alte falesie , raggiungibile percorrendo un sentiero ghiaioso e a tratti molto ripido (per i pigri c’è l’opzione barca).

In questa zona tra mare, sentieri e falesie le attività non mancano ma, se volete fare una tappa veloce per spezzare il viaggio, un paio di giorni possono bastare. Io ho visitato le Calanques al rientro dal Portogallo.

immagine di un fiordo con una barca ormeggiata

Camargue, Provenza, Francia

Sempre in Provenza c’è uno dei luoghi più particolari e affascinanti di Francia , la Camargue . Si tratta dell’area compresa tra la città di Arles, il Mediterraneo e i due bracci del delta del Rodano; è un paesaggio magnifico fatto di lagune , banchi di sabbia , paludi e saline dove osservare bellissimi fenicotteri e cavalli bianchi , ma anche visitare cittadine caratteristiche immersi in un’atmosfera davvero speciale.

La Camargue è meta dei pellegrinaggi annuali del popolo gitano ed è terra di corride; è disseminata di piste ciclabili che attraversano paesaggi rosati e salmastri , da scoprire anche con un tour a cavallo ; Aigues-Mortes è una città-fortezza medievale e, in questa zona, ci sono le spiagge rimaste più intatte e selvagge d’Europa. Una terra di contrasti e grande fascino che va assolutamente vista.

Anche in questo caso 2-3 giorni basteranno per visitare i luoghi principali prima di riprendere il viaggio verso il Portogallo.

immagine di un gruppo di fenicotteri nella laguna

Valle di Cauterets, Parco Nazionale dei Pirenei, Francia

Dove fermarsi per spezzare la lunga traversata della Francia prima di raggiungere la costa nord della Spagna? Nel Parco Nazionale dei Pirenei vedrete paesaggi naturali bellissimi, e se vi piacciono le escursioni in montagna avrete tantissime opzioni tra cui scegliere.

Io ho visitato la Valle di Cauterets , chiamata la valle dei laghi . Tra le vette aguzze di questa parte dei Pirenei si alternano paesaggi pietrosi e boschi fittissimi , ruscelli lucenti , cascate e laghi cristallini . Non perdetevi questi scenari spettacolari se amate la natura!

Questa tappa vi farà deviare di circa 50 km – Cauterets si trova a sud di Tarbes , dovrete uscire dall’autostrada e poi tornare indietro sullo stesso percorso –, ma se amate la montagna ne vale la pena.

Considerate una sosta di almeno un paio di giorni . In alternativa potreste fermarvi a Lourdes oppure, più a est, nel Parco Regionale dei Pirenei Ariegesi nei dintorni di Foix .

immagine di una cascata tra le montagne

Paesi Baschi, Spagna

Appena raggiunta la Spagna incontrerete San Sebastián , nei Paesi Baschi . Non perdetevi una visita a questa città tanto affascinante e ricca di cultura e tradizioni , ma allo stesso tempo giovane e cosmopolita .

Da San Sebastián potrete decidere di prendere l’autostrada verso Burgos, per andare direttamente in Portogallo, oppure percorrere la strada costiera e visitare la costa basca spagnola . Adoro il nord della Spagna, i rilievi verdissimi che arrivano all’oceano creano scenari spettacolari, alternati da porticcioli di palazzi colorati , grandi spiagge e zone umide di canneti .

