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Parchi Americani: Guida a tutti i Parchi Nazionali, Statali e alle Riserve Indiane

Fra le meraviglie dell’America non possono certo mancare i parchi nazionali USA . Se siete alla ricerca di paesaggi naturali immensi, misteriosi e sorprendenti, un tour dei parchi americani (che sia in autonomia o con tour organizzato ) saprà sorprendervi con panorami unici. La maggior parte delle bellezze naturali degli Stati Uniti si concentra all’Ovest, ma in realtà tutto il territorio americano offre scenari affascinanti che si estendono a perdita d’occhio. Di seguito trovate i nostri approfondimenti dedicati ai parchi che meritano una visita, e non trascurate i nostri speciali dedicati ai parchi più importanti: Grand Canyon ,  Yellowstone ,  Death Valley ,  Cascate del Niagara ,  Monument Valley , Yosemite National Park e Zion National Park .

Parchi Stati Uniti: classificazioni e denominazioni

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Per fare un tour dei parchi USA, potrebbe esservi utile sapere che i parchi naturali americani si suddividono in diverse categorie in base all’ente che li ha in gestione:

  • Parchi Nazionali : si tratta del sistema di aree naturali protetto dal National Park System , corrispondente a quasi 35 milioni di ettari lungo l’intero territorio americano. In questo insieme rientrano non solo i National Parks ma anche i National Monuments (sebbene la differenza fra le 2 denominazioni non risulti sempre così netta si può dire che i National Momuments possono essere così nominati non solo per ragioni di interesse naturale ma anche storico; di veda l’esempio e la spiegazione del Grand Staircase-Escalante ). In entrambe le tipologie di parco troverete ad accogliervi gli immancabili ranger e potrete accedere anche con la tessera parchi American The Beautiful .
  • Parchi Statali : questa tipologia di parco USA non è gestita dal governo federale ma da uno degli stati americani, come ad esempio Valley of Fire State Park , gestito direttamente dallo stato del Nevada, o le Cascate del Niagara , gestito dallo stato di New York. Questo significa che qui non solo non troverete i classici ranger ad accogliervi, ma non sarà neppure accettata la tessera parchi.
  • Parchi naturali delle Riserve Indiane : non sono gestiti dal governo americano e neppure dagli stati membri perché rientrano nelle terre indiane e a gestirli sono le tribù indiane stesse, siano esse Navajo, Hualapai o altre. Gli esempi più famosi sono quelli di Antelope Canyon e Monument Valley , mentre il Grand Canyon rappresenta uno strano caso ibrido visto che è gestito in parte dal National Park Service federale ( South Rim e North Rim ) e in parte dagli indiani Hualapai ( West Rim ). In quest’ultimo caso quindi non è accettata la tessera parchi.
  • National Park (63)
  • National Monument (85)
  • National Seashore / Lakeshore (13)
  • National Memorial (31)
  • National Recreation Area (18)
  • National Preserve / Reserve (21)
  • National River / Wild and Scenic River (14)
  • National Parkway (4)
  • National Historic Park / Historic Site (138)
  • National Military Park / Battlefield Park / Battlefield Site / Battlefield (25)
  • National Scenic Trail (3)
  • Altre denominazioni (11)

Detto questo, siamo pronti per intraprendere il nostro tour dei parchi americani. Ecco tutte le nostre guide per visitarli:

I Parchi USA più belli

I parchi naturali americani sono migliaia ed identificare i più belli è un’operazione ardita e soggettiva. La classifica che segue è dunque eminentemente personale; è stata stilata tenendo presente 2 criteri: l’intrinseca bellezza dei parchi stessi e la loro popolarità. I parchi che seguono sono infatti fra i più visitati nei viaggi on the road (anche se non sono i più visitati in senso assoluto, per questo vedete il paragrafo relativo poco sotto).   

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Forse il parco nazionale più famoso degli Stati Uniti , è una tappa praticamente obbligata per chiunque stia programmando un on the road nel southwest . Per darvi un’idea dell’ampiezza di questo parco nazionale penate che è più grande dello stato del Rhode Island !

Questo spettacolare panorama si è formato lungo il corso di 6 milioni di anni (anche se ancora oggi non si sa stabilire con precisione quanto antico sia, c’è infatti chi sostiene che si debba datare l’inizio di questo processo a più di 70 milioni di anni fa), per l’opera di erosione causata dal fiume Colorado . Ci sono comunque ancora molti interrogativi sull’origine di questa zona; per questo abbiamo trattato questo argomento nel nostro articolo dedicato alla storia del Grand Canyon .

Sono ben cinque le tribù indiane che hanno abitato, e in alcune forme continuano ad abitare tutt’oggi, questa zona: gli Hopi, i Navajo, gli Havasupai, i Paiute e gli  Hualapai. A questo proposito lo sapete che sul fondo del Grand Canyon esiste ancora un villaggio abitato dai nativi? Si tratta del Supai Village che, con una popolazione di poco più di 200 abitanti, è l’avamposto più remoto degli Stati Uniti contigui.

Il primo a volere una legislazione che tutelasse il Grand Canyon fu Theodore Roosevelt che, nel 1906, firmò una legge che istituiva l’area del Grand Canyon Game Reserve, alla quale seguì nel 1908 la proclamazione a Monumento Nazionale. Famosa a questo riguardo la sua citazione: “Lasciatelo così com’è. Non si può migliorare. Il tempo ha lavorato su di esso e l’uomo può solo rovinarlo”.

Bisognerà però aspettare il 26 febbraio del 1919, quando il nuovo presidente Woodrow Wilson firmò il decreto che istituiva ufficialmente il Grand Canyon National Park , perché la zona entrasse sotto l’egida dell’National Park Service.

  • Desert View Drive
  • Hermit Road
  • Desert View Watchtower
  • Havasu Falls
  • Toroweap Point
  • Grand Canyon Skywalk

Grand Canyon: la nostra guida

monument valley

La spettacolare Monument Valley fa parte della Navajo Nation , il più importante (e visitato) territorio indiano all’interno degli Stati Uniti e si estende sia nell’Arizona che nello Utah. 

I caratteristici butte che rendono ineguagliabile il panorama che si può ammirare in questa zona, si sono formati perché un tempo questa zona del Colorado Plateau era in realtà un fondale marino. Una volta che quest’area si è elevata sopra il livello del mare, grazie all’opera delle forze tettoniche, tutta la zona è stata esposta all’erosione causata dagli eventi atmosferici che, con il passare del tempo, hanno rimosso i materiali più morbidi e leggeri lasciandoci quello che possiamo osservare al giorno d’oggi.

La popolarità della Monument Valley si deve soprattutto ad Hollywood e alle opere del regista John Ford (a cui è stato dedicato anche un celebre punto panoramico) che, a partire da gli anni ’30 del ‘900, ambientò qui numerosi e celebri film western. 

Le esperienze che si possono fare all’interno della Monument Valley comunque non si esauriscono soltanto con un tour panoramico all’interno della Valley Drive , ma ci sono altre due zone che si possono visitare e offrire panorami altrettanto spettacolari. Sto parlando di Hunts Mesa , un altipiano che offre panorami a 360° su tutta la vallata, e della Mystery Valley , l’area in cui si possono trovare testimonianze molto ben conservate di tutte le antiche popolazioni che hanno abitato in questa zona.

  • Valley Drive
  • John Ford Point
  • Forrest Gump Point

Monument Valley: la nostra guida

death-valley

Se vi siete mai chiesti perché la Death Valley porti questo nome, la risposta non deve essere ricercata nelle temperature che si fanno registrare a questa latitudine, come si sarebbe portati a pensare, bensì ad un fatto storico realmente accaduto in questa zona.

Nell’inverno del 1849 durante gli anni della corsa all’oro Californiana , un gruppo di pionieri si perse in questa zona e tutti i componenti erano ormai certi di andare incontro a morte certa. Ma il destino aveva altro in serbo per loro, dato che vennero salvati da William Lewis Manly e John Rogers. 

Una volta riusciti a trovare una via d’uscita dalla vallata uno degli uomini del gruppo si voltò indietro e disse con sollievo: “goodbye, Death Valley”. Da quel momento in poi le vicissitudini di questo gruppo di avventurieri diventarono parte della storia del West e degli Stati Uniti stessi.

La Death Valley diventò un National Monument l’11 febbraio del 1933, grazie ad un proclama emanato dal presidente Herbert Hoover e, successivamente Parco Nazionale nel 1994. Ad oggi è il più grande parco nazionale degli Stati Uniti contigui.

Il parco è ovviamente famoso anche per le temperature record che, nel corso degli anni, si sono registrate in questa zona. Nel 2018 ad esempio la Death Valley è diventata il posto più caldo della terra facendo registrare nel mese di luglio una temperatura media giornaliera di 108° Fahrenheit (42°C) e una massima di 127° Fahrenheit (52°C) per ben 4 giorni consecutivi.

  • Badwater Basin
  • Mesquite Flat Sand Dunes
  • Artist’s Palette
  • Zabriskie Point
  • Dante’s View
  • Racetrack Playa

Death Valley: la nostra guida

yellowstone-national-park

Forse non tutti sanno che sotto la superficie della Caldera di Yellowstone si trova uno dei vulcani ancora attivi più grandi del mondo. Anzi per la precisione si tratta di un supervulcano, una definizione nata per classificare tutti quei vulcani che hanno un Indice di esplosività vulcanica di 8 (ovvero il massimo misurabile dalla scala).

Come accennato in precedenza Yellowstone è stato il primo parco nazionale ad essere stato creato il 1 marzo 1872, qui si trovano più di 10.000 fonti idrotermali, 500 geysers attivi (fra cui il famoso Old Faithful ) che rappresentano più della metà di quelli presenti in tutto il mondo, e quasi 300 cascate, fra le quali le più spettacolari sono sicuramente le Upper e Lower Falls del Grand Canyon of the Yellowstone.

L’area del parco si estende per ben tre stati ovvero il Wyoming , il Montana , e l’ Idaho . Per questo motivo non deve stupire il fatto che per accedere a Yellowstone si possa scegliere fra ben cinque entrate diverse.

A farla da padrone nelle praterie del parco sono sicuramente i bisonti, visto che questo è l’unico luogo degli Stati Uniti in cui questi possenti animali vivono ininterrottamente sin dai tempi preistorici. Ma la fauna di Yellowstone non si limita soltanto ai questi animali, visto che qui vivono più di 300 specie di uccelli, 16 di pesci, e 67 di mammiferi. Per farvi capire l’importanza di questi numeri pensate che nel parco si trova il maggior numero di specie di mammiferi di tutti Stati Uniti contigui.

  • Grand Canyon of the Yellowstone
  • Grand Prismatic Spring
  • Old Faithful e gli altri geyser dell’Upper Geyser Basin
  • Mammoth Hot Springs
  • Hayden Valley e Lamar Valley
  • Norris Geyser Basin

Yellowstone: la nostra guida

yosemite national park

Anche se Yosemite è stato il terzo parco nazionale in ordine di tempo ad essere stato creato, fu grazie alla bellezza di questi luoghi che si iniziò a pensare ad un modo per preservare la natura americana. Tutto iniziò infatti il 30 giugno del 1864 quando il presidente Abraham Lincoln firmò lo Yosemite Land Grant che stabiliva che le aree di Mariposa Grove e della Yosemite Valley sarebbero state protette dal governo californiano. Questa fu quindi la prima volta che il governo degli Stati Uniti si impegnava istituzionalmente a proteggere la bellezza del suo territorio.

All’interno del parco si trovano alcune fra le cascate più alte del mondo che oltre che per la loro bellezza sono apprezzate anche per un altro particolare motivo. Durante le sere limpide di luna piena in primavere ed estate qui si possono osservare degli arcobaleni notturni. Questo fenomeno prende il nome di Moonbows che si formano ai piedi delle cascate più grandi del parco.

Sempre a proposito di cascate, e di effetti visivi suggestivi, è importante ricordare come all’interno di Yosemite si verifichi anche un altro fenomeno molto particolare che ogni anno richiama centinaia di curiosi. Dalla metà di febbraio fino alla fine del mese la luce del sole al tramonto che si riflette sulle acque delle Horsetail Falls fa assumere all’acqua un colore arancione molto acceso e vivace, trasformandola visivamente in una cascata di fuoco.

  • Mariposa Grove
  • Yosemite Falls
  • Glacier Point
  • Horsetail Fall

Yosemite National Park: la nostra guida

cascate del niagara

Quando si parla di cascate del Niagara si è portati ad immaginarsi soltanto quella più grande, che è chiamata Horseshoe Falls, mentre forse non tutti sanno che nella zona esistono anche altre due cascate che, anche se non sono così enormi come quella più famosa, sono sicuramente spettacolari. Stiamo parlando delle American Falls e Bridal Veil Falls che si trovano entrambe sul lato americano.

Come si formarono le cascate del Niagara? L’origine viene fatta risalire alla fine dell’ultima era glaciale (circa 12.000 anni fa) quando lo scioglimento dei ghiacciai creò i Great Lakes.

Quello delle Cascate del Niagara non è un parco nazionale ma “soltanto” uno State Park, che però ha la particolarità di essere stato il primo parco statale degli Stati Uniti creato dallo Stato di New York il 30 aprile 1885.

Nel corso degli anni molte persone hanno provato in vari modi a provare a sopravvivere ad un salto dalle Cascate del Niagara, molti dei quali all’interno di mezzi di fortuna. Alcune hanno avuto successo mentre altre hanno perso la vita nel tentativo (tant’è che oggi è illegale provare l’impresa). Forse l’episodio più famoso risale al 1901 quando una signora di nome Annie Edson Taylor fu la prima a sopravvivere ad un salto chiusa dentro un barile.

Queste cascate non sono comunque le più alte che si possono osservare negli Stati Uniti visto che questo record spetta alle Yosemite Falls.

  • tour sulla Maid of the Mist o sulla Hornblower
  • Cave of the Winds
  • Skylon Tower
  • Goat Island

Cascate del Niagara: la nostra guida

zion national park

Questo parco nazionale deve il suo nome ai primi pionieri mormoni che esplorarono questa parte degli Stati Uniti sul finire dell’800. Vedendo le bellezze della zona restarono molto colpiti e decisero di utilizzare il termine ebraico Zion che significava santuario o rifugio.  

Nonostante questo il nome Zion non fu il primo ad essere utilizzato per indicare quest’area protetta, dato che nel 1909 si utilizzò la denominazione di Mukuntuweap National Monument usando l’antica parola Paiute che stava a significare “canyon rettilineo”. Bisognerà aspettare altri 10 anni perché diventi un parco nazionale e venga rinominato come Zion National Park , questo per timore che la denominazione precedente fosse troppo complicata e scoraggiasse il turismo.

Nel 1923 il parco ricevette la visita del presidente americano in carica Warren G. Harding che, talmente impressionato da questi luoghi, disse: “Sono stato il primo Presidente degli Stati Uniti a venire qui… ma sono sicuro che quando racconterò di questo viaggio ai miei successori tutti i futuri Presidenti verranno a visitare questo luogo di bellezza”

Anche se il parco non è certamente famoso per gli archi naturali (a differenza di Arches National Park) qui si può osservare uno dei più grandi del mondo: il Kolob Arch .

  • Angels Landing
  • The Narrows
  • Kolob Canyons
  • Zion Canyon Scenic Drive
  • Mt. Carmel Highway
  • Zion Observation Point

Zion National Park: la nostra guida

bryce-canyon-cosa-vedere

Anche in questo caso, come per lo Zion National Park , l’origine del nome del parco lo dobbiamo a dei mormoni. In modo particolare a Ebenezer Bryce che si stabilì in questa zona nel 1874. Durante la sua vita costruì una chiesa e la prima strada che conduceva al Bryce Amphitheater .

Il nome però potrebbe trarre in inganno qualcuno visto che il Bryce Canyon non è tecnicamente… un canyon! In quest’area si trovano infatti una dozzina di anfiteatri naturali che si affacciano su una vallata del Paunsaugunt Plateau dominata dai caratteristici hoodoos di terra rossa.

Cosa sono gli hoodoos? Si tratta di una colonna di roccia erosa dagli eventi atmosferici che nel corso del tempo ha assunto forme particolari e suggestive. Il Bryce Canyon è il luogo in cui se ne trovano di più al mondo.

Per i nativi che abitavano in questa zona però gli hoodoos rappresentavano qualcosa di diverso. Secondo una leggenda dei Paiute infatti queste conformazioni rocciose erano in realtà delle persone che avevano provocato l’ira del dio coyote che, per punire le loro azioni, li trasformò in roccia per l’eternità. Questa credenza era anche rafforzata dal fatto che alcuni di questi hoodoos avevano assunto delle forme che potevano ricordare quelle di un volto umano. Per questo l’area era chiamata “Angka-ku-wass-a-wits” che si può tradurre con l’espressione “facce dipinte di rosso”.

  • Bryce Point
  • Inspiration Point
  • Sunset Point
  • Sunrise Point

Bryce Canyon: la nostra guida

antelope canyon

L’ Antelope Canyon è uno slot canyon che si trova all’interno della Navajo Nation in Arizona . Questa particolare tipologia di canyon si è formata nel corso degli anni a causa dei flash flood, ovvero quei fenomeni che si verificano quando la quantità di acqua prodotta da una tempesta non riesce ad essere assorbita dal terreno secco e forma un’inondazione improvvisa. 

L’acqua portata dalla pioggia si insinua quindi nelle cavità della roccia formando canyon stretti e alti che assumono forme ondulate e particolari rivelando i vari strati rocciosi con le loro diverse tonalità di colori.

Quanto detto trova un riscontro anche nel nome che i Navajo usavano per indicare questo luogo ovvero Tsé bighánílíní che sta a significare: il posto in cui l’acqua corre attraverso le rocce.

  • Horseshoe Bend
  • Lake Powell
  • Glen Canyon Dam

Antelope Canyon: la nosta guida

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Questo è stato il primo parco degli Stati Uniti nato per preservare degli organismi viventi: ovvero le gigantesche sequoie secolari che crescono concentrate in questa zona della California. La decisione venne presa il 25 settembre 1890 rendendolo il secondo parco nazionale , dopo Yellowstone, affidato all’egida dell’NPS.

Questi alberi sono noti per essere i più grandi e antichi del mondo dato che possono vivere fino a 3.000 anni. L’albero più famoso che si trova all’interno del Sequoia National Park è sicuramente il General Sherman alto più di 83 metri e con un diametro maggiore di 11 metri, cosa che lo rende l’albero più grande del mondo per volume.

Oltre alle sequoie all’interno del parco si trova anche il monte più alto degli Stati Uniti contigui ovvero il Mount Whitney (4,421 m) che, fra le altre cose, si trova a soli 136 chilometri di distanza dal punto più basso (il Badwater Basin nella Death Valley).

  • General Sherman Tree
  • Congress Trail
  • Crescent Meadows

Sequoia National Park: la nostra guida

arches national park

In questo parco si trova la più grande concentrazione di archi naturali del mondo; si stima infatti che ce ne siano più di 2.000, anche se questo numero cambia spesso visto che ogni anno cadono e se ne formano di nuovi per via dell’erosione. Qui si può visitare l’arco naturale più lungo degli Stati Uniti (e il quarto del mondo): si tratta del Landscape Arch che si estende per più di 93 metri.

Nel 1929 fu grazie al presidente Hoover che si iniziò a pensare a come preservare questa zona grazie alla creazione dell’Arches National Monument, per poi arrivare al 1971 quando l’amministrazione Nixon designò questo luogo come vero e proprio parco nazionale.

Non tutti gli archi sono uguali però visto che vengono classificati in ben quattro categorie diverse: i Cliff Wall Arch, i Free-Standing Arch, i Pothole Arch e i Natural Bridge.

Ben 11 film sono stati girati all’interno del parco anche se il più famoso di tutti è sicuramente Indiana Jones e l’Ultima Crociata del 1989.

  • Delicate Arch
  • Park Avenue
  • Landscape Arch
  • Double Arch
  • Delicate Arch Trail
  • Balanced Rock
  • Eye of the Whale Arch

Arches National Park: la nostra guida

Ecco la classifica dei parchi nazionali più visitati (quelli gestiti dal National Park Service, non rientrano in questa classifica le riserve indiane e i parchi statali). I dati sono aggiornati al 2022.

  • Great Smoky Mountains National Park (12,937,633 milioni)
  • Grand Canyon National Park (4,732,101 milioni)
  • Zion National Park (4,692,417 milioni)
  • Rocky Mountain National Park (4,300,424 milioni)
  • Acadia National Park (3,970,260 milioni)
  • Yosemite National Park (3,667,550 milioni)
  • Yellowstone National Park (3,290,242 milioni)
  • Joshua Tree National Park (3,058,294 milioni)
  • Cuyahoga Valley National Park (2,913,312 milioni)
  • Glacier National Park (2,908,458 milioni)

Parchi USA suddivisi per Stati

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Tutti gli altri parchi degli Stati Uniti

Kings Canyon National Park

Tessera Parchi

Fare un tour nei Parchi Nazionali USA è sicuramente una delle emozioni più belle per chi vuole visitare il Nuovo Mondo e nella programmazione di un viaggio è molto facile lasciarsi prendere la mano e decidere di visitarne diversi, anche distanti fra loro, inoltrandosi in un’emozionante avventura on the road nell’ovest degli Stati Uniti. Non sarò certo io a frenare …

Parchi Americani in inverno

Succede spesso che, per un motivo o per un altro, ci si trovi ad organizzare un viaggio in in bassa stagione, nei mesi invernali più freddi: è il caso dei viaggi di nozze in America o delle fughe pazze d’amore, delle occasioni low cost o dei periodi di ferie in date anticonvenzionali, o ancora di lunghi viaggi di lavoro in cui c’è …

Parchi con prenotazione

A partire dal 2020 sono sempre più numerosi i parchi nazionali e statali che richiedono, oltre al pagamento del biglietto, anche di effettuare una prenotazione in cui si indichi il giorno e l’ora della propria visita, o per entrare o per poter utilizzare qualche sentiero particolarmente popolare. Il motivo di questo è sostanzialmente da ricercarsi nella volontà di rendere più …

Questa mappa non include le bellezze naturali meno note o comunque non riconducibili solitamente alla categoria “parchi”. Per una panoramica completa potete integrare questa cartina con la nostra mappa sulle perle nascoste

  • L’area coperta da tutti i parchi nazionali americani messi insieme equivale a circa il 3,5% di tutta la superficie degli Stati Uniti
  • Il Parco Nazionale più visitato è il Great Smoky Mountains con quasi 13 milioni di visitatori, mentre il Grand Canyon è al secondo posto con 4 milioni e 730mila visitatori. I dati sono aggiornati al 2022.
  • I tre parchi nazionali meno visitati si trovano tutti in Alaska e sono: il Lake Clark National Park (18.187 visite), il Kobuk Valley National Park (16.925 visitatori), e il Gates of the Arctic National Park (9.457 visitatori). I dati sono aggiornati al 2022.
  • Lo Yellowstone National Park è il parco nazionale più antico di tutti essendo stato il primo ad essere istituito nel lontano 1872, mentre il più “moderno” è il Il New River Gorge National Park and Preserve istituito nel 2020.
  • Quello che fu il secondo parco nazionale invece è stato nel tempo “declassato” a parco statale; si trattava del Mackinac National Park del Michigan .
  • Il più grande parco nazionale si trova in Alaska ed è il Wrangell-St. Elias National Park , mentre il più grande parco degli Stati Uniti contigui è il Death Valley National Park.
  • Il parco nazionale più piccolo è invece il Gateway Arch National Park di St. Louis .
  • Il punto più basso dell’intero emisfero occidentale è Badwater Basin all’interno della Death Valley, che si trova 86 metri sotto il livello del mare.
  • La California e l’ Alaska sono gli stati che hanno più parchi nazionali al loro interno; ben 8 ciascuno. Mentre il Delaware è l’unico stato americano a non ospitare al suo interno né un parco nazionale né un national monument.
  • Il Dry Tortugas National Park , l’ Isle Royale National Park e il Voyageurs National Park sono gli unici parchi nazionali che non si possono raggiungere in macchina ma soltanto in barca o con un idrovolante.
  • All’interno del National Park Service lavorano più di 20.000 persone mentre i volontari sono più di 279.000.

Tour organizzati dei parchi americani

Preferite non organizzare il viaggio in autonomia? Volete avvalervi di un tour organizzato? Oppure preferite che, pur viaggiando in proprio, sia il tour operator stesso a prenotare tutti i servizi? Ecco alcuni tour dei parchi americani gestiti dal nostro tour operator affiliato, specializzato in USA:

Tour West Coast 15 Giorni

Un tour fly and drive adatto a tutte le stagioni che copre le principali attrazioni della West Coast: potrai visitare le città simbolo della California e i parchi nazionali più affascinanti…

  • Partenza : Los Angeles
  • Arrivo : Los Angeles

Tour West Coast 20 Giorni

20 giorni sono la misura ideale per esplorare i parchi naturali dell’Ovest Americano in un esaltante viaggio on the road fra gli stati di California, Nevada, Utah e Arizona…

  • Partenza : San Francisco

Tour Self Drive in California

Tour guidato in pullman della durata di 10 giorni. L’itinerario prevede di esplorare i principali parchi e le più affascinanti città californiane oltre allo sconfinamento in Nevada per visitare Las Vegas.

  • Arrivo : San Francisco

Viaggi di nozze

Pacchetti vari dedicate alle migliori mete per una luna di miele negli Stati Uniti d’America, con possibilità di personalizzazione:

  • Tour New York + Caraibi in 13 giorni
  • New York + West Coast + Bahamas in 21 giorni
  • California e Hawaii in 15 giorni
  • Tour on the road dell’Alaska in 14 giorni

Tour Accompagnato dei Parchi dell’Ovest in 11 Giorni

Viaggio di gruppo in pullman con aria condizionata accompagnati da una guida esperta lungo le più iconiche destinazioni del Far West Americano.

Tour organizzato California 10 giorni

Tour in pullman con aria condizionata e con guida parlante italiano lungo le principali mete della California con sconfinamento a Las Vegas.

Idaho, Wyoming e Montana: l’Autentico West

Tour di 14 giorni accompagnato da una guida esperta parlante italiano alla scoperta di Yellowstone e delle altre meraviglie della Real America.

  • Partenza : Salt Lake City
  • Arrivo : Kalispell

Il West di Nativi: Dakota e Wyoming

12 giorni con accompagnatore parlante italiano lungo le terre dei nativi del Great American West, itinerario al di fuori delle rotte più comuni.

  • Partenza : Minneapolis
  • Arrivo : Minneapolis

lorenzo puliti

lorenzo puliti

Affascinato dagli States fin da piccolo ho poi scoperto che c’era molto altro da scoprire… e da lì non ho più smesso

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Parchi dell'Ovest degli Stati Uniti: itinerario e consigli

Uno dei viaggi più belli che ricordo è stato il viaggio che nell’estate del 2010 ho fatto con Fulvio nei parchi dell’Ovest degli Stati Uniti.

Lo ricordo davvero con piacere perché, oltre ai bellissimi posti visti, è stato il primo viaggio importante ed impegnativo fatto assieme, ed è andato alla grande.

Fare 2 settimane on the road, macinando migliaia di chilometri, e solamente in due, può essere deleterio per la coppia oppure può farti capire tante cose in positivo sulla persona che sta condividendo questa avventura con te… a noi è andata alla grande 🙂

State per programmare un viaggio on the road negli stati uniti dell’Ovest, da San Francisco a Las Vegas, passando per i bellissimi parchi?

Ecco una serie di info utili e link ai miei racconti di ogni nostra tappa, che di sicuro possono aiutarvi nella programmazione di un viaggio così importante!

ITINERARIO :

Le nostre tappe (se cliccate su ogni tappa vi si aprirà il racconto):

– San Francisco

– Yosemite National Park

– Bakersfield, Kingman

– Grand Canyon National Park

– Monument Valley

– Antelope Canyon, Marble Canyon, Page

– Las Vegas

– New York

Viaggio nei parchi dell’Ovest degli Stati Uniti - il nostro itinerario

Viaggio nei parchi dell’Ovest degli Stati Uniti – il nostro itinerario

Abbiamo comprato i voli a fine gennaio sul sito di edreams , visto che con loro si poteva comprare anche l’assicurazione di annullamento. L’operatore è stato la DELTA, anche se all’andata l’aereo era KLM e al ritorno Alitalia.

Abbiamo pagato 920 € a testa, assicurazione d’annullamento inclusa, i quattro voli:

  • Milano – Amsterdam – San Francisco
  • Las Vegas – New York
  • New York – Milano

ASSICURAZIONE SANITARIA:

Abbiamo acquistato l’assicurazione su www.viaggisicuri.com . Abbiamo acquistato la polizza Oro per 18 giorni e ci è costata 83 € a testa. Non vi so dire come è questa assicurazione perché fortunatamente non abbiamo avuto mai bisogno di testarla! Rimane comunque fondamentale sottoscrivere una assicurazione sanitaria.

NOLEGGIO AUTO:

Abbiamo noleggiato un’auto tramite il sito www.enoleggio.com . 11 giorni di noleggio di una intermediate car ci è costato €340, compreso anche il secondo conducente e tutte le varie assicurazioni. Il navigatore non l’abbiamo preso perché costava sui 130 $, cosi ci siamo portati il nostro da casa dove ci avevamo caricato le mappe americane, comprate sul sito del tom tom per 60 €.

Viaggio nei parchi dell’Ovest degli Stati Uniti - la nostra auto

Viaggio nei parchi dell’Ovest degli Stati Uniti – la nostra auto

CONSIGLI FINALI:

Ecco alcuni consigli spassionati che mi sento di darvi se dovete pianificare anche voi un viaggio del genere, per poter ottimizzare al meglio il viaggio:

  • Con l’auto, non superate mai i limiti di velocità, anche se sono ridicoli. Ci è capitato più volte di vedere auto della polizia nascoste in attesa di beccare qualcuno che superasse i limiti.
  • San Francisco : città davvero da vivere, secondo me impossibile starci meno di 3 giorni. Da affittare assolutamente una bici e attraversare il Golden Gate, per poi tornare in città con la barca da Sausalito.
  • Yosemite : il mio consiglio è di passarci almeno 2-3 giorni, per poter fare le escursioni a piedi, e di dormire dentro il parco, anche se costa molto di più. Vi risparmierà tempo nell’attraversare il parco ogni giorno e vi permetterà di dormire in mezzo alla natura.
  • Monument Valley : è il ricordo più bello che ho di tutta la vacanza, vivete questi paesaggi fino in fondo, vi resteranno nel cuore e nella mente!
  • Antelope Canyon: questo è il grande rimpianto che ho della vacanza: qui si poteva visitare (con guida e a pagamento) l’upper od il lower canyon. Noi, visto anche il prezzo elevato abbiamo visitato solo l’upper (stupendo). Tornando indietro li visiterei entrambi, non capiterà mai più di vedere qualcosa del genere, quindi cercate almeno voi di non farveli sfuggine nessuno dei due!
  • Las Vegas : fate i corsi del casinò, giocate, e divertitevi! Durante la sett8imana le camere costano mooolto meno che nel week end, quindi cercate di andarci inei weekdays. Consiglio: spendete un po’ di piu e dormite in hotel bellissimi che non vi ricapiterà mai piu. noi abbiamo speso 100 $ per 2 notti al Luxor, e ce ne siamo pentiti tantissimo, quando girando per il Caesar Palace o il Venetian abbiamo visto quanto erano piu belli e che comunque con 200-250$ avremo potuto dormire li anziche al Luxor.
  • New York : da evitare. Ebbene si, dopo un viaggio del genere, noi siamo arrivati a NY stanchissimi, e non abbiamo apprezzato la città come invece dovevamo. Meglio quindi dedicarsi esclusivamente all’ovest, ed eventualmente tornare a NY in un viaggio ad hoc. Quindi nel mio itinerario, se potessi tornare indietro, leverei quest’ultima tappa.

Se volete leggere le varie tappe del nostro viaggio, cliccate qui!

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Grazie ho letto il tuo viaggio e mi è piaciuto molto, ti ringrazio per i consigli! Juri

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fulvio giorgulli says:

Grazie a te Juri per il commento e la visita al sito!

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Stray Ermes

Sud Ovest USA: guida e itinerario tra deserti, montagne e grandi parchi

  • GUIDE, ITINERARI, FOCUS ON
  • Maggio 2, 2018 Maggio 5, 2023
  • di Daniele ERMES Galassi

Un viaggio on the road nel Sud Ovest USA, dove la Natura non conosce mezze misure e i superlativi sono la regola. Tra deserti e montagne, un susseguirsi di parchi, canyon e scenari senza eguali per intensità e concentrazione. Noleggiate una macchina a Las Vegas, caricate la playlist preferita e preparatevi a rivedere il vostro concetto di ‘grande’. La strada sotto le ruote, l’orizzonte davanti agli occhi, il cielo sopra la testa: nulla in questo angolo di mondo sembra avere la minima intenzione di finire.

Sud Ovest USA: guida e itinerario tra deserti, montagne e grandi parchi - STRAY ERMES

INTRODUZIONE: TURISTA FAI DA TE? OTTIMO.

Se avete la fregola del  viaggio on the road , gli Stati Uniti sono il primo posto che vi sarà venuto in mente. E tra tutti gli itinerari possibili negli USA, quello del Sud Ovest è tra gli imprescindibili.

Lasciate stare le agenzie di viaggio, le prenotazioni ansiose e tutte quelle menate da turisti della domenica: a voi non servono, siete sul posto giusto per confezionare il vostro viaggio fai da te in uno dei luoghi più incredibili del pianeta.

Questa  guida  vi porta alla scoperta di alcuni tra i più avvincenti  parchi americani , precisamente quelli concentrati nei territori del Sud Ovest USA (cosiddetto Southwest ), segnalandovi in modo chiaro e sintetico le miriadi di attrazioni che si incontrano lungo un itinerario on the road ad anello da fare in macchina, in camper, in moto.

Il tour è una delle tante varianti del cosiddetto Grand Circle o  Itinerario dei Grandi Parchi : in circa 3.000-4.000 km (variabili a seconda delle deviazioni) si incontrano alcuni dei parchi naturali più belli degli Stati Uniti, canyon, gole, deserti, montagne, laghi, strade sceniche dove dovrete (e vorrete) guidare per ore, punti di osservazione strazianti e minuscole cittadine .

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L’argomento merita il massimo approfondimento, quindi questa guida non può che essere lunga e dettagliata: leggetela online se volete, ma vi consiglio poi di scaricarla e stamparla.

Spoiler: se non vi piace guidare avete due possibilità. O trovate chi brandisce il volante al posto vostro o rinunciate. In entrambi i casi non sapete cosa vi perdete.

Quello che trovate negli Stati Uniti sud occidentali a cavallo tra Utah, Arizona, Colorado e Nevada è un paradiso naturale incontaminato quanto inimmaginabilmente sconfinato, dove i protagonisti sono sostanzialmente due: la Natura e la Strada.

SUD OVEST USA ON THE ROAD: MAPPA E ITINERARIO 

Tutti i tour del Sud Ovest USA includono il Grand Canyon, ma la maggior parte degli itinerari contempla il solo Grand Canyon South Rim, cioè la sponda sud: più turistica, più grande, più facile da raggiungere. Qualcuno propone un itinerario che prevede invece il North Rim: più remoto e meno turistico.

Qui vi ho preparato un itinerario più ardito, che permette (senza doppiare mai la strada!) di vedere tre punti di osservazione del Grand Canyon: South Rim, North Rim e Toroweap point . Percorrerete anche un tratto della mitica Route 66 , la strada americana per antonomasia.

In mappa riporto le attrazioni che incontrerete: parchi, strade panoramiche, punti di osservazione. Ecco qua:

Una precisazione metodologica: non indico un itinerario rigidamente diviso per giorni perché lo trovo un approccio limitante vista la natura del viaggio. Lo suddivido in tappe o tratte , deciderete voi quanto tempo dedicare a ognuna in base ai vostri gusti e ai giorni a disposizione.

Prima di entrare nel vivo, le consuete domande frequenti.

USA ON THE ROAD: FAQ

Sud ovest usa: cosa vedere.

Quello che trovate a cavallo tra Utah, Arizona, Colorado e Nevada è un paradiso naturale incontaminato quanto inimmaginabilmente sconfinato, dove i protagonisti sono sostanzialmente due: la Natura e la Strada .

Oltre ad alcuni dei più incredibili grandi   parchi americani  si incontrano  riserve naturali, canyon, punti di osservazione, strade panoramiche ( scenic byway ), laghi, fiumi, montagne, deserti, orizzonti e cieli infiniti . Potrete consumarvi le suole delle scarpe da trekking , andare a cavallo , in bici o in kayak, arrampicare o affrontare virtualmente qualsiasi genere di attività all’aria aperta.