Se avete tempo dedicate almeno 3 giorni per visitare la costa fino a Santander , per poi prendere l’autostrada verso Valladolid e il Portogallo. Altrimenti trascorrete una giornata a San Sebastián , ma vi consiglio di restare anche la sera; l’ora dell’aperitivo è uno dei momenti più belli, con le stradine e i locali affollati per i tradizionali pintxos , la versione basca delle tapas.

immagine di un piccolo promontorio bagnato dall'oceano al tramonto

Il Portogallo è un Paese molto vasto, servirebbe tantissimo tempo per visitarlo tutto da nord a sud. Io mi sono concentrata sul centro-sud , e questi sono i luoghi che ho visto e che più mi sono piaciuti:

Se percorrete la E-80 spagnola arriverete a Guarda. Non ho visitato questa città, ma da qui avete due opzioni (vi consiglio di seguire l’autostrada in questa zona): andare verso ovest e visitare la cittadina di Viseu , oppure andare a sud verso Castelo Branco e continuare fino a Marvão . Sia Viseu che Marvão sono racchiuse tra le mura; la seconda è un meraviglioso castello che, dalla cima di un monte, domina sull’altopiano tra Portogallo e Spagna.

Immancabili in un viaggio in Portogallo sono una visita a Lisbona , in particolare non perdetevi Sintra , per poi continuare sulla selvaggia Costa Vicentina fino a raggiungere l’ Algarve .

Vi consiglio di dedicare almeno 7 giorni al Portogallo.

immagine di una castello con un labirinto di siepi e il campanile

Qual è il periodo migliore

Ho fatto i miei viaggi verso il Portogallo in settembre e ottobre ; penso sia un periodo splendido perché fa ancora abbastanza caldo e non ci sono troppi turisti in giro. Nei mesi di luglio e agosto troverete i campeggi, le spiagge e i luoghi turistici molto più affollati mentre credo che giugno possa essere una buona alternativa.

Il meteo in Portogallo non è sempre caldo e bello come si potrebbe pensare. Sulla costa a nord di Lisbona arrivano spesso banchi di nebbia fittissima , anche in settembre e ottobre, e immagino che nei mesi più freddi succeda più frequentemente.

Anche in Algarve non splende sempre il sole e in settembre, se il cielo è velato, sembra essere finita l’estate. In alcune spiagge, soprattutto verso Sagres, il vento non dà tregua e, a meno che non ci sia un riparo, è difficile stare distesi a prendere il sole.

Valutate in base a quello che vi piacerebbe visitare e fare, ma se volete godervi le spiagge vi consiglio di non scegliere mesi troppo distanti dall’ estate .

immagine di surfisti tra le onde dell'oceano

Campeggi e aree di sosta

Una delle prime cose a cui si pensa quando si organizza un viaggio in van o camper è se ci sono aree di sosta , soprattutto per fare carico/scarico di acqua . Se già non la usate, vi consiglio di scaricare l’app park4night che è di grande aiuto per trovare questi servizi e dà buoni spunti anche se siete in cerca di un posto in cui passare la notte .

Sia in Francia che in Spagna le aree sono frequenti , le troverete ovunque. Anche in Portogallo non mancano, solo lungo la Costa Vicentina (che va da sud di Lisbona all’Algarve) c’è una vera carenza di questi servizi, ma potrete risolvere andando in campeggio.

I campeggi ci sono in ogni luogo quindi, anche se viaggiate in auto e tenda, non avrete difficoltà a trovare un posto, a meno che vi troviate in una zona davvero remota. Ci sono campeggi molto belli , che offrono più servizi e costano abbastanza (di costi scrivo più avanti), e ce ne sono di più semplici ed economici . Se, come nel mio caso, quello che vi serve è solo fare il service e una doccia ogni campeggio va bene.

tour spagna e portogallo

Nei miei viaggi non ho mai avuto problemi, ma ci sono zone in cui è più probabile subire furti. La costa francese nei dintorni di Marsiglia è particolarmente conosciuta per questo, così come il sud della Spagna e in genere le grandi città e i luoghi tanto turistici.