La strada, anche quando non sarà classificata come scenic , sarà quasi sempre memorabile. Scordatevi qualsiasi forma di vita mondana o notturna: qui si va a letto presto e ci si alza altrettanto presto, le miglia da percorrere sono tantissime e i giorni sempre troppo pochi.

In che zona degli Stati Uniti si svolge l’itinerario?

Nella zona sud occidentale a cavallo tra Nevada, Arizona, Utah, Colorado con eventuale estensione in California per la Death Valley.

Sud Ovest USA: quando andare?

I mesi migliori sono la primavera (aprile, maggio, giugno) e l’ autunno (settembre-ottobre), in estate piena può fare tremendamente caldo in certe zone e i parchi principali sono rumorosi e affollati. L’inverno è praticamente off-limits, sebbene molte strade siano teoricamente aperte (neve permettendo, si intende). Io ho bazzicato queste aree sia a inizio settembre che a fine ottobre, entrambi sono stati periodi eccellenti, senza pioggia e senza caldo opprimente.

Attenzione però: già da ottobre il Grand Canyon North Rim potrebbe essere chiuso per neve. In quel caso dovrete accorciare decidendo in base a informazioni contingenti. In soldoni: potete fare il giro in ogni stagione tranne l’inverno.

Southwest USA: quanti giorni?

Per avere un assaggio di Southwest (parchi principali) servono minimo due settimane pulite. Vedere la maggior parte delle attrazioni e concedersi qualche sgambata richiede circa tre settimane, con un mesetto siete dei signori. Per intendersi: potreste stare un’intera settimana a scarpinare già solo dentro lo Zion.

USA on the road: come muoversi?

Gli Stati Uniti sono fatti per macinare asfalto. E a maggior ragione se parliamo di questi territori: per un itinerario del genere non esistono trasporti pubblici. Se vuoi vedere la parte selvaggia degli USA devi guidare. Ci vuole forza motrice indipendente. Per me l’auto rimane la soluzione migliore , con forte predilezione per un bel 4×4. La moto può essere interessante (sebbene molto più costosa e provante), come pure il camper, che potrebbe però subire pesanti limitazioni su alcuni tratti sterrati.

Per noleggiare un’auto senza farvi venire travasi di bile leggete questa guida: Noleggiare auto senza farsi fregare.  Vi assicuro che vi servirà.

Quanti km dovrò guidare?

Il giro proposto misura tra i 3.000 e i 4.000 km (variabili a seconda delle deviazioni che deciderete di fare). Non fatevi ingannare dalla mappa: le distanze in USA sono abissali e le strade spesso tortuose con limiti incomprensibilmente bassi per noi europei.

Ogni attrazione richiede il suo tempo non solo per essere visitata, ma semplicemente per essere raggiunta. Calcolate bene o rischiate di toppare alla grande. Ricordatevi che le indicazioni sono in miglia, e che ogni miglia equivale a 1.6 km .

Sud Ovest USA e clima: cosa mettere in valigia?

Ricordatevi che sarete in zone desertiche e pertanto con forte escursione termica, quasi sempre tra i 1200 e i 2200 metri. Quindi caldo di giorno (tremendamente caldo in estate), frizzante la sera e freddino/freddo di notte (soprattutto a inizio primavera e autunno). Abbigliamento dunque rigorosamente a strati . Consiglio poca roba, sintetica leggera per il giorno e sempre sintetica ma termica per la sera. Naturalmente l’outfit che caldeggio è di tipo sportivo, vestiti casual saranno sostanzialmente inutili a meno che non programmiate qualche seratina pimpante a Las Vegas.

Dove dormire? Conviene prenotare?

A parte centri turistici in altissima stagione (quelli vicino a grandi parchi), in USA l’ultimo dei problemi è trovare un alloggio. Ci sono più motel che cristiani . Se viaggiate da soli non sono economici (minimo 30 usd per una stamberga), ma se siete già in due risparmierete tantissimo, perché di solito il prezzo della camera è lo stesso o varia di poco.

In ogni caso, non prenotate niente con troppo anticipo  (io al massimo prenoto a metà giornata per la sera stessa) a meno che non siate assolutamente certi del vostro itinerario e non si tratti di località gettonatissime in alta stagione.

Altra soluzione è il campeggio , molti parchi e riserve sono ben strutturati per questo. Dormire all’interno dei parchi è a volte possibile, ma i lodge costano cari e finiscono presto.

Una soluzione illegale ma funzionale è dormire in macchina . Durante una traversata USA l’ho fatto per 17 notti su 33, risparmiando cifre da capogiro. E’ dura e di notte fa freddo anche in estate, ma in certi casi è un’ottima idea. Ribadisco che è illegale: se vi beccano, voi negate fino alla morte. Stavate solo riposando un attimo gli occhi prima di rimettervi alla guida.

È un viaggio  costoso?

Il costo della vita nelle metropoli è indiscutibilmente alto, a volte stratosferico (specie dopo il COVID). Ma qui parliamo di un viaggio on the road nel Sud Ovest USA e non di New York o Los Angeles, quindi la risposta giusta è: dipende. (Prima la risposta era: meno di quello che si possa pensare).

Dipende in primis dal cambio usd/euro e dalle vostre pertese in fatto di cibo e alloggio. Dopo il COVID l’inflazione è esplosa in USA, l’ultimo panino all’aeroporto di Denver l’ho visto esposto a 16.99 dollari + taxes (maggio 2023).  Ma il noleggio auto continua a costare solitamente meno che altrove (anche se parecchio più di prima). Stesso discorso per la benzina: costava molto meno che in Europa, ora costa sempre meno che in Europa ma non è più il bengodi dove macinavi miglia su miglia a costi irrisori (nota: ogni stato ha il suo prezzo alla pompa).

Naturalmente se viaggiate in compagnia le spese si abbatteranno drasticamente perché a quel punto dividerete tutto: macchina, benzina, alloggi. E anche l’Annual pass per i parchi (vedi sotto).

Parchi americani: quanto costa l’ingresso?

L’ingresso ai National Park (NP) costa relativamente poco: un Annual Pass costa  80 usd ma vale per il veicolo a prescindere dagli occupanti. E’ valido per 365 giorni e per tutti i National Park americani, da est a ovest. Ecco quindi un’altra voce di costo abbattuta per chi non viaggia da solo.

Ma attenzione: questo pass annuale non vale per gli State Park (SP) e per i ben più costosi Tribal Park (TP) , dove dovrete sganciare a parte. Vi avviso, i Tribal Park (parchi gestiti dai nativi) costano davvero cari: solo la Monument Valley vi stacca 20 usd (a macchina), mentre un Upper Antelope può arrivare a 48 usd a persona. La dura legge dei Navajo.

Informazioni sugli Annual pass qui.

Parchi americani: conviene fare il pass annuale?

Assolutamente sì. Lo ammortizzate già con tre parchi nazionali, e con questo itinerario ne vedrete di più. Molti di più.

È un viaggio  pericoloso?

Ma che. Guardiamo tutti troppi film. La guida è estremamente tranquilla e rilassata, con traffico inesistente, strade immense e limiti di velocità avvilenti. Ho guidato in USA circa 15.000 miglia (25.000 km) e non ho mai visto un incidente. La delinquenza in queste zone nemmeno dovete prenderla in considerazione.

È un viaggio adatto ai bambini?

Sì. Chiaramente se la vostra progenie è di quelle che smateriano già dopo dieci minuti di gita in macchina della domenica…magari pensateci bene.

È un viaggio da fare da soli?

Affrontare queste zone degli Stati Uniti da solo in automobile è stata per me un’esperienza di viaggio fondamentale che consiglio senza riserve a chiunque abbia voglia di mettersi alla prova. Le difficoltà non saranno di ordine logistico, come accade per altre destinazioni come la Patagonia per dirne una, ma fisiche e psicologiche.

Vi ritroverete a guidare per 5-10 ore al giorno e magari giunti alla vostra meta potrebbe non esserci nulla se non un paesello composto da un benzinaio, un motel e un ristorantino. Sarete per grandissima parte del tempo soli: voi, la vostra auto e i vostri pensieri. Le uniche compagne costanti saranno loro: la Strada e la Natura. Dal mio punto di vista è semplicemente impagabile, ma per qualcuno potrebbe essere un viaggio provante se affrontato in solitudine.

SUD OVEST USA ON THE ROAD: ENTRIAMO NEL VIVO

La mappa è precisa, ma non contempla le molte deviazioni che dovrete fare per visitare le varie attrazioni (segnalate). Vi illustro cosa incontrerete seguendola in senso antiorario.

PARTE #1: LAS VEGAS – ROUTE 66 – CANYON SOUTH RIM (470km)

Fate ciao ciao con la manina alla civiltà, allo sfarzo, alle luci, alla vita mondana: se volete togliervi qualche sfizio di natura prettamente edonistica, Las Vegas è la prima e ultima occasione per farlo. Per le prossime settimane, ve ne auguro almeno tre, aspettatevi giusto qualche bistecca di bisonte o hamburger di daino annaffiato da qualche birretta non troppo saporita.

…la sensazione è di trovarsi dentro a un’estesa tourist trap per nostalgici cresciuti a pane e Happy Days.

Itinerario Southwest USA : si parte con la Route 66

Si comincia con un tuffo nella storia (e con una prova muscolare di marketing americano), scendendo fino a Kingman per percorrere un segmento della Route 66 , la ‘Madre di tutte le strade’. Nella sua interezza la Route 66 collega Chicago (Illinois) a Santa Monica (California): qui se ne percorrono circa 215 km (su un totale di 3755 ) per poi virare verso nord alla volta del Grand Canyon South Rim.

La Mother Road e le cittadine che questa strada attraversa hanno una storia intrisa di sofferenza, speranza e rinascita che la letteratura e il cinema hanno celebrato in tanti modi, dal toccante Furore (adattamento di un libro memorabile) al più recente e divertente Cars .

Vale la pena spenderci due parole: la Route 66 era la via di salvezza per i poveri del Midwest che cercavano nella California la terra promessa durante gli anni del terribile Dust Bowl , il cataclisma che flagellò le terre dell’America centrale tra il 1931 e il 1939.

Masse di disadattati migrarono a bordo di improbabili mezzi sfidando ogni legge della meccanica e della fisica per sfuggire alla miseria che si era presentata all’improvviso sotto le spoglie di spaventose tempeste di sabbia causate da un uso improprio dei terreni e delle tecniche di coltivazione.

Successivamente, la costruzione dell’Interstate 40 rese obsoleta la Route 66 e di fatto bypassò molte cittadine che si ritrovarono prima isolate, poi moribonde e infine abbandonate.

Ma gli americani non dormono e quel poco di storico che hanno sanno valorizzarlo: anche grazie a produzioni come il già citato Cars e a un’operazione di restyling che ha rinominato la strada Historic Route 66, negli ultimi decenni c’è stato un indiscutibile revival e cittadine come Seligman si sono ritrovate di nuovo al centro di un flusso costante di visitatori .

Detto questo, se volete la mia opinione smaliziata eccola: dopo averla attraversata tutta da Chicago a S. Monica posso dirvi in tutta sincerità che al di là del valore storico, se state esclusivamente sul tracciato quasi tutto si riduce a trovate spudoratamente turistiche . E il panorama, seppur godibile in certi tratti specialmente in New Mexico, Arizona e California, non può in nessun modo competere con quanto vi dischiuderanno le scenic byway che incontrerete più avanti.

Per tornare al segmento in questione, comunque piacevolissimo alla guida, a Kingman potrete visitare un museo sulla Route 66 e a Seligman vedrete diversi shop che richiamano i tempi che furono tra cimeli, insegne vintage, commemorazioni, diner e macchine d’epoca…ma la sensazione è di trovarsi dentro a un’estesa tourist trap per nostalgici cresciuti a pane e Happy Days . Non ho mai incontrato un viaggiatore navigato o smaliziato impazzire per prendersi un hot dog in un ristorante a tema o per essersi fatto una foto al Degadilllo’s Gift Shop di Seligman tra mille cianfrusaglie.

Quindi Route 66 bocciata? Dipende. A mio parere un viaggio lungo la Mother Road ha un senso se lo si prende come un modo per conoscere la provincia americana, per imparare qualcosa sul Dust Bowl e se oltre a scovare i landmark di interesse storico (alcuni veramente ridicoli agli occhi di un europeo) ci si prende la briga di deviare dal tracciato per raggiungere le attrazioni circostanti. Animo ragazzi, perché a proposito di deviazioni in questo tratto ne trovate una che vi porta dritti dritti al simbolo dell’Arizona: sua maestà Grand Canyon.

Per un approfondimento sulla Route 66 vi consiglio l’articolo Route 66: vale davvero la pena percorrerla tutta?

Nota: potreste decidere di usare Williams come base per visitare il Grand Canyon South Rim. A dire il vero da Williams potreste addirittura arrivare al Grand Canyon usando un treno, caso più unico che raro in USA dove senza macchina non vai praticamente da nessuna parte. Tutto tremendamente turistico, naturalmente.

Grand Canyon South Rim (Arizona)

…una creazione inconcepibilmente vasta, che dal South Rim il vostro occhio spesso non riesce a decodificare per quello che è: un titanico taglio nella terra.

Parchi americani del Sud Ovest: Grand Canyon South Rim

Dovete pensare al Grand Canyon come a una gigantesca ferita inferta al nostro pianeta. Il responsabile principale: il Colorado river. Il fiume ha scavato per milioni di anni il terreno portando alla luce strati di rocce primordiali che venti, piogge, ghiaccio si sono poi divertiti a scolpire, cesellare e plasmare nei millenni.

Il risultato: una creazione inconcepibilmente vasta, che dal South Rim il vostro occhio spesso non riesce a decodificare per quello che è: un titanico taglio nella terra. Profondo circa 1500 metri, con distanza tra media tra le due sponde che arriva appena a 15 km (29 nel suo punto massimo). Eppure non esiste un modo per arrivare da un bordo all’altro in modo rapido su strada: tocca guidare almeno 5 ore.

Il South Rim sorge a 2160 metri in un clima desertico, è la sponda di gran lunga più visitata (il 90% dei turisti sceglie il South Rim), con più ricettività, aperta tutto l’anno e con un numero impressionante di punti di osservazione. Il colpo d’occhio sul Grand Canyon è più ampio che al North Rim e le possibilità di trekking per scendere fino al Colorado sono sicuramente maggiori.

Eppure l’incredibile affollamento penalizza l’esperienza , soprattutto in estate. In autunno le cose migliorano, ma scordatevi un tramonto in santa pace, sarete fortunati se non ci sarà gente che sbraita attorno a voi o che non vi invade la visuale coi selfie stick.

In inverno potreste avere il privilegio di vederlo innevato e con poca gente attorno, ma siamo sempre in altura e potrebbe essere tutto bloccato per maltempo.

Due strade consentono l’accesso a una miriade di punti panoramici, mentre per chi vuole camminare c’è solo l’imbarazzo della scelta, dal Rim Trail che costeggia la sponda ai vari sentieri che scendono più o meno a fondo nel canyon ( Bright Angel e South Kainab i più quotati).

Una regola valida per ogni canyon : se scendete, la temperatura aumenta vertiginosamente perché le pareti intrappolano e amplificano il calore. In estate parliamo anche di oltre 40 gradi. Tenetene conto se decidete di fare trekking, c’è gente che c’è rimasta secca e le autorità non perderanno occasione per ricordarvelo.

Se non volete usare la macchina e non avete tutta questa voglia di camminare c’è un sistema di navette che vi scarrozza lungo tre linee. Se poi volete strafare, prendetevi un volo aereo o un elicottero per sorvolare il Colorado e siete veramente al top.

Lo dico: senza nulla togliere all’incommensurabile bellezza, maestosità, vastità del South Rim, è davvero tutto un po’ troppo pulito, lindo e pinto. Almeno per i miei gusti. Sono più tipo da North Rim.

Sito ufficiale qui.

Altra veduta del Grand Canyon South Rim (Sud Ovest USA)

PARTE #2 GRAND CANYON SOUTH RIM – NORTH RIM – KANAB (466km)

Quello che ieri vedevate da una sponda, oggi sarà il vostro punto di osservazione, 300 metri più in alto e distante 16 km in linea d’aria. Non fatevi ingannare: quei 300 metri in più cambiano tutto e quei 16 km diventano almeno 5 ore di guida.

Grand Canyon: North Rim (Arizona)

…dal North Rim si riesce a interpretare decisamente meglio la forma del Grand Canyon. Il vero plus è che si può farlo senza folle oceaniche intorno.

Gran Canyon North Rim (Arizona)

Già guidando per l’invitante strada che passa dal Jacob Lake si capisce che siamo in tutto un altro ambiente: c’è una fitta vegetazione fatta di pioppi e abeti, ci sono prati più o meno in fiore e pali misura neve ai lati della carreggiata. E una volta arrivati risulta subito evidente una cosa: l’esperienza è totalmente diversa rispetto al South Rim.

Ci sono meno turisti , molti molti molti meno e l’altitudine più elevata rispetto all’altra sponda permette di vedere ‘il tetto’ del canyon. Anche il Colorado river, il principale indagato del misfatto, è più riconoscibile. In sostanza dal North Rim si riesce a interpretare decisamente meglio la forma del Grand Canyon. Il vero plus è che si può farlo senza folle oceaniche intorno.

Di contro, il colpo d’occhio è meno impressionante, ma se devo indicare una preferenza la do’ a questa sponda per l’esperienza più intima che offre. Se desiderate fare trekking e scendere nel canyon, al North Rim troverete meno opzioni ma c’è comunque modo di arrivare al Colorado river anche da qui.

Attenzione: raggiungibile solitamente da metà maggio e fino a quando le nevicate non bloccano l’accesso, ma da metà ottobre le strutture ricettive chiudono bottega. Tradotto: chiuso in inverno .

Grand Canyon North Rim: un'esperienza più intima

Kanab (Utah)

Un piccolo paesello dello Utah vicino al confine con l’Arizona. Piazzatevi in qualche motel scalcinato e respirate a pieni polmoni, siete in pieno deserto. Kanab è un’ottima base per visitare le attrazioni circostanti: Toroweap Point e Coral Pink Sand Dune. Da Kanab potreste visitare abbastanza agevolmente anche Zion NP , ma nell’itinerario è inserito al ritorno perché è sulla via per Las Vegas dopo Bryce Canyon . Decidete voi.

Suggerimento: per fare in unico giorno South Rim – North Rim – Kanab dovete essere mattinieri. Se invece partite a metà giornata dal South Rim sarete costretti ad andare direttamente a Kanab e da li visitare il North Rim il giorno seguente, tornando poi a Kanab magari dopo una capatina al Coral Pink (vedi sotto). Per capirsi: Kanab – North rim: 128 km in 1h 30min ore solo andata Kanab – Toroweap: 125 km in 3h 20min solo andata (di cui 2 ore di sterrato con 4×4)

Scordatevi quindi di fondere troppa roba in un giorno. Il Southwest ha i suoi tempi.

PARTE #3 DINTORNI DI KANAB

Se avete un 4×4 ci sarà da divertirsi. Se non ce lo avete o se non ve la sentite di guidare su una strada impegnativa, mi spiace ma niente Toroweap point .

Toroweap point (Arizona)

Toroweap point offre una visuale ancora diversa e assolutamente privilegiata del Grand Canyon.

Distanza da Kanab: 125 km in 3h 20min solo andata (di cui circa 3 ore di sterrato con 4×4)

Ecco una vera chicca. Qui rischiate davvero di essere soli. Toroweap point offre una visuale ancora diversa e assolutamente privilegiata del Grand Canyon: siete a 800 metri esattamente sopra il Colorado river, messi di taglio. Qui siete in qualche modo dentro la feritoia.

Per arrivarci da Kanab si imbocca la Sunshine Road 13km dopo Fredonia, uno sterrato di 98 km (circa 3 ore) costellato di rocce aguzze che ci stuzzicano con un ‘alto rischio di foratura’ (così dicono i cartelli). 4×4 obbligatorio . Io che non sono certo un esperto di off road l’ho fatto abbastanza agevolmente anche con la pioggia, ma c’è da stare in campana soprattutto nelle ultime due miglia dove si rischia di sfasciare gomme, sospensioni e asse.

A Toroweap ero solo, c’erano solo due autoctoni che avevano per l’appunto bucato e che ho caritatevolmente caricato in macchina. Si chiedevano cosa diavolo ci facessi lì. Potete anche fare qualche trail (in appena 6.5 km si arriva al Colorado da qui!) o andare alla ricerca di altri punti panoramici, ma calcolate bene il tempo perché quelle rocce spacca pneumatici saranno sempre li ad aspettarvi al ritorno.

Suggerimento: se partite presto da Kanab (e non forate) al ritorno potreste avere tempo per godervi un tramonto di fuoco targato Utah al Coral Pink Send Dunes.

Ancora più remoto e isolato: Toroweap point (Arizona)

Coral Pink Sand Dunes SP (Utah)

Quei luoghi che fatichi a spiegarti ma che al tramonto coronano giornate già di per sé memorabili

Poco fuori Kanab, distese di sabbia tendete al rosa/arancione a seconda della luce. Quei luoghi che fatichi a spiegarti ma che al tramonto coronano giornate già di per sé memorabili. Perfetto infatti al ritorno da Toroweap , dove tanto non potreste attardarvi fino a che non muore il giorno considerato il solito sterrato che spero non vorrete affrontare immersi nelle tenebre dell’Arizona.

Tramonti memorabili al Coral Pink Sand Dunes (Utah)

PARTE #4 TRA KANAB E PAGE (120km)

Questo tratto di strada ( AZ89 ) è già un’attrazione: un tipico desert trip con paesaggio dominato dall’ocra e dal rosso. Non che la AZ89A percorsa per arrivare a Kanab sia da meno, anzi. Quello che si nasconde però tra Kanab e Page è forse il gioiello più incredibile, esclusivo e prezioso di tutto il Sud Ovest degli Stati Uniti: ma trattenete l’entusiasmo perché riuscire a vederlo è una vera e propria battaglia disperata contro la statistica.

The Wave (Arizona)

Trovarsi al cospetto di The Wave è puro privilegio, concesso a pochissimi fortunati al giorno.

Il gioiello più esclusivo del Southwest USA: The Wave

Nessun posto, credo, nella mia vita mi ha impressionato come The Wave . Avete visto le sue foto ovunque, e magari non sapete che si tratta di questo luogo cesellato dagli elementi. In un ambiente desertico che più desertico non si può, in un tripudio di ocra, arancione, cremisi e mille tonalità del rosso, i venti, le piogge e le inondazioni hanno plasmato immense formazioni rocciose dove le linee rette sono bandite.

Il nome ‘The Wave’ (l’Onda) è senz’altro azzeccato ma se si fosse chiamata ‘ Immenso skate park scolpito nella roccia’ non avrei avuto da ridire (almeno sostanzialmente).

Oltre all’Onda, tutto intorno, un giardino di formazioni rocciose che ricordano creazioni di valenti maestri pasticceri: avete presente un profiterole di roccia? No immagino, ma se riuscite ad arrivare qui capirete cosa intendo.

E arriviamo alle note dolenti: solo 20 (venti!) persone sono ammesse al sito ogni giorno e, cosa bizzarra, per assicurarsi i preziosi permessi si deve…vincere una lotteria . Sissignore: 10 posti messi in palio online (ho perso tre volte), 10 posti messi in palio ogni mattina dai ranger del Kanab BLM office, che vi allieteranno con un’estrazione all’americana che manco al bingo.

Se risulterete miseramente perdenti alle estrazioni online (a cui vi dovrete iscrivere con mesi di anticipo!), non vi rimarrà altro che alzarvi presto, raggiungere il luogo dell’estrazione, pagare un altro biglietto e incrociare le dita.

Ai vincitori verrà data una mappa, perché il giorno seguente dovranno arrivare a The Wave con un trekking (2/3 ore sola andata a seconda del vostro passo) in un ipnotizzante scenario desertico costellato di formazioni rocciose ( buttes ) dove un clima secco oltre ogni misura sarà lì a succhiare via liquidi con la tipica voracità del deserto.

Il trekking varrebbe già da di per sé l’escursione per ecosistema e paesaggi incontrati:

Verso The Wave: hiking nel deserto

I ranger pomperanno a dismisura la faccenda, narrandovi di eventi tragici: morti per disidratazione, per colpi di calore, di gente sbranata dai coyote , morsa da serpenti a sonagli o mai più ritrovata. Sono americani, tutto è uno show.

In realtà se seguite i classici sassi ammucchiati, non vi perderete. Almeno io non mi sono perso, ma ero così estasiato dalla trionfale estrazione che sarei stato contento anche di capitolare, in quel glorioso giorno di settembre.

Trovarsi al cospetto di The Wave è puro privilegio, concesso a pochissimi fortunati al giorno. Richiede organizzazione preventiva, logistica, tempo e buona forma fisica. E naturalmente una grandissima dose di culo.

Informazioni sui permessi e sulla proibitiva lotteria qui. Vi avverto, il sito fa abbastanza schifo, armatevi di santa pazienza.

Suggerimento: n el remoto caso vinciate l’estrazione presso i ranger, dopo aver ricevuto permessi, mappa e briefing di stampo terroristico, schizzate verso Page e visitate i suoi dintorni (vedi prossimo paragrafo). Impiegate cioè il vostro giorno di attesa per avvantaggiarvi sull’itinerario, tornerete poi verso The Wave dopo una notte a Page. Se invece vincete la lotteria via Internet saprete già il giorno esatto in cui dovrete fare l’escursione e quindi potrete andare a Page dopo The Wave.

The Wave: ottimo anche per tenersi in forma

PARTE #5 PAGE e DINTORNI

Personalmente adoro l’area che corre sul confine tra Utah e Arizona, guiderei una vita per queste strade senza stancarmi mai. Lingue d’asfalto a parte, una delle peculiarità dei dintorni di Page è costituita dalla fitta presenza dei cosiddetti slot canyon , ossia feritoie della terra tutte da esplorare.

Upper/Lower Antelope Canyon Tribal Park (Arizona)

Se entrare nell’Upper è come varcare la soglia di una cattedrale devota a qualche entità sovrannaturale, scendere nel Lower è come addentrarsi nel ventre di un drago.

Upper Antelope canyon e il Lower Antelope canyon sono due luoghi sacri per i nativi: e infatti oggi sono (costosi) Tribal Park gestiti dai Navajo. Sono molto diversi tra loro, ma hanno due cose in comune: 1 – Strabordano di turisti (soprattutto l’Upper) 2 – Visitandoli nelle giuste ore, quando i raggi del sole risultano perpendicolari e la luce si diffonde dalle feritoie dello slot canyon…beh, giudicate voi:

Upper Antelope (Arizona)

Se entrare nell’Upper è come varcare la soglia di una cattedrale devota a qualche entità sovrannaturale, scendere nel Lower è come addentrarsi nel ventre di un drago . Attorno a voi l’ocra e il rosso delle pareti smussate dal vento e dall’acqua si accendono di colori incandescenti.

Ad aiutarvi per districarvi nella discesa/salita e nel passaggio attraverso alcune feritoie troverete delle scali a pioli, istallate per motivi di sicurezza: siamo in piena zona flash flood , le pericolosissime inondazioni lampo. Una di queste uccise undici escursionisti dentro il Lower il 12 agosto 1997 e da quel momento si pensò a un modo per agevolare l’uscita in caso di emergenze.

La prima volta che mi sono addentrato nel Lower era ancora possibile farlo senza guida, la mia unica sfortuna fu trovarmi in coda a un manipolo di nipponici dallo scatto compulsivo. Tragedie e maniaci del selfie a parte, se azzeccate una giornata soleggiata e siete nell’orario giusto sarà un ricordo immortale .

Lower Antelope (Arizona)

Horseshoe Bend (Arizona)

Sosta obbligata che può però aumentare le vostre tendenze sociopatiche.

Horseshoe bend: bello, ma potreste voler uccidere qualcuno

Poco fuori da Page, uno dei luoghi più fotografati del Southwest: il Colorado river che fa una curva a forma di ferro di cavallo attorno a un’immensa formazione rocciosa proprio davanti a voi, in una escalation di ocra, azzurro e schiamazzi . Si parcheggia e con una semplice camminata di venti minuti sotto un sole che vi martella la testa eccovi alla terrazza panoramica dove incontrerete la solita masnada di fotografi compulsivi e relativa selva di selfie stick. Sosta obbligata che può però aumentare le vostre tendenze sociopatiche .

Lake Powell (Arizona)

…un azzurro vividissimo che ‘lacera’ un territorio dominato dalle tinte dell’ocra.

Lake Powell (Arizona)

All’interno della vastissima Glen Canyon Recreation Area che si estende tra Utah e Arizona, un grande lago artificiale dalle sponde frastagliate dove fare escursioni in barca, andare a pesca o fare sport acquatici. Anche se non siete interessati all’ambiente lacustre sarà comunque un prezioso complemento allo strepitoso panorama desertico della zona: un azzurro vividissimo che ‘lacera’ un territorio dominato dalle tinte dell’ocra. La prossima volta un giro in barca lo faccio, giuro.

PARTE #6 TRA PAGE E CORTEZ (circa 470km)

Monument Valley Tribal Park (Arizona/Utah)

…indubbiamente uno dei luoghi simbolo degli USA.

Monument Valley Tribal Park

Questa la conoscete tutti, indubbiamente uno dei luoghi simbolo degli USA. E’ un parco tribale ed è strapieno di gente praticamente tutto l’anno. Potete guidare all’interno di una pista e girare attorno alle inconfondibili formazioni rocciose, oppure noleggiare un costosissimo cavallo. Lo dico, a me la Monument Valley non fa impazzire: di giorno la trovo visivamente piatta e invivibile tanto da sembrare un luna park, tra gente che gioca a fare John Wayne e comitive starnazzanti a bordo di furgoncini 4×4. Ma merita, merita tantissimo al calare del sole e la strada per arrivarci, soprattutto quando il cielo del pomeriggio inizia a infuocarsi, è da sturbo.

Suggerimento: guidate verso la Monument in tardo pomeriggio e godetevi metro per metro l’asfalto, per poi rimbambirvi davanti al tramonto nel parco. Farà freschetto. Poi cercatevi un posto per dormire verso Mexican Hat (è sempre bello pieno) e la mattina ripartite proseguendo con l’itinerario.

Gooseneck SP – Muley Point – Valley of the Gods (Utah)

Se passate per il Southwest non potete davvero perdervi una deviazione come questa.

Questo trittico rappresenta una deviazione imperdibile spesso inspiegabilmente taciuta. Al Gooseneck SP vedrete il S. Juan river assumere la forma di una serpentina (un po’ come all’Horseshoe Bend), mentre al Muley Point vi sentirete davvero piccoli: il vostro occhio spazierà oltre ogni immaginazione, con la Monument Valley che si erge in lontananza su un orizzonte che non conosce fine. Se avessi il teletrasporto, credo che ora chiedere di essere catapultato proprio al Muley . Invece per arrivarci tocca arrampicarsi su per una mulattiera da infarto tutta tornanti chiamata Mokey-Dugway , il che aggiunge pepe.

Dopo il Muley vi aspetta la Valley of the Gods , uno sterrato di 27 km (solitamente fattibile anche senza 4×4) costellato di giganteschi monoliti in arenaria. Se passate per il Southwest non potete davvero perdervi una deviazione come questa.

Isolo in mappa il percorso che dalla Monument passa per Gooseneck, Muley Point e Valley of the Gods. Seguitelo e mi ringrazierete:

Gooseneck SP

Mesa Verde NP (Colorado)

Se arrivate fino a Cortez (Colorado) è sicuramente per vedere il Mesa Verde NP , un parco che si distingue per evidenze relative alla presenza di civiltà precolombiane scomparse misteriosamente attorno al 1300 dc.

Scordatevi l’imponenza di un sito archeologico Maya o il timore reverenziale che sa incutere una piramide egizia, ma troverete una meritevolissima cittadella ricavata da una gigantesca parete rocciosa ( cliff-dwelling) e altri resti sparsi qua e là (devo dire non esattamente avvincenti). Il tutto in un ambiente montano che rappresenterà un frizzante diversivo dopo giorni di ostinato deserto.

Naturalmente si può fare anche trekking. Aspettatevi tramonti infuocati su cieli sconfinati.

Mesa Verde (Cliff Dwellings)

PARTE #7 CORTEZ – MOAB (185km) + DINTORNI DI MOAB

Dal Colorado di nuovo nello Utah: Moab è un centro turistico, piccolo, organizzatissimo e affollatissimo su cui fare base per visitare due imperdibili parchi nazionali e sollazzarsi tra sterrati, view point e strade panoramiche. Colore dominante: rosso fuoco.

Suggerimento: se non poltrite sul letto e siete scattanti da Cortez di prima mattina, potete già visitare una parte di Canyonlands (distretto The Needles) sulla via per Moab salvando molto tempo.

Canyonlands: Island in the Sky, The Needles, The Maze (Utah)

A Canyonlands il tempo sembra essersi fermato qualche decina di milioni di anni fa, con buona pace dei creazionisti.

Il più sconfinato parco dello Utah è costituito da tre sezioni distinte e non collegate tra loro: Island in the sky (la più visitata e accessibile), The Needles (più remota, meno visitata e impegnativa alla guida), The Maze (la meno visitata, un vero e proprio inferno di rocce aguzze affrontabile solo a bordo di alti fuoristrada da gente parecchio scafata).

A Canyonlands il tempo sembra essersi fermato qualche decina di milioni di anni fa, con buona pace dei creazionisti. Si ha l’opportunità di vedere il nostro pianeta nel suo aspetto più primordiale: un ambiente aspro, arcigno e ostile dove la presenza dell’uomo parrebbe non essere stata ancora contemplata. E in effetti, al di fuori di Island in the Sky, ci sono buone probabilità di essere completamente soli o quasi.

Canyonlands è uno di quei luoghi che meriterebbe almeno due giorni interi, ma molti si limitano a una capatina veloce a Island in the Sky, piccolo e facile da visitare, famoso soprattutto per l’incredibile Mesa Arch (altro view point stellare).

Se avete un 4×4 assolutamente da fare la Potash Road + Shafer Trail , un percorso combinato su sterrato che da Moab porta in circa 3 ore all’entrata di Island in The Sky. Sono due strade magnifiche che richiedono cautela e nervi saldi per affrontare i tornanti stretti dello Shafer che come sempre non hanno protezioni.

Come per ogni sterrato vanno verificate le condizioni in loco prima di imbarcarsi nell’impresa, che presenta le sue difficoltà:

Potash Road e Shafer trail: meglio un 4x4

Ma dai tornanti finali il panorama stravale ogni sforzo:

Alle porte di Island in the Sky (Canyonlands, Utah)

The Needles mi ha invece catapultato nel Giurassico, mancava solo l’aleggiare dello pterodattilo sulla mia testa. La guida dentro questo distretto è impegnativa , molto impegnativa, sono rimasto incagliato su una pista rocciosa classificata ‘intermedia’ (vedi foto), ritrovandomi sospeso a mo’ di bilanciere sopra un masso che avevo bellamente sottostimato.

Ne sono uscito solo grazie all’aiuto di un obeso: ho sfruttato meschinamente i suoi 130 kg facendolo stendere sul cofano della mia GMC per farmi da contrappeso. God bless America and junk food!

Guida nel settore The Needles (Canyonlands, Utah)

Non ho incontrato nessun’altro a parte Mark, un ragazzo americano con una sfiziosissima desert car che mi ha scattato questa:

Sud Ovest USA: The Needles (Canyonlands, Utah)

Fatevi un favore: non limitatevi a scattare due foto al Mesa Arch , dedicate più tempo che potete a questo parco perché poi nei prossimi sarete verosimilmente sommersi dalla folla.

Mesa Arch (Island in the sky, Canyonlands, Utah)

Arches NP (Utah)

…un altro di quei parchi ‘imperdibili’ ma troppo addomesticati, come il Grand Canyon South Rim. Se però, oltre a imbambolarvi davanti agli archi, vi concedete una bella sgambata ecco che le cose cambiano.

Se dalle parti di Page la furia degli elementi ha forgiato forme talmente sinuose che verrebbe voglia di assaporare le rocce col cucchiaio, nei dintorni di Moab ha dato vita a una serie di archi naturali di arenaria. Ad Arches NP , poco fuori Moab, troverete una sconfinata quantità di queste creazioni, le cui misure variano dal ‘grande’ al ‘titanico’. Ogni tanto qualche arco collassa sotto l’incessante azione degli agenti atmosferici: in USA la terra è geologicamente più giovane e come si sa i giovani sono più irrequieti e propensi a fare casini.

Delicate Arch (Arches, Utah)

L’arco più imponente e visitato è il Delicate Arch (18 metri), che si erge al limitare di un anfiteatro naturale raggiungibile con una camminata piuttosto impervia che vi richiederà un’oretta a salire e una a scendere. Peccato sia sempre intasato di turisti. Quando collasserà il Delicate Arch, la botta la sentiranno fino al Grand Canyon.

Arches è indubbiamente un must see , ma non è tra i miei preferiti: un altro di quei parchi ‘imperdibili’ ma troppo addomesticati, come il Grand Canyon South Rim. Se però, oltre a imbambolarvi davanti agli archi, vi concedete una bella sgambata ecco che le cose cambiano.

Ho un vividissimo ricordo del Devil’s Garden + Primitive Loop , un itinerario escursionistico combinato di 13 km veramente entusiasmante: oltre a incontrare parecchi archi (che sorpresa), ci si addentra in un ambiente desertico labirintico e primordiale, con passaggi anche abbastanza delicati su creste rocciose.

Sembra davvero di camminare come equilibristi sulla schiena di un dinosauro. Sconsigliato ai pigri, a chi soffre di vertigini e a chi ha lesinato sulla qualità delle scarpe da trekking. Da evitare assolutamente in caso di pioggia o rocce scivolose. Se piace il trekking e saltate questo trail vi meritate Ostia a ferragosto , altro che Southwest.

Sulle creste del Devil's Garden + Primitive Loop (Arches, Utah)

Dead Horse point SP (Utah)

Pagherei un mese di stipendio per godere di un tramonto in completa solitudine al Dead Horse point.

Dead Horse point: uno dei view point migliori del Southwest

Assieme al Muley, il mio viewpoint preferito del Southwest sta in questo microscopico State Park. Al tramonto tutto si accende di un rosso che deve essere quello dell’inferi, col Colorado che compie una strettissima curva davanti sotto di voi sormontato da canyon, pinnacoli e altre diavolerie di arenaria. Duro, durissimo da dimenticare, ma molto più affollato e rumoroso del Muley . Pagherei un mese di stipendio per godere di un tramonto in completa solitudine al Dead Horse point.

Suggerimento: v isitate il Dead Horse di ritorno da Island in the Sky. Potete vivere un’intera clamorosa giornata con Potash Road+Shafer Trail, visitare il Island in the Sky e uscire per la strada asfaltata principale puntando dritti al Dead Horse point. Poi naturalmente di nuovo Moab.

PARTE #8 TRA MOAB e LAS VEGAS (circa 800 km deviazioni escluse)

Siamo alla svolta, si torna verso sud-ovest: da Moab fino a Las Vegas si incontrano tantissime attrazioni tra cui spiccano due parchi poco visitati e due veri e propri mostri sacri: Bryce Canyon e Zion NP . Da segnalare due scenic byway da sognarsele la notte negli anni a venire: UT128 e UT12 (segnate in mappa). Una lunga tratta che può richiedere da un minimo di due giorni (vedendo poco) a più di una settimana. A voi la scelta.

Goblin Valley SP (Utah)

…mostriciattoli, castelli, torrioni e tutto ciò che vi può suggerire la vostra fantasia malata.

Goblin Valley: Utah o Marte?

Se volete fare un giro su Marte, provate questo parco statale poco gettonato. Una valle rossa affollata di formazioni rocciose dalle forme più singolari: mostriciattoli, castelli, torrioni e tutto ciò che vi può suggerire la vostra fantasia malata. Tre i trail (facili, durata dai 45 minuti a 1 ora e mezza) in questo ambiente 100% Utah. O forse 100% Marte.

Capitol Reef NP (Utah)

…un modo eccellente per distaccarvi dalle folle…

Un parco nazionale poco visitato, attraversabile sia in macchina che contando sulle proprie gambe, caratterizzato da formazioni rocciose tra il giallo e il bianco che ricordano delle cupole. Quando ho intrapreso il percorso che parte dell’entrata del parco, in ottobre inoltrato, ero completamente solo a camminare tra le levigate pareti multicolore del canyon entro cui si snoda il trail (quello in foto non sono io ma è andata esattamente così).

Se siete in alta stagione può essere un modo eccellente per distaccarvi dalle folle che sicuramente staranno riversandosi febbrilmente su Arches, Bryce e Zion.

Parchi americani poco battuti: Capital Reef

Grand Staircase Escalante SP (Utah)

Per gente motivata che sa il fatto suo.

Un parco del Southwest per pochi: Grand Staircase Escalante

Un altro parco poco affollato, ma stavolta per motivi ben precisi, che offre grandi possibilità di trekking per chi ha tempo, risorse e capacità organizzative. Non è un parco per tutti , qui c’è da camminare e c’è da sapersi organizzare logisticamente perché strutture e servizi sono ridotti all’osso.

La ricompensa però è delle più golose: una full immersion in una natura incontaminata, molto lontani da tutto e da tutti. Per chi invece è interessato agli sterrati, quattro strade tagliano il parco secondo diverse direttrici. Per gente motivata che sa il fatto suo.

Bryce Canyon NP (Utah)

Anche dopo aver visto The Wave, gli Antelope, Canyonlands o Arches, sembra davvero impossibile che sia tutta opera del vento, della pioggia e del ghiaccio.

Uno dei parchi del Sud Ovest più quotati: Bryce Canyon

Ancora gioie per la vista: qui al  Bryce Canyon  gli elementi hanno pazientemente scolpito un’infinità di pinnacoli nella roccia ( hoodoos ) pennellati del bianco, del giallo e del rosa. Anche dopo aver visto The Wave, gli Antelope, Canyonlands o Arches, sembra davvero impossibile che sia tutta opera del vento, della pioggia e del ghiaccio. Eppure è così (almeno dicono i geologi, io mi fido).

Salite in macchina, guidate, scendete, guardate, risalite in macchina. Dopo un po’ potrebbe venirvi a noia, specie se siete irrequieti come me: il mio consiglio è fare almeno uno dei trekking che scendono nel canyon. Si avrà la nettissima sensazione di stare all’interno di un gigantesco anfiteatro naturale scavato nella roccia.

Bryce è sempre affollatissimo , dall’alba al tramonto. Cercate di esserci quando il sole si alza sulle guglie o va a morire a ovest. Ne vale assolutamente la pena.

Suggerimento: a rrivate di pomeriggio, fatevi qualche breve trail, godetevi il tramonto nel parco, andate a dormire nei paraggi, puntate la sveglia mezz’ora prima dell’alba, imbacuccatevi ben bene e piazzatevi in un view point rivolto ad est quando il sole sorge. Poi ripartite di slancio alla volta del prossimo pezzo da novanta lasciandovi alle spalle quanti più turisti potete. Ah, se le guglie vi hanno stufato e il tramonto è ancora lontano, potreste anche fare un salto al vicino Red Canyon: noleggiate un quad e buttatevi su qualche sterrato e poi tornate a Bryce per il tramonto.

Zion NP (Utah)

Più di 150km di sentieri escursionistici in questo parco gigantesco.

Zion NP: infinite possibilità di trekking

Se avete il vizietto del trekking potreste passare una settimana dentro lo Zion NP . Più di 150 km di sentieri escursionistici in questo parco immenso reso riconoscibilissimo da gigantesche formazioni rocciose tendenti al cremisi con striature rosa e bianche.

Un plus dello Zion è il sistema di navette: parcheggiate e vi muovete con quelle. Un esempio di perfetta organizzazione logistica targata USA. Animali a iosa lungo i bordi della strada, quasi vi verranno i rimorsi al prossimo maxi hamburger di cervo o daino. Il parco è raggiungibile anche da Kanab, nel caso voleste visitarlo all’inizio del giro.

Nel mio primo viaggio nel Southwest ho colpevolmente tralasciato questo capolavoro della natura: al mio secondo passaggio in queste zone gli ho dedicato un giorno e mezzo, e se dovessi tornare in questo selvaggio angolo di Utah programmerei tre giornate intere solo per sua eccellenza Zion.

Zion NP (Utah)

Lake Mead e Hoover Dam (Nevada/Arizona)

Cose che nell’economia della faccenda non incidono granché ma che vanno comunque menzionate: un’immensa diga ( Hoover Dam ) e il lago Mead , che a onor del vero offre una scenic drive niente male. Ma se avete seguito l’itinerario ormai sarete abituati a panorami dell’altro mondo, non sarà questo a farvi sgranare gli occhi.

Valley of Fire SP (Nevada)

Ancora deserto, ancora formazioni rocciose bizzarre (tra cui la Elephant Rock naturalmente a forma di pachiderma), ancora un luogo che da il meglio all’alba o al tramonto. Una degna conclusione prima di tornare nella rutilante Las Vegas.

Valley of Fire SP, Utah: Elephant Rock

PARTE #9 ESTENSIONE: UN SALTO IN CALIFORNIA PER LA DEATH VALLEY

…un insieme di attrazioni eterogenee dislocate lontane l’una dall’altra che richiede due cose: tempo e voglia di guidare.

La Death Valley è un parco sterminato che dista circa 200km da Las Vegas: siccome una volta arrivati si dovrà usare molto la macchina per muoversi da un’area di interesse all’altra, sconsiglio una toccata e fuga da Las Vegas in giornata (a meno che non vogliate stare sempre attaccati al volante).

Ancora più sconsigliati luglio e agosto: è una fornace con punte oltre i 50 gradi. Non è un parco che mi entusiasma, troppo dispersivo e senza un vero tratto distintivo, tranne forse per il caldo mortale in estate.

Definirei la Death Valley uno smisurato parco giochi naturale , un insieme di attrazioni eterogenee dislocate lontane l’una dall’altra che richiede due cose: tempo e voglia di guidare. Le mie preferite:

Zabrinski point

Un view point strepitoso all’alba (vale l’alzataccia se dormite nei pressi del parco) che si affaccia su tipiche badland, distese di formazioni rocciose ondulate che spesso diedero filo da torcere ai pionieri del diciannovesimo secolo (immaginare di doverle attraversare in carovana).

Zabrinskie point (Death Valley, California)

Titus Canyon Road

Uno sterrato a senso unico che si imbuca dentro l’omonimo canyon. Stretto, consigliato un 4×4 non troppo ingombrante, ma anche un 2×4 potrebbe farcela se maneggiato con attenzione. Fate come sempre: chiedete a un ranger presso il Visitor Center. A me, che avevo più di un dubbio sulle dimensioni del mio SUV e sulla copertura assicurativa, un ranger paterno disse:

‘Figliolo, la tua assicurazione non copre danni sullo sterrato e il tuo SUV è bello grosso, hai ragione. Forse pioverà. Ma tu sei qui alla Death Valley ORA, e li c’è il Titus Canyon. Quindi, se fossi in te ecco cosa farei: farei inversione con quel tuo bel SUV e mi infilerei in quel fottuto canyon, ORA!’

Io amo i ranger, soprattutto se mi deliziano con queste uscite da film.

Dentro il Titus Canyon (Death Valley, California)

E poi ancora un cratere gigantesco (Ubehebe crater), un castello (Scotty’s castle), una pista da corsa naturale creata dai venti (Race track), dune di sabbia, montagne multicolori (Artists drive), una distesa di sale con forme aguzze chiamata Campo da golf del diavolo…e altre cosucce con nomi sempre creativi sparse qua e là.

SUD OVEST USA ON THE ROAD: CONCLUDENDO

Se quando pensate agli USA pensate solo alle metropoli, lasciatevelo dire, state prendendo un granchio. Stati Uniti fa prima di tutto rima con Natura, quella con la N maiuscola. In questo tour nei territori del Sud Ovest il ruolo principale lo reciteranno i grandi parchi, ma state sicuri che quasi ogni miglia macinata vi saprà ripagare con qualcosa da ricordare.

Non rimuginateci troppo, fatelo e basta: licenziatevi, datevi per morti o semplicemente prendete le ferie, noleggiate un mezzo e lanciatevi in questo viaggio on the road che segnerà inesorabilmente un nuovo termine di paragone per tutto quello che andrete a visitare in futuro.

©2018 Daniele Galassi Stray Ermes – Travel blog di un randagio www.ermes.blog

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Daniele ERMES Galassi

Zaino in spalla, mani sul volante, casco in testa: vale tutto. Andale!

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PARCHI NAZIONALI USA: itinerario di 15 giorni e come organizzare un viaggio nella west coast degli Stati Uniti

Un viaggio negli Stati Uniti Occidentali d’America… e chi non ha mai sognato di andare alla scoperta di cosa vedere nei parchi nazionali degli USA? Non a caso, questo viaggio viene spesso inserito tra quelli da fare almeno una volta nella vita .

In effetti, quelle strade infinite che corrono attraverso paesaggi sterminati, quegli hamburger tanto grandi da essere quasi impossibili da morsicare, quelle città bizzarre e luminose, quelle persone così cordiali e socievoli, quei canyon in cui la natura ha compiuto meraviglie sono davvero qualcosa di imperdibile .

In questo articolo scopriremo come organizzare un viaggio negli Stati Uniti Occidentali ed il perfetto itinerario dei parchi nazionali degli USA di 15 giorni.

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Il Bryce Canyon: uno dei parchi nazionali degli USA occidentali

ITINERARIO TRA I PARCHI NAZIONALI USA: 15 giorni nella west coast

Un viaggio di 15 giorni nella west coast  dovrebbe essere sufficiente per permetterti di scoprire le principali cose da vedere negli Stati Uniti Occidentali. Il mio itinerario tra i parchi nazionali USA è iniziato a Los Angeles e si è concluso a San Francisco , toccando i principali parchi degli USA.

Con qualche giorno in più, sicuramente si potrà prendere il viaggio con maggiore calma e si potranno aggiungere all’itinerario altre tappe come San Diego, il Parco Nazionale degli Arches e la Pacific Coast Highway (il tratto di costa da San Francisco a Los Angeles).

Queste sono le tappe ed il programma del mio itinerario nei Parchi Nazionali degli USA di 15 giorni:

  • 1° giorno : volo dall’Italia e arrivo a Los Angeles  
  • 2° giorno : visita di Los Angeles e degli Universal Studios
  • 3° giorno : visita di Santa Monica (Los Angeles) e inizio del viaggio on the road verso il Grand Canyon (pernottamento lungo la strada in un motel di Kingman)
  • 4° giorno : visita del Grand Canyon
  • 5° giorno : view point orientali del Grand Canyon e visita della Monument Valley (pernottamento a Page)
  • 6° giorno : visita dell’ Antelope Canyon , sosta all’ Horseshoe Bend ed al Lake Powell . Proseguimento del viaggio verso il Bryce Cayon (pernottamento in zona)
  • 7° giorno : visita del Bryce Canyon e attraversamento dello Zion National Park fino a raggiungere Las Vegas
  • 8° giorno : giornata dedicata alla visita di Las Vegas
  • 9° giorno : visita della Death Valley e proseguimento verso nord (pernottamento a Bakersfield dal momento che il passo verso il Mammoth Lake era ancora chiuso)
  • 10° giorno : visita delle sequoie di Mariposa Grove nello Yosemite National Park
  • 11° giorno : visita dello Yosemite National Park e viaggio verso San Francisco (pernottamento in città)
  • 12° giorno : visita di San Francisco (scopri cosa vedere a San Francisco in 3 giorni )
  • 13° giorno : visita di San Francisco
  • 14° giorno : ultima visita della città di San Francisco e volo di ritorno in Italia
  • 15° giorno : rientro in Italia

Ti racconto nel dettaglio ogni tappa all’interno del mio diario di viaggio nel West USA .

Grand Canyon: itinerario nei parchi della west coast USA

Grand Canyon: itinerario nei parchi della west coast USA

COPERTURA ASSICURATIVA: polizza viaggio negli USA

Prima di partire per un viaggio negli USA è importante attivare un’adeguata copertura assicurativa . Il sistema sanitario italiano, infatti, non interviene nel coprire eventuali spese mediche sostenute in questo paese. Tra le varie compagnie assicurative presenti sul mercato, io ti suggerisco quella proposta da Heymondo , attivabile direttamente on-line.

» » Cliccando qui ti verrà subito riconosciuto uno sconto del 10%!

MAPPA DELL’ITINERARIO DI 15 GIORNI NEGLI STATI UNITI OCCIDENTALI

In questa mappa sono riportate le principali tappe dell’itinerario di 15 giorni nei parchi nazionali USA occidentali. Il viaggio è molto lungo e si toccano numero stati ma ne vale assolutamente la pena!

mappa dell'itinerario di 15 giorni negli stati uniti occidentali west coast

PARCHI NAZIONALI USA: come organizzare l’itinerario di viaggio negli Stati Uniti Occidentali

Organizzare un itinerario di viaggio nei Parchi Nazionali degli USA non è semplicissimo data la grande quantità di cose da vedere e le lunghe distese che le separano.

Scoprirai però abbastanza rapidamente che i turisti percorrono pressappoco tutti gli stessi itinerari e che pianificare le tappe del tuo tour preferito non sarà così complicato. Dopo aver curiosato in internet gli itinerari proposti nei tour organizzati, ti suggerisco di ritirare alcune guide turistiche in biblioteca e in breve tempo avrai una bozza dell’itinerario da seguire.

Di seguito ti riporto alcune informazioni che potrebbero tornarti utili nell’organizzazione di un itinerario nei Parchi Nazionali della west coast degli USA.

QUANTO TEMPO SERVE PER VISITARE I PARCHI NAZIONALI USA?

Per visitare bene gli Stati Uniti Occidentali sarebbe necessario probabilmente un mese ma immagino che anche tu, come me, non avrai tutto questo tempo a disposizione. Due settimane o 15 giorni potrebbero essere quindi sufficienti per un bel itinerario completo che attraversa la California , l’ Arizona , lo Utha e il Nevada .

Le varie attrazioni si visitano anche senza particolare fretta ma bisogna ammettere che il programma è piuttosto serrato e, dati i lunghi tempi richiesti dagli spostamenti, non ci sarà poi molto tempo per rilassarsi.

Se anche tu hai 15 giorni circa a disposizione e vuoi visitare il più possibile, è buona norma programmare bene l’itinerario di viaggio e prenotare in anticipo hotel e visite guidate (si risparmia molto tempo/stress).

Il parco della Monument Valley negli USA

Il parco della Monument Valley negli USA

QUANTO COSTA UN VIAGGIO NEI PARCHI DELLA WEST COAST DEGLI USA?

Un tour nella west coast degli USA comporta una spesa non certo irrilevante . Anche se lo standard di vita non è poi molto più elevato rispetto all’Italia, bisogna affrontare molte spese. Si può risparmiare dormendo nei motel (clicca qui per scoprire dove dormire nei parchi nazionali degli USA ) e mangiando nei fast food ma alcuni costi fissi non saranno facilmente abbattibili (volo, noleggio auto, etc.).

Nel nostro gruppo di 7 persone abbiamo speso in media 2.500 euro ciascuno durante l’itinerario nei parchi della west coast USA:

  • volo aereo (circa 800 euro prenotandolo in anticipo)
  • autonoleggio e benzina
  • hotel (principalmente motel economici)
  • cibo (abbiamo alternato fast food a ristoranti)
  • trasporti pubblici
  • ESTA (permesso di ingresso)
  • assicurazione medica (mi raccomando è importante farla!)
  • ingressi a monumenti/parchi e visite guidate

Peccato per il cambio poco favorevole (era praticamente quasi 1:1) altrimenti saremmo stati tranquillamente sui 2.300 euro preventivati in origine.

»» Soluzioni low cost in cui dormire lungo il viaggio? Ecco alcuni hotel e motel degli USA in cui ho dormito

Antelope Canyon: è utile organizzare per tempo la visita

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PARCHI NAZIONALI USA: clima e quando andare

Il clima è molto variabile dato che, durante l’itinerario di viaggio tra i parchi nazionali degli USA occidentali, si attraversano diversi stati e paesaggi differenti. Se nei deserti piove poco, in montagna le precipitazioni possono essere anche elevate.

Le stagioni migliori per visitare la west coast degli Stati Uniti sono la primavera e l’inizio dell’autunno , periodi in cui le temperature sono piacevoli e l’afflusso di turisti più contenuto. Durante l’estate bisogna tener presente che nei deserti, come per esempio la Death Valley, le temperature diventano davvero insostenibili e dover effettuare delle escursioni potrebbe risultare piuttosto faticoso.

Noi abbiamo viaggiato tra aprile e maggio e abbiamo trovato sempre il sole e temperature attorno ai 20-25 gradi.

Monument Valley, uno dei parchi USA più belli

Monument Valley, uno dei parchi USA più belli

COSA PORTARE E COSA FARE PRIMA DELLA PARTENZA PER I PARCHI DELLA WEST COAST

Prima di metterti in viaggio, ti consiglio di dare un’occhiata a cosa portare e cosa fare prima di intraprendere un viaggio tra i parchi della west coast . A mio avviso, è bene partire organizzati per non sprecare tempo prezioso durante il viaggio e per non avere brutte sorprese durante l’itinerario tra i parchi degli USA

Foto di gruppo durante l'itinerario negli Stati Uniti Occidentali

Foto di gruppo durante l’itinerario negli Stati Uniti Occidentali

»» Scorpi anche cosa vedere a New York , cosa vedere a Washington ,  cosa vedere a Miami , cosa vedere alle Florida Keys e cosa vedere in Florida in 7 giorni

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Ciao, mi chiamo Fabio! Seduto sul divano proprio non riesco a starci. Quindi viaggio, scopro e ti racconto poi tutto in questo mio blog

GITE IN LOMBARDIA

mappa tour parchi usa

HORSESHOE BEND

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ANTILOPE CANYON

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BRYCE CANYON

mappa tour parchi usa

MONUMENT VALLEY

mappa tour parchi usa

SAN FRANCISCO

Il Tour Parchi Nazionali USA di Travel Design, Tour Operator leader nell’organizzazione di Viaggi di Lusso su Misura , è un Viaggio mozzafiato alla scoperta dei Grandi Parchi Americani, all’insegna della Natural Experience  più autentica.

Tour Parchi Nazionali USA: Pure Natural Experience

Tra i Tour Stati Uniti , il Tour Parchi Nazionali USA offre un’esperienza autentica attraverso la natura incontaminata per osservare da vicino i panorami mozzafiato degli spettacolari parchi americani.

Un Tour di 12 giorni/11 notti per i Grandi Parchi Americani da Los Angeles a San Francisco con guida italiana .

Il Tour Parchi Nazionali USA ti porterà nelle meraviglie del creato, dove la Natura ha dato sfogo alla sua più originale vena creatrice dando vita a paesaggi immensi e sorprendenti.

L’incredibile Grand Canyon , la gola profonda dell’Arizona, la splendida Monument Valley , regione degli Indiani Navajo che ospita i più bei monumenti naturali terrestri.

Il Parco Nazionale di Mesa Verde , culla della cultura ancestrale degli Indiani dei Pueblos e Patrimonio Mondiale UNESCO, Canyonlands , il Parco Nazionale più grande dello Utah, una sterminata zona desertica plasmata dall’erosione dei fiumi Colorado e Green River che nel corso dei secoli hanno modellato la roccia in forme surreali, formando vertiginosi canyon e scavando tortuose gole e gallerie.

Il Parco Nazionale di Bryce Canyon dall’indimenticabile panorama: un disegno intricato di pinnacoli e grotte, una diversità tale di colori e forme che perfino un artista di talento avrebbe difficoltà a catturarli.

La Valle della Morte , la Death Valley , il luogo più arido del Nord America dove la temperatura ha superato il record dei 56.7°C.

E poi lo Yosemite National Park , la destinazione turistica naturale più popolare in California, la cui valle presenta uno scenario magnifico di formazioni rocciose e maestose cascate.

Questo e tanto altro è il Tour Parchi Nazionali USA , un Viaggio unico a contatto con la Natura ancestrale degli USA.

Siamo un Tour Operator dall’esperienza ventennale nella realizzazione di Viaggi di Lusso su Misura , esperti delle migliori Destinazioni del Mondo. Per il tuo Tour Parchi Nazionali USA scegliamo le migliori strutture alberghiere dai servizi top class. Inoltre ci avvaliamo dell’assistenza di esperte guide in loco per garantire alti standard di qualità del nostro servizio.

Tour Parchi Nazionali USA : un Viaggio attraverso autentiche meraviglie naturali firmato Travel Design.

Scopri il programma del Tour Parchi Nazionali USA

1° GIORNO

ITALIA- LOS ANGELES

Partenza dall' Italia con volo di linea pasti a bordo Arrivo a Los Angeles e disbrigo delle formalità doganali. Trasferimento a bordo del shuttle dell'hotel. Sistemazione all' hotel HOLIDAY INN AIRPORT o similare. Un nostro incaricato sarà a disposizione nel lobby dell'hotel per informazioni del programma. Pernottamento in albergo.

2° GIORNO

LOS ANGELES-LAUGHLIN

Colazione continentale. Di mattina si visitano i punti più famosi della “Città degli Angeli” come il famoso Hollywood Boulevard Il Teatro Cinese di Mann il “Walk of Fame” Sunset Strip parti dell’esclusiva Beverly Hills e del Downtown di Los Angeles Si continua attraversando il deserto Mojave fino a Laughlin, sul fiume Colorado Cena in albergo

3° GIORNO

LAUGHLIN - GRAND CANYON - TUBA CITY

Colazione continentale Dedichiamo il giorno alla visita di una delle sette meraviglie del mondo il Grand Canyon. Questo paesaggio grandioso ispira e travolge i sensi per le sue dimensioni immense: lungo 227 miglia di fiume (446 km), largo fino a 18 miglia (29 km) e con la profondità di un miglio (1.600 m). Si continua lungo il bordo sud attraverso il Deserto Colorato e il vecchio Trading Post (Centro di Scambio) di Cameron prima di arrivare a Tuba City l’ultima destinazione di oggi situata nel cuore della riserva Navajo Cena in un ristorante del posto

4° GIORNO

TUBA CITY -HORSESHOEBEND-ANTELOPE CANYON-MONUMENT VALLEY-CORTEZ

Colazione continentale Partenza di buon’ora da Tuba City non dimenticate la macchina fotografica oggi. Si comincia la giornata con una breve passeggiata fino al punto di vista su Horseshoe Bend (Ferro di cavallo). Le acque del fiume Colorado di un colore verde che contrasta con l’arenaria rossa Navajo scorrono lentamente per 277 gradi intorno alla formazione. Questa è una delle immagini più spettacolari e più fotografate del Sudovest americano Si continua con il tour della parte superiore del Canyon dell’Antilope in cui i raggi del sole, penetrando le alte mura dello strettissimo canyon, creano effetti spettacolari e immense opportunità fotografiche La prossima tappa è il parco tribale della Valle dei Monumenti terra ancestrale degli indiani Navajo Il panorama unico della valle presenta tavolieri, altopiani e pinnacoli.In serata si attraversa il Colorado e si arriva a Cortez dove si passa la notte. Cena in un ristorante del posto.

5° GIORNO

CORTEZ-MESA VERDE-CANYONLANDS-MOAB

Colazione continentale ci si dirige verso il parco Nazionale di Mesa Verde culla della cultura ancestrale degli Indiani dei Pueblos e patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il parco contiene più di 600 case nella roccia. Nel pomeriggio continuiamo verso il Parco Nazionale Canyonlands che contiene un paesaggio di vari colori eroso dal fiume Colorado e dai suoi affluenti che hanno creato canyon, tavolieri e altopiani. Cena e nottata nella pittoresca cittadina di Moab

6° GIORNO

MOAB-ARCHES-CAPITOL REEF-BRYCE CANYON

Colazione continentale. Il tour continua verso un altro splendido parco nazionale: Arches (Gli archi) una sinfonia di colori e forme creati dalle forze della natura Si continua verso il Parco Nazionale di Capitol Reef, una zona di pareti rocciose somiglianti a scogliere culminanti in formazioni di arenaria bianca. L’ultima destinazione del giorno è Bryce. Cena in albergo.

7° GIORNO

BRYCE CANYON - ZION PARK - LAS VEGAS

Colazione continentale Si parte per visitare Bryce Canyon dall’ indimenticabile panorama: un disegno intricato di pinnacoli e grotte Questo parco presenta una diversità tale di colori e forme che perfino un artista di talento avrebbe difficoltà a catturarli. Segue la visita di un altro parco nazionale impressionante: Zion. Gli altopiani e i panorami di Zion lasciano senza fiato. Costeggiando il fiume Virgin entriamo nel deserto Mojave e nello stato del Nevada Nel pomeriggio si arriva a Las Vegas, la città delle luci

8° GIORNO

LAS VEGAS - DEATH VALLEY - BAKERSFIELD

Colazione continentale Oggi visitiamo la Valle della Morte (Death Valley)* il parco più vasto negli USA continentali con i suoi punti più famosi: Zabriskie Point il Centro Visitatori a Furnace Creek il museo del boro (Borax Museum) e Badwater, il punto più basso sotto il livello del mare nell’emisfero occidentale, uno scenario straordinario sotto il sole più caldo del mondo. In serata si arriva a Bakersfield, una cittadina molto tipicamente americana nella parte sud della Valle di San Joaquin e posto natale del Bakersfield sound. Cena. *Quando la temperatura supera i 43 gradi centigradi l’itinerario sarà Las Vegas - Calico - Bakersfield

9° GIORNO

BAKERSFILED-MODESTO.-YOSEMITE NATIONAL PARK

Colazione continentale Oggi visitiamo Yosemite il secondo parco nazionale della nazione e la destinazione turistica naturale più popolare in California La valle di Yosemite presenta uno scenario magnifico di formazioni rocciose maestose e cascate. Nel pomeriggio si attraversa la fertile Valle San Joaquin, conosciuta come la fruttiera della nazione, fino a Modesto dove si passa la notte e si cena in un ristorante del posto.

10° GIORNO

MODESTO - MONTEREY - SAN FRANCISCO

Colazione continentale Dalla zona di Yosemite si attraversa la regione ai piedi della Sierra Nevada, il teatro della febbre dell’oro in California, andando verso Monterey, la prima capitale della California. Dopo una fermata in questa splendida cittadina costiera percorriamo il 17-Mile Drive (percorso delle 17 miglia) noto per gli esclusivi campi da golf viste panoramiche e una fauna particolare Si continua verso nord fino a San Francisco, sulla bellissima baia omonima. All’arrivo tour di orientamento di una delle città più belle d’America:Il Civic Center, Union Square, Chinatown e il Fisherman’s Wharf che offre una vista dell’isola di Alcatraz. Cena di addio in un ristorante del posto

11° GIORNO

SAN FRANCISCO-ITALIA

Colazione continentale. Trasferimento all’aeroporto con navetta.in tempo utile per la partenza pasti e pernottamento a bordo

12° GIORNO

Arrivo in Italia

Il 99% dei nostri clienti è estremamente soddisfatto, dai un'occhiata alle recensioni

Quota per persona

06-13-20-27

03-10-17-18-24

01-02-08-09-15-22-23-29-30

05-12-19-26

02-16-23-24-30

La quota comprende

* 10 PERNOTTAMENTI IN HOTELS DI CAT. 3 STELLE 

* 10 PRIME COLAZIONI, 8 CENE 

* VISITE ED ESCURSIONI COME DA PROGRAMMA

* ENTRATA AI PARCHI E AI MONUMENTI DEL TOUR

* TRASPORTO CON BUS CON ARIA CONDIZIONATA

* GUIDA LOCALE ITALIANA PER TUTTO IL TOUR          

* FACCHINAGGIO NEGLI HOTELS 

* TASSE LOCALI

* POLIZZA SANITARIA - NO LIMITS- COVID INCLUSO 

La quota non comprende

* VOLI INTERCONTINENTALI 

* TASSE AEROPORTUALI

* POLIZZA ANNULLAMENTO VIAGGIO

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Esperienza Viaggio

mappa dei parchi nazionali degli Stati Uniti

mappa dei parchi nazionali degli Stati Uniti

La visita agli splendidi parchi nazionali americani secondo me sono uno dei motivi per cui vale la pena di organizzare un viaggio negli Stati Uniti. Però a parte i più noti (Yellowstone, Yosemite, Death Valley, Grand Canyon) in realtà noi italiani non ci rendiamo nemmeno ben conto di quanti siano e soprattutto dove siano questi parchi naturali.

Per aiutarti nell’organizzazione del viaggio ho quindi preparato questa mappa dove puoi visualizzare a colpo d’occhio la posizione di tutti i 61 parchi nazionali degli Stati Uniti :

I parchi sono elencati in ordine alfabetico , tranne le due aggiunte più recenti in fondo:

1 – Acadia National Park, Maine L’Acadia National Park è l’unico parco nazionale di un certo rilievo sulla East Coast: offre piacevoli panorami costieri, rilassanti passeggiate, e una bella vista panoramica dalla sommità della Cadillac Mountain. Il parco si sviluppa su due isole distinte: Mount Desert Island, accessibile via auto dalla terraferma, e Isle au Haut, accessibile via traghetto.

2 – American Samoa National Park, Samoa Americane Le Samoa Americane sono un arcipelago di isole nel Pacifico Meridionale, poco più di 1000km a nord-est delle Fiji, la capitale è Pago Pago. Il Parco nazionale delle Samoa americane si sviluppa sulle isole di Tutuila (l’isola principale dell’arcipelago), Ofu, e Ta’u, di cui protegge la barriera corallina e la foresta pluviale.

3 – Arches National Park, Utah Il parco nazionale di Arches si trova nello Utah, vicino la cittadina di Moab, ed è senza dubbio uno dei parchi nazionali più belli degli Stati Uniti: raccoglie circa 2000 stupefacenti archi naturali di roccia arenaria. Da vedere assolutamente.

4 – Badlands National Park, South Dakota Area selvaggia caratterizzata da formazioni geologiche particolari: creste scolpite dal vento, guglie, canyon profondi. Possibilità di trekking e buone opportunità di avvistamento della fauna selvatica, come i bisonti e i bighorn.

5 – Big Bend National Park, Texas Il parco deve il suo nome alla scenografica curva del fiume Rio Grande. Vasto territorio di montagne, deserti e canyon. Il cielo notturno spettacolare in quest’area, certificata come parco internazionale per il cielo scuro, offre eccezionali possibilità di osservazione delle stelle, e per gli appassionati vale la visita anche solo per questo.

6 – Biscayne National Park, Florida Parco composto da un arcipelago di isole coralline, le cui acque offrono un ambiente ricco di vita marina. I visitatori possono fare snorkeling o immersioni, avventurarsi in kayak tra le mangrovie, o semplicemente godersi le spiagge. Il parco è anche un’importante area di sosta per uccelli migratori, rendendolo particolarmente interessanti per gli appassionati di ornitologia.

7 – Black Canyon of the Gunnison National Park, Colorado Il Black Canyon è un canyon molto profondo scolpito dal fiume Gunnison, in Colorado. Famoso tra gli appassionati di escursionismo e scalate. Anche questo è un parco interessante per gli astrofili: il cielo notturno del parco è sufficientemente lontano dall’inquinamento luminoso, e permette di osservare stelle e costellazioni con notevole chiarezza.

8 – Bryce Canyon National Park, Utah Il Bryce Canyon è uno dei parchi che mi sono piaciuti di più. E’ facilissimo da visitare: un’unica strada si snoda lungo il parco, e basta scendere alle piazzole panoramiche per godersi viste notevoli su particolari formazioni rocciose a pinnacoli, chiamate “Hoodoos”. Vale la pena anche avventurarsi a piedi su qualche breve sentiero escursionistico.

9 – Canyonlands National Park, Utah Un’immensa distesa di canyon, gole e mesas, divisa dal fiume Colorado e dal fiume Green. Il parco è molto vasto e ci vorrebbe molto tempo per esplorarlo tutto, ma mi ricordo che io sono rimasto incantato quasi un’ora ad osservare il panorama da un view point: in sostanza erano solo enormi solchi nella terra, ma la maestosità della natura lì mi ha affascinato in modo particolare.

10 – Capitol Reef National Park, Utah Capitol Reef è caratterizzato da spettacolari formazioni rocciose e gole. Offre sentieri per escursioni, archi naturali e un’atmosfera di natura incontaminata. Meglio guardare le foto che provare a descriverlo.

11 – Carlsbad Caverns National Park, New Mexico Questo parco è famoso per le sue incredibili grotte sotterranee, formate da stalattiti e stalagmiti. Un’esperienza particolare di esplorazione sotterranea e spettacolari voli di pipistrelli al tramonto.