Quando dovete scegliere un parcheggio date un’occhiata alle recensioni su park4night , in genere se è un posto problematico le persone lo segnalano. Poi non lasciate cose di valore all’interno del camper o dell’auto, purtroppo non c’è molto altro da fare.

immagine delle paludi della Camargue con il sole che sorge

È davvero difficile dare un’indicazione su quanto può costare un viaggio dall’Italia al Portogallo in camper o in macchina , le variabili sono tante e fanno la differenza. In che periodo viaggerete? Quanto spesso andrete in campeggio e quanto a mangiare fuori? Prenderete le autostrade? Che attività farete durante il viaggio? Noleggerete surf e mute, visiterete città e musei?

Credo dobbiate considerare almeno 25 euro a testa al giorno se viaggiate in coppia, a meno che non abbiate a disposizione un periodo tanto lungo. Ecco quali sono spese maggiori:

Quanto può costare raggiungere Lisbona dall’Italia su strada ? La spesa più grande è il carburante . È difficile dare un importo perché bisogna considerare quanto consuma il vostro veicolo, quanti chilometri farete in totale e quanto costerà il carburante nel momento del viaggio. In genere fare un pieno è più conveniente in Spagna, mentre in Portogallo e Francia i prezzi non sono distanti da quelli italiani.

Se la vostra priorità è il risparmio forse dovreste scegliere di viaggiare in aereo. Soprattutto se non avete tanto tempo a disposizione è più conveniente prendere un volo e poi noleggiare il van in Portogallo piuttosto che arrivare su strada dall’Italia.

Per quanto riguarda i campeggi i costi variano da circa 15 euro (per un van e 2 persone) in bassa stagione a 35-40 euro in alta stagione, ma dipende molto anche dal tipo di struttura. Non ho notato grandi differenze di prezzi tra Francia, Spagna e Portogallo per quanto riguarda i campeggi.

Spesa e cene fuori

Fare la spesa in Spagna e Portogallo costa meno rispetto all’Italia, ma non aspettatevi di spendere la metà. In Portogallo gli alimenti di prima necessità come latte, frutta e verdura sono davvero convenienti, ma altri articoli come creme e shampoo costano di più.

Uscire a mangiare o bere qualcosa in genere non costa molto, ma dipende anche dal luogo in cui siete e da quanto il locale sia turistico. Io non amo la cucina portoghese , se siete attenti al budget e avete intenzione di fare poche cene fuori potreste avere molte più soddisfazioni in Spagna .

In Francia , invece, i prezzi sono più alti che in Italia. Fare la spesa al supermercato vi costerà un po’ di più ma soprattutto nei ristoranti noterete prezzi abbastanza alti.

immagine di una cittadina con palazzi colorati che circondano il porto pieno di barchette

Costi e informazioni sulle autostrade

Autostrade in francia.

Ero convinta che le autostrade francesi fossero molto costose, credo sia un’opinione comune. Ma quanto costa davvero il pedaggio delle autostrade in Francia ? Confrontando gli scontrini francesi con quelli italiani ho scoperto che il costo per chilometro delle autostrade in Francia è uguale a quello delle autostrade italiane .

La differenza è che nelle autostrade francesi il pedaggio va pagato in ogni città o comune. In zone densamente popolate come la Costa Azzurra ci si deve fermare spesso, e trovarsi imbottigliati nel traffico delle ore di punta può essere snervante.

Pagare l’autostrada in Francia è semplice, ogni casello è attrezzato per il pagamento con carte di credito o debito ma si può pagare anche in contanti e una scorta di monetine è utile.

Autostrade in Spagna

In Spagna non tutte le autostrade si pagano , nelle zone rurali (tutto il centro del paese praticamente) si possono percorrere centinaia di chilometri gratuitamente .

Nei Paesi Baschi e in generale vicino alla costa le autostrade si pagano, mentre la E-80 che da Burgos porta a Valladolid e Salamanca e poi in Portogallo è gratuita .

Nel sud della Spagna è a pagamento l’autostrada che percorre la costa – anche qui i numerosi caselli ogni pochi km costringono a fermarsi di frequente – mentre se attraversate il centro del Paese, ad esempio da Malaga a Saragozza, l’autostrada è gratuita .

Anche nelle autostrade spagnole si può pagare il pedaggio in contanti o carte fermandosi ai caselli dove quasi sempre c’è un addetto.

Autostrade in Portogallo

Ci sono alcune cose da sapere sulle autostrade portoghesi, soprattutto se si attraversa il Paese con la propria auto o camper e non con un mezzo a noleggio.

Nella maggior parte delle autostrade in Portogallo sono in uso i caselli quindi, come in Italia, si prende il biglietto in entrata e si paga consegnandolo al casello in uscita. Molte altre tratte, invece, utilizzano delle telecamere per il riconoscimento della targa e il pagamento avviene in modo elettronico .

Il pagamento elettronico

Il pagamento elettronico nelle autostrade portoghesi è indicato come Easytoll . Ecco come funziona:

All’arrivo in Portogallo è necessario registrare la targa del veicolo a cui bisogna collegare una carta di credito . La registrazione si fa attraverso una biglietteria automatica che si trova in autostrada, nei punti di confine del Paese. È ben segnalata ma non ci sono caselli quindi bisogna fare attenzione e accostare. 
La procedura è semplice e veloce , basta inserire alcuni dati e la di carta di credito che NON PUÒ essere una prepagata , questa è una cosa importante perché altrimenti non riuscirete a completare la registrazione.

Fatto questo potrete percorrere tutte le autostrade portoghesi a pagamento elettronico (Easytoll). Il costo del tragitto è indicato su dei cartelli a bordo strada e verrà automaticamente addebitato sulla carta.

Tutte le informazioni sul pagamento elettronico delle autostrade portoghesi le trovate su Portugal Tolls .

immagine di una scogliera sull'oceano

Autostrade in Portogallo: costo dei pedaggi e strade alternative

Le autostrade in Portogallo sono abbastanza costose , più di quelle italiane e francesi. Se volete risparmiare potete percorrere le strade statali come fanno in genere i portoghesi. Secondo me non sempre vale la pena farlo perché alcune sono di acciottolato, hanno semafori che diventano rossi se si va a 51 km/h e sono molto trafficate: un incubo !

Se entrate in Portogallo dalla E-80 spagnola verso Guarda , ad esempio, vi consiglio di prendere l’autostrada per spostarvi perché in quella zona le strade sono terribili. Se invece da Lisbona volete andare in Algarve anche la statale va benissimo, è scorrevole e non attraversa molti centri abitati.

Spero che questo articolo vi sia d’aiuto ma se avete domande sull’itinerario, le autostrade o volete maggiori informazioni sui campeggi scrivetemi nei commenti, sarò felice di rispondere!

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Ciao molto interessante. Posso chiederti delle info? Il mio viaggio in van sarà a dicembre circa 12 GG. Francia del sud costa orientale e Andalusia. Mi interessava chiederti su aree di sosta e campeggi e autostrade così come la E5 che dicevi per tornare su in modo da non pagare ancora caselli. Mi rispondi via mail?

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Ciao Mirka, se posso ti aiuto volentieri! Per aree di sosta e campeggi ti consiglio di usare l’app Park4night (probabilmente la conoscerai già) dove trovi tantissime informazioni. Per quanto riguarda le autostrade sia quelle francesi che quella sulla costa spagnola sono a pagamento, la E5 è quella che dal sud sale verso Madrid e poi per riavvicinarti alla costa puoi seguire per Saragozza e poi Barcellona. Se non ricordo male il tratto da Saragozza a Barcellona è a pagamento. Se hai bisogno di altre info scrivimi pure 🙂

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Ciao, come prima volta ma da 22 anni camperista vorrei fare anche questa esperienza ( SPAGNA/PORTOGALLO)si trovano con frequenza aree di sosta oppure campeggi? é problematica la circolazione? Quali documenti servono? LE autostrade sono ben acessibili?In fine quale itinerario stradale mi consigli ? Fin d’ora ringrazio tanti saluti