Proseguirò prossimamente con le descrizioni sintetiche degli altri parchi, seguite poi dagli articoli di approfondimento. Per rimanere aggiornato iscriviti alla newsletter o seguimi sui social .

12 – Channel Islands National Park

13 – Congaree National Park

14 – Crater Lake National Park

15 – Cuyahoga Valley National Park

16 – Death Valley National Park

17 – Denali National Park

18 – Dry Tortugas National Park

19 – Everglades National Park

20 – Gates of the Arctic National Park

21 – Glacier National Park

22 – Glacier Bay National Park

23 – Grand Canyon National Park

24 – Grand Teton National Park

25 – Great Basin National Park

26 – Great Sand Dunes National Park

27 – Great Smoky Mountains National Park

28 – Guadalupe Mountains National Park

29 – Haleakala National Park

30 – Hawaii Volcanoes National Park

31 – Hot Springs National Park

32 – Isle Royale National Park

33 – Joshua Tree National Park

34 – Katmai National Park

35 – Kenai Fjords National Park

36 – Kings Canyon National Park

37 – Kobuk Valley National Park

38 – Lake Clark National Park

39 – Lassen Volcanic National Park

40 – Mammoth Cave National Park

41 – Mesa Verde National Park

42 – Mount Rainier National Park

43 – North Cascades National Park

44 – Olympic National Park

45 – Petrified Forest National Park

46 – Pinnacles National Park

47 – Redwood National Park

48 – Rocky Mountain National Park

49 – Saguaro National Park

50 – Sequoia National Park

51 – Shenandoah National Park

52 – Theodore Roosevelt National Park

53 – Virgin Island National Park

54 – Voyageurs National Park

55 – Wind Cave National Park

56 – Wrangell-Saint Elias National Park

57 – Yellowstone National Park

58 – Yosemite National Park

59 – Zion National Park

60 – Gateway Arch National Park

61 – Indiana Dunes National Park

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Grandi parchi americani: otto consigli per uno straordinario viaggio on the road

È uno dei grandi viaggi da fare una volta nella vita. Perché è ancora meglio di tutto quello che avete immaginato grazie a libri, film, serie tv, cartoline mandate dai parenti. L’Ovest degli Stati Uniti è una terra speciale : c’è lo spazio con S maiuscola, come mai si potrebbe immaginare in Europa, c’è la natura alla massima potenza, c’è una varietà di paesaggi che continua a stupire curva dopo curva, chilometro dopo chilometro. E soprattutto c’è la libertà : la libertà di fare tutto da soli, con facilità, di guidare al tramonto in canyon profondissimi, su altopiani sconfinati, tra rocce rosse da cui sembra che da un momento all’altro spunti un Sioux o un cowboy.

Un viaggio nell’Ovest degli Usa - principalmente in California, Nevada, Utah, Arizona - è un viaggio il cui itinerario può essere programmato in tanti modi diversi: dipende dal tempo a disposizione, dagli interessi , dalla voglia di affrontare tanti chilometri, dal fatto che si vogliano includere o meno le grandi città della costa. Non vogliamo influenzarvi troppo, anche perché il bello di un viaggio di questo tipo è quello di studiarselo sulla carta, sulle guide, su internet, prevedendo le tappe e le escursioni. Ma qualche consiglio un po’ fuori dal coro vogliamo darvelo!

1. PROGRAMMARE UN ITINERARIO DOC L’itinerario più comune è quello che prevede qualche giorno in California (classicamente San Francisco, i parchi di Sequoia e di Yosemite, la Valle della Morte), poi Las Vegas, poi ancora il filotto di grandi parchi e di spazi tipicamente Western (Grand Canyon, Lake Powell, Monument Valley, Bryce Canyon, con la variante di Moab per i parchi di Arches e Canyonlands). In tutto, 15-18 giorni di viaggio. Se - e ripetiamo se - ne avete la possibilità, pensate a itinerari più ristretti e approfonditi : i paesaggi da scoprire sono talmente tanti… e potete sempre tornarci!

Consiglio Touring:  programmate una vacanza in California e un’altra vacanza tra Utah e Arizona. Ne vale la pena. In California, sono moltissimi i luoghi meravigliosi snobbati dai turisti italiani: pensiamo soltanto alla costa settentrionale, dove guiderete tra boschi di sequoie millenarie (il bellissimo parco di Redwood), ricordi della signora Fletcher (Mendocino) e vigneti profumati (la Napa Valley). Tra Utah e Arizona, le deviazioni dai parchi “classici” per parchi più inconsueti, meno affollati e incredibilmente belli sono talmente numerose che non rimpiangerete di aver programmato qualche giorno in più da queste parti.

2. ARRIVARE ALL’AEROPORTO GIUSTO Seguendo il discorso del punto 1: non è obbligatorio arrivare in aereo a San Francisco o a Los Angeles . A seconda dell’itinerario che sceglierete di fare e del tempo a disposizione, potreste partire anche da altri aeroporti dell’area (in tutti potrete noleggiare un’automobile). Risparmierete così tempo e chilometri.

Consiglio Touring:  se scegliete di fare una vacanza in California, Los Angeles e San Francisco possono essere ottime basi (magari con partenza da una città e ritorno dall’altra). Se optate per il grande West, Las Vegas è molto più comoda (e ci sono voli diretti dall’Europa). Anche Phoenix (Arizona), Salt Lake City (Utah) e Denver (Colorado) hanno aeroporti internazionali con voli comodi e quotidiani dagli Usa e dall’Europa. Se fate il grand tour (California + West), un anello San Francisco-San Francisco può essere conveniente, ma forse vi converrà partire da San Francisco e ripartire da un altro aeroporto...

3. PENSARE ALLE ESCURSIONI Lo sappiamo, gli italiani non sono il popolo più sportivo del mondo. Però se c’è una cosa bella, bellissima dei grandi parchi americani è quella di camminare in mezzo alla straordinaria natura che proteggono . Tenetevi del tempo per passeggiare: di escursioni, ovviamente, ce n’è per tutte le età e per tutte le gambe. Non accontentatevi di vedere un parco in una mezza giornata e di proseguire verso il panorama successivo.

Consiglio Touring:  ce ne sarebbero troppi. Comunque. Al parco di Bryce , scendete dalle balconate e fate almeno il Navajo loop trail, che vi conduce in mezzo ai pinnacoli. Al parco di Zion , pensate a una giornata nelle Narrows, le fantastiche gole che si inoltrano nella montagna: camminerete letteralmente nel fiume (vengono noleggiati calzari termici ad hoc), guadando da una riva all’altra. Oppure, se non soffrite di vertigini, pensate all’Angel’s Landing, straordinario panorama sulla valle. Ancora: ad Arches ci sono mille archi da esplorare a piedi, ne vale la pena: il Delicate Arch al tramonto vale ogni fatica e sarà uno dei ricordi più belli del viaggio.

4. SCEGLIERE LE STRADE Molte delle emozioni speciali che un viaggio nei grandi parchi degli Stati Uniti può regalare derivano dalle incredibili strade che si possono percorrere . Segnatele sul vostro itinerario: sarebbe un peccato scoprire che le avete soltanto sfiorate…

Consiglio Touring.  Consultate le “scenic drives” proposte dagli enti del turismo (le troverete anche sui loro siti web): avrete l’imbarazzo della scelta, ma almeno è una buona base da cui partire. Tra Utah e Arizona, la strada che porta alla Monument Valley (da nord) è quella classica di tanti film, Forrest Gump in primis: la fotografia non può mancare. Nello Utah, la statale 12 potrebbe essere a buon diritto classificata come la più bella del mondo : percorretela da Hatch a Torrey , passando per il Red Canyon, il Bryce, il Kodachrome Basin, Escalante, Boulder (e poi proseguite per Fruita e il Capitol Reef). Non ci saranno parole: in qualche centinaio di chilometri vi troverete in mezzo a rocce rosse, altipiani bianchi, pinnacoli, pinete di montagna , uno scenario via l’altro, da togliere il fiato. La nuova Guida Routard , aggiornata al 2023, vi verrà in aiuto con molte informazioni utili.

5. CONSIDERARE I PARCHI MENO NOTI Per ogni parco “superstar” c’è un parco meno noto. Ci direte: grazie tante, ma chi ha il tempo di vederli tutti? Ecco, qui si ritorna al punto 1 (variare l’itinerario), ma anche se non avete a disposizione tantissimo tempo spesso si può incastrare la visita tra una tappa e l’altra . Il bello è che tutti i parchi Usa sono talmente ben segnalati e facili da esplorare, grazie alle efficientissime mappe distribuite gratuitamente nei Visitor center, che non si corre il rischio di perdere tempo a cercarli.

Consiglio Touring:  in pochi considerano Monterey, a sud di San Francisco: a parte il bellissimo acquario, la riserva di Point Lobos regala avvistamenti di lontre marine, delfini e tanti uccelli, una destinazione speciale per gli amanti della natura. Sequoia è molto meno affollato di Yosemite, ma gli alberi secolari sono stupefacenti, specialmente quello sotto cui si passa con l’auto! Vicino al Bryce Canyon c'è il Cedar Breaks National Monument , un mini-Bryce ultrapanoramico. A Canyonlands non perdetevi il Dead Horse State Park , dove fu girata la scena finale di Thelma e Louise: canyon fino all’orizzonte (ma non saltate giù, con la vostra cabrio). E se visitate l’Antelope Canyon, non mancate l’Horseshoe Bend !

6. FARSI GUIDARE PER QUALCHE GIORNO Anche se siete amanti della libertà, pensate alla possibilità di lasciare la macchina parcheggiata e di farvi guidare per qualche giorno, magari fuori strada, magari in qualche luogo che non avreste mai avuto l’ardire di esplorare da soli . Pure in questo caso, l’America offre innumerevoli opportunità, sia all’interno sia all’esterno dei grandi parchi nazionali. 

Consiglio Touring:  tra il lake Powell e il parco di Zion c’è il paese di Kanab , piccola comunità di frontiera ancora molto meno turistica delle sue vicine. È il punto di partenza ideale per esplorare due National Monument pazzeschi : il Vermilion Cliffs e il Grand Staircase-Escalante (rispettivamente a nord e a sud). Le possibilità di trekking lontani dalle folle , di gite in fuoristrada in scenari mozzafiato, di attività sportive di ogni tipo si sprecano: il bello è che sarete sempre da soli (o quasi) e ogni secondo sarà un regalo (noi abbiamo provato  www.vermilioncliffs.net : preparati e gentilissimi).

7. ENTRARE NEL WEST DEI FILM E DEGLI INDIANI Quanti ricordi, quante immagini vi verranno in mente girovagando tra i canyon e gli archi di Utah e Arizona. D’altronde, sono tantissimi i film e i romanzi entrati nel nostro immaginario collettivo… quali sono i luoghi migliori per assaporare quella atmosfera?

Consiglio Touring. Monument Valley è il luogo per elezione: potreste anche spendere una piccola follia per dormire nell’hotel o nelle cabins che fronteggiano le celebri “teiere” di roccia. Non perdete, comunque, il piccolo museo al Goulding’s Lodge , che racconta l’avventura cinematografica di questo straordinario set. Del Dead Horse Point abbiamo parlato. Per capire qualcosa di più sui nativi americani, niente di meglio che una visita a Mesa Verde, in Colorado : comporterà una deviazione da Moab, ma lo scenario di montagna è magnifico, completamente diverso da quello arido di Canyonlands, e le rovine delle comunità native, nascoste nei canyon dentro la roccia, davvero sbalorditive. Poi ci sono le stelle di Rodeo Drive , ma quella è un’altra storia...

8. COMPRARE UN ANNUAL PASS Pensavamo fosse abbastanza scontato, ma abbiamo scoperto che non lo è: per visitare i parchi degli Stati Uniti è estremamente conveniente comprare un Annual Pass , ovvero una tessera che permette l’accesso a tutti i parchi nazionali e i monumenti nazionali americani. Costa 80 dollari e vale per tutti i passeggeri dell’auto: se si visitano almeno 4 parchi (il che succede molto spesso) conviene ed è comodissimo.

Consiglio Touring.  Comprate il pass al primo parco in cui entrate e poi sfruttatelo per tutto il resto del viaggio. Ma fate attenzione: ci sono parchi che non rientrano nel National Parks System (NPS), come Monument Valley e Antelope Canyon, dove dovrete pagare ingressi a parte. Una volta entrati nel parco, fermatevi al Visitor Center : gentilissimi ranger vi potranno fornire consigli su ogni vostro dubbio e richiesta, oltre a inondarvi di materiale informativo. Buon viaggio!

I NOSTRI ARTICOLI SU CALIFORNIA E GRANDI PARCHI AMERICANI - California, alla scoperta delle Channel Islands - California, che cosa vedere sulla costa, tra Monterey e Big Sur - California, un itinerario alternativo lungo la Hgw 395, tra lake Tahoe e Mammoth Lakes - Che cosa fare tre giorni a San Francisco - Grandi parchi americani: otto consigli per uno straordinario itinerario on the road

Galleria fotografica

Bryce Canyon

mappa tour parchi usa

Sei strade da sogno per un vacanza in camper in Italia e in Europa

A monopoli il primo festival di ukulele d'italia, budapest con i bambini, fra treni storici e parchi gioco mai visti, itinerario lungo la costa delle fiandre, tra arte contemporanea e dune sul mare del nord.

Caro viaggiatore, questo è il form per ricevere la quotazione del “tuo viaggio” creato dai nostri professionisti con esperienze pluridecennali sulla destinazione che sceglierai!

Il nostro è un lavoro sartoriale ed è per questo motivo che ti chiediamo di compilare attentamente tutti i campi del form sottostante. Una creazione artigianale richiede tempo, che stimiamo in 3-4 giorni lavorativi, per scegliere i servizi, le compagnie aree e la migliore combinazione delle escursioni.

Grazie del rispetto che avrai per la passione e la cura che metteremo nel creare “il tuo viaggio”!

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11 giorni / 10 notti

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Tour Guidato: Parchi Usa dell’Ovest

da € 2.520 Voli esclusi

  • Tour Guidato: Parchi Usa dell’Ovest – Guida in italiano e bilingue
  • Tour Guidato: Parchi Usa dell’Ovest – Guida in italiano
  • Partenze e quotazioni
  • Info sulla destinazione

Il miglior tour guidato dei parchi Usa dell’ Ovest ! Goditi la visita dei parchi nazionali più importanti e famosi degli Stati Uniti occidentali .

Un viaggio da Los Angeles , interamente dedicato agli appassionati della natura selvaggia, dei panorami mozzafiato e del caos delle grandi città.

L’itinerario inizia dal Grand Canyon National Park . Successivamente raggiunge le zone del Lake Powell, con la visita all’ Horseshoe Bend e all’ Antelope Canyon .

La tappa seguente è il parco tribale della Monument Valley . Il tour parchi Usa dell’ Ovest si sposta quindi verso il patrimonio mondiale UNESCO del Mesa Verde National Park .

Dopodiché il percorso continua con Canyonlands National Park , Arches National Park e Capitol Reef National Park .

Scopri inoltre il Bryce Canyon National Park e lo Zion National Park prima di una notte di svago a Las Vegas .

A questo punto il tour parchi Usa dell’ Ovest risale verso la Death Valley National Park per raggiungere la Sierra Nevada. Qui, possibilità di ammirare gli scorci mozzafiato dello Yosemite National Park .

Non perderti i meravigliosi scorci delle sponde del Pacifico con il passaggio per la panoramica 17-Mile Drive e Monterey.

Il tour parchi Usa dell’Ovest termina infine a San Francisco .

Le principali tappe di questo tour:

  • Grand Canyon National Park , una delle sette meraviglie del mondo.
  • Horseshoe Bend , la terrazza panoramica da cui si possono ammirare il colore verde delle acque del – fiume Colorado, che creano un meraviglioso contrasto con l’arenaria rossa.
  • Antelope Canyon , in cui i raggi del sole, penetrando le alte mura dello strettissimo canyon, creano effetti spettacolari.
  • Monument Valley , terra ancestrale degli indiani Navajo.
  • Mesa Verde National Park , culla della cultura degli indiani del Pueblos.
  • Canyonland National Park , paesaggio di vari colori eroso dal fiume Colorado e dai suoi affluenti che – hanno creato canyon, tavolieri e altopiani.
  • Arches National Park , una sinfonia di colori e forme create dalle forze della natura.
  • Capitol Reef National Park , una zona di pareti rocciose somiglianti a scogliere culminanti in formazioni di arenaria bianca.
  • Bryce Canyon National Park , un disegno intricato di pinnacoli e grotte.
  • Zion National Park , i cui panorami lasciano senza fiato.
  • Las Vegas , la capital mondiale del gioco d’azzardo e dell’intrattenimento.
  • Death Valley National Park , il parco più vasto negli USA continentali.
  • Yosemite National Park , il secondo parco nazionale della nazione e la destinazione naturalistica più popolare in California.
  • 17-Mile Drive , nota per gli esclusivi campi da golf, viste panoramiche ed una fauna particolare.

Per il tour in pullman, partenze garantite con guida in lingua Italiana, minimo 2 partecipanti, in condivisione con clienti di altri operatori italiani.

** il programma subisce la seguente variazione momentanea: la cena del secondo giorno a Laughlin non è compresa nelle quote, sostituita dal pranzo del settimo giorno a St. George UT che inizialmente non era previsto **

Los Angeles (-/-/-)

Arrivo a Los Angeles e trasferimento in hotel con navetta, incluso nella quota. Servizio di accoglienza incluso (nessun servizio per arrivi tra le 22.00 e le 8.00). Check-in e resto della giornata a disposizione. Pernottamento presso l’hotel Holiday Inn Los Angeles Airport, 3* in pernottamento e prima colazione.

Los Angeles - Laughlin ca. 460 km (B/-/D)

Colazione continentale. Al mattino, visita dei punti più famosi della “Città degli Angeli” come Hollywood Boulevard, il Teatro Cinese di Grauman, la “Walk of Fame”, Sunset Strip, le famose spiagge ed il Downtown di Los Angeles. Il viaggio prosegue attraversando il deserto del Mojave fino a Laughlin, sul fiume Colorado. Cena in albergo, inclusa nella quota. Pernottamento presso l’hotel Harrah’s Laughlin Resort and Casino, 3* in mezza pensione.

Laughlin - Grand Canyon National Park - Tuba City ca. 465 km (B/-/D)

Colazione continentale. Prima dell’arrivo al Grand Canyon fermata lungo la Route 66, la strada che collegava Chicago a Santa Monica. Il resto della giornata sarà dedicato alla visita di una delle sette meraviglie del mondo, il Parco Nazionale del Grand Canyon. Questo paesaggio ispira e travolge i sensi per le sue dimensioni immense: lunghezza 446 km, larghezza fino a 29 km e profondità di 1.600 m. L’itinerario continua lungo il versante sud, attraverso il Painted Desert e il vecchio Trading Post (Centro di Scambio) di Cameron prima di arrivare a Tuba City, l’ultima tappa di oggi, situata nel cuore della riserva Navajo. Cena inclusa nella quota. Pernottamento presso Navajoland Hotel of Tuba City, 2*, o similare, e prima colazione.

ESCURSIONE FACOLTATIVA: Grand Canyon in elicottero.

Tuba City - Horseshoe Bend - Antelope Canyon - Monument Valley - Moab ca. 560 km (B/-/D)

Colazione continentale. Partenza di buon’ora da Tuba City. La giornata inizierà con una breve passeggiata fino alla terrazza panoramica di Horseshoe Bend. Le acque del fiume Colorado, di un color verde in contrasto con l’arenaria rossa, scorrono lentamente intorno alla formazione rocciosa: questa è una delle immagini più spettacolari e più fotografate del Sudovest americano. Si continua con il tour dell’Antelope Canyon* in cui i raggi del sole, penetrando tra le alte mura dello strettissimo canyon, creando giochi di luce spettacolari. La prossima tappa è̀ il parco tribale della Monument Valley, terra ancestrale degli indiani Navajo. Il panorama indimenticabile della valle presenta tavolieri, altopiani e pinnacoli. In serata si continua verso nord, alla volta della pittoresca cittadina di Moab, dove passeremo le due notti successive. Cena inclusa nella quota. Pernottamento a Moab Valley Inn, Scenic View, 3*, o similare, e prima colazione.

ESCURSIONE FACOLTATIVA: Monument Valley Jeep Tour.

* In caso di pioggia intensa, l'Antelope Canyon potrebbe essere chiuso per motivi di sicurezza a causa del rischio di inondazioni improvvise. In questo caso non è previsto il rimborso.

Moab – Arches National Park – Canyonlands National Park - Moab ca. 210 km (B/-/D)

Colazione continentale. Giornata dedicata alla visita di due Parchi Nazionali: Arches, una sinfonia di colori e forme creati dalle forze della natura, e Canyonlands, un paesaggio di vari colori eroso dal fiume Colorado e dai suoi affluenti che hanno creato canyon, tavolieri e altopiani. Cena inclusa nella quota. Pernottamento a Moab Valley Inn, Scenic View, 3*, o similare, e prima colazione.

Moab - Capitol Reef National Park - Bryce Canyon National Park ca. 430 km (B/-/D)

Colazione continentale. Il tour continua verso un altro splendido parco nazionale: Capitol Reef, una zona di pareti rocciose simili a scogliere culminanti in formazioni di arenaria bianca. L’ultima destinazione del giorno è Bryce, dove si visiterà Bryce Canyon, dall’indimenticabile panorama intricato di pinnacoli e grotte. Cena, pernottamento e prima colazione al Bryce View Lodge, 2*.

Bryce Canyon National Park - Zion National Park - Las Vegas ca. 420 km (B/-/-)

Colazione continentale. Si parte per visitare lo Zion National Park che con i suoi altopiani e i panorami mozzafiato, lascerà tutti senza parole. Costeggiando il fiume Virgin entreremo nel deserto del Mojave e nello stato del Nevada. Nel pomeriggio si arriva a Las Vegas, la città delle luci. Pernottamento al Circus Circus Hotel and Casino, 3*, in pernottamento e prima colazione.

ESCURSIONE FACOLTATIVA: Las Vegas di notte.

Las Vegas - Death Valley National Park - Bakersfield ca. 590 km (B/-/D)

Colazione continentale. Oggi si visiterà il Death Valley National Park*, il parco più vasto negli USA continentali, con i suoi maggiori punti di interesse, tra cui Zabriskie Point, il Visitor Center a Furnace Creek e Badwater, il punto più basso sotto il livello del mare nell’emisfero occidentale, uno scenario straordinario sotto il sole più caldo del mondo. In serata si arriva a Bakersfield, una cittadina tipicamente americana nella parte sud della Valle di San Joaquin e città natale del Bakersfield sound. Pernottamento al Hilton Garden Inn Bakersfield, 3*, in mezza pensione.

Bakersfield - Yosemite National Park - Manteca ca. 520 km (B/-/D)

Colazione continentale. La mattina sarà dedicata alla visita dello Yosemite National Park, il secondo parco nazionale della nazione e la destinazione naturalistica più popolare della California. La Yosemite Valley presenta un magnifico scenario di formazioni rocciose e cascate. Nel pomeriggio si attraversa Valle di San Joaquin, conosciuta come la “fruttiera della nazione”, fino a Manteca. Cena inclusa nella quota. Pernottamento presso il Best Western Plus Executive Inn and Suites. 3*, e prima colazione.

Manteca - 17-Mile Drive - Monterey - San Francisco ca. 395 km (B/-/D)

Colazione continentale. Dalla zona di Yosemite si attraversa la regione ai piedi della Sierra Nevada, il teatro della febbre dell’oro in California, andando verso Monterey. Dopo una sosta in questa splendida cittadina costiera percorrerete la 17-Mile Drive*, nota per gli esclusivi campi da golf, viste panoramiche ed una fauna particolare. Si continua verso nord fino a San Francisco, alla volta della bellissima baia omonima. All’arrivo vi aspetterà il tour di una delle più belle città d'America, dove esplorerete il Civic Center, Union Square, Chinatown ed il Fisherman’s Wharf che offre una vista dell’isola di Alcatraz. Cena di fine tour inclusa nella tariffa. Pernottamento al Caza Fisherman’s Wharf, 4* e prima colazione.

San Francisco (B/-/-)

Colazione e tempo libero a disposizione fino al momento del trasferimento in aeroporto, volo non incluso, in tempo utile per il volo di ritorno in Italia o verso qualsiasi altra destinazione (costo del biglietto aereo non compreso nella quotazione). Fine dei servizi.

Quote per persona, a partire da:

Partenze 2024 con guida parlante italiano (lunedì e martedì):

  • Aprile 1, 15, 22
  • Maggio 6, 13, 20, 27
  • Giugno 3, 10, 17, 18, 24
  • Luglio 1, 2, 8, 9, 15, 22, 23, 29, 30
  • Agosto 5, 12, 19, 26
  • Settembre 2, 16, 23, 24, 30
  • Ottobre 1, 7, 14

Partenze 2024 con guida bilingue (martedì):

  • Agosto 6, 13, 20, 27
  • Settembre 3, 17

Hotel previsti (o similari)

ATTENZIONE: Le tariffe Child sono applicabili ai bambini di età compresa fra 8 e 16 anni compiuti, che condividono la camera con almeno due Adulti. I bambini di età inferiore agli 8 anni non sono ammessi al tour. Dipendendo dalle normative sanitarie in atto al momento del viaggio alcune colazioni e cene potrebbero essere al sacco o eliminate dal programma. La colazione a Las Vegas e/o San Francisco potrebbe essere offerta in forma di carte prepagate da utilizzare presso gli Starbucks. Quando la temperatura supera i 43 gradi centigradi l’itinerario del giorno 8 sarà Las Vegas – Calico – Bakersfield. In caso di pioggia intensa, Antelope Canyon potrebbe essere chiuso per motivi di sicurezza a causa di inondazioni improvvise.

Tassi di cambio di riferimento per le valute

Valuta: Dollaro USA (USD) – Cambio: 1,05 

Variazioni dei cambi con oscillazioni maggiori del 3% comporteranno un adeguamento dei costi e verranno comunicati entro i 20 giorni dalla partenza.

Blocco valuta: € 50 a pratica.

Il cliente ha la possibilità di bloccare definitivamente il costo dei servizi a terra che non sarà più oggetto di oscillazioni valutarie. La richiesta dovrà avvenire contestualmente alla conferma.

La quota comprende

  • Trasferimento in arrivo a Los Angeles e San Francisco (nessun servizio di accoglienza in aeroporto per chi arriva tra le 22:00 e le 8:00)
  • 10 pernottamenti in alberghi di categoria turistica
  • 10 Colazioni ed 8 cene
  • Pullman con aria condizionata per tutta la durata del tour 
  • Guida in lingua italiana
  • Tasse e costi di servizio non rimborsabili
  • Visita della città di Los Angeles e San Francisco
  • Ingressi ai Parchi Nazionali (Grand Canyon, Arches, Capitol Reef, Bryce Canyon, Zion, Death Valley, Yosemite)  Horseshoe Bend, Antelope Canyon, Monument Valley e la 17-Mile Drive
  • Kit da viaggio GoWorld (zaino, volumi fotografici, porta abiti/trolley – secondo importo pratica)
  • Assicurazione assistenza medica, rimpatrio sanitario, danneggiamento al bagaglio e annullamento fino a € 2.000 per persona Go World Safe https://www.goworld.it/condizioni-generali-di-viaggio/assicurazioni/

La quota non comprende

  • I voli intercontinentali 
  • I voli interni
  • Tasse aeroportuali soggette a variazione
  • Bagaglio in stiva, da pagare in loco al check-in
  • Facchinaggio
  • Resort Fee o Tassa di Soggiorno negli hotel, dove non indicato specificatamente.
  • Le escursioni facoltative 
  • Tasse governative e locali non in vigore al momento della quotazione
  • Le bevande e/o i pasti dove non espressamente menzionate
  • Spese ed Extra di carattere personale
  • Eccedenza bagaglio
  • Quanto altro non espressamente indicato nella quota comprende od altrove nel programma
  • ESTA o Visto di Ingresso per gli Stati Uniti
  • Adeguamento Massimale Annullamento, obbligatorio per viaggi di importo superiore a € 2.000
  • Assicurazione integrativa (Raccomandata) Go World Safe Plus https://www.goworld.it/condizioni-generali-di-viaggio/assicurazioni
  • Quota d’iscrizione € 95

selvaggio west da los angeles

Località da visitare del West Pueblo di Taos Il Pueblo di Taos (o Taos Pueblo), abitato per oltre un millennio, è l’antico pueblo di una tribù di nativi americani di razza Pueblo che parlava la lingua tiwa. Si trova a circa 1,6 chilometri a nord dell’attuale città di Taos, nel Nuovo Messico, USA, sul Red Willow Creek o Rio Pueblo, […] Eventi e festività del West Lunedi dell’Angelo Pasqua Memorial Day Festa della Repubblica Independence Day Labor Day Columbus Day 26 novembre Thanksgiving Day Christmas Eve 24 (vigilia di Natale) dicembre Christmas Day (Natale) 25 dicembre Santo Stefano (S. Stefano) 26 dicembre New year’s eve (Capodanno) 31 dicembre   Arizona La Parada Del Sol – Scottsdale La Parada del Sol è […] Passaporti, sicurezza, situazione sanitaria e numeri utili del West Passaporto e visto A partire dal 12 gennaio 2009 è previsto il Visa Waiver Program, che consente di viaggiare senza il visto, che richiede un’autorizzazione al viaggio elettronica, (ESTA -Electronic System for Travel Authorization) prima di salire a bordo del mezzo di trasporto, aereo o navale, in rotta verso gli Stati Uniti. La procedura, molto […] Trasporti e comunicazioni del West Aereo Viste le grandi distanze coperte da questi territory gli aeroporti regionali sono situati in piccolo città come Yuma e Flagstaff ( AZ) e Carlsbad e Taos (NM). Questi aeroporti servono principalmente residenti e viaggiatori per affari.   Bicicletta La bicicletta è conveniente, economica, salutare ,rispetta l’ambiente ed è un buon mezzo con cui viaggiare. […] Sport e gastronomia del West Sport I principali team sportivi hanno sede a Salt Lake City e Phoenix. Gli Arizona Diamondbacks di Phoenix giocano la major league di baseball da metà aprile sino a settembre. I Wildcats dell’università dell’Arizona sono tra i migliori team di baseball della nazione.   Gastronomia La cucina del sudovest fu creato dall’unione della cultura spagnola, […] Leggende e curiosità del West Fiabe, miti e leggende Kokopelli è una divinità della tribù Navajo che solitamente viene chiamata “Cocopelli” o “Cocopeli”. Non è difficile trovare dei disegni che lo raffigurano come un uomo stilizzato e con una schiena curva, danzante introno al fuoco mentre suona il flauto. Per i Hopi, Kopopelli porta i bambini che non sono ancora […] Letteratura, musica e film del West Letteratura La letteratura sud occidentale americana è varia dal momento che la cultura è molto ampia.Dai classici romanzi western di Zane Gray, Louis L’Amour e Larry McMurtry a scrittori contemporanei come la Nativo Americana Louise Erdrich, gli autori colorano le loro opere con gli scenari e la sensibilità del Southwest. Partendo dalla mistica realtà che […] Cultura, religione e popolazione del West Cultura L’arte ha giocato sempre un ruolo importante nella cultura del Sudovest,è il modo in cui le persone esprimono la propria arte e le prorpie ideologie.La ricca storia e il ricco patrimonio culturale di questa regione sono fertile fonte di ispirazione per artisti, filmmakers , fotografi e musicisti. Il New Mexico ultimamente è molto gettonato […] Economia e politica del West Economia Il Southwest ha una florida economia, tra le zone più redditizie degli Stati Uniti. Sebbene la maggior parte della prosperità della regione è basata sull’attività dell’estrazione mineraria, in particolare alluminio e sabbie minerali – una vasta gamma di industrie fornisce opportunità lavorative per gli abitanti del sud ovest. Politica Gli stati federati della regione […] Ambiente e clima del West Il Southwest è comunemente chiamato “Indian Country, ma è una denominazione impropria. Visitando la riserva Navajo, quella Hopi o il Zuni Pueblo ci si accorge di essere totalmente in un altro luogo. Il Southwest potrebbe essere ancora considerato un paese indiano, ma gli indiani non sono più quelli di una volta. Ogni tribù conserva leggi […] Storia del West Tra i primi abitanti del sud ovest americano vi furono i Popoli Ancestrali. Mentre oggi i loro insediamenti e le loro case sui dirupi, abbandonate più di settecento anni fa, sono oggi considerate rovine evocative, i loro discendenti, gli abitanti di Pueblo in new Mexico e gli Hopi in Arizona oggi mantengono uno stile di […] PRENOTA ORA!   071 2089301 Cerca l'agenzia più vicina a te scegli la provincia Agrigento Alessandria Ancona Aosta Arezzo Ascoli Piceno Asti Avellino Bari Barletta-Andria-Trani Belluno Benevento Bergamo Biella Bologna Bolzano Brescia Brindisi Cagliari Caltanissetta Campobasso Carbonia-Iglesias Caserta Catania Catanzaro Chieti Como Cosenza Cremona Crotone Cuneo Enna Fermo Ferrara Firenze Foggia Forlì-Cesena Frosinone Genova Gorizia Grosseto Imperia Isernia La Spezia L'Aquila Latina Lecce Lecco Livorno Lodi Lucca Macerata Mantova Massa-Carrara Matera Messina Milano Modena Monza e della Brianza Napoli Novara Nuoro Olbia-Tempio Oristano Padova Palermo Parma Pavia Perugia Pesaro e Urbino Pescara Piacenza Pisa Pistoia Pordenone Potenza Prato Ragusa Ravenna Reggio Calabria Reggio Emilia Rieti Rimini Roma Rovigo Salerno Medio Campidano Sassari Savona Siena Siracusa Sondrio Taranto Teramo Terni Torino Ogliastra Trapani Trento Treviso Trieste Udine Varese Venezia Verbano-Cusio-Ossola Vercelli Verona Vibo Valentia Vicenza Viterbo Estero Nessuna agenzia trovata nella provincia specificata. 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Parchi Nazionali Americani dell'Ovest: tour ed itinerario

Parchi Nazionali Americani dell’Ovest in 7 giorni: itinerario da Las Vegas a San Francisco

  • Roberta Ferrazzi

Il tour dei Parchi Nazionali Americani dell’Ovest è un’esperienza unica da vivere on the road . Un viaggio negli Stati Uniti ricco di splendide aree di natura incontaminata, canyon che serpeggiano indisturbati, rocce millenarie elette a monumenti nazionali , laghi cristallini e storie di persone e culture rimaste indelebili in questi luoghi senza tempo dalla bellezza commovente. In questo articolo vi racconto come organizzare un viaggio nei Parchi Americani , sia che si tratti di un viaggio nei Parchi Americani fai da te che di scegliere un tour organizzato, e vi suggerisco un itinerario nei Parchi dell’Ovest di 7 giorni con partenza da Las Vegas e arrivo a San Francisco che ho testato personalmente.

Parchi Nazionali Americani

I Parchi Nazionali Americani dell’Ovest sono stati una delle tappe del mio viaggio negli Stati Uniti in solitaria in Agosto . Uno dei motivi che mi ha spinto ad intraprendere il mio viaggio in California era raggiungere il Grand Canyon . Volevo vedere il più famoso tra gli oltre 400 Parchi Nazionali degli Stati Uniti . Dopo la vita lasciva di Las Vegas mi apprestavo dunque a partire per un viaggio esplorativo con un variegato gruppo composto da: 1 ragazza francese, 1 coppia di filippini ormai da anni in pianta stabile a San Francisco, 27 cinesi che cercavano in tutti i modi di non abbronzarsi (che nel deserto, voglio dire…), Hao, un universitario cinese che studiava a San Francisco e sbarcava il lunario lavorando come accompagnatore turistico e the driver , un eccentrico ex marine che era stato di ruolo in Afghanistan , dotato di un senso del dovere quasi snervante e appassionato di fotografia. Un itinerario indimenticabile, che vi consiglio di intraprendere almeno una volta nella vita.

Parchi Americani

Parti con LE COSMOPOLITE Viaggi

Tour dei Castelli della Valle della Loira in 4 giorni: viaggio di gruppo a Castello Amboise, Clos-Lucé, Chenonceau, Villandry, Azay le Ride e Langeais

Tour dei Castelli della Valle della Loira in 4 giorni – Viaggio di Gruppo

CERCA TOUR IN USA

Quali sono i Parchi Nazionali Americani dell’Ovest: il Grand Cirle

I Parchi Nazionali Americani dell’Ovest sono divisi su più Stati e formano il così detto Grand Circle , l’ itinerario ad anello in Utah, Arizona, Colorado e New Mexico che include alcune delle meraviglie naturali più affascinanti del SouthWest degli Stati Uniti e un pezzo della famosa Route 66 , soprannominata Mother Road . Il termine “ Grand Circle Tour ” fu coniato nel 1920 dalla Union Pacific Railroad , che propose un itinerario che toccava più Parchi USA in un unico viaggio. Vediamo di seguito quali sono i Parchi Nazionali Americani più belli da visitare in quest’area degli Stati Uniti.