Ciao Gianfranco! Tutto dipende da che zone intendi visitare (Spagna e Portogallo sono due Paesi davvero grandi!) e dal periodo in cui viaggi. In genere aree di sosta e campeggi si trovano ovunque, a parte in qualche area in cui scarseggiano un pochino come ad esempio la Costa Vicentina del Portogallo. Le info sulle autostrade le trovi qui nell’articolo e per quanto riguarda i documenti non serve nulla di particolare, anche se nel 2021 in diversi campeggi portoghesi chiedevano il green pass. Se hai già in mente i luoghi da vedere forse posso darti qualche informazione in più!

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Ciao, quanti giorni siete stati via per fare questo bellissimo viaggio?

Ciao Serena, servono almeno 3 settimane secondo me. Potresti farlo anche in meno, ma rischi di passare più tempo in viaggio che a goderti i luoghi che vuoi visitare.

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Ciao il tuo racconto è stato talmente interessante che questo Agosto,mio malgrado ,visto che posso solo in questo mese,faremmo questo viaggio. Partiamo da Roma e quindi facciamo la prima tappa nelle vicinanze delle cinque terre in Liguria .Dopo di che seguo in tutto per tutto il tuo itinerario fino al Portogallo. Una cosa ti vorrei chiedere. Visto che Barcellona Siviglia e tutta la costa Spagnola del sole l’abbiamo già fatta. Per accorciare il ritorno è fermarci di più nelle varie tappe. Che ne dici se facciamo la parte alta del Portogallo costeggiando la costa, passando per Santiago e riprendere poi la via dei Pirenei come nell’andata per rientrare in Italia ? Ti ringrazio e fin d’ora per tutte le utilissime informazioni che mi hai fornito e se puoi rispondermi grazie ancora.Cristina.

Ciao Cristina! Grazie a te, mi fa molto piacere che l’articolo ti sia stato utile. Tra l’altro l’ho appena aggiornato con tante informazioni, ne pubblicherò uno nuovo con i luoghi che più mi sono piaciuti lungo il percorso. L’idea di rientrare da nord mi sembra ottima 🙂 Io non ho visto il nord del Portogallo ma ho amato il nord della Spagna, ci sono paesaggi meravigliosi! Il meteo può essere un po’ ballerino ma sono sicura che i luoghi che vedrai non ti deluderanno. Se nell’articolo aggiornato è andata persa qualche info che ti serviva scrivimi pure.

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Ciao Dania! Sto programmando questo viaggio per metà settembre da fare in tre settimane in Van…. In solitaria! Secondo la tua sperienza è una follia??

Grazie mille!

Ciao Sindy 🙂 Una follia? Ma no, anzi! In tutti i luoghi che ho visitato ho incontrato persone amichevoli, non mi sono mai sentita poco sicura. Goditi il viaggio, vedrai posti stupendi!

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ciao, ma in portogallo come avete fatto col divieto di sosta ? Le aree protette sono interdette ai camper, dove avete parcheggiato? grazie

Ciao Anna, in questo articolo ho scritto qualcosa in più a riguardo https://naturanomade.it/itinerario-portogallo-on-the-road/ Noi comunque abbiamo evitato i parcheggi delle spiagge, soprattutto le più frequentate, perché sono quelli in cui è proibita la sosta libera e che vengono controllati di più. Nell’articolo che ti ho linkato ho scritto anche di alcuni campeggi e aree di sosta che si trovano lungo l’itinerario e che noi abbiamo usato. Penso che sia un viaggio bellissimo da fare, anche se non si passa ogni notte in riva all’oceano. Noi abbiamo cercato di usare il buon senso e abbiamo lasciato ogni luogo meglio di come lo abbiamo trovato. Questo credo sia importante 🙂