Parchi Nazionali in Utah: i Mighty Five

Lo Stato dell’Utah custodisce sul suo territorio alcuni tra i più bei parchi d’America . Pensate che il 65% del suolo è di proprietà pubblica. Territorio delle tribù navajo, pajute e ute , venne preso d’assalto da poligami mormoni in fuga intorno alla metà dell’Ottocento. Benché i mormoni abbiano dovuto fare dietro frónt sul tema poligamia, per diventare parte riconosciuta degli Stai Uniti, la loro influenza religiosa si fa ancora molto sentire. I Parchi Nazionali in Utah sono cinque e sono soprannominati Utah Mighty Five :

  • Bryce Canyon
  • Capitol Reef
  • Canyonlands

Parchi dell’Arizona

L’ Arizona è tra gli Stati USA quello più ricco di Parchi Nazionali e Monumenti Nazionali . Tra questi il più conosciuto è sicuramente l’impressionante Grand Canyon . Sul territorio dell’Arizona si estendono anche le Riserve Indiane , che custodiscono alcuni dei migliori Parchi Nazionali Americani . I Parchi dell’Arizona più importanti sono:

  • Grand Canyon
  • Monument Valley
  • Antelope Canyon
  • Canyon de Chelly National Monument
  • Petrified Forest e Painted Desert
  • Saguaro National Park

Come visitare i Parchi Americani dell’Ovest

Come visitare i Parchi Americani dell’Ovest ? Per fare un tour dei Parchi Americani avete diverse opzioni, tra viaggi fai da te e tour e viaggi di gruppo :

  • noleggiare un auto e partire per un viaggio nei Parchi Americani fai da te .
  • fare il giro dei Parchi USA in treno .
  • aggregarvi ad uno dei tanti tour organizzati nei Parchi Americani con partenza negli Stati Uniti , come ho fatto io.
  • prenotare uno dei viaggi organizzati nei Parchi Americani con partenza dall’Italia .

Come organizzare un viaggio nei Parchi Americani dell’Ovest

Per organizzare un viaggio nei Parchi Americani dell’Ovest dovrete innanzi tutto decidere quali delle opzioni che vi ho proposto prima fa al caso vostro. Tenete conto che fare un tour dei Parchi USA equivale a macinare davvero moltissimi chilometri on the road. Se non siete mai stati negli Stati Uniti faticherete ad immaginare quali sono le reali distanze tra una tappa e l’altra.

Le città di partenza per fare un tour dei Parchi Nazionali Americani solitamente sono Las Vegas e San Francisco , a volte Los Angeles , per questo molto spesso questo itinerario è inserito all’interno di un viaggio di più ampio respiro in California e Parchi Nazionali , come quello che ho fatto io, che ha toccato anche Los Angeles ed il Big Sur . A seconda dei giorni a disposizione e delle città che vorrete visitare, dovrete prendere un volo aereo per raggiungere la città di partenza della vostra avventura on the road .

Ricordate che per entrare negli Stati Uniti avrete bisogno:

  • di un passaporto in corso di validità .
  • di un biglietto aereo per gli Stati Uniti.
  • del visto ESTA per gli Stati Uniti (Electronic System for Travel Authorization) per entrare nel Paese.
  • di un ‘assicurazione di viaggio per gli Stati Uniti .

♥ Scopri come organizzare il tour e fare tutte le prenotazioni di viaggio online in modo, facile, sicuro e veloce.

=> CERCA offerte voli per gli Stati Uniti.

=> RICHIEDI l’autorizzazione ESTA per gli Stati Uniti , il costo è di 13€ circa.

=> SOTTOSCRIVI l’ assicurazione Heymondo , che riserva ai lettori di LeCosmopolite.it il 10% di sconto.

Noleggio auto per i Parchi USA

Se deciderete di noleggiare un’auto per visitare i Parchi USA vi consiglio di non orientarvi su piccole utilitarie, ma di preferire suv , fuoristrada e pick-up con un ottimo impianto dell’ aria condizionata . La strada da Las Vegas al Grand Canyon in estate è bollente e si trasforma in una Caporetto di pneumatici scoppiati dal caldo. Diciamo che, se gli Americani da queste parti sfoggiano auto di grandi dimensioni un motivo c’è. 😉

=> PRENOTA un auto a noleggio .

Patente per guidare negli USA

Per quanto riguarda la patente per guidare negli Stati Uniti , sappiate che il riconoscimento dei documenti di guida è demandato alla legislazione dei singoli Stati USA e non è uniforme in tutto il territorio americano. Anche se in genarle la nostra licenza di guida è valida, è comunque consigliabile che la patente italiana sia sempre accompagnata dalla patente internazionale di guida .

Scopri tutte le informazioni relative alla patente internazionale di guida .

Tour organizzati nei Parchi Americani con partenza negli Stati Uniti (Las Vegas e San Francisco)

La proposta di tour organizzati nei Parchi Americani con partenza negli Stati Uniti è davvero ampia e online sarà facile trovare il viaggio che fa per voi. Solitamente i tour organizzati dei Parchi USA partono da Las Vegas o San Francisco e durano da 3 agli 11 giorni . Mentre mi trovavo a Los Angeles, dopo una ricerca online, ho deciso di acquistare un tour dei Parchi USA di 7 giorni con partenza da Las Vegas e ritorno a San Francisco . Il viaggio organizzato nei Parchi Americani che ho scelto prevedeva un giorno a Las Vegas, cinque giorni di visita ai parchi e un giorno di transfer a San Francisco. Io ho prenotato il tour tre giorni prima della sua partenza, ma non vi suggerisco di fare altrettanto perché sotto data la maggior parte dei viaggi è sold out e la vostra scelta si limiterà ai pochi posti disponibili, che solitamente sono anche i più costosi. 😉

=> PRENOTA:

  • un tour organizzato nei Parchi Americani con partenza da Las Vegas.
  • un tour organizzato nei Parchi USA con partenza da San Francisco.

Tour dei Parchi Americani in treno

In alternativa al viaggio nei Parchi dell’Ovest on the road in autobus con gruppi organizzati o fai da te, con un’auto a noleggio, ci sono i viaggi in treno . Amtark propone diversi tour dei Parchi USA in treno , che variano per durata e prezzo.

Potrete anche sperimentare un’ esperienza di viaggio retrò sul treno vintage , che parte dalla Grand Canyon Railway di Williams , cittadina ubicata lungo la mitica  Route 66 in Arizona, e arriva fino al Grand Canyon.

Viaggi organizzati dei Parchi Americani dall’Italia

Se al fai da te, preferite affidarvi ad un’ agenzia viaggi , potrete optare per un viaggio organizzato dei Parchi Americani con partenza dall’Italia . La proposta è ampia e per ogni tipo di stile di viaggio, dai tour con trasferimenti e guide inclusi, ai viaggi combinati con due o più destinazioni, al Fly & Drive con voli, hotel e noleggio auto compresi. Date un occhiata alle proposte di tour nei Parchi americani in LE COSMOPOLITE Viaggi o contattate un esperto di viaggi per creare il vostro viaggio su misura nei Parchi dell’Ovest a partire da questo itinerario. 😉

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Tour dei Parchi Americani in solitaria

Personalmente vi sconsiglio di fare un tour dei Parchi Americani in solitaria . Fare tutti quei chilometri in auto da soli è stancante, lo è anche quando si va in gruppo. Un altro dettaglio da tenere a mente sono gli imprevisti sulla strada, come lo scoppio dei penumatici per il caldo del deserto. Il mio consiglio è di partire per il vostro viaggio da soli e poi unirvi ad un gruppo che parte da Las Vegas, Los Angeles o San Francisco . Lo scotto da pagare per i cultori dei viaggi fai da te sono le tempistiche imposte dall’organizzazione, che non lasciano spazio alla “libera interpretazione”, ma alla fine si rivelerà un buon compromesso, credetemi. 😉

Itinerario dei Parchi Nazionali Americani dell’Ovest

L’ itinerario dei Parchi Nazionali Americani dell’Ovest di 7 giorni che ho fatto in Agosto mi ha portata alla scoperta di Nevada , Utah , Arizona e la Riserva Navajo e di alcuni tra i più bei Parchi Nazionali USA e punti di interesse degli Stati Uniti dell’Ovest . In particolare il percorso nei Parchi Nazionali Americani da Las Vegas a San Francisco ha previsto 15 tappe principali:

  • Zion National Park
  • Bryce Canyon National Park
  • Arches National Park
  • Mexican Hat
  • Canyon De Chelly
  • Petrified Forest National Park e Painted Desert
  • Walnut Canyon National Monumen t
  • Horseshoe Bend
  • Lake Powell
  • Glen Canyon Dam
  • San Francisco

Mappa del tour nei Parchi USA dell’Ovest

Nella mappa dei viaggi di LE COSMOPOLITE , potete trovare un focus con la mappa del tour nei Parchi USA dell’Ovest con tutte le tappe dell’itinerario che vi racconto in questo articolo. 😉

Tour dei Parchi USA in 7 giorni

Pronti a scoprire l’epica avventura che vi attende nel cuore dei paesaggi mozzafiato d’America? In questo entusiasmante tour dei parchi USA in 7 giorni, avrete la possibilità di immergervi nella bellezza selvaggia di alcuni dei parchi nazionali più iconici del paese. Dalle maestose vette cremisi di Zaion agli arcani canyon del Grand Canyon, fino alla mistica Monument Valley, preparatevi a vivere un’esperienza indimenticabile che vi porterà in un viaggio attraverso la natura selvaggia e la meraviglia naturale made in USA.

Tour dei Parchi USA in 7 giorni | Giorno 1

Las vegas – nevada.

La Vegas è stata la prima tappa del tour nei Parchi Americani in 7 giorni . La Città del Peccato è irripetibile nella sua unicità, e benché si discosti dal concetto di “città da vedere” che abbiamo noi europei, è una meta in cui bisogna andare almeno una volta nella vita. In realtà avevo raggiungo autonomamente Las Vegas, partendo da Los Angeles, qualche giorno prima dell’inizio dell’itinerario nei Parchi, quindi ho avuto modo di visitarla con calma. Il tour prevedeva il soggiorno all’ Excalibur Hotel e Casinò Las Vegas , uno degli hotel storici della città nel Nevada.

♥ Scopri cosa vedere a Las Vegas e come organizzare il viaggio.

=> PRENOTA l’hotel Excalibur Hotel e Casinò Las Vegas .

Hotel Excalibur Casinò Las Vegas: recensione

Tour dei Parchi USA in 7 giorni | Giorno 2

Zion national park – utah.

Il secondo giorno si parte per lo Zion National Park, che dista circa 270 Km da Las Vegas (3 h ca.). Chilometro dopo chilometro vi sembrerà, guardando fuori dal finestrino, di stare seduti al cinema e vedere un film. Vi si aprirà davanti agli occhi un mondo selvaggio che nessuna fotografia o filmato può eguagliare. Il Parco nazionale di Zion , attraversato dal Virgin River , vi conquisterà con la sinuosità delle sue montagne che sfumano dal verde intenso, al rosso, al cremisi. dopo aver pagato il biglietto d’ingresso allo Zion Canyon Visitor Center , abbiamo continuato lungo il tragitto percorribile in auto facendo delle soste lungo il percorso nei punti panoramici più belli .

Zaion National Park

Bryce Canyon National Park – Utah

Bryce Canyon National Park dista circa 120 Km da Zion Park (1 h 30 ca. ). Raggiungiamo il Parco Nazionale Bryce Canyon nel secondo pomeriggio. Ci dirigiamo subito verso la terrazza panoramica da cui è possibile ammirare la sua distesa di incredibili pinnacoli a cui si aggiungono gli hoodoo , i caratteristici totem di roccia . Dalla terrazza scendiamo a piedi in un canyon e dopo una bella passeggiata tra scoiattoli, rocce rosse e alberi che trafiggono il blu del cielo, risaliamo verso il punto panoramico per godere dello spettacolo del Bryce Canyon al tramonto , uno dei tramonti più suggestivi che io abbia mai visto!

Giunta la sera, dopo esserci sistemati all’ hotel Bryce View Lodge , andiamo nella Main St. e visitiamo la folkloristica Old Town , il Rock Shop, dove il proprietario ci ha spiegato i segreti della conformazione del Bryce e mangiamo un hamburger nell’unico locale della zona.

=> PRENOTA l’hotel Bryce View Lodge Part of the Ruby’s Inn Resort in 105 East Center Street a Bryce Canyon.

mappa tour parchi usa

Tour dei Parchi USA in 7 giorni | Giorno 3

Arches national park – utah.

Il terzo giorno ci alziamo di buon’ora e ci dirigiamo verso Arches National Park , che dista 400 Km da Bryce Canyon (4 h ca.) Il Parco Nazionale di Arches si caratterizza per la più alta concentrazione di archi in arena al mondo, ce ne sono oltre 2000. Il Arches National Park è facilmente visitabile, ma il caldo è torrido e può rallentare la salita. Non perdete i seguenti punti del Parco :

  • Balanced Rock
  • Parade of Elephants
  • Cove of Arch
  • Double Arch

Arches National Park

Moab – Utah

Seconda tappa della giornata è la leggendaria città di Moab , che dista 8 Km da Arches Park . Moab è ubicata sull’ Altopiano del Colorado  lungo il corso del fiume Colorado , ed è il luogo perfetto per chiudere questa giornata di trekking . Dopo esserci sistemati nell’ hotel La Quinta by Wyndham Moab andiamo a cena al Moab Brewery , un pub dall’atmosfera piacevole e rilassata e del cibo non male.

=> PRENOTA l’hotel 3 stelle La Quinta by Wyndham Moab in 815 South Main Street a Moab.

Tour dei Parchi USA in 7 giorni | Giorno 4

Mexican hat – utah.

Lasciata Moab la prima tappa del quarto giorno nei Parchi Americani è il Mexican Hat in Utah, una famosa roccia a forma di sombrero in the middle of nowhere . Il Mexican Hat dista 200 Km da Moab ed è una tappa perfetta per sgranchirsi le gambe dopo 2 ore di viaggio in auto.

Mexican Hat

Monument Valley – Riserva Navajo – Arizona

Seconda tappa la Monument Valley in Arizona , che dista 40 Km dal Mexican Hat , un luogo che mi è rimasto nel cuore. La suggestiva Monument Valley, simbolo del Wild West hollywoodiano , è un pianoro desertico di origine fluviale e fa parte della Navajo Nation Reservation . Qui vive ancora una tribù di nativi americani, che gestisce tutte le attività e le visite a pagamento all’interno della valle. Giunti al Monument Valley Tribal Park Visitor Center potrete prenotare un tour della valle su jeep con una guida navajo.

Nonostante le diaboliche guide navajo , che ti trascinano da un photo point all’altro e il merchandising spinto del Monument Valley Tribal Park Visitor Center, questa vallata riesce a mantenere intatta la sua aurea di spiritualità, che ti fa sentire parte di qualcosa di più grande. E mentre scruti l’orizzonte hai l’istinto di salire in groppa ad un cavallo e lanciarti a tutta velocità tra la polvere e gli arbusti di quella antica terra tra lo Utah e l’Arizona.

Il nostro tour non prevedeva una sosta per la notte nella Monument Valley, ma se avete intenzione di noleggiare un’auto vi consiglio di fermarvi (io lo farei di sicuro!) nel Resort Goulding’s Lodge e godere dello splendore di questa terra dal tramonto all’alba.

=> PRENOTA:

  • l’hotel Resort Goulding’s Lodge in 1000 Main Street a Monument Valley.
  • un’ escursione nella Monument Vally con una guida Navajo.

Monument Valley

Canyon De Chelly – Riserva Navajo – Arizona

Il Canyon De Chelly dista 160 Km dalla Monument Valley ( 1 h 40 ca.), e si trova in Arizona in un territorio che è proprietà privata dei Navajo . Il Canyon De Chelly National Monument è dal 1931 un Monumento Nazionale degli Stati Uniti . In quest’area le famiglie coltivano ancora la terra, trascorrendo gli inverni lungo il fiume e ritirandosi negli hogan , delle costruzione tradizionale, nei mesi caldi. Il Canyon si caratterizza per le storiche case di pietra a più piani ricavate nella roccia.

Canyon De Chelly

Petrified Forest National Park e Painted Desert – Arizona

Usciti dalla riserva Navajo e dopo aver percorso un pezzo della Route 66 arriviamo al Petrified Forest National Park , che dista 160 Km da Canyon De Chelly (1 h 40 ca.) ed è l’ultima tappa della giornata. Anche se purtroppo il tempo è nuvoloso raggiungiamo la Painted Desert Inn e ammiriamo il variopinto Painted Desert . Ci addentriamo poi nella foresta pietrificata per ammirare i tronchi pietrificati risalenti ad un’epoca precedente a quella dei dinosauri.

Petrified Forest National Park

Holbrook – Arizona

Riprendiamo la Route 66 verso la citta di Holbrook , che dista circa 40 Km dalla Foresta Pietrificata ( 30 min. ca.), e ci ospiterà per la notte. Holbrook, città capoluogo della contea di Navajo , venne fondata tra il 1881 e 1882, in concomitanza con la costruzione della ferrovia , e deve il suo nome al primo capo ingegnere della Atlantic and Pacific Railroad . Soggiorniamo nell’hotel La Quinta Inn & Suites by Wyndham .

=> PRENOTA l’hotel La Quinta Inn & Suites by Wyndham Holbrook Petrified Forest in 2705 Navajo Blvd. a Holbrook.

Tour dei Parchi USA in 7 giorni | Giorno 5

Walnut canyon national monumen t – arizona.

Prima tappa del quinto giorno di tour nei Parchi Americani è il Walnut Canyon National Monumen t , che dista 140 Km da Holbrook (1 h 15 ca.). Il Walnut Canyon National Monumen t è un canyon che si caratterizza per le 80 abitazioni lasciate dalla popolazione dei Sinagua (senza acqua), che vissero nella zona in epoca pre-colombiana . Scendendo lungo il percorso scoprirete quanto macchinoso potesse essere lo spostamento da un “terrazzamento” all’altro del canyon e potrete entrare nelle abitazioni costruite tra il 1100 e il 1250 d.C . . Si tratta di piccoli rifugi (la popolazione doveva essere molto bassa) ricavati chiudendo con dei mattoni le caverne naturali formate dalle rocce. Per evitare l’attacco degli animale le porte d’ingresso erano molto piccole ed era stato predisposto uno sfiato per il ricircolo dell’aria quando il fuoco era acceso. Insomma tutto dimostra la genialità e la caparbietà di questa popolazione, che aveva deciso di vivere in un luogo davvero impervio.

Walnut Canyon National Monument

Parco Nazionale Grand Canyon – Arizona

Attenzione Attenzione! Era giunto finalmente il momento topico del mio tour on the road: la visita al Grand Canyon ! Il Grand Canyon si trova in Arizona e dista 160 Km circa da Walnut Canyon (1 h 40 ca.). Con l’emozione nel cuore scendo dall’autobus al Mather Point – South Rim e ciò che mi trovo davanti è…un muro di nebbia! Sì signori miei, perché in Agosto al the bloody Grand Canyon ci può essere una nebbia , che nemmeno a Bergamo in Gennaio! E niente, ero una donna distrutta! Lungo il Rim Trial , la  passeggiata più agevole all’interno del parco, i banchi di nebbia andavano e venivano spinti dal vento, così qualcosa alla fine sono riuscita a vedere oltre agli scoiattoli.

Se opterete per un viaggio fai da te, una delle cose tipiche da fare al South Rim è sorvolare il Grand Canyon in elicottero , per poter godere della maestosità di questo luogo dall’alto, o arrivare al Parco dalle città vicine di Williams, Flagstaff e Sedona in treno lungo la storica ferrovia Grand Canyon Railway.

  • un tour in elicottero al Grand Canyon .
  • un biglietto del treno per il Grand Canyon lungo la Grand Canyon Railway.

Grand Canyon

Desert View Watchtower – Arizona

Tristi e sconsolati riprendiamo il cammino, ci immettiamo sulla Desert View Drive (Hwy 64) e dopo 37 Km ci riproviamo alla Desert View Watchtower , situato sul bordo meridionale del Grand Canyon all’interno del Grand Canyon National Park. E’ un luogo molto suggestivo: la torre alta 21 metri è stata realizzata nel 1932 da Mary Colter , architetto che si occupò della realizzazione di altre strutture nella zona del Grand Canyon. Il suo aspetto agé ed irregolare è stato voluto proprio della Colter. Da qui si può godere di un bellissimo panorama che si apre sul Fiume Colorado . La torre è visitabile e all’interno troverete manufatti locali e merchandising vario (tanto per cambiare 🙂 ).

Desert View Watchtower

Little Colorado River Gorge Overlook – Arizona

Proseguendo sulla 64 vi imbatterete anche nel Little Colorado River Gorge Overlook nella Riserva Navajo , a circa 30 Km dal Grand Canyon. Il fiume Little Colorado è uno dei più grandi affluenti del Grand Canyon e scorre in una gola stretta attraverso il Deserto Dipinto nella riserva indiana dei Navajo. Caratteristica del Little Colorado River è che durante i mesi estivi l’acqua si accende di un bel colore turchese , dovuto ai i minerali presenti.

Little Colorado River George Scenic Overview

Horseshoe Bend – Arizona

La strada ci attende di nuovo. Risaliamo verso lo Utah sulla Hwy 89 e dopo circa 140 Km ci imbattiamo nell’iconico  Horseshoe Bend . Qui il fiume Colorado scorre intorno ad un affioramento di roccia rossa, creando un perfetto “ ferro di cavallo “. Horseshoe Bend merita sicuramente una visita!

Horseshoe Bend

Page – Arizona

Concludiamo la nostra giornata a Page , una cittadina dell’Arizona nord-orientale che dista soli 7 Km da Horseshoe Bend . Abbiamo pernottato all’ hotel Quality Inn at Lake Powell , che consiglio.

=> PRENOTA l’hotel Quality Inn at Lake Powell in 287 North Lake Powell Boulevard a Page.

Tour dei Parchi USA in 7 giorni | Giorno 6

Lake powell – arizona.

Dopo gli acquazzoni del giorno precedente il Lake Powell , che dista 8 Km da Page , ci accoglie con un sole raggiante. Secondo bacino artificiale più grande degli Stati Uniti, fa parte della  Glen Canyon National Recreation Area e si estende tra lo Utah e l’Arizona. Da Page imbocchiamo la Hwy 89 e poi la Lake Shore Dr fino a raggiungere la Lake Powell Resorts & Marinas e acquistiamo un tour in barca nelle magiche acque del lago che ci porta a navigare nel bel mezzo del Canyon. Un’esperienza davvero bella che vi consiglio di fare! 😉

Se desiderate soggiornare in un albergo vista lago, l’hotel 3 stelle Lake Powell Resorts & Marinas è una buona alternativa agli hotel nel centro di Page. L’hotel è ubicato vicino al porto turistico di Wahweap e a pochi minuti a piedi dalla spiaggia . Offre ai suoi clienti escursioni in barca, crociere con cena e una piscina all’aperto. Avessi potuto scegliere, sicuramente mi sarei orientata per una camera vista lago. 😉

  • l’hotel Lake Powell Resorts & Marinas in 100 Lakeshore Drive a Page.
  • un tour in barca sul Lake Powell .

Lake Powell

Glen Canyon Dam – Arizona

Nella strada tra il Lake Powell e Page ci fermiamo ad ammirare la gigantesca diga Glen Canyon Dam dal  Carl Hayden Visitor Center . L’impressionante diga Glen Canyon Dam  è stata costruita tra 1956 e il 1966 lungo il corso del Colorado River e da questo sbarramento è nato il Lake Powell. 

Glen Canyon Dam

Antelope Canyon – Arizona

Il pomeriggio prosegue all’ Antelope Canyon , che dista 20 Km da Lake Powell . Si tratta di un magnifico canyon in arena rossa , dove è stato girato il film 127 Hours diretto da Danny Boyle . Per visitarlo dovrete prendere parte ad un tour organizzato che prevede spostamento su grandi jeep e poi un percorso a piedi con guida all’interno dell’ Upper Antilope Canyon o Lower Antelope Canyon . Io ho visitato l’Upper Antilope Canyon, all’ingresso vi sembrerà di essere al mercato di Papiniano alle 12.00 di Sabato, ma cercate di estraniarvi da tutto e vivere la magia di un luogo davvero unico.

=> PRENOTA :

  • il biglietto di ingresso e visita all’Upper Antilope Canyon .
  • il biglietto di ingresso e visita al Lower Antilope Canyon .

Antelope Canyon

Questo bellissimo percorso dei Parchi USA termina con il ritorno a Las Vegas , dove trascorriamo la notte. Continuo così la mia visita nella città del peccato. 😉

Tour dei Parchi USA in 7 giorni | Giorno 7

San francisco – california.

L’indomani il mio programma prevedeva il transfer in autobus a San Francisco … si passa così al quarto episodio del mio viaggio in California e Parchi dell’Ovest . 😉

♥ Scopri cosa fare e vedere a San Francisco .

Cosa vedere a San Francisco: itinerario

Cosa mettere in valigia per un viaggio nei Parchi Nazionali Americani

Cosa mettere in valigia per un viaggio nei Parchi Nazionali Americani? In generale se decidete di visitare i parchi ricordate di portare con voi:

  • scarpe da trekking .
  • un cappello con la protezione per il collo oppure una protezione collo removibile da aggiungere al vostro cappello (credetemi, nei Parchi vi tornerà molto utile!).
  • occhiali da sole polarizzati .
  • crema solare ad alta protezione , a prescindere dalla vostra carnagione.
  • una camicia di lino leggero con maniche lunghe, così non avrete caldo, ma sarete protetti dal sole.
  • una borraccia da escursionismo per l’acqua.

♥ Scopri cosa mettere in valigia per un viaggio negli Stati Uniti e nei Parchi USA nell’articolo dedicato.

Guida ai Parchi Nazionali Americani dell’Ovest in 7 giorni

In conclusione, l’esplorazione dei Parchi Nazionali dell’Ovest americano in sette giorni da Las Vegas a San Francisco offre un’esperienza straordinaria immersa nella bellezza naturale mozzafiato della regione. Da Bryce Canyon a Zion, passando per il Grand Canyon, ogni parco nazionale rivela paesaggi unici e spettacolari che lasciano un’impronta indelebile nei ricordi dei viaggiatori. Durante questo itinerario, ho avuto l’opportunità di apprezzare la diversità geologica, la maestosità delle formazioni rocciose e la ricchezza della fauna e flora presenti in queste terre protette. Ogni giornata è stata un viaggio emozionante attraverso l’epica bellezza naturale degli Stati Uniti occidentali. Questo viaggio vi regalerà una settimana ricca di avventure e scoperte tra meraviglie della natura, un’esperienza indimenticabile nel cuore dell’Ovest americano. 😉

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Tour USA i grandi Parchi dell'Ovest in 12 giorni: viaggio di gruppo e viaggio organizzato su misura

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Ciao, sono ROBERTA FERRAZZI , travel blogger fondatrice e manager di LeCosmopolite.it - il blog al femminile per donne viaggiatrici che stai leggendo ora - Consulente in Marketing e Comunicazione crossmediale, Marketing Coach e Content Creator . Arilicense di origine e milanese di adozione, vivo tra il Lago di Garda e Milano . Da sempre innamorata dei viaggi, non smetto mai di esplorare il mondo, scoprendo culture incredibili e luoghi mozzafiato. Adoro condividere le mie esperienze di viaggio ed itinerari attraverso il blog e spero di ispirarti a prendere la valigia e partire per avventure emozionanti anche in solitaria . In LE COSMOPOLITE ti parlo di piccolo e grandi avventure per il mondo, ma anche di come diventare travel blogger . Unendo il mio DNA del viaggiatore con la mia esperienza nel marketing crossmediale, ti spiego come trasformare la tua passione per i viaggi in una professione autentica e gratificante. Ricorda, ogni viaggio è un'opportunità per scoprire se stessi e il mondo che ci circonda. Preparati a partire e lasciati sorprendere dalle meraviglie che ti attendono!

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QUANDO VISITARE i PARCHI NAZIONALI in USA

Il periodo migliore per visitare i Parchi Nazionali degli Stati Uniti d'America è la primavera . Infatti chi ha intenzione di visitare in estate i parchi americani occidentali, come il Grand Canyon e la Monument Valley, troverà molto caldo caldo, con temperature che possono arrivare fino a 40 gradi. Attenzione anche ai periodi di punta per vedere i parchi (come Giugno), vi consigliamo di prenotare l’accesso ai più famosi punti panoramici. In autunno alcuni dei più bei parchi nazionali americani si tingono di colori meravigliosi. Alcuni parchi sono spettacolari anche in inverno ma dovete controllare lo stato delle nevicate.

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DOVE SI TROVANO i PARCHI NAZIONALI in USA

I parchi nazionali americani sono moltissimi e si trovano in tutta la nazione . Sono una attrazione nell'attrazione, all'interno di un paese come gli Stati Uniti che offre moltissime suggestioni di viaggio e occasioni di visita. La maggior parte di questi luoghi sono gestiti dall'ente federale del Nationl Park Service che ha consentito la preservazione di territori ed ecosistemi, specie vegetali ed animali, consentendone al contempo una fruizione turistica sostenibile. Sebbene i parchi si possono trovare in molti stati degli USA, l' ovest degli Stati Uniti ha una concentrazione molto forte.

Click'n'Go - Cliccando sui Luoghi potrete trovarli sulle Mappe

GUIDA dei PARCHI NAZIONALI AMERICANI più BELLI da VISITARE negli USA

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Grand Canyon (Arizona)

Il Grand Canyon si trova in Arizona ed è Patrimonio mondiale dell’Unesco. Il sito è caratterizzato da alcune formazioni geologiche che risalgono a 1800 milioni di anni. E' possibile visitarlo scegliendo la sponda del Sud ( South Rim ) oppure la sponda del Nord ( North Rim ). Quella più famosa e raggiungibile è la sponda meridionale ( South Rim ), noi infatti abbiamo scelto di visitare questa. Tra i sentieri escursionistici i più belli ce ne sono alcuni che scendono sul fondo del Canyon con una buona preparazione fisica e almeno un paio di giorni di pernottamento nella zona. La sponda del Nord ( North Rim ) è invece meno turistica e offre un paesaggio caratterizzato da più vegetazione. Si può arrivare al South Rim attraverso due ingressi, il Moqui e il Desert View. Nel lato del South Rim c'è Grand Canyon Village vicino al Visitor Center. Per visitare il parco si possono utilizzare anche gli Shuttle Bus Gratuiti , basta lasciare la macchina in uno dei tanti parcheggi gratuiti, clicca qui per vedere i percorsi delle navette. Basta parcheggiare al Parking del Grand Canyon Village. I Punti più belli da vedere sono lungo la linea rossa che va verso Hermit Road (ovest). Al di fuori del parco, le cittadine di riferimento per il pernottamento sono Tusayan, a meno di due chilometri prima dell'ingresso con camping e alberghi, oppure la cittadina di Williams, il cui centro è attraversato da un tratto della Historic Route 66 e localizzata a un'ora di macchina. Lungo la Desert View Drive , lunga 40 chilometri, sono facilmente raggiungibili alcuni dei punti panoramici più belli del Gran Canyon. Si può anche prenotare una visita in elicottero (molto consigliata ma anche costosa) o un'avventura in rafting sulle acque del sottostante Colorado river. Un altro punto molto carino da vedere è il Grand Canyon West, che è una parte meno conosciuta del parco ma famoso soprattutto per la Skywalk , una piattaforma di vetro sospesa nel vuoto del canyon ad un'altezza di oltre mille metri.

Grand Canyon Migliori Punti Fotografici:

Desert View Drive, Mather Point South Rim, Grandview Point,

Bright Angel Trail, Hopi Point e Mohave Point, Pima Point

Grand Canyon Itinerario Consigliato - Clicca Qui

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Monument Valley Navajo Tribal Park (Arizona e Utah)

Forse il più scenografico dei parchi americani, la Monument Valley si trova nella riserva indiana del Navajo Tribal Park, tra Arizona e Utah. Per visitarla basta seguire una delle più belle strade degli Stati Uniti, la famosa US 163 Scenic Drive , lunga 27 km da Kayenta, per vedere le particolari formazioni rocciose, ciascuna dotata di un proprio nome: Elephant Butte, Three Sisters, The Hub e molte altre ancora. Nell'area c'è un centro di visitatori presso il The View Hotel, con camere con vista sui monumenti di roccia più famosi della valle (noi abbiamo dormito proprio qui, uno spettacolo pazzesco soprattutto al tramonto). Da non perdere il Forrest Gump Point , reso celebre dai tanti film, che si raggiunge poco più a nord dell'ingresso della Monument Valley. Mentre gli altri parchi naturali dell'ovest degli States sono sotto la gestione federale del National Park Service, quest'area appartiene agli indiani Navajo, che lo gestiscono in autonomia cercando di preservare tradizioni e leggende della riserva. Oltre alle famose Three Sisters , potrai ammirare le cime piatte e le guglie che incorniciano la valle percorrendone lo sterrato alla ricerca dei "monumenti" meno noti ma ugualmente incredibili, fino ad arrivare al John Ford's Point . Imperdibile è la visita al tramonto della Monument Valley, quando i raggi del sole colpiscono perpendicolarmente la valle e i colori conferiscono al paesaggio un aspetto surreale e mistico. Essendo una riserva gestita dagli indiani Navajo, buona parte del territorio non è esplorabile liberamente, quindi i sentieri percorribili non sono molti, ma c’è comunque occasione di fare una bella camminata con vista ravvicinata dei famosi monoliti della valle attraverso un sentiero che si chiama Wildcat Trail ed è l’unico sentiero della Monument Valley a cui è possibile accedere senza una guida. Si possono fare visite guidate a piedi , in pulmino , in jeep, in elicottero/aereo o a cavallo . Curiosità: attenzione al fuso orario perché a differenza dall’Arizona che segue sempre l’ora solare, la valle dei Navajo nel periodo primavera-estate applica l’ora legale, quindi c’è una differenza di un’ora con le zone e città circostanti (quelle da cui probabilmente partirete per arrivare al parco).

Monument Valley Migliori Punti Fotografici:

Scenic Drive, Forrest Gump Point, The Mittens and Merrick’s Butte, Elephant Butte, Three Sisters, John Ford’s Point, Totem Pole, Artist’s Point

Monument Valley Itinerario Consigliato - Clicca Qui

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Bryce Canyon (Utah)

Nella zona meridionale dello Utah si trova un altro parco nazionale americano , il Bryce Canyon , a 2 ore e mezza di macchina da Page e dalla zona del Lago Powell. Il parco non è grandissimo e si può veder in "poco tempo". Una volta raggiunto il Visitor Center si arriva al rim lungo cui corre un sentiero che unisce i punti panoramici. Da non perdere i famosi hoodos, i "camini delle fate" a forma di guglia originati dall'erosione ad opera degli agenti atmosferici, e alcuni dei viewpoint più belli come il Sunset, il Sunrise, il Rainbow, l’Inspiration e il Yovimpa. Se hai più tempo puoi scendere sul fondo del canyon percorrendo il Navajo Loop Trail per vedere da vicino i gruppi di hoodos più belli come Silent City e Wall Street. Attenzione se vuoi andarci di inverno perché per via dell'altitudine (2.500m) le temperature scendono spesso sotto lo zero con abbondanti nevicate. Per visitare il parco si possono utilizzare anche gli Shuttle Bus Gratuiti , parcheggiando la macchina in uno dei parcheggi gratuiti del parco, clicca qui per vedere i percorsi delle navette. Curiosità : le fotografie al tramonto non vengono molto bene perché i camini sono in ombra.

Bryce Canyon Migliori Punti Fotografici:

Natural Bridge, Bryce Point, Paria View, Inspiration Point / Rim Trail, Sunset Point, Navajo Loop Trail, Sunrise Point / Rim Trail

Bryce Canyon Itinerario Consigliato - Clicca Qui

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Zion National Park (Utah)

Siamo nella parte meridionale dello Utah , dove si trova questa piccola gemma degli USA. L' ingresso est dista circa 50 km dalla cittadina di Kanab. Da qui si può percorrere la celebre Zion - Mount Carmel Highway , che ti lascerà senza fiato grazie ai panorami che offre nell'ultimo tratto attraverso i sinuosi tornanti e al suggestivo passaggio nel Tunnel. Se invece accedi dall' ingresso sud (quello che abbiamo preso noi) puoi trovare la cittadina di Springdale, dove non mancano diverse opzioni per dormire e mangiare. Ma cosa rende questo posto davvero magico? Zion è il paradiso per gli amanti dell' escursionismo , grazie ai suoi canyon, alle piccole cascate nascoste, e alle grotte e imponenti pareti rocciose. Il cuore centrale del parco è rappresentato dalla Zion Canyon Scenic Drive , una delle strada più famose del parco. Qui puoi percorrere un tracciato che si snoda sul fondo del canyon scavato dal Virgin River, circondato da impressionanti pareti rocciose verticali di colore rosso fuoco. Per visitare il parco si possono utilizzare anche gli Shuttle Bus Gratuiti , parcheggiando la macchina in uno dei parcheggi gratuiti del parco, clicca qui per vedere i percorsi delle navette. Ti consigliamo quello che raggiunge il punto panoramico più noto, il celebre Angel's Landing , ma attenzione perché si tratta di un sentiero di oltre 7 km molto impegnativo e sconsigliato a chi soffre di vertigini. Prima di accedere al parco vicino a Rockville, puoi vedere anche la città fantasma di Grafton . Importante sapere che i veicoli di grandi dimensioni e i camper sono tenuti a pagare una tassa di scorta per viaggiare attraverso il tunnel di Zion.

Zion Migliori Punti Fotografici:

Canyon Overlook, Zion Mount Carmel Hwy, Zion Canyon Scenic Dr, The Narrows

Zion Itinerario Consigliato - Clicca Qui

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Death Valley (California e Nevada)

Al confine tra California e Nevada (a circa 3 ore da Las Vegas) c'è un altro dei parchi nazionali più famosi degli Stati Uniti, la Death Valley o Valle della Morte. E' possibile accedere al parco da tre punti di accesso principali: da sud attraverso Jubilee Pass Road , da Furnace Creek (punto di riferimento della valle) e da Beatty a nord, attraverso la Daylight Pass Road. Oltre a Furnace Creek, un'altra zona abitata della valle è il villaggio di Stovepipe Wells, con un motel camping con annesso un ristorante, un negozietto e una stazione di servizio. Attenzione : se decidi di visitare la valle controllate le temperature , infatti il clima torrido durante la maggior parte dell'anno e le grandi distanze rendono molto particolare la visita. Pensa che la Death Valley è uno degli ambienti più estremi del pianeta Terra, è infatti il punto più caldo e basso di tutto il continente americano. Ma perché piace così tanto? Si tratta di un paesaggio spettacolare con scenari desertici resi celebri da tanti film. Non perderti alcuni punti come Badwater Basin , sul fondo valle dove c'è un affioramento di acqua salata in pieno deserto, a 86 metri sotto il livello del mare; il celebre Devil's Golf Course , dove anticamente esisteva un lago ora c'è solo una sterminata distesa di rocce e sale; il famosissimo Zabriskie Point per ammirare la peculiare forma dei calanchi desertici che modellano il paesaggio; le mitiche dune di sabbia di Mesquite Flat Sand Dunes ; ed infine il punto panoramico di Dante's View , che offre una vista tanto suggestiva quanto infernale sulla porzione di valle sottostante. Questo parco nazionale è enorme e devi organizzare molto bene la tua visita. Nella Death Valley possono volerci quasi 2 ore per arrivare da Dantes View al cratere di Ubehebe. La Valle della Morte ha molti luoghi da visitare per via delle sue dimensioni, ma i più famosi sono concentrati intorno a Furnace Creek. Se fai trekking nella Death Valley e ti allontani dal sentiero principale, tieni gli occhi ben aperti per evitare di incontrare un serpente a sonagli. Porta con te una crema solare e tanta acqua.

Death Valley Migliori Punti Fotografici:

Mesquite Flat Sand Dunes, Golden Canyon Trailhead, Devil's Golf Course, Badwater Basin, Zabriskie Point, Dante's View

Death Valley Itinerario Consigliato - Clicca Qui

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Yellowstone (Idaho, Montana e Wyoming)

Un parco immenso degli Stati Uniti, con moltissimi laghi, cascate, canyon, foreste e montagne. Pensa che il Parco Nazionale di Yellowstone si estende in tre Stati americani e comprende il più grande gruppo di geyser nel mondo. Senza dubbio il geyser più famoso è l’ Old Faithful (il Vecchio Fedele) ed è chiamato così per la frequenza delle sue eruzioni. Altra attrattiva è Blue Star Spring , nell'area dell'Old Faithful Basin, una sorgente blu turchese che di solito si trova proprio a temperatura di ebollizione. Considerata la sorgente più bella dell'intero parco. Curiosità: osservando da vicino la piscina, a volte è possibile vedere le ossa di un giovane bisonte che cadde in acqua nel 1996. Imperdibile anche il Grand Prismatic , la più grande sorgente termale degli Stati Uniti - stiamo parlando più grande di un campo da calcio - e la terza più grande del mondo. Gli anelli dai colori vivaci intorno alla piscina ottengono la loro tonalità sorprendente e dall'aspetto innaturale dai batteri amanti del calore. Puoi parcheggiare la tua auto nelle vicinanze e vedere facilmente la sorgente attraverso una passerella accessibile ai disabili. Infine ti consigliamo Minerva Terrace, Mammoth Hot Springs , sorgenti realizzate con pietra calcarea, acqua termale e una processione naturale di reazioni chimiche. Minerva Spring vanta una vasta gamma di colori a causa dei batteri amanti dello sfiato termico che vivono nell'acqua. Nel parco di Yellowstone troverai anche i bisonti, nella zona della Hayden Valley. Dopo essere stati cacciati quasi fino all'estinzione nel 19° secolo, ora ci sono oltre 5.000 bisonti che prosperano a Yellowstone. Oltre a questi animali se sei fortunato puoi incontrare alci, antilopi e forse qualche cervo.

Yellowstone Migliori Punti Fotografici:

Castle Geyser, Grand Prismatic Spring, Blue Star Spring, Minerva Terrace / Mammoth Hot Springs, Scenic Drive between Madison and West Yellowstone

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Yosemite (California)

La Sierra Nevada della California riunisce alcuni dei migliori paesaggi degli Stati Uniti. Uno dei nostri preferiti è senza dubbio il Yosemite National Park con le sue cascate, sequoie giganti, valli, laghi, prati e scogliere di granito. Ci sono 4 ingressi per entrare nel parco di Yosemite: Big Oak Flat / ingresso nord (se venite o andate a San Francisco); Arch Rock / ingresso ovest (per chi vuole visitare Mariposa Grove); Tioga Pass / ingresso est (se arrivi o vai versa Las Vegas o la Death Valley). Il più utilizzato è però l' ingresso sud , direzione Los Angeles. I punti più interessanti da vedere sono le rocce di granito più famose del parco El Capitan e la Half Dome . L' Half Dome è considerato il cuore spirituale del parco, e deriva il nome dalla peculiare forma che ricorda quella di una cupola tagliata verticalmente a metà da una ripida parete rocciosa. Se vuoi godere di una vista panoramica del parco, fermati a Tunnel View , dove c'è una terrazza panoramica e un parcheggio, la vista ti lascerà senza parole! Non perderti anche le bellissime cascate Yosemite Falls , con tre diversi salti, e le sequoie giganti di Mariposa Grove , le più famose sono Grizzly Giant e il California Tunnel Tree. In generale, l' auto non è un buon mezzo per girare il parco se si decide di visitarlo in estate . La cosa migliore è parcheggiare l'auto per l'intera giornata e utilizzare gli autobus gratuiti del parco. Per limitare la congestione del traffico, il Park Service gestisce diversi autobus gratuiti che circolano dalle 7:00 alle 22:00 in tutta la Yosemite Valley durante tutto l'anno, fermandosi vicino a tutti gli alloggi, le aree commerciali e i luoghi di intrattenimento più importanti. Per visitare il parco si possono utilizzare anche gli Shuttle Bus Gratuiti , parcheggiando la macchina in uno dei parcheggi gratuiti, clicca qui per vedere i percorsi delle navette. Quanto tempo ci vuole per visitare il parco? potresti trascorrere una settimana in Yosemite e non finire di visitarlo nella sua interezza, ma in estate per visitare Yosemite ci vuole 1 giornata intera . Tieni presente che oltre a visitare la Yosemite Valley, molto probabilmente visiterai la foresta di sequoie di Mariposa Grove, ecco perché avrai bisogno di almeno mezza giornata per la valle e un'altra metà per le sequoie. Attenzione ! Yosemite ospita in media 300-500 orsi neri quindi la presenza degli orsi in Yosemite è una realtà. Gli orsi neri sono più docili degli orsi grizzly, ma possono comunque essere aggressivi, soprattutto quando cercano cibo o proteggono i loro cuccioli.

Yosemite Migliori Punti Fotografici:

Sentinel Dome, Tunnel View, Inspiration Point, Half Dome from the Glacier Point Road, Eagle Peak, Yosemite Falls, Mariposa Grove

Yosemite Itinerario Consigliato - Clicca Qui

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Sequoia National Park & Kings Canyon Park (California)

Uno dei nostri parchi preferiti, situato nella parte orientale della California. Si tratta del Sequoia National Park , un grande in cui le vere protagoniste sono le Sequoie , enormi alberi che possono raggiungere i 70 metri di altezza. Poco dopo fu creato un altro piccolo parco, il Kings Canyon Park , per proteggere il General Grant Tree , uno dei tre più grandi del pianeta e uno dei più antichi con i suoi 1.700 anni di età. Negli anni '40, la "Grant's Forest" fu incorporata nel Kings Canyon Park. Oggi entrambi i parchi, Sequoia e Kings Canyon, non sono solo annessi, ma hanno un'amministrazione comune. Un'unica autostrada attraversa il parco, nota come Generals Highway , e da essa si diramano alcuni sentieri verso i punti di interesse più suggestivi. Venendo a nord da Yosemite attraverso la città di Fresno, si entra nel Kings Canyon National Park, che condivide l'ingresso con il Sequoia National Park. Nel Sequoia National Park tra i punti di interesse c'è la Giant Forest che il famoso General Sherman Tree , considerato l'albero più alto del mondo con 84 metri di altezza e 11 di diametro. Pensa che alcuni di questi alberi hanno più di 2000 anni. Ti consigliamo di percorrere la Crescent Meadows Highway , dove ci sono interessanti boschi di sequoie lungo la strada. Questa strada chiude a metà autunno quando la neve la rende impraticabile e riapre al traffico a fine maggio. In estate nei fine settimana è possibile accedervi solo con le navette del parco. Lungo questa via non perderti Moro Rock , un gigante ammasso di granito, formazioni sono molto comuni nella Sierra Nevada e si formano quando il granito si frantuma e si rompe in scaglie o strati di pietra. C'è un sentiero che sale sul Belvedere (circa 15 min) per godere di un meraviglioso punto panoramico. Un altro dei punti più famosi e fotografati del parco è il Tunnel Log , un albero caduto nel 1937 in mezzo alla strada e sotto il quale si passa con la macchina. Infine puoi fermarti a Crescent Meadow, i prati da cui prende il nome questa strada. Un'oasi di pace che cambia notevolmente la sua bellezza a seconda del periodo dell'anno in cui si visita il Parco Nazionale delle Sequoie. Nel parco potrai ammirare la bellezza della Sierra Nevada dal Panoramic Point , a 2.292 metri sul livello del mare. Un breve sentiero lastricato conduce a questo punto panoramico, con vista mozzafiato sul Kings Canyon e sul lago Hume. Se hai più tempo a disposizione ti consigliamo la Crystal Cave , una Grotta di Cristallo con delicate stalattiti che pendono dal soffitto come ghiaccioli. Si tratta di un parco che può essere visitato in circa 3 o 4 ore , a seconda che tu scelga di fermarti nei principali punti o di includere qualche trekking o escursione all'interno, allora qui ti serve l'intera giornata. Per visitare il parco si possono utilizzare anche gli Shuttle Bus Gratuiti , parcheggiando la macchina in uno dei parcheggi gratuiti, clicca qui per vedere i percorsi delle navette. A seconda del periodo dell'anno in cui si visita il parco, sarà più o meno consigliabile utilizzare questo servizio di trasporto o spostarsi con la propria auto. Ci sono 5 navette che coprono diversi percorsi differenziati per colori (la zona con più attrazioni è la linea verde ). Ti consigliamo di lasciare l'auto nel parcheggio del Museo della Foresta Gigante, perché lì c'è la linea verde per raggiungere il generale Sherman e anche la navetta della linea grigia che corre lungo Crescent Meadows Road quando è chiusa nei fine settimana.

Sequoia Migliori Punti Fotografici:

Kings Canyon Panoramic Point, General Grant Tree, General Sherman Tree, Moro Rock Panoramic Point, Tunnel Log

Sequoia Itinerario Consigliato - Clicca Qui

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Mount Rushmore (South Dakota)

Uno dei parchi tra i più visitati e celebri degli Stati Uniti d'America. Il Mount Rushmore viene preso d'assalto da turisti da ogni parte d'America nei mesi di giugno, luglio e agosto. E' considerato un simbolo della libertà americana . Tutti lo conosciamo perché racchiude i visi dei quattro presidenti americani : George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosvelt and Abraham Lincoln. Ci sono molte passeggiate da fare tra gli enormi blocchi granitici.

Mount Rushmore Migliori Punti Fotografici:

View of Mount Rushmore from the Car Park

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White Mountains (New Hampshire)

Questo parco nazionale dell'est degli Stati Uniti d'America è meno popolare rispetto a Yellowstone e Yosemite, ma merita comunque una visita. Il Parco delle White Mountains offre itinerari leggendari, come quello da Bretton Woods a Crawford Notch dove è possibile apprezzare un panorama montano costellato da imponenti cascate. Ci sono tour ferroviari come il famoso Notch Train, treno vintage che accoglie numerosi gruppi di turisti ogni anno, attraversa il Crawford Notch passando per gole scoscese, ruscelli e torrenti e viste panoramiche mozzafiato di montagna.

White Mountains Migliori Punti Fotografici:

Kancamagus Highway, Conway Scenic Railroad, White Mountain Trail

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Niagara Falls State Park (New York)

Tra i posti da vedere degli Stati Uniti più famosi ci sono sicuramente le Cascate del Niagara , non solo perchè sono apparse in moltissimi film, ma anche per la loro vicinanza a New York. Sono situate tra gli Stati Uniti e il Canada e si tratta di un gruppo di 3 cascate: le "Canadian Falls" (Ontario), le "American Falls" (New York) e le "Bridal Veil Falls" (le più piccole, situate sul Niagara Fiume).

Niagara Migliori Punti Fotografici:

Observation Tower, Terrapin Point, Whirlpool State Park, Three Sisters Islands, Prospect Point, Luna Island

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Acadia (Maine)

L’ Acadia National Park si trova nel Maine sull’isola Mount Desert. Si tratta del primo parco nazionale ad est del fiume Mississippi. All'interno troverai foreste verdi, laghi e montagne che offrono un vero paradiso per gli amanti di fotografia. Se vuoi fare camping, può approfittare del Seawall Campground aperto da maggio fino a settembre oppure del Blackwoods Campground aperto invece tutto l’anno.

Acadia Migliori Punti Fotografici:

Schoodic Point, Thunder Hole, Otter Cliff, North and South Bubbles from Jordan Pond, Bear Island lighthouse, Bubble Rock, Sunrise or sunset atop Cadillac Mountain, Somesville Bridge

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Glacier (Montana)

Nel Nord Ovest del Montana puoi trovare questo parco nazionale, il Glacier National Park , famoso per la sua fauna selvatica. Qui puoi visitare anche la riserva indiana Blackfeet ad est del parco per entrare a contatto con la cultura locale. Ci sono anche bus organizzati che offrono tour giornalieri partendo da West Glacier, East Glacier, St. Mary e Browning. Tra i parchi americani, questo è il parco che riflette maggiorente l’anima più antica della cultura degli USA.

Glacier Migliori Punti Fotografici:

Lake McDonald, McDonald Creek, Big Bend, Hidden Lake Overlook, East Tunnel Pullouts, St. Mary and Virgina Falls, Wild Goose Island Overlook, Swiftcurrent Valley

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ITINERARIO per VEDERE i PARCHI NAZIONALI AMERICANI più BELLI e FAMOSI degli USA

Ecco qui un itinerario per vedere al meglio i Parchi Nazionali Americani più belli :

GRANDI PARCHI AMERICANI - 16 Giorni / 15 Notti

Day 1 arrivo LOS ANGELES

Day 2 LOS ANGELES

Day 3 LOS ANGELES - LAS VEGAS

Day 4 LAS VEGAS - GRAND CANYON NATIONAL PARK

Day 5 GRAND CANYON - MONUMENT VALLEY - CANYONLANS - MOAB

Day 6 MOAB - ARCHES NATIONAL PARK - ROCK SPRINGS

Day 7 ROCK SPRINGS - GRAND TETON NATIONAL PARK - JACKSON HOLE

Day 8 JACKSON HOLE - YELLOWSTONE NATIONAL PARK

Day 9 YELLOWSTONE NATIONAL PARK - SALT LAKE CITY

Day 10 SALT LAKE CITY - BRYCE CANYON NATIONAL PARK

Day 11 BRYCE CANYON NATIONAL PARK - ZION NATIONAL PARK - LAS VEGAS

Day 12 LAS VEGAS - MAMMOTH LAKES

Day 13 MAMMOTH LAKES - YOSEMITE AREA

Day 14 YOSEMITE AREA - CARMEL - 17 MILE DRIVE - MONTEREY - SAN FRANCISCO

Day 15 SAN FRANCISCO

Day 16 SAN FRANCISCO partenza

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CONSIGLI per VISITARE i PARCHI NAZIONALI degli USA dei World Mappers

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Comprare l'America the Beautiful Pass

Cos'è l'america the beautiful pass , national parks & federal recreational lands annual pass.

America the Beautiful è un pass per i parchi nazionali americani che include l'ingresso e le tariffe standard per l'uso diurno per quasi tutti i principali parchi e le aree ricreative gestiti da queste agenzie federali : il National Park Service, il Bureau of Land Management, il Bureau of Reclamation, la US Fish eWildlife Service, US Forest Service e US Army Corps of Engineers. Attenzione però: con l'America the Beautiful restano extra i costi del campeggio, barche, permessi speciali o servizi offerti tramite concessionari privati.

Quanto Costa l'America the Beautiful Pass ?

L'America the Beautiful Pass costa $ 80 (prezzo valido per 2022) e dura per un anno dal mese di acquisto. Quindi, se acquisti un America the Beautiful Pass a maggio di quest'anno, potrai utilizzarlo fino all'ultimo giorno di maggio dell'anno successivo, così da poter visitare al meglio tutti i parchi nazionali che volete. Nei parchi che addebitano l'ingresso per veicolo, questo pass per il parco nazionale ti darà l'ingresso per il titolare del pass e tutti i passeggeri in un veicolo personale (come un'auto o un furgone, non un autobus). Per i parchi a pagamento a persona, l'abbonamento copre fino a 4 adulti (i bambini fino a 15 anni entrano gratuitamente a prescindere).

Dove Comprare l'America the Beautiful Pass ?

Ecco la domanda che ci viene fatta spesso, ma dove posso comprare il pass? Ci sono due scelte: comprarlo all'ingresso di qualsiasi Parco Nazionale chiedendo informazioni ad un ranger del parco; oppure comprarlo online (es. Viator, Shop US Park Pass o REI), in questo caso il pass verrà spedito a casa ma dovrete pagare anche le spese di spedizione se fuori dagli USA (spedizione gratuita negli Stati Uniti).

Noi per sicurezza l'abbiamo comprato prima su questo sito: Shop US Park Pass - Clicca Qui

Come si usa l'America the Beautiful Pass ?

Ma come si usa il pass? Facilissimo, basta far vedere e presentare semplicemente la carta ai ranger del parco all'arrivo di qualsiasi ingresso del parco o dell'area ricreativa. Se non incontri il personale, allora puoi lasciarlo visibile sul cruscotto, con la firma rivolta verso l'alto. Importante: ti servirà solo la carta fisica per utilizzare il pass America the Beautiful, senza conferme e-mail.

Conviene Comprare l'America the Beautiful Pass ?

La domanda quindi sorge spontanea: conviene acquistare un America the Beautiful Pass? Assolutamente sì, conviene . Se hai intenzione di visitare più di due parchi nazionali o aree ricreative federali che richiedono biglietti d'ingresso, il pass America the Beautiful è la soluzione migliore. Per esempio vuoi visitare in California Joshua Tree ($ 30 per veicolo), Death Valley ($ 30 per veicolo) ed infine Yosemite ($ 35 per veicolo), allora hai già raggiunto il prezzo dell'America the Beautiful e avrai ancora la flessibilità di visitare migliaia di altri parchi nazionali e aree ricreative per tutto l'anno.

Sconti per l'America the Beautiful Pass ?

Ci sono anche alcune categorie di persone che hanno diritto a sconti ottenendo un pass speciale: Militari (pass annuali gratuiti); Anziani (tariffe scontate); Disabili (Pass America the Beautiful gratuito a vita per cittadini statunitensi); Volontari (pass annuale gratuito per chi ha almeno 250 ore di servizio con le agenzie federali coinvolte nel pass).

Consigli per l'America the Beautiful Pass

Ecco qui alcuni buoni consigli per il tuo pass:

- scrivi il tuo indirizzo di spedizione nelle note aggiuntive (alla voce "Requisiti speciali") al momento dell'acquisto del pass.

- quando viene chiesto di selezionare il numero di adulti, tenere presente che il sito Viator si riferisce al numero di veicoli interessati (es. 4 adulti nella stessa auto, allora serve 1 solo pass).

Cosa Include? Elenco dei Parchi inclusi nella America the Beautiful Pass

Ecco un elenco dei principali parchi nazionali a pagamento più popolari dove puoi utilizzare l'America the Beautiful Pass. L'elenco non è completo perché il pass include oltre 2.000 siti negli Stati Uniti - qui i principali parchi nazionali inclusi in ordine alfabetico:

Acadia National Park

Adams national historical park, antietam national battlefield, arches national park, assateague island national seashore, badlands national park, bandelier national monument, big bend national park, black canyon of the gunnison national park, bryce canyon national park, cabrillo national monument, canaveral national seashore, canyonlands national park, cape cod national seashore, capitol reef national park, capulin volcano national monument, carlsbad caverns national park, castillo de san marcos national monument, cedar breaks national monument, chaco culture national historical park, chattahoochee river national recreation area, chesapeake & ohio canal national historical park, chickamauga & chattanooga national military park, christiansted national historic site, colonial national historical park, colorado national monument, crater lake national park, craters of the moon national monument and preserve, cumberland island national seashore, death valley national park, denali national park & preserve, devils tower national monument, dinosaur national monument, dry tortugas national park, everglades national park, florissant fossil beds national monument, fort davis national historic site, fort mchenry national monument & historic shrine, fort pulaski national monument, fort smith national historic site, fort sumter national monument, fort vancouver national historic site, glacier national park, glen canyon national recreation area, golden spike national historic site, grand canyon national park, grand teton national park, great falls (george washington memorial parkway), great sand dunes national park & preserve, guadalupe mountains national park, gulf islands national seashore, haleakalā national park, harpers ferry national historical park, hawai’i volcanoes national park, home of franklin d. roosevelt national historic site, hovenweep national monument, isle royale national park, james a. garfield national historic site, joshua tree national park, kennesaw mountain national battlefield park, lake mead national recreation area, lassen volcanic national park, lava beds national monument, lewis & clark national historical park, little bighorn battlefield national monument, mesa verde national park, montezuma castle national monument, mount rainier national park, muir woods national monument, natural bridges national monument, olympic national park, organ pipe cactus national monument, padre island national seashore, perry’s victory international peace memorial, petrified forest national park, pinnacles national monument, pipe spring national monument, prince william forest park, pu’uhonua o hōnaunau national historical park, rocky mountain national park, sagamore hill national historic site, saguaro national park, saint gaudens national historic site, san francisco maritime national historical park, san juan national historic site, sequoia-kings canyon national arks, shenandoah national park, sleeping bear dunes national lakeshore, sunset crater volcano national monument, theodore roosevelt national park, thomas edison national historical park, tonto national monument, tumacácori national monument, tuzigoot national monument, vanderbilt mansion national historic site, vicksburg national military park, walnut canyon national monument, whiskeytown national recreation area, white sands national park, wilson’s creek national battlefield, wright brothers national memorial, wupatki national monument, yellowstone national park, yosemite national park, zion national park.

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Consulta le Informazioni Pratiche per il viaggio

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Negli Stati Uniti ci sono 59 aree protette gestite dal Servizio dei parchi nazionali degli Stati Uniti. Molti dei parchi nazionali sono noti per la loro bellezza naturale, caratteristiche geologiche uniche, ecosistemi insoliti e opportunità ricreative: luoghi perfetti per una fuga dalle grandi città. In totale, questo viaggio on the road è lungo 23.333 km da percorrere in circa due mesi (viaggiando a ritmi vertiginosi). Randy Olnson afferma " Ho progettato questo viaggio su strada per formare un cerchio attorno agli Stati Uniti, in modo da poter salire in qualsiasi punto e procedere in qualsiasi direzione ti piaccia ". Ecco un elenco di tutti i parchi nazionali che Olson ha incluso nel suo itinerario. Potrete iniziare il viaggio da qualsiasi punto vogliate.

  • Grand Canyon National Park, Arizona
  • Petrified Forest National Park, Arizona
  • Saguaro National Park, Arizona
  • Guadalupe Mountains National Park, Texas
  • Carlsbad Caverns National Park, New Mexico
  • Big Bend National Park, Texas
  • Hot Springs National Park, Arkansas
  • Mammoth Cave National Park, Kentucky
  • Great Smoky Mountains National Park, Tennessee
  • Everglades National Park, Florida
  • Dry Tortugas National Park, Florida
  • Biscayne National Park, Florida
  • Congaree National Park, South Carolina
  • Shenandoah National Park, Virginia
  • Acadia National Park, Maine
  • Cuyahoga Valley National Park, Ohio
  • Isle Royale National Park, Michigan
  • Voyageurs National Park, Minnesota
  • Theodore Roosevelt National Park, North Dakota
  • Badlands National Park, South Dakota
  • Wind Cave National Park, South Dakota
  • Rocky Mountain National Park, Colorado
  • Great Sand Dunes National Park and Preserve, Colorado
  • Black Canyon of the Gunnison National Park, Colorado
  • Mesa Verde National Park, Colorado
  • Canyonlands National Park, Utah
  • Arches National Park, Utah
  • Capitol Reef National Park, Utah
  • Bryce Canyon National Park, Utah
  • Zion National Park, Utah
  • Great Basin National Park, Nevada
  • Grand Teton National Park, Wyoming
  • Yellowstone National Park, Wyoming
  • Glacier National Park, Montana
  • North Cascades National Park, Washington
  • Mount Rainier National Park, Washington
  • Olympic National Park, Washington
  • Crater Lake National Park, Oregon
  • Redwood National and State Parks, California
  • Lassen Volcanic National Park, California
  • Yosemite National Park, California
  • Kings Canyon National Park, California
  • Sequoia National Park, California
  • Pinnacles National Park, California
  • Channel Islands National Park, California
  • Joshua Tree National Park, California
  • Death Valley National Park, California

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© Randy Olson

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PARCHI NAZIONALI USA

Partenza da San Francisco subito alla volta della montagna, lo splendido Yosemite National Park; prosegui poi per i migliori parchi nazionali americani dal famoso Grand Canyon al più piccolo ma incantevole Antelope Canyon. All'arrivo a Los Angeles potrai rilassarti oppure affrontare le onde dell' oceano! E ricorda che, se desideri un pizzico di emozione in più, esistono fantastici tour in elicottero su canyon che ti lasceranno senza fiato!

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Le quotazioni sono per persona adulta. I bambini sotto i 16 anni dormono gratis in camera con i genitori, oltre i 16 anni sono da considerarsi adulti. Possibilità di personalizzare l'itinerario modificando il percorso e cambiare tipologia di auto, per maggiori informazioni non esitare a contattarci.

Prezzi Hotel + Auto (per persona)

I prezzi sono indicativi e possono variare a seconda del periodo dell'anno e della tipologia degli hotel disponibili.

  • pernottamenti per tutta la durata del tour in hotel di categoria turistica, salvo diversamente specificato
  • noleggio auto Compact per tutta la durata del tour con formula all inclusive (tutte le assicurazioni, tasse locali, zero franchigia)
  • consulenza Xplore per la preparazione del viaggio e assistenza italiana durante il viaggio
  • voli intercontinentali e interni
  • eventuali notti extra prima e dopo il tour
  • navigatore satellitare in auto (quotazioni su richiesta)
  • eventuali ingressi ai parchi
  • supplementi alta stagione, pasti, mance ed extra in genere
  • spese di prenotazione comprensive di assicurazione medica Europ Assistance

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I prezzi sono puramente indicativi e si intendono in Euro per persona adulta, tasse comprese, da sommare alle quote del tour. Quotazioni basate su voli a/r da Milano/Roma considerando almeno 3 mesi di anticipo rispetto alla data di partenza.

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IL MEGLIO DEL WEST

Uno dei tour in auto negli Stati Uniti di maggiore successo, il classico che non stanca mai, adatto sia per chi affronta per la prima volta un viaggio in America, per chi vuole ritornare o per chi vuole approfondire la conoscenza di queste meravigliose terre. Un mix di natura condito con le grandi città, insuperabile!

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ASSAGGIO DEL WEST

Un tour da abbinare ad un soggiorno mare negli Stati Uniti oppure per chi non ha moltissimo tempo, un assaggio completo che ti farà sicuramente voglia di ritornare in America senza lasciarti deluso. I parchi di Yosemite e la Valle della Morte ti faranno rimanere a bocca aperta e potrai percorrere alcune delle strade più belle della California.

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CALIFORNIA DREAMING

Tour della California in 10 giorni! Un tour in auto negli Stati Uniti dedicato a uno degli stati più famosi (e più belli) con una breve scappatina a Las Vegas, giusto per divertirti a percorrere anche i deserti californiani confinanti con il Nevada. Dal mare alla montagna e ritorno, dove potrai abbinare un soggiorno di mare.

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La California nella sua completezza, le grandi città e le grandi meraviglie della natura che caratterizzano questa zona ti scorreranno sotto le ruote, dovrai solo scegliere la tua colonna musicale preferita e goderti le splendide strade americane. Il finale è previsto a San Diego dove potrai goderti un pò di mare californiano!

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DESERTI, CANYON e PARCHI

Itinerario in auto negli Stati Uniti con un mix incredibile e affascinante di meraviglie della natura. Con la tua auto a noleggio, potrai scegliere quella che vuoi prima di partire, percorrerai le strade più belle dell'Ovest americano! Goditi la strada che scende dalla montagna al deserto e che si perde sotto archi di pietra.

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OMBRE ROSSE

Un viaggio completo che ti porterà alla scoperta di terre meravigliose, del colore della sabbia al tramonto. Ti torneranno subito in mente i film western e vedrai sagome di cowboy e indiani all'orizzonte. L' itinerario è già deciso, la macchina ha già il pieno e gli hotel negli Stati Uniti sono stati prenotati... dovrai solo guidare.

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Le terre dei nativi americani aspettano solo di essere esplorate da te, scoprirai angoli di paesaggio che non ti aspettavi e rimarrai incantato dalla Monument Valley al tramonto, tanto da volerla vedere anche con le stelle e all'alba. Un viaggio allo scoperta della storia degli americani e degli indiani ma anche paesaggi meravigliosi.

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OVEST AMERICANO e BASSA CALIFORNIA

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Valley of Fire

West Coast USA: itinerario tra California e parchi dell’Ovest

Per molti è l’ on the road per antonomasia , un sogno da realizzare una volta nella vita. C’è chi la chiama genericamente “ West Coast ”, chi parla di parchi del sud-ovest o in genere di Stati Uniti sudoccidentali. Comunque lo vogliate chiamare, è un grande classico: migliaia di chilometri tra grandi città ed ancor più grandi parchi nazionali, deserti e paesaggi sconfinati.

Ci è voluto un mese di lavoro per scrivere questo post e renderlo il più dettagliato possibile, ma mi auguro potrà poi tornare utile al pari di altri itinerari a tanti viaggiatori che come me hanno sognato a lungo questi panorami. Ecco quindi le tappe e tutte le informazioni per organizzare un  on the road nel Sud Ovest americano .

  • Date:   21 agosto-7 settembre 2019
  • Voli : Air Canada Venezia-San Francisco + Austrian Airlines Los Angeles-Venezia, costo a/r 435€ a testa prenotando a gennaio 2019.
  • Alloggio : media di 73€ a notte per camera matrimoniale.
  • Noleggio auto:   434€ per 17 giorni di noleggio assicurazione completa inclusa, con ritiro a San Francisco e consegna a Los Angeles. Qui trovate una guida completa al noleggio auto con una serie di consigli utili per qualsiasi viaggio on the road.
  • Chilometri percorsi : 4770 circa
  • Carburante : 260$ totali. La benzina costa di media 3/3,2$ al gallone, di più in California e meno in Nevada, Utah, Arizona.
  • Tappe : per la notte San Francisco, Mammoth Lakes, Death Valley, Las Vegas, Bryce Canyon, Moab, Page, Grand Canyon, Joshua Tree, San Diego, Los Angeles.
  • Valuta : dollaro americano
  • Assicurazione : io sono sempre coperta da un’ annuale multiviaggio , per una polizza singola per due persone considerate minimo 100€ (ho confrontato diverse compagnie di assicurazione viaggio in questo articolo )
  • Connessione internet : se il vostro smartphone lo consente, vi consiglio di utilizzare una eSim che potete acquistare su  Holafly o Airalo (ne ho parlato  qui ) che permette di essere sempre connessi con estrema facilità e un costo molto ridotto.
  • Guide da acquistare :   Rough Guides California + Stati Uniti sudoccidentali

Itinerario West Coast e parchi on the road

Cosa vedere nel sud ovest USA: le tappe giorno per giorno

Quanti giorni servono e quando andare, integrazioni e modifiche all’itinerario, biglietti aerei, quanto costa un viaggio negli usa, esta (ed eventualmente eta), patente internazionale, guidare negli stati uniti, i parchi nazionali ed il pass annuale.

  • Giorno 1 -> Volo e arrivo a San Francisco in serata
  • Giorni 2-4 -> San Francisco
  • Giorno 5-> Yosemite NP, notte a Mammoth Lakes
  • Giorno 6 -> Mammoth Lakes, visita Death Valley
  • Giorno 7 -> Valley of Fire, Las Vegas
  • Giorno 8 -> Kanarra Falls, Zion NP, notte a Bryce
  • Giorno 9 -> Bryce Canyon NP, notte a Moab
  • Giorno 10 -> Arches NP + Canyonlands NP
  • Giorno 11 -> Monument Valley, Horseshoe Bend
  • Giorno 12 -> Antelope Canyon, notte al Grand Canyon
  • Giorno 13 -> Grand Canyon, notte a Joshua Tree
  • Giorno 14 -> Joshua Tree, San Diego
  • Giorno 15 -> San Diego, Los Angeles
  • Giorni 16-17 -> Los Angeles
  • Giorno 18 -> Volo di rientro

On the road 15 giorni Stati Uniti

GIORNO 1 ->  Atterriamo a San Francisco  in serata, ritiriamo l’auto a noleggio e raggiungiamo la nostra camera.

GIORNI 2-4 ->  Visita di San Francisco.

GIORNO 5 ->  Iniziamo ufficialmente il nostro on the road e ci mettiamo in viaggio verso lo Yosemite National Park , che attraverseremo seguendo la Tioga Road o statale 120. Tenete presente che potrete seguire questa parte dell’itinerario solamente se viaggiate in estate, perché da ottobre/novembre ad aprile/maggio la strada viene chiusa a causa della neve (si possono avere aggiornamenti sull’apertura nel sito del parco ).

La Tioga Road permette di attraversare il parco velocemente, nel caso in cui fosse chiusa è necessario aggirare la Sierra Nevada allungando parecchio la strada. Oltre alla comodità, si tratta anche di una bella strada panoramica che consente di avere un assaggio dello Yosemite NP anche se non si ha tanto tempo a disposizione. Vi consiglio in particolare (nell’ordine da ovest a est): il breve sentiero, circa 2 chilometri, tra le sequoie giganti a Toulumne Grove, il panorama da Olsted Point, due passi a Tenaya Lake.