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Ciao stiamo preparando il viaggio per il Portogallo sarà lungo il nostro desiderio è passarci tutto l’inverno quindi ti chiedo se puoi dirmi i nomi dei paesi che sulla cartina sono punti bianchi che saranno posti di base per poi visitare i dintorni mille grazie Roberto Adriana

Ciao! Nell’articolo trovate alcune di queste info, anche se per ogni zona visitata voglio creare un nuovo post con più dettagli. Comunque ecco le cittadine e i paesi in cui potreste fermarvi:

Costa Azzurra – Agay Calanques – Cassis Gole del Verdon – Lac de Sainte-Croix (Aiguines) Camargue – Saline de Giraud Pirenei – Cauterets Paesi Baschi – tutte le info qui https://naturanomade.it/paesi-baschi-cosa-vedere/ Portogallo – tutte le info qui https://naturanomade.it/itinerario-portogallo-on-the-road/

Io in reltà non ho tenuto questi posti come base ma ho sempre continuato a spostarmi lungo l’itinerario. Buona programmazione e buon viaggio!!

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Ciao, viaggio molto interessante. Hai già pubblicato qualche info più dettagliata della parte “spagnola” del viaggio? Grazie

Ciao Mara, della Spagna ho visto soprattutto il nord. Questo è l’articolo sui Paesi Baschi https://naturanomade.it/paesi-baschi-cosa-vedere/

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Ciao, che bei viaggi che hai fatto e fai, complimenti! Ti risulta che si possa noleggiare un camper solo andata dal nord Italia a Portimao in Portogallo?

Ciao Sara, grazie. Sinceramente non ne ho idea, mi dispiace.

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48 ore nel Ribatejo: il Portogallo dei cavalli, toreri e templari

marco moretti

3 minuti di lettura

tour spagna e portogallo

Tomar, Fortaleza do Ordem de Cristo (foto Marco Moretti)

A nord del fiume Tago si trova il Ribatejo, la regione più fertile del Portogallo centrale, un paesaggio verde e dolce – come lo descriveva Antonio Tabucchi in Sostiene Pereira -

con campi coltivati a vite, ortaggi e cereali. Un relax visivo per chi arriva dall’arido Alentejo a sud del fiume. Una buona opzione per chi da Lisbona, a poche decine di km, vuole tuffarsi nel Portogallo profondo, in una regione di cavallerizzi e toreri, e visitare il famoso castello dei Templari a Tomar. Un viaggio in cui la tradizione si sposa con la storia e l’architettura medievale, allietato da cucina e vini generosi e da molte feste, anche gastronomiche, figlie della tradizione agreste di una zona che da secoli basa la sua economia su allevamento e agricoltura.

PRIMO GIORNO A soli 32 chilometri a nord-ovest di Lisbona, in riva al Tago, si trova Vila Franca de Xira (137.000 abitanti) famosa come città dei tori, allevati nella campagna circostante e liberati nelle sue strade nelle largadas (corse dei tori) in occasione delle touradas (corride). Come la Festa do Colete Encarnado , che ha luogo ogni anno il primo fine settimana di luglio. La corrida, introdotta in Portogallo dalla Spagna nel XIV secolo, era una prova di coraggio dei membri delle scuole equestri. Nel XVIII secolo fu vietata dalle riforme liberali di Pombal e reintrodotta dalla regina dopo la destituzione del marchese, ma con il divieto di uccidere il toro. Comunque crudele, è molto meno cruenta di quella spagnola: toro e toreri ne escono sempre vivi. Le corna dell’animale sono foderate di cuoio. I picadores a cavallo piantano lance con piccole punte sulla groppa del toro, distratto dai toreri appiedati. Poi entrano in campo dieci persone armate solo dei loro muscoli: uno balza sulla testa dell’animale aggrappandosi alle corna, mentre gli altri lo immobilizzano; una volta bloccato, lo abbandonano nelle mani di un solo uomo che lo tiene per la coda mentre si scatena in un vorticoso carosello. Infine entrano in scena un paio di vacche: il toro le annusa e le segue fuori dall’arena.