Nel tardo pomeriggio raggiungiamo Mammoth Lakes, località nota per le piste da sci ed il trekking, dove trascorriamo la notte.

Modifiche all’itinerario : se Tioga Road è chiusa è necessario aggirare lo Yosemite e la Sierra Nevada, una tappa intermedia a questo punto può essere il Sequoia National Park.

Yosemite NP

GIORNO 6 -> Dedichiamo la mattinata ad uno dei molti percorsi di trekking che offre la zona di Mammoth Lakes: il sentiero per Crystal Lake . Dal parcheggio accanto al lago George si sale per circa 1 miglio e mezzo prima di raggiungere il piccolo e tranquillo Crystal Lake e tornare indietro in un paio d’ore totali. La difficoltà viene definita moderata perché c’è un buon dislivello, però è un sentiero che consiglierei a tutti – basta percorrerlo eventualmente con più calma – perché con poca fatica regala grandi soddisfazioni e splendidi panorami.

Al termine del trekking ci spostiamo poco più a sud a Convict Lake per il pranzo al sacco, prima di dirigerci verso la Valle della Morte dove arriviamo per metà pomeriggio. In generale avevo organizzato la giornata in modo da non trovarci all’interno della Death Valley  troppo presto e trascorrere nel parco due/tre ore fino al tramonto. In estate le condizioni climatiche di quest’area sono piuttosto pesanti e si riesce ad uscire dall’auto solo per qualche minuto per scattare delle foto, perciò non sopravvalutatevi pianificando troppe tappe. Devo poi confessare che tra tutte le cose viste in questo viaggio, la Death Valley è tra quelle che meno mi sono piaciute. È uno di quei luoghi che vanno visitati perché estremamente celebri, ma data un’occhiata veloce si può passare oltre senza perderci il sonno. Tra l’altro, se siete stati sul Mar Morto tutta la questione degli 80 metri sotto il livello del mare viene parecchio ridimensionata.

Ad ogni modo, essendo arrivati un po’ lunghi e volendo vedere almeno i 2/3 punti più famosi di un parco enorme prima del tramonto, noi ci siamo limitati a delle soste a Badwater Basin (il punto più basso del Nord America), Artist’s Drive (secondo me la zona che merita di più) Zabriskie Point e Dante’s View.

Modifiche all’itinerario : con meno giorni a disposizione potreste spingervi fino a Bishop anziché Mammoth Lakes per la notte, visitare la Death Valley nel primo pomeriggio e poi raggiungere Las Vegas così da guadagnare una giornata.

Trekking a Crystal Lake

GIORNO 7 -> La prima tappa della giornata è un parco poco conosciuto ma molto affascinante: la Valley of Fire . È interessante sia perché appunto molto tranquillo e poco visitato, sia perché in un itinerario come questo è il primo grande assaggio dei panorami di roccia rossa che vi accompagneranno poi tra Utah e Arizona. Si tratta di un parco statale perciò non è incluso nel pass annuale (vedi nota successiva) e l’ingresso costa 10$ per auto.

Torniamo poi leggermente indietro per raggiungere Las Vegas  nel pomeriggio. La definizione che più associo a questa città è: un’americanata. Per carità, da vedere una volta nella vita, ma non più di una notte per quel che mi riguarda (tra l’altro tenete presente che all’interno dei casino nel Nevada si può fumare, se vi dà fastidio quanto a me faticherete a trascorrerci troppo tempo). Vi consiglio di attendere la sera prima di uscire e visitare gli hotel più famosi, perché con la luce del giorno perdono fascino. I più interessanti si concentrano lungo la Strip e sono: il Venetian , il Bellagio con lo spettacolo delle fontane, il Paris , il Caesars Palace. Carina anche la via pedonale accanto al LINQ che è anche l’unica in centro dove troverete un po’ di ristoranti per cenare al di fuori dei casino.

The Venetian Las Vegas

GIORNO 8 -> Lasciamo Las Vegas ed il Nevada per arrivare nello Utah (ricordate che passando il confine cambia l’orario e l’orologio va portato avanti di un’ora). Nel tragitto verso Bryce ho inserito all’ultimo momento una tappa a Kanarraville  per un trekking scoperto grazie a Paola di Scusateiovado : circa 2 ore tra andata e ritorno seguendo il corso di un torrente, in larga parte con i piedi nell’acqua gelida, fino a raggiungere uno slot canyon che somiglia moltissimo al Wadi Mujib giordano . C’è un numero limitato di accessi consentiti ogni giorno, ma il percorso al momento non è tanto conosciuto da rischiare di non trovare biglietti. Per sicurezza, potete comunque acquistare i biglietti in anticipo dal sito ufficiale (12$ a persona). 

Ci rimettiamo poi in viaggio seguendo la UT9 , una strada panoramica che non dovete assolutamente perdervi e che attraversa parte dello Zion NP . Notte vicino all’ingresso del Bryce Canyon NP.

Modifiche all’itinerario : per questo viaggio abbiamo scelto di visitare lo Zion solo dall’auto seguendo la UT89. Da aprile a ottobre la Scenic Drive non si può percorrere con auto privata ma solo con il bus navetta, richiedendo quindi più tempo, e si tratta di un parco che si gode meglio facendo trekking in uno dei molti sentieri a disposizione, perciò abbiamo scelto di rimandare ad un’altra occasione. Se preferite potete però inserire lo Zion NP anziché il trekking a Kanarraville.

Kanarra Falls

GIORNO 9 -> È il giorno di uno dei parchi più belli in assoluto: Bryce Canyon . Migliaia di pinnacoli di roccia rossa creano un paesaggio incredibile, di quelli che è impossibile catturare davvero in un’unica foto. Il parco si visita attraverso la Scenic Drive che offre diversi punti panoramici, ma soprattutto lungo vari sentieri che scendono tra le rocce. In estate organizzatevi in modo da percorrere almeno un sentiero al mattino, quando le temperature sono migliori, per poi concentrarvi sulla Scenic Drive.

Noi abbiamo scelto il Navajo Loop Trail , con partenza da Sunset Point. Sono solo un paio di chilometri totali per percorrere l’intero anello, ma con dislivello impegnativo perciò meglio non sottovalutarlo – però fidatevi che la fatica viene ampiamente ripagata. Abbiamo anche aggiunto un pezzettino di Queen’s Garden, in generale i due sentieri si possono unire in una combinazione che scende da Sunrise Point e risale da Sunset Point, per circa 5 km totali.

Dopo pranzo ci mettiamo in viaggio verso Moab. Potete scegliere una strada panoramica ma un pochino più lenta (UT12 + UT24) oppure la strada ad alta percorrenza.

Modifiche all’itinerario : se avete abbastanza tempo ed energia potete fare una tappa a Capitol Reef lungo la strada per Moab, il parco si visita lungo la Scenic Drive di circa 8 miglia. In generale, raggiungere Moab vi porterà via parecchio tempo ed aggiungerà molte miglia all’itinerario, quindi se dovete concentrare il viaggio in meno giorni questa è probabilmente una tappa che dovreste considerare di rimandare ad altra occasione.

Arrivando a Moab in tempo per il tramonto potreste anche inserire Dead Horse Point in questa giornata anziché il giorno successivo, specie se non siete interessati a Canyonlands.

Bryce Canyon

GIORNO 10 -> Ci sono diversi motivi per cui raggiungere Moab , primo fra tutti la vicinanza a ben due parchi nazionali: Arches e Canyonlands . In più è una cittadina carina, piena di locali in cui mangiare, negozietti, agenzie che propongono attività outdoor. Dopo ore alla guida in mezzo al nulla nello Utah, Moab è una sorta di miraggio.

In una giornata piena potete visitare sia Arches che Canyonlands, ovviamente va pianificato bene in base a ciò che vi interessa di più. Uno dei nostri punti fermi era il Delicate Arch Trail , un sentiero che porta all’arco di roccia più famoso dell’Arches NP (e simbolo dello Utah, tanto da essere presente anche sulle targhe dello stato).

Il sentiero è lungo solo 5 km tra andata e ritorno, ma vanno considerate almeno un paio d’ore perché bisogna affrontare una discreta pendenza ed è tutto su roccia esposta, senza ombra. Molti scelgono di percorrerlo per il tramonto, noi abbiamo preferito farlo al mattino come prima cosa per via delle temperature più fresche. Il Delicate Arch si può vedere da vicino solamente con questo percorso, è un po’ impegnativo ma a mio avviso ne vale la pena e sarebbe un peccato perderlo, a qualsiasi ora decidiate di andarci.

Con le forze residue abbiamo percorso un altro breve sentiero, questa volta pianeggiante, fino a Landscape Arch che è considerato il più grande del mondo . Dopo qualche altro arco nella zona di The Windows ci siamo riposati un paio d’ore a Moab prima di ripartire per Canyonlands . Il secondo punto fermo era infatti vedere il tramonto a Dead Horse Point, a pochi minuti dal parco, perciò era bene non terminare la visita troppo presto.

Su Canyonlands avevo letto recensioni entusiaste, personalmente non l’ho trovato così interessante perciò se avete poco tempo a disposizione potete anche saltarlo secondo me. Ad ogni modo ci siamo concentrati su alcuni punti panoramici di Islands in the Sky, la zona più vicina a Moab, più il breve sentiero per raggiungere Mesa Arch.

Dal Visitor Center in 15 minuti si raggiunge Dead Horse Point , parco statale e quindi non incluso nel pass annuale. Il fiume Colorado crea un ferro di cavallo, meno famoso dell’Horseshoe Bend di Page ma comunque celebre grazie alla scena finale di Thelma e Louise. Anche in questo caso come per Canyonlands, non so se ne valga davvero la pena. Il biglietto è stato alzato a 20$ per auto e se vi interessa il singolo punto panoramico mi sembra un po’ eccessivo, specie se avete in programma Horseshoe Bend (decisamente più bello e per di più meno costoso).

Modifiche all’itinerario : col senno di poi, avrei saltato Canyonlands (ma giustamente è un’opinione personale) e visitato piuttosto Peek-a-boo, slot canyon meno conosciuto.

Delicate Arch

GIORNO 11 -> Lasciamo Moab e ci dirigiamo a sud, verso l’Arizona. Dopo circa due ore e mezza all’orizzonte compare il panorama della Monument Valley , con quella sua aria familiare grazie alle decine di vecchi film western girati qui.

La Monument Valley fa parte della cosiddetta Navajo Nation , non è quindi un parco nazionale incluso nel pass annuale ma è gestita dai nativi americani (il biglietto costa 20$ per auto). Si visita con escursioni guidate, in jeep o a cavallo, oppure con la propria auto è possibile percorrere la Valley Road , una strada panoramica ad anello lunga circa 17 miglia. Ci sono dei tratti un po’ dissestati con qualche buca, se avete noleggiato un SUV meglio ma in generale procedendo con cautela non avrete problemi anche con una normale utilitaria.

Ci rimettiamo poi in viaggio verso Page e la sera ammiriamo il tramonto ad Horseshoe Bend . Fino a poco tempo fa questo celebre punto panoramico era completamente gratuito, ora il parcheggio è a pagamento (10$ per auto) ed è in previsione la realizzazione di un centro visitatori. Ne vale comunque la pena perché la vista è davvero eccezionale, anche nonostante l’affollamento. Tenete presente che dal parcheggio bisogna scendere un sentiero di un paio di chilometri, perciò dovrete essere lì almeno 15/20 minuti prima del tramonto – meglio se arrivate anche in anticipo, perché rischiate di dover fare un po’ di coda.

Horseshoe bend

GIORNO 12 -> Il motivo per cui si raggiunge Page è essenzialmente uno: l’ Antelope Canyon . Allo slot canyon più famoso al mondo si può accedere solamente con visita guidata ed un accompagnatore Navajo , ciò significa che è necessario prenotare i propri posti con anticipo. Ci sono 4 agenzie autorizzate per l’Upper Antelope e 2 agenzie per il Lower Antelope, trovate tutti i link in questa pagina . Nel caso dell’Upper Antelope diverse agenzie aprono le prenotazioni 60 giorni prima, tenete presente che per gli orari dei Light Beams i posti spariscono in fretta perciò è bene registrarsi immediatamente. Non sottovalutate però nemmeno l’affluenza al Lower Canyon: in alta stagione potreste non trovare posto se vi presentate in biglietteria il giorno stesso. 

I costi tra un’agenzia e l’altra hanno poche variazioni, ma controllate sempre se includono o meno gli 8$ di tassa Navajo e ricordate che vanno pagati solo una volta. Se quindi visitate ad esempio l’Upper Canyon al mattino ed il Lower al pomeriggio, all’accesso del Lower dovrete esibire la ricevuta per non pagare nuovamente gli 8$ a persona (o chiedere il rimborso, nel caso in cui aveste pagato online al momento della prenotazione).

Noi abbiamo scelto di visitarli entrambi ed è il consiglio che darei a tutti: l’Upper Canyon è un’emozione incredibile ma passa in un soffio, il Lower è più lungo, più tranquillo, lascia il tempo di godersi appieno il luogo in tutta la sua bellezza. Il fenomeno dei Light Beams, ovvero i raggi di luce che tra mezzogiorno e l’una filtrano tra le pareti di roccia, si verifica solo nell’Upper Canyon perciò se siete interessati a vederli dovrete regolare gli orari di visita in base a questo, mentre potrete accedere al Lower Canyon a qualsiasi ora. A mio avviso vale la pena pagare qualcosa in più per i Light Beams, mentre non avrei pagato il prezzo dei tour “fotografici”: non si è comunque mai soli all’interno dell’Upper Antelope Canyon perché accedono contemporaneamente anche i tour “tradizionali”.

I tour durano 1 e mezza per l’Upper Antelope – compreso breve tragitto in pick up di circa 10 minuti – ed un’ora per il Lower . Controllate bene gli orari indicati nella prenotazione, soprattutto se viene seguita l’ora dell’Arizona o quella della Navajo Nation ed il termine massimo per il check in (solitamente un’ora prima della partenza). Se non vi presenterete alla biglietteria in tempo, rischiate di perdere il posto. Se vi rimane del tempo da occupare potete fare un salto anche a Lake Powell , lago artificiale creato in seguito alla costruzione di una diga dove è possibile andare in spiaggia o fare qualche escursione. È un parco nazionale perciò incluso nel pass annuale.

Dopo i 2 tour – Upper Canyon alle 12.00 e Lower Canyon alle 15.00 – ripartiamo in direzione Grand Canyon, arrivando a Desert View Point in tempo per il tramonto.

Modifiche all’itinerario : trascorrendo una notte in più a Page potreste inserire un’escursione a Labyrinth Canyon, slot canyon semi sconosciuto a cui si accede in kayak da Lake Powell. Non ho molte informazioni in più al momento perché me l’hanno consigliato al mio rientro, ma è in lista per il prossimo viaggio da queste parti.

Upper Antelope Canyon

GIORNO 13 -> Dopo Canyonlands e dopo giorni sul Colorado Plateau, il Grand Canyon regala begli scorci ma di sicuro non è il parco che vi entusiasmerà di più. Forse perché è davvero difficile avere un’idea dell’immensità di questa faglia da un semplice punto panoramico, ma personalmente non potevo permettermi i costi di un tour in elicottero. Se voi potete, credo sia un’esperienza interessante.

Solitamente quando si parla di Grand Canyon ci si riferisce al South Rim , più facilmente accessibile, con un grande centro visitatori, negozi e hotel, oltre a diversi punti panoramici accessibili in auto. Se avete solo una giornata a disposizione, passerete sicuramente da qui, mentre chi si dirige al North Rim ha in programma trekking più impegnativi. I punti panoramici più famosi sono Mather Point, Yavapai Point e Yaki Point (quest’ultimo si raggiunge solo con la navetta del parco).

Vi consiglio però di ritagliarvi del tempo per raggiungere Shoshone Point: si tratta di un punto panoramico sconosciuto, probabilmente perché è l’unico che richiede di percorrere un breve sentiero . Sono solo 3 km tra andata e ritorno ed è pianeggiante, quindi davvero poco impegnativo, vi regalerà un panorama pazzesco e soprattutto in completa solitudine. Noi abbiamo incontrato altre 6 persone in totale ed era il Labor Day, perciò il resto del parco era affollatissimo. L’accesso non viene segnalato nemmeno sulla mappa ufficiale ma lo troverete su Google Maps: arrivando dal centro visitatori vedrete un piccolo parcheggio tra gli alberi sulla sinistra, poco dopo Yaki Point.

In tarda mattinata ci rimettiamo in viaggio, ci attende lo spostamento più lungo di tutto il viaggio. Facciamo una tappa per pranzo a Seligman , cittadina abbastanza caratteristica lungo la vecchia Route 66, per poi raggiungere Joshua Tree in serata.

Modifiche all’itinerario : abbiamo inserito Joshua Tree nell’itinerario perché ci serviva necessariamente una tappa intermedia sulla strada per San Diego. Se il vostro programma prevede invece di raggiungere Los Angeles, potreste anche saltare questa tappa (sarà comunque una giornata parecchio lunga alla guida, ma nel mezzo non c’è moltissimo a parte appunto Joshua Tree e Palm Springs).

Grand Canyon

GIORNO 14 -> In mattinata visitiamo Joshua Tree in auto, con alcune tappe panoramiche lungo il percorso, prima di ripartire alla volta di San Diego . Nel pomeriggio visitiamo la zona centrale, con Little Italy, lungomare e Gaslamp , dove avrete l’imbarazzo della scelta per trovare un locale in cui fermarvi a cena.

Modifiche all’itinerario : ci tenevamo ad inserire una tappa veloce a San Diego, ma la città meriterebbe una visita più approfondita. Se avete meno tempo a disposizione consiglio di puntare direttamente Los Angeles, o magari dedicare 2 giorni e 1 notte alla risalita lungo la costa californiana (se prenotate volo di rientro da San Francisco).

GIORNO 15 -> Trascorriamo la mattina visitando Balboa Park , per poi raggiungere Mission e Pacific Beach per pranzo. Nel pomeriggio infine è tempo di raggiungere l’ultima tappa del nostro percorso: Los Angeles . 

GIORNI 16-18 -> Visita Los Angeles e rientro.

A questo link trovate il riepilogo generale dell’itinerario in PDF con tappe e spostamenti

Venice Beach, Los Angeles

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Informazioni e consigli generali

Un itinerario tra i Parchi del Sud Ovest tocca solitamente 4 Stati diversi: California, Nevada, Utah e Arizona . Si guida per migliaia di chilometri e le diverse destinazioni sono spesso piuttosto lontane tra loro, perciò più giorni avrete a disposizione meglio sarà. Considerando anche i voli molto lunghi, due settimane piene di viaggio sono il tempo minimo indispensabile da prevedere . Con meno giorni a disposizione, meglio concentrarsi sulla sola California o su una piccola parte dell’itinerario.

Questo è un viaggio che si può fare tutto l’anno, le stagioni migliori sono primavera e autunno per il semplice fatto che troverete meno turisti, temperature miti e costi più bassi per le camere. L’estate è la stagione più affollata e ad agosto dovrete fare attenzione alle temperature per i trekking, mentre in inverno potreste trovare neve in alcune zone (come Yosemite e Bryce Canyon NP) e avrete a disposizione giornate più corte perciò dovrete rivalutare alcuni spostamenti. 

Vi ho lasciato delle note al termine delle singole giornate con possibili deviazioni o modifiche alle tappe toccate in questo viaggio. In generale si tratta di un itinerario abbastanza standard che tocca molti tra i luoghi più celebri del Sud Ovest americano, ma questo non significa che non sia come sempre frutto di scelte molto personali.

Da qualche anno i biglietti aerei per la West Coast sono diventati mediamente più accessibili e spesso si trovano offerte tra i 400€ e i 500€ a/r , prezzo impensabile fino a qualche tempo fa per un volo così lungo. È importante come sempre monitorare i prezzi con anticipo e se possibile avere un po’ di flessibilità per quel che riguarda le date.

La decisione più importante da prendere sarà poi se atterrare e ripartire dalla stessa città oppure da due destinazioni diverse , e questo dipende in gran parte dall’itinerario che vi interessa e da quanti giorni avete a disposizione. Nel nostro caso abbiamo scelto di atterrare a San Francisco e ripartire da L.A., perché dopo l’itinerario attraverso i parchi rientrare nella prima città ci avrebbe fatto perdere un giorno di viaggio. Se invece siete interessati a percorrere la costa californiana allora potete prevedere un percorso ad anello.

Altra piccola nota: fate attenzione alle clausole del biglietto che state acquistando, perché sempre più compagnie aeree, anche di linea, prevedono tariffe super economy senza bagaglio da stiva (e per aggiungerlo in un secondo momento potreste trovarvi a spendere cifre astronomiche).

Golden Gate, itinerario California

La risposta breve è: tanto. La risposta lunga è: tanto, ma potete prestare attenzione ad alcuni aspetti e risparmiare parecchio. Al di là dei biglietti aerei e del noleggio auto, che se prenotati con anticipo possono essere tutto sommato in media con molti altri viaggi, le voci di spesa più impegnative saranno camere e pasti . Le camere vicine ai parchi si riempiono in fretta e in alta stagione hanno costi elevati, per non parlare di San Francisco, la città con i prezzi più alti in cui sia mai stata per quel che riguarda l’alloggio. In generale, se siete bravi, prenotate con buon anticipo e sfruttate Airbnb in alcune località, potete considerare una media di 70/80€ a notte per una camera doppia.

Anche i pasti sono un tasto dolente e  al di fuori dei fast food si spendono almeno 30/40€ dollari in due . Si risparmia qualcosa bevendo acqua, dato che quella di rubinetto è sempre gratuita, ma al conto totale dovrete sempre aggiungere il 15/20% per la mancia e questo contribuisce ad alzare le spese.

Per ottimizzare i costi, specie in un viaggio on the road tra i parchi, una buona soluzione è quella del pranzo al sacco. Potete comprare un piccolo frigo portatile da Walmart o nei negozi di articoli sportivi a 20/30$, riempirlo di ghiaccio ai distributori gratuiti dei motel o comprarne un sacchetto all’occorrenza nei distributori di benzina o nei supermercati, e conservare così cibo e bibite per un picnic nelle aree attrezzate che troverete sempre all’interno dei parchi. A parte alcune eccezioni, di norma abbiamo pranzato al ristorante e cenato in appartamento nelle grandi città come San Francisco, pranzato al sacco e cenato al ristorante quando stavamo invece visitando i parchi, così da risparmiare moltissimo sulla spesa totale per il cibo.

Un altro modo per risparmiare è senz’altro quello di condividere il viaggio: se viaggiate in 4 ottimizzerete il costo del noleggio auto e potenzialmente anche il costo delle camere , nei motel infatti spesso le stanze offrono due letti matrimoniali e possono ospitare 4 persone. Certo dovete essere in famiglia o amici molto stretti, pronti a condividere gli spazi ed un unico bagno.

Itinerario West Coast USA

I documenti da richiedere

Chiunque voglia recarsi negli Stati Uniti deve prima di tutto ottenere un visto o un’autorizzazione di viaggio. Nel caso dei cittadini italiani, con una serie di eccezioni che vediamo tra poco, è possibile visitare gli USA richiedendo un semplice ESTA , ovvero un’ autorizzazione elettronica valida per i viaggi sotto i 90 giorni . Ottenerla è piuttosto semplice: la domanda si fa online dal sito del governo (mi raccomando utilizzate solo il sito ufficiale, non quelli delle agenzie che applicano poi un prezzo molto maggiorato), si pagano 21$ e solitamente si riceve una risposta entro 72 ore. I dati da inserire comprendono dati anagrafici, estremi del passaporto, riferimenti dell’hotel in cui si pernotterà (il primo, se avete in programma un viaggio itinerante) oltre a un breve questionario. Una volta ottenuto, l’ESTA rimane valido per due anni . Potete stampare una copia dell’autorizzazione per vostra sicurezza, ma non è in realtà necessario portarla con sé durante il viaggio: l’ESTA viene associato al vostro passaporto e il personale aeroportuale potrà visualizzarlo automaticamente online.

Esistono però delle limitazioni. Ad esempio, non è possibile fare richiesta dell’ESTA se avete visitato i Paesi inseriti dagli USA in black list : Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen dal 2011, e purtroppo anche  Cuba da gennaio 2021 .

Attenzione quindi:   se avete visitato Cuba dopo gennaio 2021 non potrete più visitare gli Stati Uniti con l’ESTA ma dovrete fare richiesta di un visto turistico.  Ciò non significa in ogni caso che non potrete più viaggiare negli USA, semplicemente dovrete seguire una procedura diversa, un pochino più lunga e costosa poiché prevede tra l’altro un appuntamento in consolato, per ottenere un visto di tipo B che sarà poi valido per 10 anni.

Attenzione #2 : se il vostro volo prevede uno scalo in Canada com’è stato per noi, dovrete richiedere anche l’equivalente canadese dell’ESTA, chiamato ETA (qui il sito ufficiale ) al costo di 7 CAD.

In rete si trovano risposte di ogni tipo alla domanda: serve la patente internazionale per guidare negli USA? La verità è che ogni stato ha una sua regolamentazione per quel che riguarda l’obbligatorietà o meno di patente internazionale , perciò dovrete verificare uno per uno tutti gli stati in cui intendete guidare. Ci sono siti, anche autorevoli, che sostengono non sia mai necessaria, e decine di forum che vi diranno che nessuno è mai stato multato per questo motivo, ma io preferisco riportarvi solo le fonti ufficiali: il sito del governo statunitense che conferma che alcuni stati possono richiederla.

Per quel che riguarda questo itinerario, comunque, ad oggi nessuno dei quattro stati visitati richiede obbligatoriamente un IDP (International Driving Permit).

Noleggio auto negli USA

Se per altri itinerari on the road di cui vi ho raccontato ho lasciato aperto un piccolissimo spiraglio alla possibilità di fare lo stesso viaggio (o almeno qualcosa di simile) con altri mezzi, qui non posso proprio: per un itinerario tra le sconfinate distese del Sud Ovest vi servirà un’auto a noleggio . Non che non possiate fare splendidi viaggi negli USA in treno o in autobus, ma di certo non potrete concentrare in un paio di settimane un itinerario come questo tra 4 stati differenti.

Per iniziare, qui trovate una guida completa al noleggio auto con diversi consigli utili per qualsiasi viaggio on the road. Come sempre vi consiglio di comparare i prezzi di noleggio nei classici motori di ricerca come Autoeurope e Rentalcars . Quasi tutte le compagnie includono nei costi della tariffa base anche l’assicurazione completa, senza franchigia , perciò noleggiare un’auto negli USA è tutto sommato più economico rispetto ad altre destinazioni. Ricordate comunque di verificare con attenzione le condizioni prima di prenotare.

Per il nostro viaggio abbiamo speso in totale 434€, con ritiro a San Francisco e consegna a Los Angeles (all’interno della California non c’è un sovrapprezzo per la consegna in una città differente, mentre se volete lasciare l’auto in un altro stato dovrete verificare i costi). Abbiamo optato per una fullsize ed è andata benissimo, molti consigliano per maggiore sicurezza di noleggiare un SUV soprattutto se volete percorrere lo sterrato della Monument Valley ma non abbiamo avuto alcun problema anche con la nostra semplice Ford Fusion.

Per la benzina abbiamo pagato di media 3/3,2$ al gallone, ma il prezzo varia molto a seconda dello stato : è nettamente più cara in California e più economica invece in Utah e Arizona. In ogni caso anche in un viaggio così lungo non sarà la voce di spesa più importante e rispetto all’Italia si tratta di costi limitati (nel nostro caso circa 260$ per 4800 km).

Avete presente quel momento nei film in cui lo sceriffo compare dal nulla non appena il protagonista supera il limite di velocità? Ecco, questo non ci è capitato, ma abbiamo provato l’ebbrezza di vedere alzarsi in volo un elicottero giusto di fronte a noi, con la stessa funzione di rilevamento velocità . 

Giusto per non rischiare, comunque, memori di tante scene sul grande e piccolo schermo, è sempre meglio rispettare scrupolosamente i limiti di velocità. Le auto a noleggio sono quasi sempre modelli molto recenti, perciò cercate la funzione di cruise control così da non dovervi preoccupare di accelerare troppo (perché quando le strade sono sconfinate come quelle americane, la tentazione può venire facilmente).

In generale gli americani sono molto prudenti soprattutto nei centri città e le strade in buone condizioni. Per parcheggiare lungo la strada troverete le macchinette in corrispondenza di ogni singolo posteggio, funzionano sia con monete sia con carta di credito.

Monument Valley

In un tour del Sud Ovest visiterete numerosi parchi naturali , perciò è doveroso spendere qualche parola in merito alla loro gestione e ai costi del biglietto d’ingresso.

Tutti i parchi sono a pagamento, ma il biglietto non si intende mai per persona bensì per auto (o mezzo di trasporto in genere) . I parchi naturali americani sono infatti molto diversi da come li si potrebbe immaginare secondo la nostra definizione di “parco”: sono aree immense, che prevedono spesso la possibilità di fare trekking o altre attività ma si visitano prima di tutto in auto . Troverete quindi delle “ Scenic Drive ” con punti panoramici in cui sostare, a cui aggiungere sentieri a piedi più o meno impegnativi.

L’accesso al parco costa generalmente tra i 20$ e i 35$ per auto ed è valido per ingressi multipli fino a una settimana. Se nel vostro itinerario prevedete di visitare più parchi, l’opzione migliore è però acquistare il pass annuale “America the Beautiful” che costa 80$ ed è valida appunto per un anno dalla data d’acquisto, consentendovi accessi illimitati a tutti i parchi nazionali degli Stati Uniti. Il pass si può acquistare in uno qualsiasi dei parchi, vi chiederanno di firmarlo e andrà in seguito esibito insieme ad un documento d’identità per la verifica, ma rimane valido per l’intera auto con tutti i suoi passeggeri (anche non firmatari).

Se non prevedete di tornare negli USA prima della scadenza del pass, potete anche cederlo ad altri perché c’è lo spazio per una seconda firma.

Non sono inclusi nel pass i parchi a gestione statale o i parchi della Navajo Nation , come ad esempio Valley of Fire, Monument Valley, Deadhorse Point, Horseshoe Bend. Altro caso a sé è l’Antelope Canyon, cui si accede unicamente con visita guidata.

All’ingresso dei parchi vi verrà sempre consegnato un dépliant informativo con la mappa e diverse informazioni utili, che trovate in ogni caso anche online sul sito del NPS . Sulla mappa troverete segnalati i bagni, le aree attrezzate per picnic, eventuali punti ristoro, fontanelle d’acqua, partenza e lunghezza dei sentieri e molto altro. Per informazioni ulteriori o richieste particolari, è possibile rivolgersi al Centro Visitatori che si trova solitamente poco dopo l’accesso di ciascun parco.

San Diego, cosa vedere West Coast USA

Come già accennato parlando dei costi, la spesa per dormire negli Stati Uniti non è qualcosa su cui riuscirete a risparmiare più di tanto, ma ci sono senz’altro degli aspetti cui si può fare attenzione.

Il primo consiglio e più importante è quello di prenotare immediatamente le camere vicine ai parchi, perché in alta stagione (e tutta l’estate lo è) si riempiono alla velocità della luce. In località come Moab o Page, già prenotando con 8/9 mesi di anticipo faticherete a trovare stanze sotto i 100€ a notte, più aspettate peggio sarà tranne fortunate eccezioni.

Altro consiglio da amica: fate attenzione al punteggio medio delle recensioni, anche più di quanto fareste di solito . Gli standard di pulizia delle camere americane sono più bassi rispetto a quelli italiani, perciò cercate di non andare mai sotto la media del 7 su Booking se non volete rischiare qualche esperienza da incubo.

L’alloggio più tradizionale per un on the road come questo è il classico motel , che offre diversi punti a favore: le camere sono solitamente molto spaziose, avrete a disposizione parcheggio gratuito e quasi sempre servizi utili come macchina del ghiaccio per riempire il vostro frighetto (il ghiaccio negli USA è una sorta di bene di prima necessità!), microonde e macchina del caffè in camera o negli spazi comuni, lavanderia. Alcune catene come Motel 6 o Super 8 sono presenti un po’ ovunque ed offrono uno standard discreto.

Come sempre per tutte le prenotazioni mi sono rivolta in primo luogo a Booking.com , ma se volete risparmiare in alcune località vi consiglio di controllare anche Airbnb . In particolare nelle grandi città ed in luoghi come Moab la differenza di prezzo può essere sostanziale.

Golden Gate, San Francisco

Ecco tappa per tappa un consiglio su dove dormire:

– SAN FRANCISCO : questa è la città con il prezzo medio per notte più elevato in cui sia mai stata, meglio rassegnarsi fin dal principio . In città sarà incredibilmente difficile trovare qualcosa sotto i 100€/notte, e potrebbe comunque trattarsi di una camera d’ostello con bagno in comune. Questo è uno dei casi in cui potrà venirvi in soccorso Airbnb , noi in particolare abbiamo scelto una grande stanza vicino Ocean Beach poiché ci consentiva di avere a disposizione parcheggio libero in strada dove lasciare l’auto durante la visita a San Francisco (Downtown da qui si raggiunge con l’autobus in una ventina di minuti). Ovviamente dormire in zona più centrale vi risparmia un po’ di tempo sui mezzi, ma non sottovalutate i costi dei parcheggi quando confrontate le varie opzioni.

Su Booking, una buona opzione è la catena HI Hostels , con 3 sedi in centro. Il bagno è in comune ma i servizi sembrano molto buoni.

– MAMMOTH LAKES : hotel Alpenhof Lodge , molto carino e centrale.

– DEATH VALLEY : uno dei motel più comodi in assoluto è Longstreet Inn & Casino , poco lontano dall’uscita est del parco. Il prezzo medio è buono, le camere spaziose, ed anche se il casino in sé per me era un filino inquietante la posizione è imbattibile. Sempre che non abbiate budget tale da potervi permettere di dormire all’interno della Death Valley, a quel punto dovreste scegliere The Inn at Death Valley .

– LAS VEGAS : tutti i ragionamenti fatti finora ovviamente non valgono a Las Vegas, un mondo a sé con tutte le sue follie. La cosa più importante cui fare attenzione quando prenotate una camera in città è se la tariffa include o meno la cosiddetta “resort fee” , una tassa obbligatoria intorno ai 35$ per notte di media. Ufficialmente la tassa serve a coprire i costi per servizi accessori come il wifi, nella realtà non potrete comunque scegliere di farne a meno. L’unico modo per farvela stornare dal conto è scommettere tanti, tanti soldi (ma non vi sto consigliando di farlo!).

Il consiglio se come me trascorrerete solo una notte a Las Vegas è di scegliere un hotel sulla Strip , così da essere al centro della scena. Al di là dei casino più celebri, il migliore per rapporto qualità prezzo è probabilmente il LINQ : in pieno centro, con camere molto belle, tutti i servizi di cui potreste avere bisogno e un prezzo medio intorno ai 70/80€ a notte, inclusa resort fee. Va aggiunto il parcheggio a 12$ al giorno. Specie se viaggiate nel weekend, vi consiglio di seguire la semplice procedura online per preparare il check in, così non dovrete fare la fila alla reception e potrete dirigervi ad una macchinetta automatica per ottenere le chiavi. In ogni caso a Las Vegas potrete trovare camere di ogni tipo e per ogni fascia di prezzo, dalle più spartane al lusso estremo.

– BRYCE CANYON : la mia scelta era stata il Rodeway Inn , ma una volta arrivati a destinazione ci è stato comunicato che a causa di alcuni lavori sulla rete elettrica sarebbe mancata la corrente per tutta la sera. Siamo quindi andati poco più lontani dall’ingresso del parco al Color Country Motel . Entrambe strutture nella media.

– MOAB : questa è una località gettonatissima e i motel raggiungono prezzi piuttosto elevati in alta stagione. Se trovate tariffe troppo alte nei motel come Sleep Inn , provate come noi a prenotare su Airbnb (non vi metto il link della nostra stanza perché al momento l’annuncio non è più disponibile).

– PAGE : come sopra, ma in questo caso prenotando con anticipo avevo bloccato una camera discreta al Motel 6 (comunque cara, circa 90€, ma la città è affollatissima).

– GRAND CANYON : abbiamo soggiornato qui la notte prima del Labor Day, perciò già a gennaio la quasi totalità delle camere a prezzo accettabile era occupata. Esistono strutture direttamente all’interno del parco (molto care), strutture vicine all’accesso sud (prezzo medio alto) e strutture più lontane a circa una mezz’ora dall’ingresso del parco. Il miglior rapporto qualità/prezzo/posizione secondo me è quello del Red Feather Lodge  (non si può prenotare su Booking ma è presente su Hotels.com che è comunque altrettanto affidabile). Tenete d’occhio il prezzo e se come me trovate una tariffa intorno ai 100$, non esitate.

– JOSHUA TREE : Super 8 by Windham , in questa zona i prezzi erano decisamente più bassi rispetto alla media del viaggio.

– SAN DIEGO : abbiamo dormito al Berkshire Motel , carino e con parcheggio gratuito. Se trovate buone offerte ovviamente Gaslamp è il quartiere più vivo, ma attenzione al parcheggio (noi dal motel ci siamo spostati con Uber).

– LOS ANGELES : tra un quartiere e l’altro della città potreste impiegare oltre un’ora in auto, perciò prima di scegliere dove dormire sarebbe una buona idea fare una lista di cosa vi interessa visitare (anche se vi avviso, non sarete mai comodi a tutto) . Personalmente ho scelto di cercare una camera Airbnb a Venice , poiché in questo modo Mauro avrebbe potuto correre lungo la spiaggia al mattino. Raggiungere Downtown ed Hollywood nel traffico era snervante, specie dopo 10 giorni di parchi e deserti, perciò rientrare la sera nella nostra camera in piena zona residenziale era un vero sollievo, ma è una valutazione molto personale e magari voi preferite essere in pieno centro per vivere la città anche la notte. In generale, anche a L.A. come a San Francisco fate estrema attenzione al momento della prenotazione alla presenza o meno di parcheggio , perché nei quartieri centrali potrebbe costarvi anche 30/40$ al giorno.

Dove mangiare Los Angeles

Oltre alla convenienza economica, non ci è pesato più di tanto non mangiare al ristorante per tutti i pasti. Degli Stati Uniti potranno mancarmi tante cose ma il cibo… decisamente non è tra queste. 

Ci sono stati comunque dei locali che mi hanno colpito e che vi consiglio volentieri, in ordine seguendo l’itinerario: 

– MAMA’S ON WASHINGTON SQUARE : piccolo locale molto amato a San Francisco , nel weekend può essere affollatissimo per il brunch. Provate le uova alla Benedict!

– CRAFTSMAN AND  WOLVES:  caffetteria nel colorato quartiere Mission con un’atmosfera molto local. Buone le brioche, un po’ meno il caffè ma non si può avere tutto. 

– GEORGE’S CORNER:  locale caratteristico in centro a St. George , perfetto per una sosta per pranzo. Porzioni decisamente abbondanti.

– SWEET CRAVINGS BAKERY&BISTRO : posticino adorabile gestito da sole donne a Moab , serve buoni dolci ed anche un ottimo caffè mocha. 

– THAI BELLA:  ristorante thailandese sempre a Moab . Abbiamo preso la cena da asporto perché stava già chiudendo: attenzione perché al di fuori delle grandi città i locali la sera chiudono piuttosto presto. 

– STATE 48 TAVERN: tra le decine di catene e fast food di Page , questo locale secondo me si distingue per il menu piuttosto curato. 

– FARMER’S BOTTEGA: bellissimo locale nel quartiere Hillcrest, San Diego , con menu a base di ingredienti locali, “farm-to-fork”. Per colazione potete provare il mix con 3 sapori diversi di French Toast o pancakes. 

– BABY BLUES BBQ:  se volete mangiare delle ottime costolette, provate questo locale a Venice con la sua enorme griglia.  Con la porzione piena da 12 costolette che include contorni e pane di mais si mangia tranquillamente in due, quindi anche il prezzo è molto buono. 

– GJUSTA: gastronomia/panetteria/caffetteria praticamente di fronte alla Gold Gym di Venice. Ci siamo tornati 2 mattine di fila e sono state tra le colazioni migliori del viaggio. 

– Ultima menzione d’onore per una qualsiasi filiale di CHEESECAKE FACTORY , luoghi magici in cui troverete tipo 30 versioni diverse e golosissime del tipico dolce americano. Evitate però di guardare le indicazioni su quante calorie ha ogni fetta se non volete sentirvi male! 

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Un sogno <3. E' la prima volta che leggo un tuo post ed è davvero ben fatto e un sacco suggestivo. Grazie per le mille informazioni che prima o poi mi saranno utili. Adesso prima di organizzare un qualsiasi viaggio verrò a fare un giro qui per vedere di trovare consigli utili. Continua così, ben fatto 🙂 🙂

Ciao Flora, grazie mille! Sono sempre felice se gli articoli sono utili ad altri viaggiatori 🙂

Wow! Il viaggio dei miei sogni!

Penso sia uno degli itinerari più sognati in assoluto 🙂

Ciao, sto cercando un volo per S. Francisco o Los Angeles ad agosto ma sinceramente neanche l’ombra del meraviglioso prezzo che avevi pagato tu…. siamo su 2.500 € in due a/r, sbaglio qualche impostazione? Grazie

Ciao Simona, ci sono molte variabili quando si cerca un volo, se vuoi mandami una mail con qualche dettaglio in più (date indicative, aeroporto di partenza) e vedo se riesco a darti una mano 🙂 [email protected]

Grazie! molto apprezzati dettagli e consigli….

Grazie mille a te Juri! ☺️

Complimenti per quanto e per come hai scritto/descritto il resoconto di questo viaggio.

Grazie mille Edoardo, spero potrà esserti utile se vorrai pianificare un itinerario simile 🙂

Gran bel tour, a leggerlo ho rivissuto le emozioni del nostro viaggio alla scoperta degli WEST USA! Fantastico e tu sei una bella ispirazione per il tuo modo di raccontare .

Grazie mille Rossella!

Ciao, complimenti per la guida! Sconsiglieresti di fare questo tour all’inizio di novembre?

Ciao Antonio, in generale il clima rimane abbastanza buono anche a inizio novembre (a parte le temperature più fredde in alcune tappe. Dovrai considerare però l’eventuale chiusura di Tioga Road – in genere avviene proprio a novembre ma la data varia a seconda del clima – e le minori ore di luce, che potrebbero condizionarti per gli spostamenti.

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I 7 Parchi più belli nell'ovest USA: dove si trovano e cosa vedere

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Monument Valley - John Ford's Point

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I 10 parchi nazionali più belli degli Stati Uniti

Chi non sogna di vedere i grandi parchi americani almeno una volta nella volta? Ecco tutto quello che ti serve sapere, da quando andare a quali sono i più belli.

Mongolfiere sulla Monument Valley, Usa

Un viaggio negli Stati Uniti è spesso motivato, oltre che dalla volontà di visitare città iconiche come New York, Los Angeles e San Francisco, dal desiderio di esplorare i suoi grandi e sterminati parchi.

La scelta è vasta: negli Stati Unti ci sono 59 parchi nazionali, amministrati dal National Park Service: tra questi ne abbiamo scelti dieci più significativi, da cui prendere spunto per il tuo tour degli Stati Uniti .

Parco Nazionale Yellowstone

ll Parco nazionale di Yellowstone (Yellowstone National Park) si trova nello Stato del Wyoming, sconfinando anche nello stato del Montana a nord e dell’Idaho a ovest, coprendo una parte delle Montagne Rocciose.

La pietra gialla da cui prende il nome (Yellowstone) deriva dallo zolfo presente nell’area a causa di fenomeni vulcanici attivi. Il parco di Yellowstone ha il primato di essere stato il primo parco nazionale istituito al mondo, fondato nel 1872.

In aggiunta, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Si estende per quasi novemila chilometri quadrati, su un territorio di pianure erbose, foreste, fiumi (il più famoso è lo Yellowstone), laghi e un profondo canyon con spettacolari cascate. Lo Yellowstone è famoso per i geyser ed è abitato da lupi, bisonti, orsi, alci, puma, lontre e coyote. L’orso grizzly, in via d’estinzione, è diventato il simbolo del parco.

Parco nazionale Yellowstone negli Usa: un geyser

Parco Nazionale Yosemite

ll Parco nazionale di Yosemite occupa parte dello stato della California e la catena montuosa della Sierra Nevada. Al suo interno si estende la Yosemite Valley. Si tratta di uno dei parchi più famosi e frequentati degli Stati Uniti per via della presenza di alberi monumentali e splendide cascate.

Nel 1984 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco per via delle sue rocce grantiche, per le sequoie giganti e per la sua ricca biodiversità.

Paesaggio montuoso nel Parco nazionale Yosemite negli Stati Uniti

Parco Nazionale delle Montagne Rocciose

Il parco nazionale delle Montagne Rocciose (Rocky Mountain National Park) si trova in Colorado ed è stato fondato nel 1915. Il suo pregio è quello di essere occupato da gigantesche montagne, oltre che da maestose foreste, laghi e dalle sorgenti del fiume Colorado.

Al suo interno è diviso dalla Continental Divide, che separa il bacino dei fiumi che sfociano nell’Oceano Atlantico dal bacino di quelli che sfociano nell’Oceano Pacifico. Questa separazione differenzia anche le caratteristiche del territorio: a est il parco è più secco con montagne ghiacciate, mentre a ovest è più rigoglioso e coperto da foreste in un clima umido.

Pini al Rocky Mountain National Park negli Usa

Parco Nazionale del Grand Canyon

Il Parco nazionale del Grand Canyon , in Arizona, istituto nel 1919, ospita al suo interno molte bellezze naturali, tra cui il Grand Canyon, formato dal fiume Colorado, una delle più famose meraviglie della Terra.

L’area del Grand Canyon è stata dichiarata monumento nazionale già nel 1908 e il Parco è Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco.

Paesaggio delal Monument Valley, Parco Nazionale del Grand Canyon negli Usa

Parco Nazionale di Zion

Il Parco nazionale di Zion ( Zion National Park ) si trova nello stato dello Utah. Si sviluppa intorno al canyon di Zion, una gola di 800 metri di profondità generata dal fiume Virgin. Al suo interno ospita un paesaggio variegato e spettacolare, composto da gole scavate dal fiume: ad esempio, la parte nord-occidentale è occupata dai Kolob Canyons.

Una delle principali attrazioni del parco sono le Gole di Zion (Zion Narrows), una forra con pareti di roccia che distano tra loro anche 30 metri. Il parco nazionale di Zion contiene anche uno dei più grandi archi di roccia esistente al mondo, il Kolob Arch nella sezione dei Kolob Canyons.

Vista dall'alto del Parco Nazionale di Zion negli Usa

Parco Nazionale del Bryce Canyon

Il Parco nazionale del Bryce Canyon è un piccolo parco nazionale nello stato dello Utah. Comprende il Bryce Canyon, che in realtà è un anfiteatro di origine naturale, celebre per i suoi pinnacoli detti hoodoos di colore rosso o arancio.

Questo spettacolo della natura è stato generato dall’erosione delle rocce sedimentarie ad opera di agenti atmosferici quali acqua, ghiaccio e vento. E’ parco nazionale dal 1928, ma già da quattro anni era monumento nazionale.

Un arcobaleno sulle montagne del Parco Nazionale Bryce, Usa

Parco Nazionale delle Everglades

ll Parco nazionale delle Everglades è un'area naturale protetta della Florida, dichiarata patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Protegge il teritorio paludoso e verdeggiante delle Everglades, dove proliferano querce sempreverdi, alberi della gomma, limoni e aranci selvatici e molte specie di fiori.

La fauna delle Everglades comprende fenicotteri, cicogne, pellicani e il raro nibbio delle Everglades. Nelle sue acque nuotano lontre, lamantini, alligatori del Mississipi e coccodrilli americani, mentre nella vegetazione si possono nascondere le pantere della Florida.

Un acquitrino nel Parco nazionale Everglades negli Usa

Death Valley National Park

La Valle della Morte ( Death Valley National Park ) si estende tra la California e una parte del Nevada ed è famosa perchè al suo interno si trova il punto più basso della Terra. La Valle della Morte è propriamente una depressione del Great Basin composta da rocce antiche in arenaria e calcare, un tempo parte di un sistema di laghi.

Il lago evaporato che occupava la Valle della Morte è stato chiamato Lake Manly. Il clima è estremamente arido con circa 6 centimetri di pioggia all’anno.

Vista dello Zabrinsky Point nella Valle della Morte, Stati Uniti

Joshua Tree National Park

Il Parco nazionale del Joshua Tree , o Joshua Tree National Park si trova nel sud-est della California. Dal 1994 è parco nazonale e deve il suo nome ad una particolare pianta molto presente nell’area, la Yucca brevifolia, in inglese Joshua tree.

Al suo interno si incontrano diversi ecosistemi, comprende infatti parte di due deserti di differenti altitudine e clima, il deserto del Mojave e il deserto del Colorado. Nella parte a sud ovest sono situate invece le montagne di San Bernardino.

Il parco di Joshua Tree è inoltre disseminato di particolari affioramenti rocciosi, noti come monadnocl e inselberg.

Albero allo Joshua Tree National Park negli Usa

Parco Nazionale Denali

ll Parco nazionale di Denali , o Denali National Park and Preserve , si trova in Alaska , a nord della città di Anchorage. Al suo interno si trova il famoso monte Mc Kinley, un tempo chiamato Denali nella lingua delle popolazioni native.

Prima dell’occupazione europea, era infatti abitato da diverse popolazioni indigene che conducevano una vita seminomade. Oggi il parco è suddiviso in tre aree, Denali Wilderness, Denali National Park e Denali National Preserve.

La fauna del parco comprende orsi neri e grizzly, alci, lupi, caribù, coyote, linci, volpi, castori e aquile. La vegetazione è invece composta da muschi, licheni, funghi e foreste sempreverdi della taiga e una piccola vegetazione tipica della tundra. A causa dello scioglimento del permafrost, alcuni tratti di foresta, soprannominati drunken forest (foresta ubriaca) presentano alberi inclinati in direzioni diverse.

Una curiosità: il viaggiatore nomade americano Christopher Mc Candless, trascorse gli ultimi giorni della sua vita nel parco Denali. Dalla sua vicenda è stato tratto il film Into the Wild - Nelle terre selvagge .

Montagne innevate sullo sfondo del Parco nazionale Denali in Alaska

Parchi Nazionali Usa: quando andare

Quando si sceglie di fare il giro dei parchi americani , si sceglie in genere di vederne il più possibile in un solo viaggio. Il tour classico dei grandi parchi USA si concentra su quello dell'ovest, più ravvicinati tra loro: stiamo parlando del Gran Canyon, Bryce Canyon, Yellowstone, Joshua Tree e Yosemite.

Le Rocky Mountain si trovano invece negli stati di Wyoming, Colorado e Idaho. In questi stati il clima varia molto da zona a zona, passando da un clima continentale ad un clima arido. Tuttavia, le precipitazioni sono scarse tutto l'anno, solo leggermente più abbondanti tra novembre e febbraio. In Montana e nello Wyoming in inverno possono verificarsi abbondanti nevicate.

Se la tua meta sono i parchi della California, considera che in città come Los Angeles le temperature sono miti anche in pieno inverno e molto soleggiate. San Francisco e in generale il nord della California, pur mantenendo un soleggiamento buono tutto l'anno, tende ad essere più fresco.

Se scegli di partire in estate (da giugno a settembre), preparati a climi torridi nelle zone desertiche; inoltre questo è il periodo di alta stagione, con più turisti e prezzi più alti. Conviene prenotare con largo anticipo per trovare disponibilità di servizi e strutture.

L'inverno (da novembre a marzo) è il periodo di bassa stagione, dunque con prezzi più bassi e maggiore scelta di servizi: questo periodo è buono per una vacanza negli USA , a patto di tollerare precipitazioni più frequenti e temperature più basse.

I periodi migliori per visitare i parchi americani sono dunque la primavera e l' autunno , quando il clima è più mite e si possono evitare le folle di turisti.

Che cosa comprende la tessera dei parchi Usa

Esiste una tessera per visitare i parchi USA, l'Annual Pass, con validità a un anno dall'acquisto. Con questa tessera, per un anno, sarà possibile entrare gratuitamente in tutti i parchi americani convenzionati. Il pass prevede l'ingresso di un solo veicolo in ogni parco con tutti i passeggeri a bordo.

Rocce allo Zion National Park negli Usa.

I parchi convenzionati sono quelli gestiti dal National Park Service, ovvero Grand Canyon, Zion National Park, Bryce Canyon, Canyonlands, Arches National Park, Yellowstone, Great Basin, Death Valley, Yosemite. Per maggiori informazioni e per l'acquisto della tessera puoi dare un'occhiata qui .

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Mini tour parchi americani

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Il tour dei Parchi Americani può essere un’ottima soluzione per la visita dei parchi più belli in 6 giorni. Ma se avete un periodo più lungo a disposizione, vi consigliamo valutare anche le altre proposte del nostro sito. Nella foto: tramonto al Grand Canyon

Mini tour parchi americani – in breve…

mini tour parchi americani

Los Angeles, Grand Canyon, Monument Valley, Antelope Canyon, Bryce Canyon, Zion Park, Las Vegas, Los Angeles

6 giorni/5 notti

♦ inizio e termine del tour a Los Angeles ♦ riferimento tour: USA-51A/2

mappa tour parchi usa

Tipologia del tour

♦ tour in pullman con guida-accompagnatore locale di lingua italiano/spagnolo 

♦ pasti inclusi: tutte le prime colazioni

> Date di partenza 2024

Partenze da Los Angeles come specificato:

> Mini tour parchi americani – programma:

1° giorno • mercoledì • los angeles / las vegas • km 432 (prima colazione).

mini tour parchi americani da las vegas

2° giorno • giovedì • GRAND CANYON / WILLIAMS • km 540 (prima colazione)

tour california e parchi

3° giorno • venerdì • MONUMENT VALLEY / PAGE • km 460 (prima colazione)

Prima colazione  in albergo. Partenza al mattino per la Monument Valley : una vasta aerea quasi desertica ma di grande bellezza, con i pinnacoli di roccia e i monoliti di sabbia rossa che si stagliano all’orizzonte. Un luogo molto suggestivo, spesso scenario di film a partire dalla seconda metà degli anni ’30, dal capolavoro di John Ford “Ombre Rosse” fino alla celebre corsa di Tom Hanks in “Forrest Gump”.  FACOLTATIVA: escursione in jeep guidata dagli indiani Navajo, che occupano queste terre, per scoprire anche i luoghi più segreti della Monument Valley. Continuazione quindi fino a Page , cittadina situata nei pressi del Lake Powell. Sistemazione in albergo e serata libera. Pernottamento. Nella foto: immagini dalla Monument Valley

tour california e parchi

4° giorno • sabato • ANTELOPE CANYON / BRYCE CANYON • km 272 (prima colazione)

Tour California e parchi

5° giorno • domenica • ZION PARK / LAS VEGAS • km 419 (prima colazione)

tour california e parchi

6° giorno • lunedì • LAS VEGAS (LOS ANGELES) e partenza (prima colazione)

Prima colazione in albergo. Possibilità di continuare il soggiorno a Las Vegas oppure rientrare a los Angeles con il pullman del tour. Termine del tour. *** Si suggerisce di prevedere un pernottamento a Los Angeles o prenotare un volo in tarda serata. L’Organizzatore del tour declina ogni responsabilità nel caso i clienti perdano il volo per arrivo in ritardo del bus a causa di imprevisti di qualsiasi natura ***

> Alberghi previsti:

> mini tour parchi americani – dettaglio quote anno 2024.

Quote per persona in euro.

mini tour parchi americani

* Quota valida per 1-2 bambini 7-12 anni sistemati in camera con 2 adulti paganti la quota in doppia (utilizzando i letti esistenti). I bambini da 0 a 6 anni non possono prendere parte al tour.

(1) le quote “speciale prenota prima” sono contingentate e sono valide per prenotazioni entro il 31/12/23. In caso di prenotazione con questa offerta è richiesto un deposito di € 150,00 per persona alla conferma (non rimborsabile in caso di annullamento).

Quota d’iscrizione € 60,00 per persona adulti. Ne vengono applicate massimo 2 per camera, non vengono applicate ai bambini. La quota prevede in omaggio la  POLIZZA ASSISTENZA IN VIAGGIO WI UP come da dettagli che potete leggere qui.

Segnaliamo alla pagina regolamento  trovate le indicazioni delle eventuali penali in caso di annullamento e qui tutte le informazioni relative alla nostra azienda.

TOUR NON CONSIGLIABILE A PERSONE CON MOBILITA’ RIDOTTA (COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA AI SENSI DI LEGGE)

INCLUSO NELLE QUOTE

• 5 pernottamenti negli alberghi indicati o similari cat 3-4 stelle • tasse e percentuali di servizio in albergo • prima colazione in albergo • trasporto in autopullman privato Gran Turismo con aria condizionata • guida-accompagnatore di lingua italiano-spagnolo • Trasferimento da Las Vegas all’aeroporto di Los Angeles a fine tour • ingressi a: Grand Canyon, Bryce Canyon, Antelope Canyon, Monument Valley, Zion • facchinaggi negli hotels (1 valigia per persona)

NON INCLUSO

• voli in partenza dall’Italia (quote su richiesta) e relative tasse aeroportuali internazionali • iscrizione e assicurazione medico/bagaglio € 60,00 per persona adulti (ne vengono applicate massimo 2 per camera – non vengono applicate ai bambini) • pasti non specificati alla voce “incluso nelle quote” • bevande durante i pasti • tasse di soggiorno • mance ad autisti e guide (in genere si considerano $ 3/5,00 per la guida e $ 2/3,00 per l’autista al giorno – l’importo più alto se siete riemasti molto soddisfatti!) • extra personali negli hotel e nei ristoranti • tutto quanto non espressamente indicato alla voce “Incluso nelle Quote”

EXTRA & NOTE

♦ Camere e sistemazione La tipologia delle camere negli Usa è diversa da quella europea. Le camere sono infatti generalmente composte da un solo letto matrimoniale che può essere “Queen Size” (una piazza e mezza) – questa è la normalità – oppure “King size” (matrimoniale grande) – per questa tipologia di camere è in genere richiesto un supplemento. Per camera tripla/quadrupla s’intende sempre l’uso della camera con i letti esistenti per 3/4 persone. Non sono previsti letti aggiunti, così come in genere NON esistono camere a 3 o 4 letti. Si tratta quindi di una sistemazione che consente un risparmio, ma è decisamente più scomoda, perchè i letti disponibili sono solo 2 matrimoniali queen talvolta anche piccoli.

♦ Escursioni facoltative – Grand Canyon Air Tour – Monument Valley Jeep Tour – Lake Powell & Horseshoebend Air Tour – Vegas By Night

Le escursioni facoltative dovranno essere prenotate direttamente con la guida-accompagnatore e pagate in loco.

> Assicurazioni

Speciale polizza - prenotazione senza pensieri.

SPECIALE POLIZZA FACOLTATIVA “WI ENERGY – PRENOTAZIONE SENZA PENSIERI Libero di prenotare, libero di ripensarci ”

Quota euro 139,00 per persona. Questa polizza consente di annullare anche semplicemente per cambio idea, senza avere motivi documentabili da esporre fino a 21 giorni prima della partenza. Resterà a vostro carico solo il costo della polizza, come indicato in ogni singolo tour. Dai 20 giorni prima fino all’inizio del viaggio, la polizza consente comunque di avere il rimborso della penale purchè il motivo sia documentabile. Tutti i dettagli al punto 2.  in questa pagina.

ALTRE POLIZZE

Assicurazioni

Possibilità di attivare altre tipologie di polizze annullamento + altre polizze assicurative per aumentare il massimale spese mediche: quote su richiesta.

♦ Voli dall’Italia

Non riteniamo opportuno indicare una quota comprensiva di voli dall’Italia, perchè le tariffe aeree sono legate alla disponibilità effettiva dei voli e sono quindi soggette a variabili che non si possono prevedere. Ne risulterebbero quote mai realmente aggiornate.

Preferiamo invece pubblicare il prezzo reale e aggiornato per il singolo tour, ma restiamo a disposizione per valutare le varie possibilità di operativi voli dall’Italia con le migliori compagnie di linea. Aggiungiamo che disponiamo di tariffe preferenziali da abbinare a questi tour, ma sempre legate alla disponibilità del volo.

Vi possiamo fornire, con piacere, tutte le informazioni, così come possiamo provare ad aiutarvi se avete necessità di completare il vostro viaggio con altri pernottamenti/servizi.

♦ Cambio del dollaro USA

Le quote del tour sono calcolate sulla base del cambio del dollaro Usa al 15 settembre 2023. 

♦ Informazioni e prenotazioni

Gli agenti di viaggio sono un bene prezioso! Se avete una agenzia di viaggi di fiducia, vi preghiamo contattarla e chiedere di chiamarci.  Altrimenti potete contattare noi per mail o telefono.

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Road trip America: consigli pratici

ROAD TRIP… chi guardando un film americano non ha sognato almeno una volta di fare un viaggio in macchina, o meglio ancora in van, su quelle strade? Noi! Onestamente un road trip proprio negli Stati Uniti non era nei nostri piani durante questo lungo viaggio. Non ci avevamo mai pensato e sinceramente non è che l’idea ci attirasse poi tanto. Sono quasi 700 giorni che viaggiamo e di km ne abbiamo fatti parecchi, ma in genere era sempre qualcun altro a guidare. Questa volta, invece, è stato diverso. Ci siamo messi al volante, o almeno Paolo lo ha fatto, mentre io cercavo di non confondere la destra con la sinistra. Ma anche questo road trip l’abbiamo fatto a modo nostro, cercando di abbassare il più possibile i costi senza però perderci niente. Così abbiamo scoperto alcuni “trucchetti” per un road trip attento alle spese e li abbiamo raccolti in questo articolo.

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ROAD TRIP IN AMERICA: LA MACCHINA

C’è una sola cosa fondamentale quando si organizza un road trip: la macchina. Scegliere il mezzo giusto e trovarlo anche al giusto prezzo non è semplice. Noi per confrontare le diverse tariffe abbiamo usato Auto Europe perché ha un sito molto semplice da utilizzare. Si possono confrontare le migliori offerte con partenza dalla città che si desidera, noi ad esempio abbiamo fatto una ricerca sulla pagina Auto Europe di San Francisco e in pochi click avevamo tutte le opzioni disponibili. Altra cosa, davvero molto importante è che non applicano tasse sulla carta di credito. Avevamo scelto la macchina più piccola, poi la fortuna ci ha messo lo zampino. Così quando la signora della compagnia di noleggio, guardandoci quasi mortificata, ci ha detto: “Ragazzi non ho più macchine ma solo un minivan!”il nostro “Ah, ok!”copriva in realtà urla di gioia. Dovevano darci una Panda e ci siamo trovati un van per 7 persone. Così grande da poterci dormire comodamente dentro… appunto! Quello che abbiamo fatto è stato trasformare quel minivan nella nostra casa su 4 ruote. E non abbiamo fatto nemmeno molta fatica. E’ bastato abbassare i sedili dei restanti 6 passeggeri, comprare una coperta da Walmart per il freddo (15$), usare un cartone come materasso e i sacchi a pelo hanno fatto il resto. Era la prima volta che dormivamo in macchina per così tante notti di fila (15 in tutto) e onestamente non pensavamo di farcela. Invece, nonostante il mal di schiena e l’ondata di gelo che ci ha seguito durante tutto il road trip, è stata un’esperienza unica che non dimenticheremo facilmente. Ah, e abbiamo anche dato un nome al nostro potente mezzo: Van Halen, giusto per restare in tema.

SCOPRI QUI LE MIGLIORI CARTE PER VIAGGIARE

ROAD TRIP IN AMERICA: BENZINA – AUTOSTRADE -PARCHEGGI

Noleggiare una macchina porta con sè delle spese che vanno oltre il canone di noleggio. Ecco le 3 principali: 1) LA BENZINA: La nostra gioia nell’esserci ritrovati a guidare un minivan è svanita in fretta quando ci siamo accorti quanto consumava quell’ubriacone di Van Halen: 10 km con un litro!! Per fortuna però la benzina negli USA costa decisamente meno che in Italia. Alle pompe di benzina i prezzi sono indicati al gallone (1 gallone sono circa 4 litri) e vanno dai 2,50$ ai 4 $ a seconda dello Stato in cui ci si trova (la California ha i prezzi più alti). Un modo per risparmiare è quello di utilizzare il sito GASBUDDY che permette di trovare il benzinaio che ha il prezzo migliore nella zona in cui ci si trova. (il diesel negli USA costa più della benzina). 2) LE AUTOSTRADE: Ottima notizia. La maggior parte delle strade negli Stati Uniti sono gratis quindi questa voce di spese, per fortuna, non esiste!Ci sono solo alcune eccezioni come il Golden Gate Bridge se attraversato in direzione di San Francisco, o alcuni tratti di autostrada tra Los Angeles e San Diego. 3) I PARCHEGGI: altra voce di spesa che si annulla perché è piuttosto semplice trovare parcheggi gratis, anche in città. Si deve solo fare attenzione ai cartelli che indicano per quante ore si può lasciare la macchina e se ci sono giorni in cui è vietato perché devono pulire la strada.

ROAD TRIP IN AMERICA: DOVE DORMIRE

Nel nostro road trip, noi abbiamo deciso di dormire nel minivan e al di là dell’ovvia scomodità, è un’esperienza che rifaremmo. Pensavamo non sarebbe stato semplice trovare posti in cui parcheggiarci per la notte. Invece, da questo punto di vista, gli Stati Uniti ci hanno piacevolmente stupito. Fondamentale è stato scaricare sul cellulare l’applicazione iOverlander . Si tratta di una mappa che contiene indicazioni su posti dove potersi parcheggiare la notte, dove trovare campeggi, docce, benzinai, meccanici… insomma una vera salvezza per chi vuole fare un roadtrip in auto o in camper.Le indicazioni vengono inserite direttamente da chi utilizza l’app e segnala un luogo perché c’è stato realmente. E la parte migliore è che iOverlander funziona offline, senza connessione internet. L’abbiamo usata ogni sera per trovare un posto dove parcheggiarci e non ci ha mai deluso. In ogni caso, comunque, l’ultima spiaggia era il parcheggio del Walmart (la famosa catena di supermercati americani).

ROAD TRIP IN AMERICA: COME LAVARSI

Bello vivere in macchina o sul minivan ma… Dove ci si lava? Ce l’hanno chiesto in molti sulla nostra pagina Instagram quando parlavamo della nostra “van life” ed in effetti è una domanda legittima. Beh, diciamo che in quei 15 giorni la nostra igiene è stata un po’ precaria. Ci siamo lavati, sia chiaro, ma magari non quanto avremmo fatto dormendo in stanze di hotel. A salvarci sono stati i bagni pubblici che sono davvero molto diffusi negli USA e sono generalmente puliti e dotati di carta igienica.Si trovano in tutti i parchi nazionali, nelle stazioni di servizio e anche nelle catene di fastfood. Non è stata una passeggiata perché lavarsi “a pezzi” in un lavandino pubblico non è semplice né tanto meno comodo, ma siamo riusciti a mantenere un “livello” decoroso, anche grazie all’aiuto delle salviettine profumate. Dalla nostra parte c’è stato anche il clima. Fare un road trip negli USA a Novembre vuol dire trovare temperature molto basse e, nel nostro caso, anche la neve. Ma significa anche sudare meno . Diciamo che lo stesso viaggio fatto in estate avrebbe avuto tutto un altro… odore!

ROAD TRIP IN AMERICA: MANGIARE

Mangiare spendendo poco negli USA non è poi così complicato. Certo ci si deve adattare molto. Abbiamo però scoperto dei piccoli stratagemmi anche per risparmiare alla voce cibo. Partiamo dalla colazione , o meglio dal caffè. Due delle catene americane più famose ci sono venute in aiuto. La prima è il 7-Eleven, la catena di minimart che in molti Paesi del Sud Est Asiatico spunta ogni 200 metri. Negli USA non è così diffusa ma fa ottime offerte. Scaricando l’App è possibile comprare caffè di qualunque dimensione a 1$. Ogni 6 caffè il settimo è gratis e si accumulano punti che permettono di avere altro cibo gratis (ciambelle, fette di pizza, bibite…). L’altra catena che per noi è stata di grandissimo aiuto è McDonald’s. Nel periodo in cui eravamo negli USA avevano l’offerta per 1 caffè a 1$ con free refill, che significa che si può riempire tutte le volte che si desidera. Il vantaggio di questo fastfood è che i ristoranti hanno sempre WiFi gratuito e funzionante, prese di corrente e bagni che non sono mai abbastanza quando si vive nel van. Un’altra catena che fa offerte speciali è TacoBell che vende burritos a 1$. In generale comunque, è sempre utile guardare sui siti internet di questi fastfood per trovare le offerte migliori. In alternativa, ci sono i supermercati . Avendo una macchina, ci si può permettere di comprare quantità di cibo più grandi. E non c’è da dimenticare di dare un’occhiata alla zona con il cibo scontato perché vicino alla scadenza… abbiamo trovato delle super offerte tra quegli scaffali. Se invece si sceglie di mangiare in un ristorante , i prezzi per i piatti principali partono dai 9/10$ a seconda della portata e della zona in cui ci si trova.

ROAD TRIP IN AMERICA: LA SICUREZZA

Io, Angela, devo ammettere che non ero proprio tranquillissima all’idea di dormire in macchina. Dopo le prime notti, però, il mio timore è svanito. Il fatto è che negli USA dormire nella propria macchina o comunque in un camper, è piuttosto normale . Sono stati rarissimi i casi in cui ci siamo ritrovati da soli a passare la notte. In genere erano sempre presenti altri van o camper. Questo mi ha sicuramente fatto sentire più tranquilla.

ROAD TRIP IN AMERICA: I PARCHI NAZIONALI

Nel nostro road trip abbiamo deciso di visitare alcuni tra i più famosi parchi nazionali degli Stati Uniti. Per entrare in ognuno di essi si deve pagare. Il costo si aggira attorno ai 35$ a parco. C’è però un pass annuale al costo di 80$ che permette di entrare nella maggior parte dei parchi nazionali. Questo è il sito con tutte le informazioni.

ROAD TRIP IN AMERICA: ALTRI COSTI

Tra gli altri costi che ci possono essere in un road trip, o comunque in un viaggio negli USA, ci sono le spese per il prelievo di $ dagli ATM. Anche in questo caso, però, abbiamo trovato un modo per evitare questa spesa. E’ infatti sufficiente utilizzare l’opzione “cash back” nei supermercati . In pratica quando si fa la spesa e si paga con bancomat/carta, sul POS appare l’opzione “Do you want cash back?” e diversi importi tra cui scegliere. E’ sufficiente selezionare la cifra desiderata per ottenere denaro contante direttamente dalla cassa automatica o dalla cassiera/e. In questo modo la banca considererà la transazione come pagamento e non come prelievo, permettendo così di non pagare le spese per prelevi che applicano gli ATM.

IL NOSTRO ITINERARIO

Ecco ora una mappa dell’itinerario che abbiamo seguito nei 15 giorni passati negli USA. A influire sul nostro percorso è stata la neve che non ci ha permesso di visitare alcuni parchi come il Gran Canyon o lo Zion National Park.

road trip america mappa

ROAD TRIP IN AMERICA: QUANTO COSTA

Ed è arrivato anche il momento di parlare di costi. Di seguito una tabella con tutto quello che abbiamo speso, diviso in 3 voci: parchi, benzina, cibo e varie. I prezzi sono espressi in $. Noi abbiamo davvero cercato di spendere il meno possibile, soprattutto sulle spese per il cibo. Abbiamo passato due settimane a mangiare pane e fagioli ma ci siamo anche concessi qualche pizza gigante da Costco (10$, così grande da bastare per pranzo e cena!) e parecchi caffè di McDonald’s.

Dalla tabella è escluso il prezzo della macchina che varia molto a seconda del modello scelto e del periodo.

Un commento

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Ciao, grazie per le info sugli Usa, ma se posso dare il mio contributo per quanto riguarda i vestiti e altri oggetti di uso quotidiano negli Usa ci sono i negozi di secondamano come GoodWill dove con pochi dollari puoi comprare magliette, pantaloni, giacche, zaini. Io lì ho acquistato magliette e pantaloncini durante uno dei viaggi negli Usa in quanto la valigia era stata smarrita all’aeroporto!!

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"The Statue of Liberty Enlightening the World" was a gift of friendship from the people of France to the United States and is recognized as a universal symbol of freedom and democracy. The Statue of Liberty was dedicated on October 28, 1886.  It was designated as a National Monument in 1924.  Employees of the National Park Service have been caring for the colossal copper statue since 1933.

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