Se arrivate a Vila Franca de Xira in treno potete ammirare gli azulejos a tema di pesca e vendemmia che decorano la sua stazione ferroviaria.

Santarém (59.000 abitanti), il capoluogo del Ribatejo, si trova 40 km più a nord. Merita una tappa per le preziose chiese del suo centro storico. Centro commerciale romano, fu fortificata dagli arabi nell’VIII secolo. Riconquistata dai cristiani fu, dal 1147, residenza di molti re portoghesi. La visita inizia in praça Sá da Bandeira dove si trova la seicentesca Igreja do Seminario con la facciata barocca, e all’interno soffitto affrescato, azulejos e sculture in legno dorato. Tra un reticolo di viuzze si raggiunge la gotica Igreja da Santa Clara e la vicina fontana con edicola. La romanica São João de Alporão ospita il Museu Municipal con reperti e sculture romane e arabe. Notevoli anche la Igreja de Marvila con portale manuelino e all’interno azulejos policromi del 1600. E la tardo-gotica chiesa conventuale da Graça, costruita a fine Quattrocento con il grande rosone sulla facciata ricavato da un’unica pietra; custodisce la tomba di Alvares Cabral, lo scopritore del Brasile. Spettacolare la facciata della Cattedrale Nossa Senhora de Conceição, nella piazza principale, è l’ex seminario gesuita.

Santarém ospita in giugno la fiera nazionale dell’agricoltura con spettacoli folcloristici da tutto il Portogallo. E il Festival Nacional de Gastronomia : quest’anno avrà luogo dal 25 ottobre al 3 novembre.

CENA A Santarém. Mal Cozinhano (Campo Emílio Infante da Câmara) serve tipici piatti del Ribatejo a base di carne, ma anche pesce fresco e varie ricette di baccalà; buon rapporto qualità-prezzo.

SECONDO GIORNO

"Se potevo immaginare un castello templare, tale era Tomar. Vi si sale lungo una strada fortificata che costeggia i bastioni esterni, dalle feritoie a forma di croce, e vi si respira aria crociata sin dal primo istante. Tomar era il castello dove i Templari portoghesi si erano arroccati dopo che la benignità del re e del papa li aveva salvati dal processo e dalla rovina, trasformandoli nell’ordine dei Cavalieri di Cristo” scriveva Umberto Eco.

Da praça da República salendo la stradina che si arrampica fino alla Fortaleza do Ordem de Cristo si ha la sensazione di entrare nella storia. Tomar fu fondata nel 1162 da Gualdim Pais, gran maestro dell’ordine del Tempio, che fece erigere una fortezza convento sulla collina che domina il fiume Nabão. Del periodo dei Templari restano solo parte di mura e chiesa, costruita sul modello del Santo Sepolcro di Gerusalemme: un edificio a 16 lati sorretto da contrafforti e coronato da merli, con all’interno uno spazio ottagonale per l’altare. La fortezza templare a pianta circolare fu ampliata nel Quattrocento da Henrique il Navigatore, che fece costruire i chiostri delle abluzioni e del cimitero (con azulejos arabi), e nel secolo successivo da Manuel I, con la nuova sala capitolare e il chiostro di Santa Barbara (conserva una finestra manuelina). Il complesso fu ulteriormente ingrandito nel XVI e XVII secolo con i chiostri dos Felipes (rinascimentale su due piani), dos Corvos, da Micha e da Hospedaria. Dal 1983 è patrimonio Unesco.

CENA A Tomar. Parreirinha , rua Pè da Costa de Baixo, è un’economica tasca con generosi piatti di pesce e carne. Chico Elias , in rua Algarvia 70, più raffinato rivisita piatti della tradizione lusitana; prezzi medi.

I commenti dei lettori

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Cosa vedere in Portogallo: i posti migliori

Il portogallo è sempre in cima alle classifiche dei viaggiatori per le sue bellezze naturali, le coste panoramiche, i villaggi collinari e le città affascinanti. ecco cosa vedere di più bello.

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Case rupestri a Monsanto

Castelli di sintra – un luogo unico da visitare in portogallo, le strade di lisbona, spiagge dell’algarve, cattedrale di evora, altri luoghi meravigliosi.

I migliori luoghi del Portogallo sono innumerevoli e unici. Il Portogallo è sempre in cima alle classifiche dei viaggiatori per le sue bellezze naturali, le coste panoramiche, i villaggi collinari e le città affascinanti. Che si tratti di un breve viaggio o di qualche settimana, i luoghi da vedere, i cibi da assaggiare e le esperienze da vivere sono infinite.

Quindi, scegliete la vostra destinazione, noleggiate un camper o un’auto, allacciate la tavola da surf e preparatevi per il viaggio della vostra vita con questo elenco dei migliori luoghi da visitare in Portogallo.

Cosa vedere di più bello in Portogallo

Le case rupestri di Monsanto sono forse un po’ fuori mano, ma non vi pentirete di averle visitate! Salite la montagna su bellissime strade tortuose prima di raggiungere la splendida cittadina in cima alla collina che si affaccia sull’ampia valle sottostante.

Ma la cosa più bella di tutte è il modo insolito in cui è costruito il villaggio!

A Monsanto troverete casette di pietra strette tra enormi massi, con porte e scalette colorate. Ciò rende questo villaggio unico e facilmente uno dei migliori luoghi da visitare in Portogallo.

Benvenuti nei palazzi fiabeschi di Sintra : castelli e torri colorate arroccate su una collina tra i boschi.

Questa località è uno dei migliori luoghi da visitare in Portogallo ed è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO per la sua bellezza e conservazione.

Lisbona potrebbe essere la città più bella d’Europa ? Le sue case colorate, le sue strade collinari e i suoi tram la rendono una delle mete preferite dai viaggiatori, e non si può negare che Lisbona sia davvero magica. Di giorno, passeggiate per le strade acciottolate, ammirando le case, le piastrelle Azulejos e gli edifici storici.

Situata nell’estremo sud del Portogallo, la costa dell’Algarve è mozzafiato. A differenza della maggior parte degli altri Paesi dell’Europa meridionale, il Portogallo ha una costa atlantica, con enormi scogliere di calcare giallo ed enormi grotte. Per questo è diventato famoso in tutto il mondo per il surf e gli sport acquatici, oltre che per le bellissime spiagge. Inoltre, le strade costiere e i panorami al tramonto lo rendono il luogo più spettacolare per un viaggio in auto in Portogallo, con molti luoghi remoti per il campeggio.

i migliori luoghi del portogallo

La città medievale di Evora è spesso dimenticata nell’itinerario dei viaggiatori in Portogallo. Tuttavia, questo tesoro storico dovrebbe essere nella lista dei migliori luoghi da visitare in Portogallo! Il cuore della città è la cattedrale gotica, che sembra più un castello con la sua pietra grigia e le torri in stile turrito.

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MotoGP Spagna 2024. Martin, Viñales, Acosta, Pedrosa e gli italiani: le 5 domande prima del GP di Jerez

Fabio Psoroulas

Pubblicato 25/04/2024 alle 17:02 GMT+2

MOTOGP - E' tutto pronto da Jerez de la Frontera, per il quarto atto del mondiale 2024 della MotoGP. Jorge Martin arriva in Andalucia da leader del mondiale, ma su questo tracciato ha sempre raccolto briciole. Bagnaia guida il gruppo degli italiani, chiamato a cambiare marcia dopo un periodo no. Si rivede Pedrosa, Acosta pronto a nuovi record, mentre Viñales continuerà a stupire?

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